Creato da angeligian il 13/09/2007

UNA DONNA PERDUTA

chissà dove l'avro' messa.....

Messaggi di Aprile 2012

Le donne sono minus quam merdam

Post n°445 pubblicato il 29 Aprile 2012 da angeligian
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«Ahmed mi balzò addosso come un gatto. Facendo scivolare la mano tra le mie gambe, si spinse nella mia vagina con le dita, poi si ritrasse. Il sangue che aveva sulla punta della dita sembrò soddisfarlo, lo strofinò su un fazzoletto bianco che aveva in tasca. Se ne andò lasciandomi urlante sul letto». Questo è il racconto che fa Khadija al Salami nel suo libro “Tears of Sheba” di quando il marito, impostole a 11 anni e di 40 anni più vecchio, volle accertarsi della sua verginità.  I casi di bambine date in mogli a uomini tanto più anziani di loro sono più di 12.000 nel mondo islamico. E perché no? Se lo faceva il Profeta di sposare bimbe di 9 anni, a ben ragione possono farlo tutti i suoi seguaci. Se no, che profeta era? Nella provincia del Belugistan “Cinque donne sono state sepolte vive perché accusate di aver disonorato la tribù nella quale vivevano. Erano tre adolescenti che avevano espresso il desiderio di scegliersi il marito che volevano e due donne che le avevano difese”. Questo è riportato sul sito di Al Arabiya. Sepolte vive! Che orrore! Naturalmente, nessun arresto è stato effettuato. E quella tredicenne che, incinta perché violentata dal fratello, è stata lapidata?  E le cinque ragazze che furono lasciate morire affogate perché l’insegnante di religione non permise che fossero salvate in quanto il Corano proibiva di toccarle? E le 36 donne che morirono arrostite in Arabia Saudita perché i pompieri non se la sentivano di offendere il Corano? Non ci sono leggi a tutela delle donne e ancor meno se appartengono a un altro credo religioso. “Ogni anno in Pakistan mille e più ragazze cristiane e indù vengono rapite e stuprate da musulmani radicali, costrette alle nozze islamiche, a volte uccise”. E’ un bilancio a tinte fosche quello tracciato da fonti della società civile come la “Commissione per i diritti umani del Pakistan” (Agenzia Fides). In Afghanistan una legge approvata da Karzai, impone alle mogli di soggiacere alle fregole scoperecce dei mariti, ovvero di acconsentire allo stupro serale. In Arabia Saudita sono più di un milione e mezzo le donne, in maggioranza filippine, ridotte in schiavitù che lavorano come bestie e spesso non vengono pagate, ma se si azzardano a reclamare i loro diritti vengono picchiate, frustate, in alcuni casi (documentati) violentate e infine rimandate al paese di origine. Ma queste cose le conosciamo tutti: la lapidazione per le adultere, la fustigazione per gli omosessuali, matrimonio combinato o morte, l’infibulazione, il sudario nero contro ogni tentazione. Per l’islamico, preda evidente di ogni sessuofobia, le donne sono minus quam merdam. Quello che invece comincia a emergere adesso è che la mollezza, l’indulgenza e un frainteso senso di civiltà del mondo occidentale stanno aprendo la strada alla prepotenza e alla protervia islamiche. Non passerà tempo che sui campanili delle chiese cristiane svetteranno le mezzelune al posto dei crocifissi …

 
 
 

Sono spietati e pure un po' cornuti

Post n°443 pubblicato il 21 Aprile 2012 da angeligian
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Dicono gli extracomunitari « Gli italiani hanno tutto : casa, macchina, lavatrice, ospedali, telefoni, televisori eppure continuano a scambiare i privilegi per diritti”. Ma è davvero un privilegio possedere una casa o una lavatrice? Ho visto donne camminare per chilometri per lavare pochi cenci, ho visto uomini defecare appollaiati a una ringhiera direttamente nell’ingresso di casa adibito a ovile, ho visto gente dormire in terra, sotto le stelle, avvolta in luride coperte, ho visto malati implorare un’aspirina. E allora, sì, una casa con dentro una lavatrice appare come un privilegio, ma è un privilegio che ci siamo guadagnati con l’operosità, con le capacità, con l’ingegno. All’improvviso, inaspettato, arriva un Pinco Pallino qualsiasi che ritiene anche lui che tali cose siano in fondo dei privilegi e decide che d’ora in avanti dovremo farne a meno. Non tutti, beninteso, solo gli strati più derelitti della società a cominciare dai pensionati, ai quali è stata bloccata la rivalutazione annuale delle pensioni  e dai malati che dovranno pagare i ticket per ricoveri e medicinali. Altre categorie sono state risparmiate, quelle che godono - loro per davvero - di cospicui privilegi inconcepibili e fuori tempo. Esattamente il contrario di quanto il buon senso e il giusto concetto di società imporrebbero. Voglio dire che forse accetteremmo con maggiore spirito i sacrifici che ci vengono richiesti se fossero equamente distribuiti fra tutti, ma quello che salta agli occhi è proprio l’iniquità di trattamento tra le varie categorie di cittadini. Ad esempio non pagheranno l’Imu i fabbricati della Chiesa e quelli dei partiti e movimenti politici, gli enti non commerciali e le Onlus, i fondi di investimento e le banche. Dice: “Ah, non è giusto far pagare alla comunità di Sant’Egidio”, ma perché è giusto invece che quell’anziana signora – medaglia d’oro al lavoro – rovisti nei cassonetti in cerca di cibo anche avariato pur di mangiare? E’ giusto che gli anziani ricoverati in ospizi paghino per la loro casa come per una seconda casa? E’ giusta la rivalutazione della rendita catastale che porterà i proprietari a pagare anche il doppio di quello che si pagava con l’Ici e che avrà come conseguenza la svendita di appartamenti e l’aumento degli affitti? Questo governo di banchieri è arrogante e impietoso, esattamente come gli istituti di credito dai quali la maggioranza di loro proviene.  

 
 
 

"Vedo l'Apocalisse" di Cassandra la Malandra

Post n°442 pubblicato il 18 Aprile 2012 da angeligian
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Volevo scrivere un romanzo breve - molto breve – scaricando sul protagonista le mie fantasie prossime al delirio. Avrei detto senza dire. Avrei manifestato senza apparire. Ma mi è sembrato un modo vile per denunciare il mio pensiero che in poca sostanza si riduce a questo: stiamo vivendo una dittatura finanziaria che si nutre di povertà. Il primo passo è stato l’insediamento di Monti che ha soppiantato chi era stato legittimamente scelto dal popolo. Seguiranno lo smantellamento dei partiti e dei sindacati, le privatizzazioni, la repressione violenta di ogni atto di rivolta, l’abbattimento di tutte le frontiere, l’invasione di grandi masse di poveri da impiegare a zero spese, l’impoverimento progressivo della popolazione a vantaggio delle multinazionali e dei grandi centri finanziari. Poca o nessuna attenzione verrà data alla salute, all’istruzione e all’occupazione. Vedo un paese percorso – a piedi – da straccioni in cerca di un lavoraccio qualsiasi, bande di malviventi a bordo di vecchie carcasse di automobili alla ricerca di ogni misero bene, vedo contadini costretti a coltivare prodotti biologicamente modificati e non rinnovabili. Non arriveremo a mangiare i bambini come nella Russia di Stalin (80 milioni di morti sull’anima) che con la sua dissennata politica indusse gli ucraini a dissotterrare i cadaveri e a cibarsene, soprattutto quelli dei bambini perché più teneri. Ma forse Monti, come Mao Tse Tung (70 milioni di morti sull’anima), ci inviterà ai “banchetti di carne umana” per cibarci, nelle adunate di denuncia, delle interiora e dei piselli dei dissidenti. Vedo suicidi di massa, bambini sfruttati, demolizione di piccole e medie imprese, appiattimento culturale, oscuramento dell’informazione, rafforzamento dei mezzi di polizia e di controllo. Vedo il Nord del mondo che se la cava e il Sud che muore. Vedo guerre e carestie, pestilenze e morte. Vedo l’Apocalisse. E mo’ non vedo più niente perché ho la vista offuscata dalla fame.

 
 
 

Trote e squali

Post n°441 pubblicato il 11 Aprile 2012 da angeligian

Sarà stato anche un pirla, come dicono a Milano, ma intanto Bossi junior si è dimesso da consigliere regionale. Il Trota dà così una bella lezione ai tanti squali che nonostante siano stati beccati in azioni ben più compromettenti continuano a navigare nelle acque della politica come se niente fosse. Ad esempio, il suo ex collega Filippo Penati, consigliere del Pd che mantiene posto e stipendio (13mila euro al mese) che la cresta la faceva non sulla benzina di casa ma sugli appalti pubblici. Come Bersani che si trova nelle stesse condizioni di Bossi, cioè circondato a sua insaputa da infedeli che nel caso non erano pirla ma ladri. Tra i rimborsi spese del Trota e i viaggi in aereo gratis di D’Alema, politicamente ed eticamente non c’è alcuna differenza. Il paradosso è che ci ritroviamo con il bimbo linciato e il leader massimo, di nome e di fatto, del Pd a pontificare sulla moralità della classe leghista.

Ieri è stato diffuso un video registrato di nascosto dall’autista del bossino. Si vede il ragazzo intascare il rimborso spesa del ristorante, o qualche cosa di simile. La politica finge di inorridire, dimenticando i filmati nei quali maggiorenni già avanti con gli anni si impossessavano di mazzette. Comunque anch’io inorridisco, non per il pirla ma per l’autista infedele, classico esempio dello squallore italico. Non c’è nulla di nobile né di civico in quel gesto, solo il tradimento, probabilmente a scopo ricattatorio, di chi ti aveva dato fiducia, e soldi, per tenere a bada un ragazzo immaturo. Non era meglio, che ne so, rifiutarsi o tirare un bel ceffone correndo il rischio di perdere sì il posto ma di tenere alta la propria dignità? Bossi non è il primo leader, e non sarà l’ultimo, a sbagliare collaboratori e dipendenti. Ma è il primo a metterci la faccia senza problemi. In questo c’è molto di quella sana e inconsapevole pazzia della Lega. Quello che manca ai quei politici, a quei moralisti con la penna facile, che in queste ore si fanno scudo di un ragazzo pirla per attaccare il nemico politico nascondendo le proprie miserie. Solo che quel ragazzino, liberato dalla protezione ossessiva della mamma (altro fenomeno tutto italiano) in poche ore è diventato uomo e li ha fregati tutti. Bersani, Penati e soci imparino la lezione. (Alessandro Sallusti)

 
 
 

Ma lo vogliamo capire o no?

Post n°440 pubblicato il 08 Aprile 2012 da angeligian
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Oh, ma lo vogliamo capire o no che quello dei tecnici è stato un colpo di Stato? Incruento, “all’italiana”, con vasellina, ma pur sempre colpo di Stato è stato! Chi li ha chiamati, chi li ha eletti, chi ha dato al vecchio rudere il diritto di stabilire cosa fosse giusto per gli italiani? Ma chi è questo ottantottenne che, se madre Natura non ha fatto eccezioni in virtù del suo essere comunista, è pure rincorbellito di brutto? Lo sappiamo tutti che l’essere comunista è una condizione che li pone al di sopra dell’umana specie, come da sempre hanno cercato di farci credere, ma la Natura non fa sconti a nessuno. No, è la protervia, è la presunzione, è l’arroganza che da sempre accompagnano quell’ideologia che lo hanno indotto a rivoltare le carte sul tavolo della storia e a sopprimere la volontà popolare. Gli stessi attributi che, all’indomani dell’invasione dei carri armati sovietici a Budapest, gli fecero dichiarare che era giusto, che così si deve fare per assicurare la pace nel mondo. E bene hanno fatto gli ungheresi a rifiutare la sua presenza durante la commemorazione dei tanti morti ammazzati per la libertà dal giogo comunista. E’ il solito discorso del marchese del Grillo al volgo ignorante: “Perché io so’ io e voi nun sete un cazzo”. Questo è! Io non so come finirà per noi, non ho nessuna fiducia nel nocchiere che dovrebbe condurci fuori della tempesta, ma seppure finisse bene, se dovessimo uscire dalla terribile crisi che ci è piovuta addosso per colpa di pochi, sporchi speculatori e profittatori, ci resterà addosso per sempre la puzza della prepotenza. Io, al contrario di Machiavelli, non credo che il fine giustifichi i mezzi,  perché spesso i mezzi usati per raggiungere detto fine sono assolutamente deleteri e impropri. Voglio dire che se per raggiungere una stabilità economica, se per uscire dalla crisi dobbiamo ridurci a vivere come bestie, senza dignità e senza onore, a dormire in macchina o nei garage, a cercare qualche cibo avariato nei cassonetti come fanno i cani, a darci fuoco nella piazza del paese come bonzi caserecci o a spiaccicarci giù dalla finestra di un terzo piano, allora no, non sono questi i mezzi giusti. E ciò mentre alcuni continuano a vivere nella prosperità e nell’abbondanza, ivi compreso il soggetto di cui trattasi che spende per sé e la sua corte ben più della regina d’Inghilterra! Perché lui è lui e noi nun semo un cazzo.

 
 
 

Ma perché, a noi mancano le casseruole?

Post n°439 pubblicato il 05 Aprile 2012 da angeligian

Nel suo intervento alla Camera, ieri Antonio Di Pietro ha attribuito a Monti la responsabilità dei tanti suicidi che stanno avvenendo in Italia. E proprio ieri mattina, parlando con della gente, io ho detto esattamente la stessa cosa. Il sangue di quei poveracci ricadrà su Monti. Il Capo di questo governo abusivo non può non sapere che è possibile uscire dalla crisi con manovre che non inducano il popolo ad annientarsi o, nella migliore delle ipotesi, ad autoflagellarsi sempre che riescano a comprarsi un gatto a nove code.  Continuano da mesi a ripeterci che l’unica via possibile è il rigore e l’austerità, ma non è vero. La crisi è il risultato di precise e lungimiranti politiche economiche decise dai centri di potere mondiali. Guarda l’Argentina. Negli anni ’90 in piena inflazione l’Argentina accettava l’aiuto del Fondo Monetario Internazionale (che era poi il complice e il mandante dei vari governi argentini fin dagli anni ’50) indebitandosi sempre di più e i governanti non trovarono altro sistema che privatizzare e svendere. Proprio come fece Prodi ai suoi tempi, secondo i dettami della più classica economia liberista. Quando non ci fu più niente da svendere cominciarono i guai seri. Il PIL scese del 4%, gli investitori persero fiducia, la fuga dei capitali all’estero si intensificò,  la disoccupazione era imperante, furono assaltati i treni, le banche congelarono i conti e i cacerolazos (casserolari) scesero in piazza. Fino al botto finale del dicembre 2001 col fallimento delle banche, la bancarotta di diecimila imprese e il collasso definitivo dell’economia. Dal profondo di questo baratro umanitario e economico gli argentini si ripresero dichiarando il default verso il debito estero, nazionalizzando le imprese prima svendute, raddoppiando la spesa sociale soprattutto per combattere la povertà e la fame, raddoppiando le pensioni. Insomma esattamente il contrario di quanto Monti, Prodi, Obama, Papademos e companeros de la mala suerte hanno fatto e stanno facendo. Dalla fine del 2003 a oggi, l’Argentina è passata dalla recessione a una crescita del PIL dell’8%, l’economia è cresciuta del 90% (tre volte quella americana), la povertà si è abbassata dal 50 a meno del 15%. Nonostante tutte le predizioni catastrofiche e le minacce del Fondo monetario internazionale, di politici conniventi e della stampa (un po’ come stanno facendo da noi) l’Argentina, come del resto l’Islanda, si è ripresa alla grande con una politica economica che va esattamente nella direzione opposta a quella intrapresa da Monti che da anni è sul libro paga delle grosse agenzie finanziarie internazionali e europee come Goldman Sachs, Trilateral, Moody’s, Bruegel e Bildelberg. E noi?

 
 
 

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