Creato da lumiss il 11/07/2005

Petali di parole

Un sentiero cosparso di petali colorati

 

 

« Il rosso e il grigioRiderà, riderà, riderà »

Moon river

Post n°238 pubblicato il 19 Dicembre 2006 da lumiss

immagine

Chieti ha delle bellissime vie, che lo si sappia. E' una cittadina stupenda, che si sappia anche questo. L'inverno le dona, la sera le dona. Possiede una quieta grazia, come quelle pudiche vecchine che, vestite di nero, nei pomeriggi estivi rimangono sulla soglia di casa a ricamare. Ha un fascino antico la mia Chieti, con i suoi lampioni che diffondono luce calda, i suoi muri di mattoni e le sue strade di porfido. Sotto Natale indossa una bella maglia di luci e una lunga sciarpa di bambini festanti. E poi il freddo che fa ti fa sprofondare nel cappotto e t'arrossa le guance è un minuetto nelle orecchie d'una bambina, un notturno di Chopin nei Maggio degli innamorati. Il freddo a Chieti è come l'acqua frizzante quando hai sete. E poi a Chieti ho trascorso gli anni più belli della mia vita, quelli di Moon River e Singing in the rain, delle manifestazioni natalizie delle scuole medie. Penso di essermi innamorata per la prima volta sulle note delle canzoni che il mio coro preparava ogni anno, come White Christmas e La Vie en Rose, o L'Hymne a l'amour. Chieti è la città delle illusioni ancora intatte, la città dell'innocenza, delle emozioni e dei ricordi.
Dei ragazzi,qualche pomeriggio fa, rappresentavano in strada, la dove i portici del Caffè Vittoria e del palazzo della Provincia finiscono, Mary Poppins. Avranno avuto la mia età delle illusioni, ed illusi, me lo auguro per loro, erano. Mi sono fermata per qualche minuto a guardarli recitare. Soprattutto guardavo un ragazzino dai grandi occhi castani, ancora troppo mingherlino. Se avessi avuto dodici o tredici anni me ne sarei innamorata, ci scommetto. Lui ricambiava il mio sguardo incuriosito, quasi inorgoglito. Adesso, per le strade della mia città ci sono altri ragazzi che si struggono, che cantano vecchie canzoni, che si emozionano a passeggiare sotto le luci di natale, e che come me, alla loro età, sfidano il freddo e qualche genitore troppo apprensivo, e rimangono in strada a guardarsi, a studiarsi, a capirsi. Come vorrei che si potesse vedere il segno tangibile della mia presenza nella mia citta. Come vorrei che il corso Marrucino fosse un canyon, sul fondo del quale scorrono le vite delle persone e ogni passaggio lascia un segno, una striatura sulla parete. Come vorrei che quei ragazzi sapessero che io ho trascorso come loro ore ed ore a percorrere quelle vie, a cercare altre persone con lo sguardo come loro fanno, ad occuparmi in mille pensieri tornando a casa da scuola! Vorrei sapessero com'ero io, che loro fossero uguali, per sentirmi meno lontana, meno cresciuta, per una volta.
Un anno che finisce è un anno in più sulle spalle: vecchiaia.

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: lumiss
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 41
Prov: CH
 

I MIEI FIORI PREFERITI

immagine

immagine

immagine

immagine

immagine

immagine

 

AREA PERSONALE

 

FACEBOOK

 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

sundropfiorellinoxx19cinieri.cinieriraffaellabelluUtente_Anonimasttfrzquaglianacercoilmiocentrovojoscorpionemaricaemmebambacionimaxymax2lusciandroirene.gilardimaurydgl18
 

LE MIE TERRE

immagine

immagine

immagine

immagine

immagine

immagine

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Marzo 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30 31
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 4
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963