Sentimentalmente

Carpe diem...

Fin dai tempi più antichi l'uomo  si è  interrogato sul significato della vita, di questo percorso impervio che tutti affrontiamo fin dalla nascita, chedendoci  perchè  riusciamo a fare tante cose, ci impegnamo allo stremo per realizzare sogni e progetti, soffriamo e gioiamo per quel meraviglioso sentimento che si chama  amore , se poi tutto finisce.
Tutti gli studiosi di filosofia, di religione, di teologia si sono dedicati a dare una spiegazione a questa domanda. Se spaziamo poi  attraverso universi di scibile a noi lontani, come le filosofie orientali, alla fine troveremo  che moltissimi pensieri, anche se costruiti su basi diverse e con finalità  che a volte si scostano, approdano al medesimo  significato di vita, che si può concentrare nel " Carpe diem" di  Orazio.  Noi viviamo per il presente, che è l'attimo in cui ci rendiamo conto di essere in un certo luogo per un certo  scopo e  lo relizziamo  per quello che noi rendiamo vero, vita in quel momento. E ci portiamo avanti nel percorso queste perle di attimi per farne la collana della nostra vita. Questo presente , in fondo, è la nostra unica certezza ed è quella che ci fa vivere, guardando indietro alle esperienze e avanti  ad un mondo sconosciuto, che solo in parte possiamo contribuire a costruire per il tempo che ci è stato dato.

Anche il poeta cubano Alexis Dìaz Pimienta parla di questo tema, ma per la lui la vita è un ballo in maschera in cui si è doppiamente ingannati perchè ci si muove anche in un gioco di specchi falsi. Tuttavia agiamo la vita in un presente sempre eterno, poichè sappiamo che ogni giorno se ne va e domani si ricomincia.

BALLO IN MASCHERA
(CARPE DIEM)

Tutti i giorni alla stessa ora
alcuni si vestono, altri si spogliano,
alcuni dicono addio, altri ciao,
qualcuno ride allegro, qualcuno piange.
Tutti i giorni alla stessa ora
alcuni affermano di essere quello che altri dubitano,
alcuni si stabiliscono in un posto, altri traslocano,
qualcuno dice "dopo" e qualcuno "adesso".
Ogni giorno, nello stesso preciso istante,
qualcuno legge una poesia, qualcuno la scrive,
qualcuno arriva, qualcuno parte,
qualcuno dà un bacio, qualcuno lo riceve,
qualcuno muore, qualcuno nasce… però

tutti i giorni Ieri si prescrive.

Alexis Diaz Pimienta  

                                                                      Jack Vettriano

Canzone per Iuzzella...

 Questa bella canzone della tradizione popolare del Sud fu scritta e dedicata a  Maria Sofia d'Austria, seconda moglie di Francesco II di Borbone, ultimo re del Regno delle Due Sicilie. Lei era la nipote di Elisabetta d'Austria,  moglie dell'Imperatore d'Austria, FrancescoII d'Asburgo,  conosciuta al pubblico per la serie dei film dedicati  a Sissi,figlia di suo fratello  Massimilano di Baviera. Iuzzella del titolo è il diminutivo di Sofia.

Quando nasciste tu forma d'argento
nasciste de la luna nova
ncielo sulo e stelle pe curona.
Luna cresciente tu da stu giardino
cuglivi a uno a uno
tutti li culure
de la primmavera chiena 'e sciure.
A li tre notte de la luna chiena
tu ce si venuta
pe fare l'ammore
pe vasà tre vote chistu core.
Luna calante tu te si addormuta
comme a na palomma
ca ce vò murire
novi amanti statemi a sentire.

Quando nascesti tu forma d'argento
nascesti al tempo della luna nuova
in cielo solo le stelle per corona.
Luna crescente e tu da questo
raccoglievi uno ad uno
tutti i colori della primavera piena di fiori.
Nelle tre notti della luna piena
tu sei venuta per fare l'amore
per baciare tre volte questo cuore.
Luna calante e tu ti sei addormentata
come una colomba che vuole morirci
nuovi amanti statemi a sentire.