Messaggi di Novembre 2014

.. fuori si alza ancora il vento chi lo sa se il tempo cambierà..

Post n°961 pubblicato il 27 Novembre 2014 da lisa_m

Buongiorno amici!

Allora, sempre meteo a parte, come state?

Qui piove e fa caldo (ma non avevo detto "meteo a parte"???), per di più un caldo umido,  con un'accoppiata che peggio non potrebbe essere per i miei capelli, che dovrebbero essere cheratinamente lisci ma che, ahimè, non ne vogliono proprio sapere di evitare di gonfiarsi modello parruccone anni '70: argh!!

A parte questo, volevo parlare di un ennesimo servizio visto a Striscia, in cui degli occupanti abusivi (abusivi, badate bene!!) di case popolari a Palermo pretendono che lo Stato paghi il loro consumo di acqua, perché "è giusto così", quindi pensate che colossale idiota sono io, che mi faccio in quattro ogni mese per pagare l'affitto, la luce, l'acqua, il gas e tutto il resto, quando ci sarebbe un modo tanto più semplice di vivere.....

Ho detto che ne volevo parlare, ma forse è il caso di evitare, che tanto mi faccio solo il sangue amaro e non concludo nulla! Piuttosto pensavo ad Obama, che ha regolarizzato milioni di clandestini che vivevano da anni in America: se avessi seguito i miei sogni, la mia follia, parecchi anni fa sarei andata anche io a fare la clandestina lì e, a quest'ora, sarei cittadina americana!!!!!

Cosa dite? Che evidentemente la pioggia mi si è infiltrata nel cervello?? Vi darò una notizia: sono sempre stata così!!!

 
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.. senti un po' che vento forse cambia niente certo cambia tutto sembra aria bella fresca..

Post n°960 pubblicato il 25 Novembre 2014 da lisa_m

Buongiorno amici!

Ci sono, eh (non che ve ne steste preoccupando, ma fatemi illudere di sì! )!

Sono giorni altalenanti, la mia testa è altrove e ho parecchie cose a cui stare dietro.. come ho già avuto modo di dire, vivo momenti in cui sembra che stia per cambiare tutto, poi non cambia niente, poi di nuovo ecco all'orizzonte il cambiamento epocale e così via, in un circolo vizioso che destabilizza un po', ma fa anche sentire vivi!

Domenica, complice una serie di coincidenze (e, come direbbe Gibbs di NCIS, regola 39: "Le coincidenze non esistono"! ), mi sono trovata la parte centrale della giornata senza nulla da fare, che per me è un evento praticamente unico nel suo genere, visto che mi tocca sempre inzeppare impegni modello Tetris per cercare di farci stare dentro tutto! Comunque, dicevo, ho avuto il "problema" di riempire delle ore libere da impegni e sapete cosa ho fatto? Mi sono concessa un gran lusso: quello di non fare nulla! Sono andata in un parco vicino casa mia, che in quell'orario era miracolosamente quasi deserto, mi sono seduta su una panchina al sole e sono stata lì, a rilassarmi, a pensare, a prendermi del tempo per tirare il fiato, cosa che non ho davvero mai l'occasione di fare.

E ho pensato ad un sacco di cose, prima fra tutte quella che bisogna imparare a lasciare andare, che solo lasciando andare si libera spazio per far entrare le cose migliori che la vita ci porta, altrimenti lo trovano occupato da quelle alle quali ci ostiniamo a restare attaccati.. quindi voglio impegnarmi sempre di più a guardare al futuro con fiducia, non solo con speranza, perché la speranza è un qualcosa di aleatorio, mentre la fiducia è, per l'appunto, un atto di fede, una convinzione, ed io sono fermamente convinta che le cose belle arriveranno e, per questo, voglio fare spazio..

 
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.. sono partito per toccare con mano sono finito a volte troppo lontano senza sapere se davvero tornavo..

Post n°959 pubblicato il 19 Novembre 2014 da lisa_m

Ci sono quei giorni in cui hai proprio un peso sul cuore.. ma un peso fisico eh, una di quelle robe che ti sembra ci sia seduto qualcuno proprio lì sopra (e magari è così).

E poi ci sono i giorni in cui, magicamente, quel peso in un istante si solleva e tu ti senti il diritto di sentirti leggero.. ed è una sensazione bellissima, di libertà, di beatitudine, ti sembra di poter toccare il cielo con un dito, di riuscire a fare tutto ed anche di più.

Ora mi chiedo: quanta parte di questi giorni estremi (perché sia il peso pesante che la leggerezza di piuma non sono esattamente la quotidianità, credo..), in un senso e nell'altro, dipendono da noi e quanto da interferenze esterne? Fifty fifty??

Non so, a volte credo che l'innesco venga dall'esterno, ma possa anche essere totalmente generato dalla nostra testa, perché i comportamenti altrui possono darci peso o leggerezza solo se noi glielo permettiamo, casomai per nostre fragilità e insicurezze…

Ovvio che non sto parlando di situazioni in cui una persona, deliberatamente, vuole farci del bene o del male, per quanto forse, anche in questi casi evidenti, se noi restiamo chiusi ad una cosa o all'altra, non si genera né il peso né la leggerezza…

Quindi cosa voglio dire? Che come stiamo dipende solo ed esclusivamente da noi, dalla nostra testa, da come decidiamo? Mi sembra un po' estrema come conclusione, sinceramente, però più rifletto, più verifico empiricamente, più mi convinco che noi abbiamo sulla nostra felicità una responsabilità enorme.

Voi come la vedete?

 

".. e se ti succede ancora

di guardare in faccia il mare

giri in fretta gli occhi e il cuore

che hai ben altro a cui pensare.."

 
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.. alcuni sputano tutte le proprie sentenze perché c'hanno un fegato molto ma molto ma molto ma molto ingrossato...

Post n°958 pubblicato il 17 Novembre 2014 da lisa_m

Oh allora, come state?

Facciamo finta che il tempo non conti, che la pioggia torrenziale sia solo un dettaglio e stamattina parliamo di due episodi che, ditemi voi, se non avrebbero dovuto farmi ingrossare (ma molto ma molto ma molto.. ) il fegato!! Per fortuna io ho Pollyanna seduta vicino e mi limito a sorridere: provo a mettere in pratica questa strategia, che farmi il sangue amaro fa male a me e a nessun altro (e per farmi del male da sola dovrei essere davvero un genio del male!!!)!

Primo episodio: una tipa, che è entrata a lavorare qui come esterna praticamente in contemporanea a me, nove anni fa, nonostante non fosse tollerata praticamente da nessuno, men che meno dai capi, è stata assunta come interna perché, pare, "fortemente voluta", da chi non si sa, ma deve essere qualcuno mooooolto in alto.. Comunque a me non importa, cioè, ovvio che sarei ben contenta di essere assunta, ma non ho santi in paradiso e quello che riesco a fare è dovuto solo alle mie forze, e va bene (per forza) così!  Insomma 'sta tipa passa dalla mia stanza e si trattiene a chiacchierare, per dirmi cosa? Che lei è stufa di lavorare qui, di fare sempre le stesse cose, che ha chiesto più volte di essere spostata in un altro settore, ma nessuno la ascolta, che adesso si è stancata di questa situazione e pensa proprio di fare un bambino, tanto ormai è dipendente e in maternità ci può andare......... ecco, me lo prestate voi un tortore per prenderla a mazzate???? No, perché dico:

a) vieni a dirlo proprio a me che sei stanca di questo lavoro? Io che ho un contratto rinnovato mese per mese, che potrei trovarmi sotto un ponte domani, e tu lo sai bene perché vieni dalla stessa situazione?? Ma dai, un po' di rispetto!

b) ma ti pare serio, professionale e quant'altro che, appena hai un contratto a tempo indeterminato ne approfitti per andare in maternità, visto che non ti va di lavorare? Sono le donne come te che penalizzano la categoria e ci fanno avere tanta difficoltà a trovare un lavoro!

Ecco, insomma, sono orgogliosa di dirvi che non l'ho picchiata, le ho sorriso (in modo un po' stiracchiato, ma non potete pretendere miracoli da me, dai!!) e le ho detto: "Ecco sì, brava, fai proprio bene, che lo sai, l'orologio biologico....."..

Secondo episodio: come vi ho detto un milione di volte (lamentandomene perché spesso c'è confusione), nella mia stanza c'è un piccolo tavolo riunioni dove le persone si appoggiano quando la sala riunioni è occupata. Bene.

Si affaccia dalla porta un collega (logorroico e urlatore) e mi fa: "Scusa, ti dispiace se ci appoggiamo un attimo qui da te per fare una piccola riunione?" ed io rispondo: "Figurati, ma perché qui? La sala riunioni è occupata?" e lui, senza fare una piega: "No, ma c'è gente che ci si è appoggiata per lavorare!".... ah, perché io sto qua a vende i fiori, no (che sarebbe comunque un lavoro!)?? Quelli che sono in sala riunioni a lavorare non possono essere disturbati, io che sono seduta alla scrivania a, boh, guardare lo schermo con occhi vacui, devo sentirmi le loro chiacchiere?? Non mi sono trattenuta e, ridendo (per combattere l'impulso incontrollabile di usare il tortore di cui sopra.. ), gli ho detto: "Eh perché io qui cosa faccio???": quando ci vuole ci vuole!!

Va beh, è lunedì, non potrà che migliorare!

Un bacio a tutti e buona settimana!

 
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.. che non è il male né la botta ma purtroppo è il livido..

Post n°957 pubblicato il 12 Novembre 2014 da lisa_m

Sono giorni strani.

Giorni in cui le cose cambiano.

Poi non cambiano.

Poi cambiano di nuovo.

Poi tornano indietro.

Non lo so, io sono molto banale: se voglio qualcosa provo a prendermela, se non la voglio la ignoro, non è che prima la voglio, poi ci ripenso, poi la voglio di nuovo, poi chissà... ma ormai dovrei saperlo che il genere umano è moooooolto vario ed eventuale e che la coerenza non è dote di tutti.

Quello che sbaglio, e profondamente, è guardare gli altri sempre con il mio metro, pensare che siano come me, che su certe cose non ci possano essere differenze, e questo errore madornale comporta che, quando poi gli altri fanno qualcosa che io non avrei mai fatto, rimango lì, immobile, perplessa, delusa e penso: ma che davvero?

Eppure c'ho un'età, l'avrei già dovuto imparare ad aspettarmi di tutto dagli altri.. ed in realtà un po' me l'aspetto, eh, ma c'è sempre qualcosa che riesce a stupirmi!

Mia nonna, la mia adorata nonna, diceva sempre che: "la vecchia non voleva mori' mai", per intendere che la vita riserva così tante sorprese e cose da imparare, che persino una persona anziana può vedere sempre qualcosa di nuovo e, quindi, non vuole lasciare questo mondo per continuare a scoprire cose!

Ecco, le cose non sono sempre belle, per carità, ma ci rendono quelli che siamo, nel bene e nel male, quindi va bene così e, nonostante le botte, ho sempre ben presente che i muri lasciano fuori le cose brutte ma, purtroppo, non fanno passare neanche quelle belle, e per quelle belle vale la pena vivere!

 
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