Nel silenzio vi sono dei messaggi talmente profondi,che, se tu sai comprenderli,ti insegneranno la vita. L.B
Post n°51 pubblicato il 11 Aprile 2013 da luca.bert70
primo astronauta della storia e primo uomo che ha portato a compimento un volo spaziale attorno alla Terra
Le origini Nato a Gatsk, un villaggio nella regione di Smolenk, nell'ex Unione Sovietica il 9 marzo 1934 da padre falegname e madre contadina, cresce in una di quelle collettività aziendali che erano sorte in Russia sul finire della rivoluzione, e si distingue a scuola per la sua spiccata capacità nelle materie scientifiche. Pur tuttavia è costretto a interrompere lo studio a causa dell'invasione tedesca, per riprendere poi gli studi a guerra finita frequentando la scuola tecnica di Saratov e conseguendo il diploma di metalmeccanico. E' appunto a scuola che inizia ad interessarsi al volo e a tutto quello che consente di volare.
Nel 1955 si iscrive ad un aeroclub ed è appunto qui che sperimenta il primo volo della sua vita. Questa passione lo porta ad iscriversi ad una scuola di aeronautica, distinguendosi come vero e proprio talento. Nello stesso anno entra a far parte dell'aviazione sovietica e si diploma con grande profitto nel 1957 presso l'Accademia Aeronautica Sovietica di Orenburg. Anche qui le sue doti appaiono subito evidenti e fuori dal comune tanto da guadagnarsi la stima dei superiori che gli accordano fiducia facendogli collaudare sofisticate apparecchiature di volo e approntare test altamente specializzati. La sua passione per il volo lo porterà ad essere scelto nel 1959, insieme ad alcuni colleghi, all'addestramento e al "training" per diventare cosmonauta sovietico.
Così, dopo un addestramento durato parecchi mesi che si svolge nella città di Zvezdniy, dove sorge un centro specializzato per la preparazione dei cosmonauti, l'allora maggiore Jurij Gagarin, il 12 aprile 1961 alle ore 9,07 di Mosca, all'interno della navicella Vostok 1 (Oriente 1) del peso di 4,7 tonnellate, parte per il volo spaziale e compie un'intera orbita ellittica attorno alla terra, raggiungendo una massima distanza (apogeo) di 302 km e una minima (perigeo) di 175 km e volando ad una velocità di 27.400 km/ora.
Durante il volo, guardando dalla navicella quello che nessuno aveva mai visto prima, comunica alla base che "la terra è blu ... è bellissima". Dopo 108 minuti di volo intorno al nostro pianeta, senza avere il controllo della navicella spaziale ma guidato da un computer controllato dalla base, la capsula frena la sua corsa accendendo i retrorazzi in modo da consentire il rientro nell'atmosfera terrestre. Gagarin viene espulso dall'abitacolo e paracadutato a terra. Il volo termina alle 10,20 ora di Mosca, in un campo vicino alla città di Takhtarova.
Migliaia di russi lo attesero al suo ritorno e la sua impresa ebbe una grande eco in tutto il mondo. Gagarin dimostrò che l'uomo era in grado di volare oltre le previsioni diventando a soli 27 anni il primo uomo della storia a orbitare intorno alla terra osservandola dallo spazio. Venne decorato da Nikita Khruščёv con l'Ordine di Lenin, la più grande onorificenza russa, diventando Eroe dell'Unione Sovietica. In seguito Gagarin collaborò alla preparazione di altre missioni spaziali come quella della Soyuz che portò Valentina Tereshkova, nello spazio, prima donna in assoluto a compiere una tale missione.
Sposato e padre di due bambine, Gagarin quando morì era in procinto di partire per una nuova missione nello spazio, ma lo storico volo del 1961 resterà il suo unico viaggio in orbita. Le sue ceneri riposano al Cremlino.
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Post n°50 pubblicato il 09 Aprile 2013 da luca.bert70
Volavo alto nel cielo, planavo fino a posarmi sul ramo di un albero e cantavo con gioia le mie gesta. Un triste giorno due mani strinsero il mio corpo, due mani fredde, mi strinsero in una morsa che toglieva il respiro poi le mani si schiusero ricominciai a respirare, volevo tornare a volare ma ero chiuso in una gabbia dove potevo soltanto gridare un canto senza voce, un lamento senza melodia. Passavo i giorni a ricordare cieli sconfinati e prati verdi Un giorno, non so perchè, qualcuno riuscì ad aprire quella gabbia ma le mie ali non sapevano più volare ed io rimasi li, in quella gabbia, a cantare il ricordo di un amore.... ( Dal mio Profilo ) |
Post n°49 pubblicato il 09 Aprile 2013 da luca.bert70
Due secoli fa viveva ancora nei boschi che attorniano folti il Lago Santo qualche bestia feroce. In mezzo a volpi, a faine, a tassi che si mostravano numerosi, appariva ancora qualche lupo. D'inverno, quando la neve scendeva a coprire il suolo, la fame, fattasi acuta, spingeva le fiere ad uscire dalle loro tane e a cercare negli ovili una pecora, un agnello, un coniglio. In quell'inverno del 1801 era un vecchio lupo il predatore più vorace e più astuto. Già più di una pecora e parecchi agnelli erano mancati ai pastori. |
Post n°48 pubblicato il 06 Aprile 2013 da luca.bert70
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Post n°47 pubblicato il 02 Aprile 2013 da luca.bert70
MONTAGNANA (Pistoia) - Da quando è morto il suo padrone, poco più di un anno fa, Toldo, gatto bianco e grigio di tre anni, ogni giorno si reca sulla sua tomba. Porta con sé foglie, stecchi e rametti, bicchieri di plastica o fazzoletti di carta e li lascia, come piccoli doni, sulla lapide del suo padrone, morto il 22 settembre del 2011, a 71 anni. Lui era molto legato a Toldo, lo aveva preso in una colonia felina quando aveva tre mesi.tanti testimoni che quotidianamente notano il felino aggirarsi tra le tombe, spesso seduto sulla lapide, parrebbe una storia uscita dall'immaginazione di Walt Disney. Invece è tutto vero. Lo racconta la vedova, e lo confermano in molti fra quelli che notano da mesi questo gattino aggirarsi intorno al cimitero, più volte al giorno. «Anche oggi - ci racconta la signora - sono andata al camposanto e Toldo mi è venuto dietro. Per strada una persona che conosco mi ha detto che stamani, di buon'ora, il gatto era già stato lì. Tutto è iniziato il giorno stesso del funerale, anche Toldo seguì il feretro fino al camposanto, ma la cosa non destò particolare stupore. Dal giorno successivo, però, ecco il primo segnale che stava accadendo qualcosa di insolito. «Andammo al cimitero con mia figlia e trovammo sulla tomba un rametto di acacia. Io pensai subito che fosse stato il gatto, ma mia figlia era convinta che lo dicessi solo per lo stato emotivo in cui mi trovavo in quei momenti». E non è tutto. La sera, fu il genero a recarsi al cimitero, e trovò Toldo proprio lì, a fare la «guardia» al suo padrone. «Da allora la storia è continuata. In paese lo sanno tutti. L'hanno visto tante persone - conferma la vedova - Non viene solo con me, va spessissimo da solo. Mah, non so che dire. Mio marito era molto affettuoso con lui. egli amava gli animali. È quasi come se Toldo volesse essergli riconoscente. È un gatto speciale, non si può che volergli bene». ( fonte del testo da "corriere fiorentino" ) E qui ci viene da pensare a quanto amore anche un semplice "MICIO" ci possa dare!!! |
Post n°46 pubblicato il 30 Marzo 2013 da luca.bert70
Felice Pasqua a tutti voi.. vi faccio un augurio: Che l'amore regni sempre nei vostri cuori, e che possiate sempre trovare la forza di superare anche quei momenti brutti che la vita vi porra' di fronte... ogni piccola goccia di speranza fara' accrescere le acque che vi condurranno verso la vostra felicita'.... e per ultimo voglio dire, voi donne che dovrete preparare tutto in questi due giorni, FATEVI AIUTARE DA CHI AVETE ACCANTO!!!!! :) :) Adesso luca vi saluta con un abbraccio grandissimo!!!! Buona Pasqua a tutti!!!! ^_^ ^_^ |
Post n°45 pubblicato il 28 Marzo 2013 da luca.bert70
Si sa', ci sono persone che hanno la fortuna di avere una vita bella e felice, ci sono altre che invece lottano ogni giorno con le loro preoccupazioni, e' proprio vero quando si dice che nel futuro vediamo nero.... cosi' come nero e' l'interno del cuore, ma fortunatamente ogni tanto arriva chi porta un pochino di luce, ne puoi sentire il calore, ma puoi solo vederne le sue mani che tengono quella fiamma tenue, e tutto d'un tratto il cuore si illumina e riprende vita, si ricarica di quella gioia che sembrava perduta ormai.. Vedi a volte bastano piccoli gesti per fare un grande dono ... e questo e' uno di quelli.... Grazie.... |
Post n°44 pubblicato il 28 Marzo 2013 da luca.bert70
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Post n°43 pubblicato il 27 Marzo 2013 da luca.bert70
Perché tutti vogliono amare? Perché ogni essere vivente non ha altro scopo se non quello di trovare l'altra metà della mela? Perché tutti vogliono arrampicarsi su una rosa? |
Post n°42 pubblicato il 26 Marzo 2013 da luca.bert70
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Post n°41 pubblicato il 26 Marzo 2013 da luca.bert70
Nascono legami che vanno al di là del contatto fisico della vicinanza e della vista, percorrono strade invisibili fino ad arrivare nella testa......si diramano in tanti rami chiamati: Comprensione...ascolto....telepatia ....empatia...appartenenza....Quello che trasmettono e paragonabile ad un amplesso mentale...coinvolgono talmente tanto da riuscire ad appagare ogni mancanza tangibile... è raro viverli ma... quando arrivano è bene farsi possedere...perchè è molto facile conquistare un corpo...ma non altrettanto si può dire...dell'anima!!!!! |
Post n°40 pubblicato il 26 Marzo 2013 da luca.bert70
Non so' se vi e' mai capitato di avere un senso di infelicita' che sembra "eterna" e ti poni le domande del tipo: cos'e'che non va', cosa vuoi, quali sono i tuoi veri sogni.. in cuor mio so' che la vita non e' facile, sopratutto poi avendone passate di tutti i colori!!! e allora inizi a pensare che tutto quello che desideri, tutto quello in cui credi, non possa mai realizzarsi. ma e' pure vero che non bisogna mai darsi per vinti, e se c'e' un pizzico di speranza ci dobbiamo aggrappare forte a quella, per far sì che un domani possa splendere di nuovo il sole nella vita. |
Post n°39 pubblicato il 22 Marzo 2013 da luca.bert70
Due ciliegi innamorati, nati distanti, si guardavano senza potersi toccare. Li vide una nuvola, che mossa a compassione, pianse dal dolore ed agitò le loro foglie ma non fu sufficiente, i ciliegi non si toccarono. Li vide una tempesta, che mossa a compassione, urlò dal dolore ed agitò i loro rami, ma non fu sufficiente, i ciliegi non si toccarono. Li vide una montagna, che mossa a compassione, tremò dal dolore ed agitò i loro tronchi, ma non fu sufficiente, i ciliegi non si toccarono. Nuvola, tempesta e montagna ignoravano, che sotto la terra, le radici dei ciliegi erano intrecciate in un abbraccio senza tempo. |
Post n°38 pubblicato il 22 Marzo 2013 da luca.bert70
Che bello sapere che da qualche parte, anche lontano ce' chi sa' capirti, ed apprezzarti... e magari sta' vivendo le tue stesse cose.. spera nei tuoi stessi sogni, vive con le tue stesse speranze, vorrebbe un domani come lo vorresti tu.... come e' strana la vita................. se solo sapessi dove si trova..... |
Post n°37 pubblicato il 11 Marzo 2013 da luca.bert70
io ti baciavo di notte e scacciavo i tuoi incubi; e inventavo canzoni che ti facevano ridere forte, e quasi sempre ero lì con te e riconoscevo chiaramente che guardare te, è guardare me. Ti spingevo a prenderti la vita e a combattere per i tuoi diritti futuri; e il miglior regalo che potessi farti, era dire "sì" ai tuoi sogni, che non erano i miei. |
Post n°36 pubblicato il 10 Marzo 2013 da luca.bert70
Eccoci qui, tra pochi giorni sara' la |
Post n°35 pubblicato il 09 Marzo 2013 da luca.bert70
Sorpresa! Il gatto nero non porta affatto sfortuna come credono i più superstiziosi. |
Post n°34 pubblicato il 07 Marzo 2013 da luca.bert70
Oggi, un bimbo mi chiede: "Ma il cuore sta sempre nello stesso posto, oppure, ogni tanto, si sposta? Va a destra e a sinistra?". Io: "No, il cuore resta sempre nello stesso posto. A sinistra". Ed intanto penso... ... "Poi, un giorno, crescerai. Ed allora capirai che il cuore vive in mille posti diversi, senza abitare, davvero, nessun luogo. Ti sale in gola, quando sei emozionato. O precipita nello stomaco, quando hai paura o sei ferito. Ci sono volte in cui accelera i suoi battiti e sembra volerti uscire dal petto. Altre volte, invece, fa cambio col cervello. Crescendo, imparerai a prendere il tuo cuore per posarlo in altre mani. E, il più delle volte, ti tornerà indietro un pò ammaccato. Ma tu non preoccupartene. Sarà bello uguale. O, forse, sarà più bello ancora. Questo, però, lo capirai solo dopo molto, molto tempo. Ci saranno giorni in cui crederai di non averlo più... un cuore. Di averlo perso. E ti affannerai a cercarlo in un ricordo, in un profumo, nello sguardo di un passante. |
Post n°33 pubblicato il 07 Marzo 2013 da luca.bert70
Le sento scorrere nelle mie vene, Le vedo, posso contarle. 100 o forse 1000 Pulsano talmente forte che il mondo irreale
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Post n°31 pubblicato il 07 Marzo 2013 da luca.bert70
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