Creato da wait.andstay il 05/10/2008

singolare femminile

--------------> DON'T TRY THIS AT HOME!!! <---------------

IN TERRA DI WAIT

LA FILA PER IL BAGNO COMINCIA DA QUI

In questo momento ci sono

utenti disperati su questo blog...e se il contatore segna 1 mi dispiace per te, oltre che disperato sei anche solo

Bambola irregolare a chi, oh ?!?!?!?

FACEBOOK

ULTIME VISITE AL BLOG

SCUSA MA TI CHIAMO AMÒ

Su 100 uomini tra i 35 e i 50 anni residenti nella capitale, 50 non credono più nell’ammore . Su 100 ragazze fra i 17 e i 25 anni che masticano la gomma a bocca aperta, tutte hanno voglia di innamorarsi . 30 uomini su 100 sperano di vivere una nuova avventura . 50 ragazze su 100 hanno paura . Solo un uomo crede ancora nell’ammore . Solo una ragazza ha veramente il coraggio di innamorarsi . Girato nelle borgate di una Roma ad alta densità di polveri sottili, polacchi ai semafori e motorini truccati, questo sarà il film più romantico di tutto il vostro 2009. “Ho deciso…scusa ma ti chiamo amò… Va bene amò?” “Ke hai fatto?? Si ce provi te parkeggio e mani in faccia sa! Ma anvedi sta squinzia!!”

AMMMORE A PRIMA VISTA

Nella Palemmo degli anni 50, la donna piu bella della città (wait) e un maturo picciotto (Don Tri_vella) vivono la loro travolgente storia d'ammore. Quest'ultimo però, soffocato dalla Gelosia, non le permetteva mai di girare per strada senza la sua presenza e quella del suo fido scagnozzo (Il carabbbiniere) !

" Femmina sveggognata, copriti la caviglia e sguaddo basso aah! E voi che avete da guaddare? Mia je !!"

Con le musiche del grande poeta dell'ammmore Julio Picciotto Iglesias , un'autentica storia d'altri tempi che vi terrà con la coppola sulla testa..ehm..con il fiato sul collo...fiato di cassata !!!

TRI_VENTURA

Sconvolto per non essere riuscito a salvare un procione dal transessualismo nonostante il regalo del singolo “Luca era gay” di Povia , l’acchiappa animali Tri_Ventura si ritira a vita meditativa sui monti tibetani . Il suo però è l’unico cellulare che anche a 7000 metri di altezza riesce ad attaccarsi al ripetitore della Wind ed essere sempre raggiungibile , e così, una bella mattina, una di quelle che non hanno nulla di più, nulla di meno delle altre mattine (oh , ‘sta frase devo dire che fa sempre il suo porco effetto…oink !) la suoneria dei Tre porcellini gli consegna la chiamata per una nuova missione : fermare il traffico clandestino di organi delle giraffe messo su dalla spietata banda dei licaoni in uno sperduto villaggio africano. Il nostro beniamino questa volta avrà un bel da fare , considerando soprattutto che le montagne sono molto più facili da scalare piuttosto che da ridiscendere !!!

AL CINEMA CON WAIT

ARCHIVIO MESSAGGI

Aprile 2024

Guarda le immagini del Mese

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: wait.andstay
	Sesso: F Età: 39 Prov: BO

« Mon manège à moi (tu me ...

Scusa ma ti chiamo amò »

Forte st'inizio da speaker radiofonico!!! (Il silicone andrebbe nel cervello)

Post n°125 pubblicato il 05 Marzo 2009 da wait.andstay

Tag: seno, società

°°°°°

Chi vi sta parlando ha una prima di seno. Tutta naturale eh !

Ben sapete quanta autoironia io spenda su questa cosa; più e più volte mi sono regalata epiteti del calibro di “figlia di Geppetto dalla pialla facile e con l'hobby del surf” , ma ora, alla luce di ciò che ho appena letto sulle cronache, è arrivato il momento di gettare la spugna .

Cotanta ironia esteriore non rispecchia esattamente la situazione interiore, quella dei miei veri pensieri e sul giudizio che ho di me per intenderci . Ferma sul punto che non sono un paio di tette a fare la bellezza femminile (anche se indubbiamente aiutano), ammetto che non vivo la cosa senza troppi problemi, convinta di offrire un corpo, così sono solita definirlo, da dodicenne .

Ribadisco: non sto parlando di bellezza. È qualcosa che va oltre. Molto oltre, specialmente a fronte del fatto che al mio corpo non ho mai risparmiato moti tsunamici dalle conseguenze su largo raggio: perdita di una taglia di reggiseno inclusa a fronte di un superfluo dimagrimento .

Ammetto anche che se avessi un po’ di paura in meno e un po’ di soldi e tempo da perderci in più, mi sottoporrei a un’operazione additiva. Poca roba, perché ribadisco non è di bellezza che parlo. Io. Io che credo di avere un cervello normo-sviluppato .

E tutte quelle invece che si mettono in fila dal chirurgo, nonostante magari vantino una quarta, alla richiesta di: “Mi faccia come Cristina del Grande Fratello 9”? (alla quale la mastoplastica ha donato la “bellezza” di una taglia sesta, per chi ancora non lo sapesse !). Hanno un’oliva ascolana roteante nella scatola cranica o pare a me?

E tutte quelle io credo che abbiano bisogno in primis di uno psicologo che di un chirurgo estetico.

Viviamo nella società dell’apparire anziché dell’essere, questo ormai è assodato . E la questione non sta solo nel fatto che si sia perso questo confine. Entra qui in campo il parere dell’esperto, che ci enuncia tutta una serie di rischi connessi a questo tipo di operazione, circa la salute ma anche l’estetica.

Le ragazze di oggi si fanno regalare per il compleanno o per Natale un paio di tette nuove… c’è da rifletterci su questo, ma anche da spaventarsi… come c’è da spaventarsi nel guardare quali modelli di riferimento scelgono… ma d’altronde è risaputo che oliva ascolana cerebrale chiama oliva ascolana cerebrale .

Scrivi Commento - Commenti: 58

Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso

Vai alla Home Page del blog

WAIT...

Ho imparato l’attesa come lo sciamano la pioggia nel deserto, il cacciatore di bisonti, la foglia tremolante il primo sole; ho vissuto l’attesa senza fissare il tempo su lancette o calendari, fermo come un binario le vibrazioni di un treno lontano ho atteso, atteso
agli angoli della vita, all’ombra della speranza con pochi spiccioli di sogni in tasca;
ho imparato l’attesa come s’impara il dolore nel silenzio della mia anima nello sguardo sulla solitudine del mio universo