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L'ANEMIA .....
Post n°310 pubblicato il 10 Maggio 2015 da un_uomonormale
Per anemia si intende una riduzione della quantità totale di emoglobina circolante nel sangue all'interno dei globuli rossi. La quantità totale di emoglobina si misura conoscendo la sua concentrazione nel sangue periferico e il volume totale ematico; ovvero quelle sigle che si leggono nei referti di laboratorio quando si esegue il conosciutissimo emocromo: MCHC; MCV. La determinazione del volume totale ematico(MCV) richiede l'impiego di una metodica lunga e per certi aspetti molto complessa, per cui non è possibile utilizzare di routine la conoscenza il patrimonio di emoglobina. Per questo si è giunti alla convenzione; ripeto, convenzione di utilizzare semplicemente la concentrazione della sola emoglobina(HB), assumendo che il volume si mantenga costante. Questo al lettore interessa poco, e niente, ma ho ritenuto descriverlo per conoscenza. Una situazione di anemia non si verifica, nella quotidiana pratica clinica in due condizioni che si riscontrono di frequente, e che il medico deve tenere ben presente: L'emorragia acuta e la gravidanza. Infatti, subito dopo una emorragia acuta, foss'anche imponente, la concentrazione dell'emoglobina può non subire alcuna variazione e può non essere la spia di una condizione di anemia presente. Nella donna in stato di gravidanza c'è un aumento del volume totale plasmatico che comporta, appunto, una riduzione di emoglobina al di sotto dei limiti inferiori della norma; chi è affetto di anemia mediterranea conosce bene questo quadro. Bene, una volta tenuti presenti queste riserve, si deve porre diagnosi di anemia generica; ovvero, quando si legge il tasso emoglobinico inferiore a 11,5 g/100 ml nella donna in periodo fertile e inferiore a 12,5 g/100ml nell'uomo. La lettura del numero di globuli rossi non deve essere utilizzatto nè per porre diagnosi di anemia nè per valutare la gravità. Infatti, se è vero che una riduzione del numero di Globuli rossi al di sotto dei 5.500.000-4.500.000 per millimetro cubo nell'uomo e 5.000.000-4000.000 per millimetro cubo nella donna, è sempre espresisone di anemia, non è vero il contrario; esistono, infatti, anemie con numero di globuli rossi normale o anche aumentato( anemia sideropenica, talassemia). Bene, una volta fatta diagnosi di anemia generica, si deve procedere all'inquadramento delle cause. La valutazione dei sintomi e segni clinici che il paziente riferisce, e su un'attenta interpretazione dei dati forniti dal laboratorio. Per concludere, i sintomi e i segni clinici del paziente con anemia dipendono dalla riduzione di emoglobine e del meccanismo patogenetico che è alla base dell'anemia. L'obiettività nelle anemie croniche è limitata al pallore della cute e delle mucose e alla presenza non obbligatoria, ma comunque molto frequente per livelli appunto di emoglobina molto ridotte quello di apprezzare un soffio sistolico da eiezione( l'espressione della capacità funzionale del cuore) nella zona di ascoltazione cardiaca. La sintomatologia soggettiva e l'obiettività sono più eclatanti quando la riduzione di emoglobine si instaura acutamente, in quanto viene meno la possibilità di adattamento dell'organismo e, in particolare del sistema cardiovascolare alla nuova condizione. L'astenia intensa, dispnea al mnimo sforzo, tachicardia, cefalea pulsante, incapacità a concentrarsi a qualsiasi attività sia fisica che intellettuale, vertigini e lipotimie quando si passa dalla posizione distesa a quella eretta ec.
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Inviato da: cassetta2
il 12/08/2020 alle 17:42
Inviato da: allofme00
il 08/05/2016 alle 18:02
Inviato da: comelunadinonsolopol
il 22/02/2016 alle 22:37
Inviato da: sparusola
il 03/01/2016 alle 21:17
Inviato da: PAOLA11O
il 30/08/2015 alle 16:59