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MENOPAUSA PRECOCE...

Post n°363 pubblicato il 14 Luglio 2015 da un_uomonormale

 

Le cause della menopausa precoce non sono note. Ma probabilmente si tratta di un disordine genetico, che non di rado si associa con un ovaio ipoplasico contenente un ridotto numero di follicoli oppure con un ovaio con numero di follicoli normali, ma che vanno incontro ad una distruzione accelerata. Talora la distruzione precoce del patrimonio follicolare può essere dovuta ad agenti virali; ad esempio il virus della parotite ecc., ad agenti  chimici o fisici ( chemioterapia, radiazioni), ma sempre più di frequente si evidenzia una causa autoimmune; ovvero, nel caso nella stessa paziente vi fosse una coesistenza di patologie immunitarie; in particolare se impegna la Tiroide, oppure di origine surrenalica, come nel caso di Morbo di Addison, artrite reumatoide, miastenia gravis ecc. La menopausa precoce può insorgere sempre e soltanto, prima dei 40 anni, e presentarsi in diverse forme a seconda del patrimonio follicolare residuo. Mentre nei casi più gravi, che è caratterizzato da un rapido esaurimento dei follicoli, è presente amenorrea primitiva con mancata comparsa  dei caratteri sessuali secondari; condizione questa di difficile differenziazione da quella dovuta ad una vera e propria  malformazione delle gonadi(ovaia) incolpleta, nelle altre forme si ha invece la comparsa in età più o meno normale, del flusso mestruale, e dei caratteri sessuali secondari. Successivamente, a distanza di tempo vriabile, dall'inizio delle mestruazioni, ma sempre in un'epoca che dovrebbe essere caratterizzata da una normale  funzione ovarica, la donna va incontro dapprima ad una oligomenorrea; ovvero, quando gli intervalli tra una mestruazione e l'altra superano i 32-35 giorni e con cicli anovulatori, che via via si accentua fino all'amenorrea secondaria. Ebbene, queste pazienti debbono essere sottoposte ad una accurata valutazione di ordine genetico ed ad un esame dell'asse Ipofisi-ovaio, oltreche ad una precisa anamnesi familiare, oltre che ad esami immunologici. La terapia è basata sulla somministrazione di estroprogestinici sequenziale in modo d garantire se ancora giovani la comparsa di un flusso mestruale, nonchè prevenire i sintomi di carenza estrogenica.

E' opportuno comunque ricordare che in alcuni casi può esistere un patrimonio follicolare residuo, anche se minimo, che opportunamente stimolato con gonadotropine,(FSH; ormone follicolo stimolante), può determinare un temporaneo ripristino dell'attività ovarica con flussi mestruali spontanei

 

 
 
 
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