Creato da In_mezzo_alla_segale il 13/12/2006

Autoestinguente

Che seccatura

 

 

Griogiobigio

Post n°319 pubblicato il 21 Aprile 2009 da In_mezzo_alla_segale
 



 

Nessundove
Primavera (?!?) 2009

 

 
 
 

Dove le parole si fermano

Post n°318 pubblicato il 15 Aprile 2009 da In_mezzo_alla_segale
 




L'uomo quieto parlò, ma nessuno prestò attenzione.

Guardo il mondo
e vedo come gira
Mentre la mia chitarra dolcemente piange

Da ogni errore
dobbiamo imparare qualcosa
E ancora la mia chitarra dolcemente piange


Nessundove
Aprile 2009


 
 
 

Alla mia maniera

Post n°317 pubblicato il 07 Aprile 2009 da In_mezzo_alla_segale
 

Ho vissuto una vita piena,
ho viaggiato per tutte le strade,
ma più, molto più di questo,
l'ho fatto alla mia maniera

Ho amato, ho riso e pianto
ho avuto le mie soddisfazioni, la mia dose di sconfitte
e adesso, mentre le lacrime si calmano,
trovo tutto molto divertente.



Ehi Mom, lo senti o devo alzare un po'?

Va bene, la smetto di chiamarlo Silatra.

Nessundove
7 aprile 2009


 
 
 

Cosa vuoi che sia?

Post n°316 pubblicato il 18 Marzo 2009 da In_mezzo_alla_segale
 


(tempo di lettura: meno di 2 minuti)

Passa tutto quanto.

Solo un po’ di tempo e ci riderai su.

Così dice Ligabue. Luciano, non Antonio.

Col cazzo, dico io, e perdonami Liga se metto in dubbio le tue parole.

Si sopravvive a tutto, questo sì. Almeno finché si decide che ne vale la pena.

Accadono cose che ti si piantano in profondità, ti segnano, nel bene o nel male. Lo sai da subito, non devi aspettare il responso del tempo.

Come certe battute di baseball. Sai che sarà un fuoricampo appena la tocchi. Lo capisci dal rumore secco – TOCK – come un ramo che si spezza, o dalla mazza che vibra come un diapason, che ci potresti accordare la Filarmonica di Vienna per il concerto di Capodanno. Oh sì. Non hai bisogno di guardare la traiettoria, lo senti che è decollata, e pensi: “Questa non la piglia nessuno”. Anzi, forse lo sai anche da prima, da come si presenta la palla. La vedi arrivare dove avevi sperato e le sussurri: “Era lì che ti volevo, bella mia” e scarichi tutta la forza che hai nelle braccia e nelle spalle, poca o tanta che sia, e speri di non tirare giù il satellite che dà voce al tuo cellulare.

Questi sono gli episodi belli, ma ci sono anche quelli brutti. Funziona uguale, ma all’inverso. Stessa consapevolezza, stesso abbagliante attimo di preveggenza, ma il finale è di segno opposto.

Come quando freni secco in moto e la ruota davanti ti scivola da sotto. Lo sai molto prima di toccare terra quanta bua ti farai. Potresti rialzarti, dar giù alla polvere della giacca e ripartire. O forse butterai via un paio di pantaloni e ti ritroverai una cicatrice – un’altra – da esibire. Oppure. Oppure ti spaccherai le ossa. Oh no. Se ti va fatta bene, tolto il gesso e fatta riabilitazione, ti rimarrà solo qualche fitta quando cambia il tempo. Se ti va male, trascorrerai quel che ti è concesso campare a chiederti perché quel giorno sei passato di là.

Ecco, caro Liga. Sei un bravo ragazzo e ti ascolto sempre con grande piacere, ma.

Accadono cose su cui ridere è piuttosto difficile. Ne sapessi di musica la scriverei io una canzone su quel che non fa divertire, ma forse è meglio di no, perché da fuoricampo e cadute in moto non verrebbe fuori ’sta gran meraviglia.

O forse la sai più lunga tu, si finisce davvero per sghignazzare di qualsiasi cosa, anche la più tragica. È solo questione di mettere una distanza sufficiente tra te e la botta. Allora ti chiedo: quanto? Quanto deve passare per tornare a ridere?

Dimenticavo: Liga, buon compleanno. Sì, lo so, è stato qualche giorno fa, spero non ti offenda per il ritardo, ma da 5 giorni non si riesce a pubblicare un testo salvato nelle bozze.


Nessundove
Marzo 2009


 
 
 

ottomarzo

Post n°315 pubblicato il 08 Marzo 2009 da In_mezzo_alla_segale

 


Di solito detesto le feste comandate, le ricorrenze commerciali, le commemorazioni pilotate.

Ma.

Questa volta è diverso. In questo momento storico le donne, la Donna, è assediata su più fronti.

Le violenze fisiche e sessuali non calano, anzi, e 9 volte su 10 l’aggressore è un parente o un conoscente.

Sul lavoro i salari sono ancora inferiori a quelli degli uomini (fino al 30%, mica inezie), anche a parità di competenze.

Si sta tentando in tutti i modi incentivare la scelta (scelta?!?) di fare la casalinga, e si progetta di mandarle in pensione a 65 anni, come gli uomini. Come dire bastone e carota.

Adesso come non mai, l’8 marzo è una festa politica e sociale. La mimosa deve diventare il simbolo dell'opposizione a questa mentalità. È vitale resistere e passare al contrattacco.

Che lo portino anche gli uomini, allora, per mostrare che a tutti sta a cuore che le cose cambino, e in fretta.

E che le donne s’incazzino con le loro simili che colgono l’occasione per infilare banconote nei tanga di atletici spogliarellisti, come i peggiori uomini.

PS – Sì, lo so, il ramo di mimosa in foto è un po’ asfittico, ma è del mio giardino.


Nessundove
8 marzo 2009

 

 
 
 

Forgotten melodies

Post n°314 pubblicato il 06 Marzo 2009 da In_mezzo_alla_segale
 


(tempo di lettura: meno di 2 minuti)

Ci sono canzoni che passano inosservate.

Quando “B side” significava “l’altro lato del 45 giri” e non era un sinonimo di “culo”, tante composizioni cadevano nel dimenticatoio appena uscite, cannibalizzate dal lato A. Nemmeno muovevano i primi passi nel duro mondo delle note che già erano spacciate, stramazzate ancor prima di staccarsi dai blocchi di partenza.

Altre hanno un destino ancora più triste. Magari fanno parte di un album così-così, che ha avuto scarso successo o non è stato capito, e vengono accantonate insieme all’intero Long Playing.

Non tutte meritano l’oblio. Alcune sarebbero state degne di maggior considerazione e giacciono inascoltate nella speranza che qualcuno le riscopra, magari inserendole in una raccolta del tipo “Forgotten melodies”.

Capita d’inciamparci per caso, in una di queste perle sfortunate, di ascoltarle con attenzione per la prima volta, pur avendole avute sottomano da sempre. E capita di mollarsi una pacca in fronte, chiedendosi: “Ma com’è possibile che mi sia sfuggita?”.

Una di queste è un pezzo di Bob Dylan, una ballata dolente che tra l’altro descrive a meraviglia il mio umore di questi giorni.

E come spesso succede, scopro che qualcun altro aveva già detto, molto prima e molto meglio di me, quel che mi s’è incastrato tra la pancia e l’anima.

 

La faccia sotto dello zerbino
porta scritto “vaffanculo”
è il momento giusto per mostrarla.

Dirò alla puttana buffa
di non farci troppo caso
ché non è per lei.

Se la suderà la paga, oggi
farmi ridere è più dura
che spiegare algebra a una foca.

Un furetto affamato
nella cassetta della posta
al telefono ho già strappato il filo.

Tagliole sul vialetto
piranha nella pozza
un bigoncio di vermi sulla porta.

Alla larga spacciatori
di verità confezionate
buone sempre ma vere mai.

Passa da dietro bimba, è meglio
se pensi di sopportarmi
il varco sai come trovarlo.

La situazione è grave ma non seria
solo tu ci puoi riuscire
a dissipare un po’ ’sto buio.

Non so se sia una buona idea
di una cosa però son sicuro
soli in due fa meno male.


Nessundove
Marzo 2009


 
 
 

Zona rimozione

Post n°313 pubblicato il 27 Febbraio 2009 da In_mezzo_alla_segale
 

Per ventiquattr'ore abbondanti questo è ciò che compariva a chi visitava la mia pagina.

Il mio blog è stato sospeso.

"Embè, perché ci rompi le balle?" penserà chi passa da queste parti. "Te lo sarai meritato. Avrai infranto una delle voci del regolamento".

Questo è il punto. No, non ho violato le condizioni d'uso. Ho chiesto spigazioni al conference master, il quale mi ha risposto in maniera sollecita e gentile.

"C'è un box a lato con un nudo integrale – ha detto il CM –, quindi abbiamo provveduto alla giusta sanzione. Le regole sono uguali per tutti."

Avevo pubblicato questa foto:

ovviamente senza pallino nero.

Sono andato a rileggermi il regolamento, che a suo tempo avevo scaricato e salvato.

Non si fa menzione di nudi integrali. È fatto divieto di pubblicare "materiale erotico, pornografico e/o a sfondo sessuale di natura oscena". Questa foto non è niente di tutto ciò. Qui c'è un pirla che cammina senza vestiti addosso con espressione da orango scoglionato. Né erotico, né pornografico, né osceno.

Potrebbe anche starmi bene essere sospeso perché questa immagine turba i sonni di qualcuno, ma quel che m'infastidisce è sentirmi dire che le regole sono uguali per tutti.

E i nudi integrali femminili? Quelli sono accettabili? Perché di quelli se ne trovano a bizzeffe, ma non c'è traccia di questo distinguo nel regolamento.

E i siti dove si scrive di violenza, odio razziale, fanatismo politico, intolleranza religiosa? Quelle, in teoria, sono violazioni esplicite del regolamento, eppure campano tranquilli. Ne ho segnalati decine di volte prima di arrendermi all'evidenza che nessun provvedimento sarebbe stato preso.

E quelli che nascondono link a chat erotiche a pagamento? Anche quelle sono accettabili? Eppure è espressamente vietata qualsiasi forma di pubblicità.
Tolgo il box con Brad Pitt per riavere il mio blog, ma credo sia stato un provvedimento arbitrario.
Mi dispiace perché Mr. Jolie era l’attrattiva principale di questo blog. Perderò all’istante tre dei miei quattro lettori. Pazienza, m’inventerò qualcos’altro.


Nessundove
27 febbraio 2009


 
 
 

Cowabunga

Post n°312 pubblicato il 29 Gennaio 2009 da In_mezzo_alla_segale
 



Si vive sempre in equilibrio precario, in bilico sul nulla.

Bisogna imparare a leggere le onde per capire dove andare.

Il tuffo nell’acqua gelida è in agguato.

La domanda non è SE, ma QUANDO.

Il culo a mollo ce lo butti infinite volte, sicuro, ma è questo il gioco.

Testa fuori, e si riparte.


München
Estate 2008

 

 
 
 

Lucidità

Post n°311 pubblicato il 21 Gennaio 2009 da In_mezzo_alla_segale
 
Tag: musica


Sembra la figlia di Elvis, è identica.

Ha una voce bassa e sensuale che incanta. Potrebbe dire quello che vuole, e tu le crederesti.

Sbuca dal passato per ricordarmi che tutti i figli di Dio hanno bisogno di scarpe da viaggio.


Guarda i miei occhi sono solo ologrammi


Guarda il tuo amore mi ha fatto sanguinare le mani


Dalle mie mani sai che non sarai mai 


Più di uno sbandamento nella mia
lucidità.


Nessundove
Gennaio 2009

 

 
 
 

Col vestito buono #04

Post n°310 pubblicato il 13 Gennaio 2009 da In_mezzo_alla_segale
 




Bologna
Gennaio 2009


 
 
 

Col vestito buono #03

Post n°309 pubblicato il 13 Gennaio 2009 da In_mezzo_alla_segale
 




Bologna
Gennaio 209


 
 
 

Col vestito buono #02

Post n°308 pubblicato il 13 Gennaio 2009 da In_mezzo_alla_segale
 





Giusto quel filino in ritardo:


Buon 2009.



Bologna
Gennaio 2009

 
 
 

Col vestito buono #01

Post n°307 pubblicato il 31 Dicembre 2008 da In_mezzo_alla_segale
 




Che finisca alla grande, questo 2008, e che il 2009 inizi anche meglio.

A quelli che si fermano qui spesso, a quelli che passano per caso, a quelli che non sono mai entrati.

Auguri :)


Bologna
San Silvestro 2008


 
 
 

Le mie parole non servon più

Post n°306 pubblicato il 22 Dicembre 2008 da In_mezzo_alla_segale
 

E vorrei che ti bastasse

solo quello che ho...

Sei bella che fai male


sei bella che si balla

solo come vuoi tu...


Nessundove
Dicembre 2008


 
 
 

Tutti più buoni a Natale

Post n°305 pubblicato il 15 Dicembre 2008 da In_mezzo_alla_segale
 

(tempo di lettura: 2 minuti)

È tardi. Se non mi sbrigo il meccanico chiude e mi tocca girare a piedi anche domani. Infilo in fretta cappotto, sciarpa, cappello. Dove ho messo i  guanti? In tasca, naturalmente. Ho preso tutto? Biglietti dell’autobus, blocchetto degli assegni… pare di sì. Che palle, piove che Dio la manda. L’ombrello, dov’è finito? Ah, eccolo.

DRIIIN

No, non adesso. Chi è che rompe le balle?

DRIIIN

Perché? Perché sempre quando sono a cavallo della porta, intabarrato come Amundsen?

DRIIIN

E se è il meccanico? Se la macchina non è pronta?

DRIIIN

Veloce, prima che scatti la segreteria. Vaivaivai!

DRIIIN

– Sì, pronto!

– Pronto? Il cinghiale?

– Prego?!?

– Ma è sordo? Ho detto: “Il cinghiale”? È il ristorante “Il cinghiale”?

– Veramente, qui è In_mezzo_alla… Mmmh… Oh, sì, certo. Mi scusi, qui è il ristorante “Il cinghiale”. Come no. In cosa posso esserle utile?

– Vorrei prenotare per il pranzo di Natale, se c’è ancora posto.

– In quanti siete?

– Mah, guardi, dovremmo essere in dodici, ma potremmo diventare anche sedici, però forse siamo solo in dieci. Di cui quattro bambini. Che però forse sono solo due.

– Ho capito. Aspetti che controllo.

– Senta, lo so che è tardi, ma mi sono arrivati all’improvviso dei parenti dal Brasile, e non so dove portarli. Ho già chiamato mezza città e non c’è un buco neanche a piangere. Se mi trova un posto le lascio la mancia. Eh, dài che a Natale siamo tutti più buoni.

– Guardi, è proprio fortunato. Hanno appena disdetto un tavolo per quattordici. Se siete meno, starete larghi, se siete di più, vi stringete un po’. Le va bene?

– Benissimo! Lo sapevo che mi faceva la cortesia. Lo prendo. E… il menù?

– Oh, non si preoccupi, quello delle grandi occasioni: tortellini, lasagne, zampone, cotechino, spumante…

– Ottimo. E… il prezzo?

– Vada tranquillo, vedrà che la tratteremo bene.

– D’accordo. Allora ci vediamo il 25. Buona Natale.

– L’aspettiamo. Buon Natale anche a lei.

Clic.

Mavaffanculo. Impara a leggere bene i numeri di telefono.


Nessundove
Quasinatale 2008


 
 
 

Home swizz home

Post n°304 pubblicato il 09 Dicembre 2008 da In_mezzo_alla_segale
 


VENDESI

Villa su due piani, cielo-terra, da ristrutturare ma abitabile, ariosa, luminosa. Parco attorno.

– Abitabileee?!?

– Beh, il barbone che ci stava non voleva andarsene.

– Cielo-terraaa?!?

– Sì, d’accordo, più cielo che terra, ma luminosa lo è senz’altro.

– Da ristrutturareee?!?

– Se vuole le do il numero di un’impresa che lavora molto bene. È di mio fratello.




Nessundove
Dicembre 2008


 
 
 

Respiro

Post n°303 pubblicato il 04 Dicembre 2008 da In_mezzo_alla_segale
 




Di quanto cielo hai bisogno
per non sentire la gola che si chiude?


Nessundove
Dicembre 2008


 
 
 

Quello che le donne non dicono abbastanza

I numeri sono mostruosi: quasi 7 milioni le donne italiane tra i 16 e i 70 anni che hanno subito almeno una violenza fisica o sessuale nel corso della vita. Lo dice l’Istat. In molte parti del mondo va peggio. Molto peggio. Lo dice Amnesty International.

La violenza domestica è una delle principali cause di morte per le donne in tutto il mondo, Italia compresa. E solo il 4% delle donne vittime della violenza denuncia il proprio carnefice.

L’anno scorso, l’allora Ministro per le Pari Opportunità, Barbara Pollastrini, riassumeva così la situazione: “I dati confermano che nella fascia di età 16-50 anni, le donne muoiono più per violenza che per malattia o incidenti stradali. La violenza sulle donne è un dramma rimosso”.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità parla di “un problema di salute pubblica che incide gravemente sul benessere fisico e psicologico delle donne e di tutti coloro che ne sono vittima”.

A rendere ancora più orribile questo dramma, c’è il fatto che nella stragrande maggioranza dei casi l’aggressore non è un estraneo, un criminale, un maniaco, un extracomunitario: il mostro è in casa. Mariti, fidanzati, ex partner, fratelli, figli, parenti sono quasi sempre i colpevoli.

Si fa fatica a crederci. Qui si sta parlando di una guerra, non dichiarata e nascosta.

Esagerazione? Allarmismo? Vittimismo? La risposta è – purtroppo – nella cronaca: ogni tre giorni una donna viene uccisa dal proprio partner attuale o ex. Stiamo parlando dell’Italia, mica dell’Iran.
Nel 2007, sono 126 le donne uccise a causa delle violenze perpetrate dagli uomini. Tra questi, 44 sono i mariti, 11 i fidanzati o i conviventi, 9 gli ex mariti e gli ex fidanzati, 10 i figli e 14 gli sconosciuti.

Una simile piaga sociale è possibile solo grazie all’omertà. C’è chi sa, chi vede, e fa finta di nulla. “Non mi riguarda”, e ci si volta dall’altra parte.

Ma violenza non è solo questo. Facciamo a capirci: non è che chi non alza le mani su una donna è a posto con se stesso, con Dio e con gli uomini.
Violenza è anche volere le donne a casa, a dipendere dal proprio uomo.
Violenza è non assumere una donna perché potrebbe rimanere incinta.
Violenza è assumere una donna dopo averle fatto firmare le dimissioni in bianco, da utilizzare in caso di gravidanza.
Violenza è chiamare una donna “figa”, con un’infelice sineddoche a indicare la parte più interessante per il tutto.
Violenza è l’apprezzamento volgare per mettere in difficoltà.
Violenza è insistere dopo un no.

E potremmo continuare all’infinito, perché sono davvero tanti i comportamenti quotidiani, anche piccoli, che sono molestie anche se non lo sembrano. Tutto ciò di sgradevole che facciamo a una donna perché tale (e che non faremmo a un uomo), è violenza di genere.

Credo sia dovere di ogni uomo con una coscienza prendere atto della situazione e impegnarsi in maniera seria e visibile per dissociarsi da tutto ciò che è discriminazione sessuale. A cominciare dai piccoli gesti.

Intanto a Milano ci si è fermati a discutere se il manifesto di Telefono Donna fosse lecito o blasfemo. Così si è spostata l’attenzione: non si parla più della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, ma dello scandalo di un nudo (per una volta giustificato) accostato alla religione.
Anche questa è violenza.

A me il manifesto, oltre che sacrosanto, pare anche bello ed efficace, quindi lo metto.





Ovunque
25 novembre 2008


 
 
 

Finestre

Post n°301 pubblicato il 22 Novembre 2008 da In_mezzo_alla_segale
 





Ci sono infiniti mondi, là fuori.

Basta spegnere la falsa finestra, quella che ci illude di farci guardare e invece ci guarda.


Nessundove
Ottobre 2008


 
 
 

Incognite

Post n°300 pubblicato il 13 Novembre 2008 da In_mezzo_alla_segale
 

"Gaff era stato là, e l’aveva lasciata vivere. Per quattro anni, aveva pensato. Si sbagliava.

Tyrell mi aveva detto che Rachel era speciale, non aveva data di termine.

Non sapevamo quanto saremmo stati insieme, ma chi è che lo sa?"


Los Angeles
A

utunno 2040



 
 
 

MAI PIù

controviolenzadonne.org
http://www.controviolenzadonne.org/index.html

________________________

Casa della Donne
per non subire violenza
http://www.women.it/casadonne/

Via dell'Oro, 3 - 40124 Bologna
Tel. 051-333173

 

OGNUNO A CASA SUA


Una questione di rispetto

Perché il Papa dice a deputati e senatori come votare, mentre il Presidente della Repubblica non può fare altrettanto con i vescovi?

 

HAI VOGLIA DI GIOCARE CON LE PAROLE?

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UN MOMENTO D'ATTENZIONE

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