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I vantaggi dell'unità d'Italia

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Continuamo così nonostante i 150 anni di bugie!

Post n°2156 pubblicato il 24 Marzo 2012 da luger2
 

Pontelandolfo, simbolo delle rappresaglie sabaude post-unitarie, come scrive Francesco Mario Agnoli nel suo Dossier Brigantaggio –Viaggio tra i ribelli al borghesismo e alla modernità –, “è il luogo dove è inevitabile farvi ritorno, nonostante l’orrore delle fiamme, degli arsi vivi, degli uccisi a fucilate mentre tentano di sottrarsi ai morsi furibondi del fuoco, dei morti insepolti, perché qui, come intorno ad un picco di infamia e di dolore, si avvolgono e si increspano i tracciati di tutte le mappe, incluse quelle i cui estensori hanno scelto, per ipocrita carità di patria o altri meno nobili motivi, di cancellare i giorni e i luoghi”.

 La storiografia ufficiale scelse la strada della cancellazione dell’eccidio. La cancellazione di un evento considerato scomodo … e fino a qui tutto vero anzi … però oggi i retroscena che si sono susseguiti sono peggiori del silenzio finora perdurato , una nota di un giornale spiega : Oggi dopo centocinquanta anni di storia sofferta, a Pontelandolfo è stata restituita la vita che le era stata brutalmente tolta il 14 agosto 1861. L’ultimo atto del lungo percorso che ha portato alla cancellazione dell’infamante etichetta “Pontelandolfo paese di briganti”, è andato in scena in occasione della partecipazione del Sindaco di Pontelandolfo Dott. Cosimo Testa all’incontro “Bilancio e significato delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia” promosso dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che si è tenuto presso il Palazzo del Quirinale lo scorso 17 marzo.

Questi se la cantano e se la suonano per conto loro, pare quello spot del totocalcio che si bea del vincere facile contro nemici inermi e debolissimi, Pontelandolfo viene riconosciuta città martire e non più di briganti … ma quella gente massacrata non erano altro che pacifici cittadini che protestavano contro il sopruso, l’invasione coatta altro che briganti! Il paradosso maggiore è scoprire a chi va il riconoscimento; ad un uomo che al solo vedere sventolare le bandiere delle Due Sicilie il 14 agosto del 2009 chiama i carabinieri per far arrestare “pericolosi sovversivi”, radunati in piazza a suo dire :per una adunata sedizione; lo stesso personaggio che il 14 agosto del 2010 ha tentato di bloccare perfino una nostra riunione in un luogo privato del paese di Pontelandolfo , per il solo fatto che era un evento non allineato al servilismo statale che è l’unico mestiere che gli è riuscito di fare nella sua lunga ahinoi inutile esistenza , esistenza da aspide tricolerato, immagino questo individuo fare il sindaco la sera tra il 13 e 14 agosto del 1861… Povera storia nostra, povera Patria duosiciliana ancora offesa e calunniata ed ora presa anche per i fondelli, con gesti simili.

Questo atto del presidente della repubblica italiana è l’ennesimo schiaffo alle nostre contrade, l’ennesima bravata sulle spalle della gente del Sud, l’ennesima onta, al suo fianco un altro difensore del risorgimento mai risorto quel Giuliano Amato che durante :La cerimonia, coordinata dal Presidente dell’Unità Tecnica di Missione per le celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia prof. Giuliano Amato, ha visto la partecipazione della massime cariche politiche e militari e gli interventi del Sindaco di Pontelandolfo Testa e di quelli di Reggio Emilia, Torino, Firenze, Roma, Bergamo, Rionero in Vulture, Genova, Marsala e Forlì, del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Francesco Profumo, del professor Giuseppe Galasso, del giornalista Aldo Cazzullo, della scrittrice Dacia Maraini ed infine di Roberto Benigni che “ormai ispiratissimo quando fa della storia d’Italia un cavallo di battaglia lirico, non ha esitato a ricordare anche una parentesi buia del nostro Paese”.

Insomma tutta gente che si è battuta da sempre per la falsa verità storica di ciò che accadde nelle Terre duosiciliane … uomini e situazioni che assomigliano sempre di più al mondo degli Ascari d’Eritrea.

 Bugiardi senza vergogna, venditori di fumo che hanno messo in ginocchio ancora e ancora la nostra Storia.

Non poteva avere prosegue la nota ministeriale- conclusione migliore la straordinaria pagina di storia che Pontelandolfo ha saputo scrivere nell’anno celebrativo dell’unità nazionale. Una pagina revisionista degli accadimenti di quella rovente estate del 1861, ampiamente condivisa e accettata non solo dagli storici, ma soprattutto dallo Stato italiano e che racchiude tutto il suo profondo significato per la comunità sannita nella storica frase di Giuliano Amato che ha fatto eco in piazza Concetta Biondi, giovane martire della strage, il 14 agosto 2011: “A nome del Presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano, vi chiedo scusa per quanto qui è successo e che è stato relegato ai margini dei libri di storia”.

C’è da credergli ? Io non ci riesco e voi?

Il 14 agosto del 2012 noi ci saremo ancora senza fanfare e senza squilli risorgimentali, ci saremo per portare un fiore e una prece a chi viene ancora oggi strumentalizzato nel nome di un falso risorgimento e di falsi buonismi che sono il vero male di una vera pacificazione ancora tutta da attuare.

Fiore Marro

Presidente Nazionale Comitati Due Sicilie. http://www.comitatiduesicilie.it/

 
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