Creato da luger2 il 29/01/2008
I vantaggi dell'unità d'Italia

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 35
 

Ultime visite al Blog

rossy.imperiostefanoforte21luger2emily520campobellosrlmocerino01alice.100dgl0vittoriasaccaricciardellidinobassotopsergio.lietoSessoHonorisCausagarlupiobisavv.gentile0fr7372
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

DISCLAMER 

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità . Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n°62 del 7.03.2001. Le immagini pubblicate su questo blog provengono per la maggior parte dalla rete. Nel caso la loro pubblicazione dovesse violare evenutali diritti d’autore, prego di comunicarlo, verranno rimosse immediatamente. Tutti i marchi registrati e i diritti d’autore in questa pagina appartengono ai rispettivi proprietari. Tutti i post all’interno del blog rappresentano il punto di vista e il pensiero dei rispettivi autori. Per garantire la pluralità di pensiero gli autori danno la possibilità a chiunque di inviare commenti sui singoli post oppure post veri e propri.

 

Contatta l'autore

Nickname: luger2
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 61
Prov: NA
 

VISITATORI

LETTERA di un EMIGRANTE NAPOLETANO

 

Maurizio Restivo ad "Atlantide" LA7

 

FOTTUTO TERRONE

 

L'ECCIDIO di BRONTE

 

I SAVOIA: La vera negazione

 

La vera negazione II parte

 

La vera negazione III parte

 

La vera negazione IV parte

 

 

« Per la rinascita dello S...Tommaso Fiore: Il meridi... »

Il Sud visto da Nord Operai leghisti figli di meridionali

Post n°1376 pubblicato il 28 Gennaio 2011 da luger2
 

TORINO (12 ottobre) – «Caproide. Sì, proprio così l’ha chiamato: caproide». Michelina Codella, radiologa ospedaliera con genitori di Calitri, elenca i suoi esempi di atteggiamenti anti-meridionali. Nella Torino, città del nord dalla più alta concentrazione di gente del sud emigrata negli ultimi cinquant’anni, i cartelli «non si fitta ai terroni» sono un ricordo. Ma certe prevenzioni restano, conferma Michelina.E cita quel termine dispregiativo che ha sentito gettare in faccia ad un collega calabrese. Poi spiega: «La verità è che tutti si dicono non prevenuti. Poi, se a sbagliare sul lavoro, come può capitare a tutti, è uno originario del sud, escono fuori certe definizioni».Torino città delle celebrazioni per i 150 anni di unità nazionale, ma anche capoluogo di una regione che ha eletto presidente il leghista Roberto Cota. Se è vero che, tra i piemontesi, ci sono quasi un milione di elettori con origini meridionali, il calcolo è presto fatto: nelle percentuali tra il quindici e il venti per cento di voti alla Lega ci sono anche molte schede segnate da calabresi, campani o siciliani.Basta spostarsi a Mirafiori, per rendersene conto. Giuseppe è un operaio Fiat dalle origini calabresi. Ha votato Lega, lui è «padano»: nato a Torino da padre di Riace e mamma di Reggio. Vive a Santena, a sud di Torino, il paese dalla più alta concentrazione di famiglie di origine calabrese. Ha le idee chiare: «Non credo che la Lega sia anti-meridionale. Piuttosto, quando torno giù a trovare dei parenti, mi chiedo ma come fanno a vivere qui. L’idea del posto fisso, di un santo che li aiuti. E noi, qui, a buttare il sangue in fabbrica».Il successo della Lega in Piemonte pesca nell’anti-meridionalismo di ritorno: i figli degli emigrati che si rivoltano contro i padri, calpestando radici e identità. E poi c’è la crisi economica. Stefano Esposito, famiglia di origini napoletane ma nato come tutti i suoi fratelli a Torino, è un deputato del Partito democratico torinese e, con impegno, segue decine di vertenze di lavoro in Piemonte.La sua analisi è impietosa: «La Lega ha una sede nella zona difficile di San Salvario, noi del Pd nel centro elegante. È tutta qui la lettura sui consensi leghisti: loro vivono, come si dice, sul marciapiede cavalcando stati d’animo e paure in periodi di crisi economica». Centomila lavoratori in cassa integrazione, l’otto per cento di disoccupati in più nell’ultimo anno: è il Piemonte oggi. Chiudono le aziende e si frantuma la cultura operaia, cemento ideologico dei consensi a sinistra.«Con chi devo prendermela – dice Giorgio Esposito, che lavora in un’azienda di Biella in cassa integrazione – Ero piccolo quando mio padre venne qui da Acerra. Oggi rischio il lavoro e loro, giù, ingrassano alle nostre spalle. A noi nessun aiuto, a loro soldi e leggi straordinarie. Siamo forse figli di nessuno?».Sergio Chiamparino è il sindaco di Torino giunto al termine del suo secondo mandato. Da uomo pragmatico, ha le sue spiegazioni: «Questa è una città che ha accolto tutti in tanti anni. Oggi sembra vivere una transizione, anche culturale. Il primo choc fu negli anni Novanta, quando la Lega conquistò Novi Ligure e cominciò a insediarsi nel Biellese. Persino Cossato, piccole Comune dalla tradizione di sinistra che ha radici nella resistenza, di recente ha preferito la Lega. Chiudono le aziende a Biella, a Ivrea – sottolinea Chiamparino – vengono meno le idee-forza ideologiche della sinistra. La Lega ne ha cavalcate altre, tutte fondate sulle paure».Nella sede istituzionale di via Poggio, il manifesto con i volti dell’ex governatore campano Bassolino e del sindaco di Napoli Iervolino è accompagnato dalla scritta «RIFIUTIamoli tutti». I politici e l’idea del sud visti da qui: spazzatura e demagogia. Giorgia Rapello, sei anni fa ventottenne consigliere comunale di Castiglione torinese, riceve gente che schiuma rabbia contro gli immigrati. Il segretario-deputato Stefano Allasia non c’è, ma nella sezione si raccolgono i dati recenti degli iscritti alla Lega torinese: quattromila sostenitori e mille militanti.C’è prevenzione anti-meridionale, nella città dove la riapertura del museo Lombroso, con il cranio del contadino meridionale «predisposto» a fare il brigante, fece scattare a maggio una marcia di protesta con quattrocento persone venute dal Sud? Qui, nelle battute, o nei discorsi, si capisce che lo stereotipo del meridionale è un misto diviso tra il Pulcinella, il camorrista e il furbo. Uno stereotipo cavalcato con intelligente ironia da Piero Chiambretti nelle sue due pizzerie a Torino dove, tra decine di manifesti kitsch, si avverte che «solo qui si mangia l’unica pizza verace autorizzata dai napoletani».I terroni al nord folgorati dal verbo leghista? Tra le province di Asti, Biella, Vercelli, Verbania, Novara e Verbania, le percentuali della Lega sfiorano il venti per cento. Dice Costanza Castellano, origini pugliesi, da anni residente in provincia di Alessandria: «I miei fratelli votano convinti per la Lega. Non capisco cosa c’entri la nostra identità con i leghisti. Ma quando parlo di creare qui un Partito del sud – conclude – mi ridono in faccia quasi a compatirmi».

tratto da: Meridionalismo.it

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963