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La Battaglia di Bauco - Boville Ernica 28 gennaio 1861

Post n°519 pubblicato il 17 Febbraio 2010 da luger2

L'ultima vittoria Borbonica: Onore ad Emile de Christen

Domenica 28 gennaio 1861 a Boville Ernica (Fino al 1907 si chiamava Bauco) si combatteva la Battaglia di Bauco, con la disfatta dei Piemontesi ad opera di quattrocento "briganti" borbonici, l'unica a favore di Francesco II.

Durante l'ultima fase dell'assedio di Gaeta (novembre 1860-13 febbraio 1861), diversi legittimisti Spagnoli, Francesi e Belgi raggiunsero il Re Francesco II di Borbone offrendo i propri servigi ed i propri ideali romantici. Tra loro spicca per giovinezza e per intraprendenza, nonché per impegno finanziario (attinse sempre dalle sue sostanze) il francese Theodule Emile de Christen. Egli sottopose al re un piano strategico ben studiato: reclutare uomini lungo i confini dello Stato Pontificio attirando armati Piemontesi da Gaeta per alleggerire l'assedio e suscitare la guerriglia reazionaria contro l'esercito invasore. In effetti, de Christen radunò, con l'aiuto di un capobanda locale, Luigi Alonzi detto "Chiavone", nativo di Sora, un gruppo di circa 400 uomini; il de Christen pose in atto azioni di guerriglia contro il Corpo dei Granatieri di Sardegna il cui comando era stato affidato al Generale Maurizio De Sonnaz; azioni che si svolsero tra Sora, Isola del Liri e Castelliri. Il de Christen con i suoi riparò nell'abbazia di Casamari; i Piemontesi entrarono in territorio Pontificio e rivolsero la loro rabbia contro il Convento facendone scempio, senza trovare la "banda" di de Christen. I 400 reazionari si asserragliarono dentro le mura di Bauco che furono rinforzate e le porte sbarrate in previsione dell'assalto dei Piemontesi. Lo scontro avvenne il 28 gennaio 1861 e si svolse lungo il tratto delle mura che va dalla "Cappelletta" alla porta di S.Maria; il de Christen e l'Alonzi avevano posto il loro comando nel palazzo Filonardi.

Tre furono gli assalti dei Granatieri; per due volte essi furono respinti con le armi da fuoco, al terzo anche con le pietre preventivamente ammassate, e furono ricacciati. Nella zona detta di S.Elisabetta, alla base della collina di Boville, de Sonnaz piazzò dei cannoni e bombardò il paese per diverse ore, ma, o per la non conoscenza topografica del luogo o per le munizioni scadenti, il bombardamento non sortì grande effetto, anzi alcuni proiettili, superando l'abitato di Bauco, ricaddero sulle truppe Piemontesi che erano sul versante opposto della zona di scontro. Mentre diversi Granatieri si arrendevano ai "briganti", il Generale de Sonnaz, alzando bandiera bianca, inviò un messo per i parlamentari di resa. Enorme fu la sorpresa di de Sonnaz allorché vide il de Christen: questi indossava la divisa d'ordinanza dell'esercito borbonico; il generale piemontese cercò d'imporre le proprie condizioni ma, dato l'esito della battaglia, dovette accettare invece le condizioni dei "reazionari". De Sonnaz lasciò lo Stato Pontificio e De Christen rientrò in territorio borbonico. La Battaglia di Bauco risultò la sola a favore dell'esercito di Francesco II dall'inizio dell'invasione dei suoi territori e fu l'ultima dei Legittimisti borbonici; Civitella del Tronto e Messina caddero a seguito dell'assedio.

Nella foto il colonnello Theodule Emile de Christen

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