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Messaggi di Agosto 2006

Al popolo non si può raccontare bugie!

Post n°247 pubblicato il 31 Agosto 2006 da Boycott
 

   Eccomi qui! Per vostra sfortuna sono tornato! Dico sfortuna, per tutti coloro che vorrebbero vivere in pace chiudendo gli occhi sulle cose brutte da vedere, che sono scomode da dire, che al solo parlarne ti creano dentro del malessere...proprio perchè riporto a galla queste realtà ancora troppo sommerse, sono un rompiballe...e ne sono fiero!
   Scrivo con qualche giorno di ritardo perchè ho dovuto smaltire il jet lag (spero si scriva così, altrimenti correggetemi) e perchè ho avuto problemi nel viaggio di ritorno, grazie alla solita paura che gli americani hanno nei confronti di tutto il resto del mondo. Infatti a Houston cambiano tutte le regole del viaggiatore, gli scombussolano la vita e appena vedono il sottoscritto con la maglietta del Sub-comandante Marcos, lo fermano per interrogarlo (rischiando di farmi perdere la coincidenza per Parigi) scoprendo poi che non sono un rivoluzionario con il mitra in mano ma un volontario internazionale che è andato ad aiutare la popolazione dei Chochosmixthechi in Messico. Ma, per lo stesso principio, se avessi indossato una maglietta Nike con la bandiera a stelle e strisce mi avrebbero fatto passare i controlli anche se trasportavo un kilo di droga? Per chi vuole togliersi ogni dubbio consiglio di provare la prossima volta che sbarca negli Stati Uniti. Un'altra cosa tragi-comica sono le domande alle quali devi rispondere per iscritto quando entri negli USA anche se sei di transito, ad esempio: Sei un terrorista? Trasporti droga? La risposta la devi dare barrando una delle due caselle "Sì" o "No", ma se fossi un terrorista la prima cosa che farei sarebbe avvertire la polizia americana del mio ingresso negli Stati Uniti.

   Comunque parto a raccontarvi del mio viaggio in Mexico fino da quando sbarco nella capitale che è la Città più grande al mondo con i suoi 23 milioni di abitanti.
Non potevo capitare in un momento migliore a Città del Mexico. Il Tribunale Federale ha sentenziato che il PND, il partito uscente del governo di Fox (vedi foto in basso) ha commesso brogli elettorali: si devono ricontare i voti in 9 municipalità, cioè il 30% dei voti.
   Il popolo è incavolatissimo! Si sente preso in giro e organizza una protesta in Plaza della Costituzion (vedi foto), davanti al Parlamento, e per almeno 10 km di strada. Ma la cosa sorprendente e che sono 2 mesi di manifestazione! La gente mette le tende per strada, mette fuori un banchetto con la televisione, casse e videoregistratore e fa vedere alla gente tutti quei documentari che la televisione di Stato non manda in onda perchè controllata dal governo. Se qualuno non se lo ricorda, sto parlando del Mexico e non dell'Italia. Infatti il popolo è incavolatissimo, non si può dirgli bugie! In Italia invece, più le spari grosse e più voti prendi. Ma il buon Biagi ricorda che non si può imbrogliare tutti per sempre...
   Inoltre i Messicani vendono le magliette con gli eroi del loro paese come Emiliano Zapata, Pancho Villa, il Sub-comandante Marcos, Maria Sabina...noi in Italia ci sognamo di vendere magliette di Garibaldi, Mazzini, Leonardo, GiottoCavour che hanno fatto grande il nostro paese, ma preferiamo vendere la magliette di Totti, Del Piero, Nesta, Cannavaro, ecc.
   In tutto questo, io dove ero? In prima fila a gridare con il popolo Messicano lo scandalo: "Felipe (il burattino messo lì da Fox), intiende, el pueblo no te quiere! Fox es un everguenza por toda la nation! Atentado a la democrazia!"
   Ho stretto la mano a Andreas Morales Lopez Obrador (vedi foto in alto), il candicato sconfitto per pochissimi voti che ora spera di vincere e sembra avere tutte le ragioni. Il popolo e' tutto per lui! E per la prima volta il popolo non si scontra con la polizia...miracolo di Obrador!
   Mi hanno regalato anche una spilla e i giornali che parlano di questo scandalo. Forse sono venuto fuori in qualche foto dei giornali nazionali, perchè ero una di quelli che teneva l'enorme lenzuolo con il simbolo del del paese... Adosso avevo la maglia di Medici senza Frontiere con scritto "Prima la vita, Poi il profitto".
   Ho sempre sognato di partecipare ad un enorme corteo che grida in piazza contro il potere di politici che fanno i loro interessi e non tengono conto delle persone che li hanno votati.
   Ora qualcuno, a piena ragione, potrebbe dire che per far questo non era necessario andar fino in Mexico...fino a pochi mesi fa anche in Italia si poteva fare...
   Ma gridare in spagnolo "El pueblo unido jamar serà vencido" (spero si scriva così)senza passar per uno di sinistra è stupendo. In questo paese infatti tale grido appartiene al popolo e non ad uno schieramento.

 
 
 

Mexico e nuvole

Post n°246 pubblicato il 03 Agosto 2006 da Boycott

   Vado al massimo! Vado in Messico! Eh,già...proprio così. Cari lettori, amici, nemici e voi tutti: domani mattina ore 6.45 parte l'aereo che mi porterà in Mexico. Ma non vado in vacanza come fa la maggior parte degli italiani. Vado in missione. Passo da fare il volontario per il servizio civile presso un informagiovani a fare il volontario per l'associazione Afsai di Roma in collaborazione con l'associazione messicana Vimex.
   Il viaggio è quello che più mi spaventa perchè lo faccio in completa solitudine: Verona-Parigi, Parigi-Miami e Miami-Città del Mexico. Due scali nei quali dovrò capire dove devo andare per prendere l'aereo successivo e farmi capire in qualche lingua (ma penso che mi esprimerò a gesti nonostante delle vaghe nozioni di inglese e spagnolo che sono presenti solo nel mio curriculum).
   Vivrò per tre settimane presso un villaggio di indigeni, senza corrente elettrica. Sarò in un campo internazionale insieme a due giapponesi, due spagnoli, un tedesco, un statunitense e altri quattro italiani. 
   Cosa vado a fare là? Il nostro compito è continuare il progetto che da tempo va avanti e cioè quello di portare l'acqua potabile agli indigeni (credo attraverso un sistema di tubature da costruire) e combattere l'erosione del terreno attraverso l'agricoltura. Quindi irrigherò i campi, seminerò, arerò, zapperò, ecc. Raccoglierò i frutti del mio lavoro nel vero senso della parola. Insomma, vado a fare il contadino! Ma insegnerò anche agli indigeni come essere contadini e ad autosostenersi.
   Vado nella regione del Chiapas, dove c'è la rivolta zapatista. La situazione politica in Messico non è delle migliori...assomiglia molto alla nostra. Guardatevi questo video.
   Forse nei primi tre giorni avrò la possibilità di usare internet, visto che allogerò nell'ostello della gioventù Youth Hostel Amigo.
   Nel frattempo ho deciso di aprire il blog a sir_ovix, dott.mordicchio, martimcfly, supermarta81 e baralda. Saranno loro a portare avanti il blog e a scrivere le cose più interessanti (speriamo). Peccato perchè questo blog ha conquistato una certa visibilità, 500 visite giornaliere di media. Torno (speriamo) in pieno possesso di me e del blog il 28 agosto.

   Vi lascio con i link delle risposte che ho ricevuto da deputati e senatori:

On. Valdo Spini
On.Federica Rossi Gasparrini
On. Maran
On. Carlo Leoni
On. Gianni Cuperlo
On. Giovanna Capelli
On. Banti
On. Maurizio Acerbo
On.Federico Testa
On. Maria Leddi
On. Grassi
On. Federico Enriques
On. Piero Di Siena
On. Castagnetti
On. Piero Fassino

 
 
 

Fare sesso con i robot

Post n°245 pubblicato il 02 Agosto 2006 da Boycott
 

Lo scienziato inglese David Levy: 61 anni, fondatore nel 2001 della Intelligent Toys Ltd e grande esperto di scacchi, Levy illustra le diapositive della sua presentazione: "Il futuro della robotica passa anche per le sex machines", afferma "Per averne un'idea, basta vedere come sono diventati popolari i vibratori o le bambole".

Un'idea strampalata? Pare proprio di no. Secondo lo scienziato Henrik Christensen, docente di Robotica all'Università di Stoccolma, "entro cinque anni al massimo la gente comincerà a far sesso con i robot" e l'esperienza diventerà sempre più appagante quando queste macchine impareranno dalla loro stessa esperienza". Concorda Riccardo Campa, docente di Sociologia della Scienza all'Università di Cracovia (pensate che studi approfonditi si fanno all'estero! E'proprio vero che in Italia c'è una fuga di cervelli!) e direttore della World Transhumanist Association: "Ci sarà un momento in cui i robot saranno quasi indistinguibili dagli esseri umani, ma più belli e privi di difetti", dice: "A quel punto, il loro utilizzo anche a fini sessuali sarà inevitabile". E con il perfezionamento dell'interattività, l'effetto verosimiglianza aumenterà proporzionalmente: attraverso dispositivi già esistenti (come la lettura dell'occhio o la gesture recognition) le bambole o 'i bamboli' reagiranno ai nostri movimenti e alle nostre emozioni.

Seni prorompenti, vita sottile e nemmeno un filo di cellulite (potendoli creare noi li facciamo con la cellulite? magari sfregiati?), costituiscono il piccolo esercito di Real dolls, da più di un lustro in vendita (a circa 7.000 dollari l'una, spedizione compresa) sul sito dell'omonima e ormai celebre ditta americana. Unico rappresentante maschio della scuderia è Charlie: al contrario di quanto ci si potrebbe aspettare, un membro di dimensioni decisamente nella norma.

Molto più evoluta è l''esperienza animatronica' che ai cultori del genere viene promessa da Andy (foto in alto a destra), umanoide femmina inventata da Michael Harriman, un meccanico aeronautico di Norimberga: la sexy bambolona tedesca ha infatti al suo interno:
- un cuore artificiale che accelera i battiti durante il rapporto sessuale,
- un radiatore che alza la temperatura corporea a simulare l'eccitazione,
- uno speaker collegato al cuore artificiale che produce ansimi in modo direttamente proporzionale al ritmo dell'amplesso,
- un dispositivo azionabile in remoto per muovere i fianchi,
- un sistema per l'emissione di finte secrezioni vaginali
- un silicone ultra morbido che riproduce la sensazione del contatto con la pelle umana.
- un microchip nelle orecchie: basta pronunciare alcune frasi standard e Andy amorevolmente risponde al suo interlocutore umano.
La signorina artificiale, insieme alla cuginetta Loly (qui sulla destra, 3.860 euro, 1,40 metri), si trova in vendita sul sito www.andydroid.com, mentre la top model Linny (sulla sinistra) è ancora in progettazione.
 

Le conseguenze sociali? una drastica riduzione, se non la fine, del mestiere più antico del mondo. Concorda Franca Formenti, sviluppatrice insieme al suo team del Bio Doll's Mouse, un sito che ha come protagonista assoluta una donna virtuale al limite dell'hard: "Le attuali prostitute e i gigolò sono destinati a diventare una classe di semi disoccupati".

La fotografa Elena Dorfman ha approfondito il tema (in che modo?) parlando con i possessori delle dolls negli Stati Uniti, scoprendo che "a volte si instaurano delle relazioni quasi sentimentali: ho incontrato alcuni uomini che a nessun costo vogliono cambiare la propria partner artificiale". In fondo, se ci si affeziona a un'automobile o a una bicicletta, ci si può benissimo attaccare a un oggetto che ci procura un piacere assai maggiore.

Tutto questo, naturalmente, finché l'androide resta un dispositivo tecnologicamente 'basic', cioè privo di pensiero e di volontà autonoma. Ma "entro il 2020", come profetizza il futurologo inglese Ian Pearson "l'evoluzione dell'intelligenza artificiale porterà i robot ad avere un inizio di coscienza". A quel punto si porranno nuove e più delicate questioni, che attraversano campi che vanno dalla psicologia alla roboetica. E un giorno magari il sexy robot, capace di avere gusti propri, potrà perfino darci il 2 di picche.

Ma dove stiamo andando? Lo chiamiamo progresso questo?

 
 
 

Come salvare portafoglio e ambiente

Post n°244 pubblicato il 01 Agosto 2006 da Boycott
 

   Mi sono tolto una grande soddisfazione! Era da tempo che ci pensavo e mi sono tolto la curiosità. Sentivo dire da Beppe Grillo che un semplice vasetto di yogurt prima di arrivare a casa nostra percorre in media 1000 km. Quindi, il celebre comico suggerisce di andare in farmacia, acquistare i fermenti lattici e farsi lo yogurt in casa. In questo modo tu, consumatore, risparmi denaro, hai tolto pubblicità che rompe le balle durante i film e che aumenta i prezzi, hai tolto un camion dalle strade, non hai inquinato, alla faccia dell'aumento del petrolio. Ebbene, i fermenti lattici costano 0.90 Euro per un litro di yogurt, un litro di latte costa 1.10 Euro. Basta mescolare i fermenti nel latte (3 minuti) e versare il contenuto nei vasetti e metterli nella yogurtiera per 12 ore. Con 2 Euro mi sono fatto 1 litro di yogurt! Un vasetto di yogurt da 150 grammi costa 60 centesimi! Poi ciascuno può aggiungerci la frutta che vuole o lo zucchero o il miele, a seconda di come gli piace.
   Il 12 ago 2005 varie confederazioni degli agricoltori hanno lanciato lo slogan "Frutta e verdura a chilometri zero". Trovo che questa sia una via percorribile per combattere il caro petrolio e contemporaneamente una via che riduce il tasso di globalizzazione.
   La grande distribuzione ha un suo sistema per offrire merci a basso costo ma fino a che punto può reggere il confronto con un produttore che vende direttamente al consumatore i suoi prodotti? A che prezzo del petrolio le famiglie comincieranno a rinunciare alle comodità del supermercato e alla sua scelta per avere prezzi più economici? 
   Dal 22 dic 2005 si stanno diffondendo delle macchinette distributrici di latte crudo, il latte viene venduto direttamente dall'allevatore di mucche (molto più buono e dura due giorni). Il contadino tramite la globalizzazione guadagnerebbe dai 30 ai 35 eurocentesimi per litro di latte, mediante i distributori automatici guadagna 1 euro. Il consumatore mediante la globalizzazione spenderebbe 1.30 euro, mediante il contatto diretto spende 1 euro.

    29 ago 2005: Il giornale ilSole24ore riporta una piccola notizia: «la borsa di Tokyo ha chiuso in rosso la seduta di oggi: i prezzi del greggio hanno indebolito i titoli delle società esportatrici. In calo anche i titoli delle compagnie aeree e società di trasporti sui timori del rialzo del prezzo del carburante».
  
   Lo stesso concetto dello yogurt fatto in casa, lo si può applicare ad un sacco di altri prodotti. Prendete ad esempio tutte le bevande in bottiglia che contengono almeno il 90% di acqua, come il tè, gli integratori di sali, le varie aranciate, limonate, cedrate, ecc. Addirittura ora ci si può fare la Coca-Cola (anche se il termine generico è Cola). La ricetta per l'aroma è qui. Poi basta aggiungerci acqua frizzante.

   Insomma, comprare locale conviene al produttore, al consumatore e all'ambiente.

PS: mi sono arrivate altre risposte dai nostri dipendenti politici riguardo le email di protesta per l'indulto. Chi vuole leggerle le ho pubblicate qui. E' bello poter dialogare con chi ci rappresenta, è una sensazione bellissima...provate!

 
 
 
 
 

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Data di creazione: 14/11/2005
 

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