TRA CIELO E TERRACiò che è in basso è come ciò che è in alto e ciò che è in alto è come ciò che è in basso (E.Trismegisto) |
CONTATTA L'AUTORE
Nickname: tigerag
|
|
|
![]() ![]() ![]() ![]() Età: 68 Prov: VE |
CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG
RENE MAGRITTE
CONSIGLIO LINK
GELOSIA, RAFFAELE DI MEGLIO ISCHIA
A DIVINE IMMAGE BY WILLIAM BLAKE
Una Divina Immagine
William Blake, Songs of Experience
poesia non inclusa nella raccolta del 1794
traduzione di A.Buccianti
La Crudeltà ha Cuore Umano
E Volto Umano la Gelosia
Il Terrore, l’Umana Forma Divina
E Veste Umana la Segretezza
La Veste Umana, è Ferro forgiato
La Forma Umana, un’incandescente Forgia
Il Volto Umano, una Fornace sigillata
Il Cuore Umano, la sua Gola famelica
FRANCIS BACON, AUTORITRATTO 1971

IL GIARDINO DELL'AMORE
Sono andato al Giardino dell'Amore,
E ho visto ciò che non avevo mai visto:
Una Cappella era costruita nel centro,
Nel luogo in cui io ero solito giocare sull'erba (verde).
E i cancelli di questa Cappella erano chiusi,
E "Tu non devi" era scritto sull'ingresso;
Così sono tornato al Giardino dell'Amore
Che è fecondo di così tanti e dolci fiori;
E ho visto che era pieno di tombe,
E pietre sepolcrali dove avrebbero dovuto esseci fiori,
E Preti in vesti nere vi giravano attorno,
E incatenavano con rovi le mie gioie e i miei desideri
MENU
FRANCIS BACON, SELFPORTRAIT
AREA PERSONALE
SEPULCHER, WILLIAM BLAKE
Eternity by William Blake
Chi lega a sé una Gioia
Distrugge la vita alata;
Ma chi bacia la Gioia in volo
Vive nell’alba dell’Eternità
IL FUTURO.......
Christ in the Sepulcher guarded by Angels
TRINITÀ DI ANDREW RUBLEV
Il Passato
MARIO DONIZZETTI, LA SUPERBIA
CORDE SENSIBLE, MAGRITTE
Il cielo è di tutti, di Gianni Rodari
Qualcuno che la sa lunga
mi spieghi questo mistero:
il cielo è di tutti gli occhi
di ogni occhio è il cielo intero.
È mio, quando lo guardo.
È del vecchio, del bambino,
del re, dell'ortolano,
del poeta, dello spazzino.
Non c'è povero tanto povero
che non ne sia il padrone.
Il coniglio spaurito
ne ha quanto il leone.
Il cielo è di tutti gli occhi,
ed ogni occhio, se vuole,
si prende la luna intera,
le stelle comete, il sole.
Ogni occhio si prende ogni cosa
e non manca mai niente:
chi guarda il cielo per ultimo
non lo trova meno splendente.
Spiegatemi voi dunque,
in prosa od in versetti,
perché il cielo è uno solo
e la terra è tutta a pezzetti.
LA RIPRODUZIONE VIETATA, RENÈ MAGRITTE
L'URLO, DINO BUZZATI 1967
Non voglio far passare questo mese senza ricordare Enrico Berlinguer, morto a Padova l'11 giugno 1984 per emorragia cerebrale, al termine di un comizio che volle condurre fino alla fine, nonostante i segni e i sintomi del suo male mortale lo avessero già aggredito durante il comizio... I politici che ora rappresentano la sinistra italiana hanno tristemente e miseramente dimenticato i cosiddetti "beni sostanziali" proposti e portati avanti con forza da Togliatti: libertà e democrazia, indipendenza e sovranità, unità politica e morale della nazione, la sovranità popolare e la distinzione e divisione dei poteri, la certezza del diritto e l'uguaglianza davanti alla legge, la giustizia sociale e l'efficienza del processo economico e produttivo, la solidarietà e il rispetto per la persona, la serenità della convivenza civile e la pace. Valori che in gran parte sono stati raccolti nella costituzione. Una Carta fatta da non fascisti, per porre rimedio alle atrocità da essi compiute, dai numerosi errori di una classe politica complice e omertosa che li affiancò. Enrico Berlinguer, formatosi alla scuola di Labriola, Gramsci e Togliatti, ebbe a cuore la questione femminile affidando alle donne un ruolo rinnovatore, dando loro voce e peso a livello del partito e nazionale. Così assunse la responsabilità della questione operaia, sindacale, dell'occupazione, entrando nel merito della produzione industriale, discernendo cosa fosse utile produrre e cosa no e perché produrre, discriminando l'utile spropositato per l'arricchimento fine a se stesso di pochi a favore dell'utilità sociale. Ed ebbe a cuore la questione giovanile e per converso quella degli anziani. Lottò contro il terrorismo, i poteri criminali, la mafia, la camorra e la P2. Cercò di trasformare il suo partito affinchè desse più risposte possibili a più classi sociali e fu europeista convinto... Lui in primis, in rappresentanza del suo partito, fautore e propositore del cosiddetto "compromesso storico" che costò la vita ad un suo celebre sostenitore del partito opposto, la democrazia cristiana: Aldo Moro... Quel partito di cui ora osserviamo le ceneri... Egli era consapevole che i partiti, già allora, erano macchine di potere e di clientela e lui marciava contro e lo fece fino alla fine, non risparmiandosi mai. Voglio citare un suo pensiero e monito rivolto ai giovani, perchè vale anche e sopratutto ora, quando le nuove generazioni sembra vogliano consumare la loro vita e le loro preziose energie nell'inconsistenza e nell'accidia, scegliendo con facilità la deresponsabilizzazione a favore dell'opinionismo a buon mercato. Disse Berlinguer: " Se i giovani si organizzano, si impadroniscono di ogni ramo del sapere e lottano con i lavoratori e gli oppressi, non c'è scampo per un vecchio ordine fondato sul privilegio e sull'ingiustizia.“ Lascio questo breve ricordo con le immagini del funerale di Enrico Berlinguer, a cui parteciparono circa un milione di persone, e con la domanda: dove sono finiti quegli italiani che tanto lo piansero e rimpiansero? Abbiamo bisogno di ritrovarci....
|
Post n°425 pubblicato il 04 Gennaio 2015 da tigerag
Ieri ho visto il nuovo film di Tim Burton. Mi ha sorpreso la diversità rispetto ai suoi film che ero abituata a vedere.. Non recitava Johnny Depp e neanche la ex compagna di Tim Burton Helena Bonham Carter e il film, seppure drammatico, non aveva le tonalità dark a cui Burton ci ha abituati. Una biografia, quella dei coniugi keane, molto tormentata.. Apparentemente una coppia modello, poi gli interessi del marito prevalgono su tutto ed egli, falso pittore, si impossessa fraudolentemente delle opere artistiche della moglie, quando scopre che la gente se ne appassiona. La loro vita si edifica allora sulla menzogna, con lei costretta ad accettare di lavorare in segreto e di sparire pubblicamente, fino al culmine: quello di instaurare in famiglia e in società un ambiance surreale. La moglie appare e disappare, lui tesse intrecci artistico-commerciali con tutti gli enti significativi e di interesse per la sua fama e alla fine ce la fa: sono ricchi!!. Anche la società del tempo discriminava le donne e quello fu un ostacolo in più per Margaret, per non uscire dalla sua gabbia dorata.... Ma dietro l'angolo della vita si nasconde sempre un quid inaspettato, rielandosi all'inizio dal suo lato oscuro, per poi disvelare alla fine il suo vero volto: e non sempre è piacevole!! In questo caso no per Walter Keine. Assolutamente da vedere. Trovo che gli attori abbiano svolto eccezionalmente i loro ruoli e che l'ambientazione, gli aspetti sociali, i caratteri, e la dinamica del film siano vincenti. Per approfondire ecco il link: http://it.wikipedia.org/wiki/Big_Eyes Ecco alcune opere di Margaret Keane:
Titolo originale: Big Eyes Lingua originaleinglese Paese di produzioneStati Uniti d'America Anno2014 Durata105 min Colorecolore Audiosonoro Rapporto1,85 : 1 Generebiografico, drammatico RegiaTim Burton SceneggiaturaScott Alexander, Larry Karaszewski ProduttoreScott Alexander, Tim Burton, Lynette Howell, Larry Karaszewski Produttore esecutivoKatterli Frauenfelder, Derek Frey, Jamie Patricof, Bob Weinstein, Harvey Weinstein Casa di produzioneSilverwood Films, Electric City Entertainment, Tim Burton Productions, The Weinstein Company Distribuzione (Italia)Lucky Red FotografiaBruno Delbonnel MontaggioJC Bond MusicheDanny Elfman ScenografiaRick Heinrichs Costumi Colleen Atwood TruccoChantal Boom'la, Mahealani Diego, Melody Levy, Laine Rykes Interpreti e personaggi Amy Adams: Margaret Keane Christoph Waltz: Walter Keane Danny Huston: Dick Nolan Jon Polito: Enrico Banducci Krysten Ritter: DeeAnn Jason Schwartzman: Ruben Terence Stamp: John Canaday James Saito: giudice Elisabetta Fantone: Marta Guido Furlani: Dino Olivetti Delaney Raye: Jane da piccola Madeleine Arthur: Jane da adolescente Farryn VanHumbeck: Lily Heather Doerksen: Doppiatori italiani Stella Musy: Margaret Keane Massimo De Ambrosis: Walter Keane Stefano De Sando: Dick Nolan Angelo Nicotra: Enrico Banducci Domitilla D'Amico: DeeAnn Emiliano Coltorti: Ruben Dario Penne: John Canaday Gianni Giuliano: giudice |
Illustrazioni Stepan Zavrel C'era una volta un vecchio pastore, che amava la notte e conosceva bene il percorso degli astri. Appoggiato al suo bastone, con lo sguardo rivolto verso le stelle, il pastore stava immobile sul campo. "EGLI verrà!" disse. "Quando verrà?" chiese il suo nipotino. "Presto!". Gli altri pastori risero. "Presto!" lo schernirono. "Lo dici da tanti anni!". Il vecchio non si curò del loro scherno. Soltanto il dubbio che vide sorgere negli occhi del nipote lo rattristò. Quando fosse morto, chi altri avrebbe riferito la predizione del profeta? Se LUI fosse venuto presto! Il suo cuore era pieno di attesa. "Porterà una corona d'oro?". La domanda del nipote interruppe i suoi pensieri. "Sì!". "E una spada d'argento?". "Sì! "E un mantello purpureo?". "Sì! Sì!". Il nipotino era contento. Il ragazzo era seduto su un masso e suonava il suo flauto. Il vecchio stava ad ascoltare. Il ragazzo suonava sempre meglio, la sua musica era sempre più pura. Si esercitava al mattino e alla sera, giorno dopo giorno. Voleva essere pronto per quando fosse venuto il re. Nessuno sapeva suonare come lui. "Suoneresti anche per un re senza corona, senza spada e senza mantello purpureo?" chiese il vecchio. "No!" disse il nipote. Un re senza corona, senza spada e senza mantello purpureo, come avrebbe potuto ricompensarlo per la sua musica? Non certo con oro e argento! Un re con corona, con spada e mantello purpureo l'avrebbe fatto ricco e gli altri sarebbero rimasti a bocca aperta, l'avrebbero invidiato. Il vecchio pastore era triste. Ahimè, perché aveva promesso al nipote ciò a cui egli stesso non credeva? Come sarebbe venuto? Su nuvole dal cielo? Dall'eternità? Sarebbe stato un bambino? Povero o ricco? Di certo senza corona, senza spada e senza mantello purpureo, e tuttavia sarebbe stato più potente di tutti gli altri re. Come poteva farlo capire al suo nipotino? Una notte in cielo comparvero i segni che il nonno così a lungo aveva cercato con gli occhi. Le stelle splendevano più chiare del solito. Sopra la città di Betlemme c'era una grande stella. E poi apparvero gli angeli e dissero: "Non abbiate paura! Oggi è nato il vostro Salvatore!". Il ragazzo corse avanti, verso la luce. Sotto il mantello sentiva il flauto sul suo petto. Corse più in fretta che poteva. Arrivò per primo e guardò fisso il bambino, che stava in una greppia ed era avvolto in fasce. Un uomo e una donna lo contemplavano lieti. Gli altri pastori, che l'avevano raggiunto, si misero in ginocchio davanti al bambino. Il nonno lo adorava. Era dunque questo il re che gli aveva promesso? No, doveva esserci un errore. Non avrebbe mai suonato qui. Si voltò deluso, pieno di dispetto. Si allontanò nella notte. Non vide né l'immensità del cielo, né gli angeli che fluttuavano sopra la stalla. Ma poi sentì piangere il bambino. Non voleva sentirlo. Si tappò le orecchie e corse via. Ma quel pianto lo perseguitava, gli toccava il cuore e infine lo costrinse a tornare verso la greppia. Eccolo là, per la seconda volta. Vide che Maria, Giuseppe e anche i pastori erano spaventati e cercavano di consolare il bambino piangente. Ma tutto era inutile. Che cosa poteva avere il bimbo? Non c'era altro da fare. Tirò fuori il suo flauto da sotto il mantello e si mise a suonare. Il bambino si quietò subito. Si spense anche l'ultimo, piccolo singhiozzo che aveva in gola. Guardò il ragazzo e gli sorrise. Allora egli si rallegrò, e sentì che quel sorriso lo arricchiva più di tutto l'oro e l'argento del mondo.
|
Provai la sensazione di scomunica in una circostanza della mia vita subito rientrata per una motivazione altrettanto bizzarra... E' un sistema che facendosi scudo con la Santa Croce di Cristo crea sofferenza e depriva della libertà... Questi grandi comunicatori mi sembrano dei ceppi accesi che creano un gran fumo oscurante, ma che alla fine si spengono ed emerge la realtà che nascondevano e di loro non resta che un mucchio di cenere. Come dice Oddifreddi in questo bell'articolo, il Papa sembra voler prendere il posto di Dio, anzi la Chiesa, quando esprime i suoi dogmi, ha la presunzione di essere Parola di Dio: tenutaria di giustizia, verità e autorità.. Da qui quelle terribili parole del Papa: "Non siamo isolati e non siamo cristiani a titolo individuale, ognuno per conto proprio, no, la nostra identità cristiana è appartenenza!Siamo cristiani perché apparteniamo alla Chiesa. È come un cognome: se il nome è “sono cristiano”, il cognome è “appartengo alla Chiesa”. Questo nell'udienza del 25 giugno che vi invito a leggere perchè molto rivelatoria nel senso che si vuole dare a questa riflessione.(http://w2.vatican.va/content/francesco/it/audiences/2014/documents/papa-francesco_20140625_udienza-generale.html ) Per fortuna ci viene incontro il Vangelo. Ecco una parabola che ci ha lasciato Cristo Signore a monito per le nostre anime. Dal Vangelo secondo Luca 18,9-14 In quel tempo, Gesù disse ancora questa parabola per alcuni che presumevano di esser giusti e disprezzavano gli altri: «Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini. ladri, ingiusti, adulteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte la settimana e pago le decime di quanto possiedo. Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: O Dio, abbi pietà di me peccatore. Io vi dico: questi tornò a casa sua giustificato, a differenza dell’altro, perché chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato». Buona domenica a tutti.
http://temi.repubblica.it/micromega-online/una-vuota-scomunica/: Una vuota scomunica di Piergiorgio Odifreddi, da repubblica.it "Mi stupisco dell’eccitazione con cui le parole del Papa sui mafiosi sono state recepite dai media, al solito entusiasti per qualunque cosa esca dalla sua bocca. Anche la più retorica e ininfluente, com’è appunto una scomunica: la quale, giova ricordarlo, è un ostracismo dalla comunità ecclesiale e dai suoi riti, che pretende di rispecchiare su questa Terra un analogo ostracismo effettuato in Cielo da Dio. Detto altrimenti, chi è scomunicato non può entrare in Chiesa quaggiù, e non può entrare in Paradiso lassù. Anche senza andar oltre, noi membri del mondo civile dovremmo sorridere di questi deliri di potenza da parte di uomo che pretende di farsi interprete dei pensieri e delle decisioni di un Dio, invece di esaltarli come pronunciamenti epocali. Soprattutto quando, informandoci anche solo un minimo, scopriamo che esistono scomuniche latae sententiae, cioè comminate automaticamente per colpe gravissime quali, udite udite: aver effettuato o procurato un aborto, essere iscritti a un partito comunista o votarlo, appartenere a una loggia massonica, professare eresie in disaccordo con l’insegnamento dogmatico della Chiesa, e altre amenità del genere. Ora, la maggioranza della popolazione mondiale ricade sotto queste categorie! Siamo quasi tutti automaticamente scomunicati, e molti sono felicissimi di esserlo! Ad esempio, lo sono tutti coloro, come me, che meritano la scomunica automatica perché si rifiutano di credere alle amenità che la Chiesa vorrebbe loro propinare, a partire da questa assurda faccenda delle scomuniche. Ma soprattutto, la scomunica è risibile perché pretende di poter escludere dai riti una buona serie di persone che non sa neppure di aver escluso automaticamente. Se una donna abortisce nel segreto di un consultorio, o un uomo vota comunista nel segreto di un’urna, chi può impedir loro di entrare in Chiesa o di fare la comunione, se così desiderano, pur essendo ufficialmente scomunicati? La scomunica non è dunque altro che un vuoto pronunciamento, che lascia il tempo che trova nella maggior parte dei casi. E così lo lascerà anche nel caso dei camorristi o dei mafiosi che ora il Papa ha aggiunto alla lista, sapendo benissimo che le sue parole non avranno alcun effetto pratico, a parte uno: aumentare la popolarità gratuita sua personale e dell’istituzione sulla quale egli regna, anacronismo per anacronismo, da monarca assoluto. A meno che non si creda, come alcuni commentatori hanno provato a supporre, che la Chiesa finirà di sostituirsi allo Stato, dopo tutto il resto, anche nella determinazione di appartenenza alla camorra o alla mafia. Forse è questo che quei commentatori desiderano: che sia il prete della parrocchia a stabilire se qualcuno è un malavitoso, sulla base delle dicerie dei parrocchiani, e non il giudice del tribunale, sulla base dei testimoni dell’accusa. Forse dietro all’entusiasmo per le vuote parole del Papa c’è la credenza, questa sì da “scomunicare”, che esistano istanze di giustizia e di morale “superiori” alle leggi e ai tribunali degli uomini. Quando invece, come ben sappiamo nel caso dei camorristi e dei mafiosi, quelle supposte istanze “superiori” non sono altro che le stesse che essi stessi seguono, da bravi cristiani ma pessimi cittadini. E’ proprio perché camorristi e mafiosi fanno la comunione, che la Chiesa si preoccupa di scaricarli. Ma sono i concreti fatti laici, e non le vuote parole religiose, che servono per contrastare le azioni criminali che essi compiono nella società, indipendentemente dai riti che essi praticano in Chiesa. (23 giugno 2014) |
INFO
IL MIO PROFILO FACEBOOK
https://www.facebook.com/profile.php?id=1468604216
ECCE HOMO: LUIGI FERRARIO
SITI INTERNET
http://www.net-parade.it/ attestato_riconoscimento.aspx? sito=libero.blog.it/empaticamente&t=1
LEONARDO DA VINCI: SAN GIOVANNI BATTISTA
BACCO, LEONARDO DA VINCI
GRANDI ITALIANI: RENZO DE STEFANI
Ora in pensione, ha dato impulso al movimento LE PAROLE RITROVATE (potete accedere al sito da questo blog) che ha messo le basi per un ripensamento radicale della psichiatria nello spirito basagliano.
MAGRITTE, LA CONDIZIONE UMANA 1935
giudichiamo alla stregua della nostra vita ciò che vediamo nascere e perire.
QUI SOTTO IN "TUTTI I TAGS" TROVERETE LE AREE TEMATICHE CHE HO TRATTATO
TAG
I MIEI BLOG AMICI
- MILIONIDIEURO
- PAPESSA
- rabbuni_2008
- simona1808
- svito15
- enjoy_83
- fernandez1986
- jj2006
- i pensieri di clown
- MARCO PICCOLO
- I suoni del silenzio
- Giocando ...
- Il cielo capovolto..
- pensieri positivi
- dolceamaro
- storie e pensieri
- ADALBERTOBUONOFIGLIO
- Teilhard de Chardin
- XagenaMedicina
- antonia nella notte
- BORDERLINE
- Rinascenza
- Autismo
- mondoblog
- Dialoghi musicali
- LAVOROeSALUTE news
- mj
- POLVERE DI STELLE
- equilibrio instabile
- SINGLES
- mi querido
- LA MINIERA VERDE
- SELVA OSCURA
- Zen e dintorni
- MONDOLIBERO
- AstroLeo
- TASPI
- Fiore
- Latrabilioso
- Angelo Quaranta
- blog di pamela
- Il lavoro
- BAIA DEL MARINERO VD
- Associazione VAMS
- Musicalibrieboh
- Cultura generale
- As Fidanken
- Mondo Jazz
- Nebbie e dintorni
L'INNOCENZA DI WILLIAM BOUGUEREAU
La Divina Immagine
William Blake - da Songs of Innocence (1789-94)
traduzione di G.Ungaretti
Grazia, Amore, Pace, e Pietà
Chi è negli affanni prega,
E ad esse virtù che liberano
Torna l’animo grato.
Grazia, Amore, Pace, e Pietà
E’ Iddio, Padre caro,
Grazia, Amore, Pace e Pietà
E’ l’uomo, Suo figliolo e Suo pensiero.
La Grazia ha cuore umano;
Volto umano, Pietà;
Umana forma divina, l’Amore,
E veste umana, Pace.
Ogni uomo, d’ogni clima,
Se prega negli affanni,
L’umana supplica forma divina,
Amore e Grazia e la Pietà e la Pace.
Da tutti amata sia l’umana forma,
In Turchi si mostri o in Ebrei;
Dove trovi Pietà, l’Amore e Grazia,
Iddio sta di casa.
SALVADOR DALI, SCULTURA
CERCA IN QUESTO BLOG
BLOGNEWS
BlogNews è un sistema di editoria sociale che valorizza il ruolo dei blogger nel panorama dell'informazione.
https://www.blog-news.it/
Inviato da: QUATTROdgl
il 19/07/2018 alle 17:32
Inviato da: domenico
il 12/07/2017 alle 09:47
Inviato da: diletta.castelli
il 23/10/2016 alle 16:31
Inviato da: Giorgio
il 21/10/2016 alle 09:37
Inviato da: pgmma
il 25/07/2016 alle 14:24