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Autorevolezza, autoritá, autoritarismo: tre concetti ben distinti.

Post n°1558 pubblicato il 17 Agosto 2021 da endoke

(da un intervento di M. Morelli su www.ated.ch)

AUTOREVOLEZZA: è una dote poco diffusa, della quale spesso le persone in posizione di comando difettano; non si impara ma si costruisce nel tempo. Una persona autorevole è seguita dai suoi collaboratori perchè essi le riconoscono la funzione di guida, di leader naturale. Non è chi sa più di tutti ma chi conosce i suoi limiti ed ascolta i pareri altrui, senza vergognarsi di chiedere ciò che non sa.

AUTORITÁ: è un surrogato dell'autorevolezza; chi si appella all'autoritá si aspetta di essere obbedito non tanto perchè ciò che chiede sia giusto o corretto, quanto piuttosto perchè l'ordine è impartito da una persona gerarchicamente superiore.

AUTORITARISMO (dal dizionario della lingua italiana Sabatini Coletti): Degenerazione in senso antidemocratico dell'autoritá.

Quando qualche anno fa ho scoperto che in spagnolo non esisteva la parola autorevolezza, mi si è aperto un mondo

Voglio essere più precisa. Se nel traduttore di google scriviamo "autorevolezza" lo traduce con "autoridad". Se cerchiamo "auorevolezza" nel dizionario italiano-spagnolo Ambruzzi lo traduce con "autoridad, crédito, importancia, seriedad, influencia de una persona". Se cerchiamo la definizione di "autoridad" nel Dizionario della Real Academia Española troviamo nei primi quattro punti le seguenti definizioni:

1. f. Poder que gobierna o ejerce el mando de hecho o de derecho (Potere che governa o esercita il comando, di fatto o di diritto)

2. f. Potestad, facultad, legitimidad (Potestá, facoltá, legittimitá)

3. f. Prestigio o crédito que se reconoce a una persona o institución por su legitimidad o por su calidad y competencia en alguna materia. (Prestigio o credibilitá che viene riconosciuto ad una persona o ad una istituzione per la sua legittimità per la sua qualitá e competenza in qualche materia)

4. f. Persona que ejerce o posee cualquier clase de autoridad (Persona che esercita o possiede qualsiasi tipo di... autoritorevolezza o ancora di autoritá???)

Anche ad un occhio inesperto appare immediatamente chiaro che neanche mescolando tutte e quattro le definizioni arriviamo a ció che intendiamo in italiano quando parliamo di autorevolezza. Inoltre l'uso della parola "autoritá" a uno spagnolo non lo fa arrivare a leggere neanche la quarta definizione.

Lavoro in un ambiente culturale quindi negli anni ho avuto modo di interfacciarmi con persone molto più colte di me, eppure quando ho chiesto la traduzione e la spiegazioone della parola "autorevolezza" quasi nessuno ha saputo rispondermi e negli ultimi 15 anni praticamente nessuno.

Ho fatto anche un'altra ricerca. Uno spagnolo di cultura medio alta (qundi i miei colleghi laureati per esempio) usa 500 parole e se è uno scrittore 3000 contro le 8.000 di Miguel de Cervantes, su un totale di 230.000 secondo un Accademico della Lingua.

Per quanto concerne noi copio e incollo dall'articolo "Quante parole esistono e quante ne usiamo nela lingua italiana di Davide Mazzocco del 2017 https://www.studentville.it/studiare/lingua-italiana-quante-parole-esistono-e-quante-ne-usiamo/

"Secondo i più importanti linguisti italiani (fra cui Tullio De Mauro, scomparso di recente) individui con un’istruzione medio-alta utilizzano fino a 47mila vocaboli, mentre il Vocabolario di base della nostra lingua si attesta su 6.500 parole con le quali copriamo il 98% dei nostri discorsi.

Questo nucleo, secondo il sito Treccani, si può dividere in tre sottoinsiemi:

1) Lessico fondamentale: 2000 parole di uso frequentissimo, di cui abbiamo padronanza sin dall’infanzia e che vengono utilizzate nel 90% dei nostri discorsi;
2) Lessico di alto uso: più di 2500 parole meno frequenti, di apprendimento scolastico e presenti nel 6% dei nostri discorsi;
3) Lessico di alta disponibilità: circa 1900 vocaboli utilizzati nell’1-2% dei nostri discorsi e comprensibili da tutti."

Ora non vorrei essere presuntuosa ma credo di avere ragione da vendere quando discuto con i colleghi iberici che forse forse prima di criticarmi (-ci) dovrebbero farsi un piccolo esamino di coscienza e, a voler insistere, anche far pippa.

E credo sia giustificabile il mio disappunto (questa parola la dedico a te che non sopporti che scriva "incaxxatura" jajajajajaja) perchè continuo a studiare e a cercare di informarmi per essere in grado di discutere e non finire come quelli che dicono "non è come dici te" senza ulteriori motivazioni.

E che si indispettiscano pure ma è un'affermazione vera quando dico loro che anche l'italiano medio sa esprimersi (seppur fatto salvo che anche i nostri giovani a volte lasciano un po' a desiderare) perchè siamo abituati alle interrogazioni orali e almeno gli alunni della mia generazione, quando venivamo interrogati alla lavagna dalla professoressa di matematica, se usavamo un verbo sbagliato ci correggeva nonostante non fosse l'insegnante d'italiano.

Mi pento davvero molto  se alla mia Direttrice che così educatamente mi ha ricordato di non essere laureata, ho fatto presente i dati di questi articoli dicendole che se io traducessi letteralmente dall'italiano allo spagnolo probabilmente userei dei vocaboli sconosciuti ai più ma assolutamente corretti, mentre se i colleghi facessero altrettanto, parlerebbero (come effetivamente parlano) un italiano povero e spesso e volentieri scorretto. Ed è per questo motivo che quando leggo sul sito istituzionale degli strafalcioni in italiano iniziano a prudermi le mani. Ovviamente della sua lontananza dall'avere autorevolezza ed essere piuttosto autoritaria anche se voleva mostrarsi cos¡ "compagna", l'avevo giá resa edotta a tre mesi dal suo arrivo quando termina la mia soglia di educata... tolleritá.

Ed è così ancora una volta mi sono fatta voler bene jajajajajajaja


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