Creato da fiumecheva il 06/05/2005

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E continuo a camminare

 

 

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Post N° 294

Post n°294 pubblicato il 27 Novembre 2006 da fiumecheva
 
Tag: Diario

E mi preparo a dormire un'altra notte sul pavimento.
Devo dirlo, o lassù qualcuno mi ama o il pavimento è la cura giusta per la mia emicrania, che secondo le previsioni mi doveva colpire in questi giorni.
Oggi sono uscita dall'ospedale alle 11. Ho lasciato mia madre "sola" per poche ore, poi nel pomeriggio è andata mia sorella, i questo momento è di nuovo "sola". Stanotte vado, ma poi devo trovare una soluzione a questa cosa.
Non mi piace come vanno le cose.
Il piede sta guarendo, ma l'immobilita a cui è costretta le ha fatto venire fuori altri cose.
La gamba è sempre più scura, causa la scarsa circolazione e ancora non si sono decisi di farle questo benedetto ecodopler!
E poi la mattina i dolori alla schiena sono più intensi e le impediscono di muoversi più agevolmente.
In generale mia madre sta peggio del giorno in cui l'ho portata al pronto soccorso. Non mi piace l'andazzo che c'è in quel reparto, se una povera nonnina ha almeno un minimo d'uso delle gambe finisce per perderlo del tutto. Giovedì voglio parlare col primario e voglio capire bene qual è la situazione....
No!
Non non mi piace quello che vedo.
Oggi sono uscita così tesa che quando ho sentito l'aria fredda del mondo fuori gli occhi hanno iniziato a lacrimare.
Il mio amore mi ha mandato un sms chiedendomi come sto e io gli ho raccontato tutto e lui oggi finalmente a capito al volo qual'era la cosa giusta per me in quel momento:
"Coraggio amore, ce la farai, e anche questo brutto periodo passerà!"
Leggendolo ho ricominciato a piangere e mi sono sentita amata, quante volte gli ho detto che a me basta poco per sentire la sua presenza, mi basta una sola parola al momento giusto e oggi c'è stato. E mi sono ritirata su.
E poi penso a lui, e a un mio carissimo amico che ha perso la sua compagna da poco.
Penso ai tre anni che hanno passato in quella dimensione parallela che è l'ospedale, e penso al dolore che devono aver provato ogni giorno sapendo che ne sarebbero usciti soli.
Quante volte avranno gridato soli nell'auto perchè nessuno li sentisse?
quante volte avrebbebero preso a pugni il muro fino a sanguinare?..........

E' dura, ma c'è di peggio al mondo....

La notte
La notte dal reparto uomini si sentono lamenti continui, urla, urla tutta la notte, quanto può essere grande un dolore che ti fa gridare così, per ore e ore.
Nel reparto donne, in fondo al corridoio una vecchina di 97 anni ha i giorni contati, anche lei si lamenta di continuo, ho scoperto oggi che è la nonna di un mio ex compagno di classe delle superiori.

I ricordi

Con la mente ti estranei da tutto e da tutti.
Con indiferenza mi muovo tra i corridoi, ma poi la mia mente registra tutto...

I ricordi

E poi quel mondo ti da una sorta di dipendenza:
Oggi Antonia è stata dimessa.
Che starà facendo ora? Si troverà meglio nel nuovo posto?
Io lo spero tanto...

 
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