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Post N° 361

Post n°361 pubblicato il 16 Aprile 2007 da fiumecheva
 
Tag: Diario

Che giornata campale!
Dopo la mattina passata con ma' , nel pomeriggio avevo un programmino niente male di lavoretti da fare, tra i quali:passare dalla banca, andare a far spesa, stendere ad asciugare un paio di lavatrici di panni da pa' e fare altrettanto da me e naturalmente anche stirare un po'.
Tutte queste belle cose le avrei fatte allegramente col mio nipotino Terremotino al seguito, perchè, quando sua madre mi da il cambio in ospedale da ma' e suo padre è di turno il pomeriggio, lui resta con me fino dopo cena.
Mi piace stare con lui anche se a volte è un po' birba, ma io adoro i bimbi da sempre e trovo sempre il modo per farmi ascoltare.
Bene, la nostra prima tappa era passare dalla banca e poi andare a fare spesa. Terremotino era pronto ed è entrato in auto senza far storie, non era la prima volta che lo portavo con me in banca.
Arrivati di fronte all banca Terremotino e pronto subito a pigiare il bottone per aprire le porte scorrevoli, di solito glielo lascio fare volentieri, lui si diverte e non ci ho mai visto niente di pericoloso.
Da dentro il cassiere mi vede e pensa di farmi cosa gradita aprendomi la porta proprio nel momento che il mio nipotino stava per pigiare il bottone e nel giro di pochi secondi la sua manina viene risucchiata rimanendo incastrata nella porta.
Lui poverino, urlava dallo spavento e dal dolore io non sapendo cosa fare tiravo con tutte le mie forze la porta per poter liberare la manina, poi per fortuna è venuto in soccorso il direttore e lo ha liberato.
Ha pianto tantissimo il mio povero Terremotino, uno dei ditini che erano incastrati nella porta si è gonfiato, l'ho coccolato un po' e poi l'ho portato al pronto soccorso.
Ho dovuto portarlo, come il solito in provincia, nell'ospedale dove è ricoverata anche ma', a 26 km da casa, perchè da noi l'ospedale si può dire che non c'è.
A mia sorella non ho detto nulla fino a quando non mi hanno dato le lastre della manina di Terremotino:
Nessun ditino rotto!
A quel punto ero così felice che tutto ad un tratto tutta la stanchezza mi è crollata addosso.
Comunque con le forze rimaste io e il mio altrettanto stanchissimo Terremotino siamo saliti su al primo piano, al reparto Post Acuti, dove ora è ricoverata ma' ,e siamo andati a trovarla e così abbiamo raccontato la nostra disavvertura alla sua mamma che ancora era all'oscuro di tutto.
Si dice che tutto è bene quel che finisce bene.
Speriamo....
Ora però vado a finire di stirare e domani sveglia presto....
Che giornata!
Che giornata!....
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