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Sembrava che pa' dovesse rimanere poco all'ospedale, invece una leggera febbre ha complicato le cose e ha fatto peggiorare un quadro già compromesso, ieri la brutta notizia che l'infezione di pa' sta attaccando anche il polmone che ancora aveva una discreta funzionalità e oggi il mio arrivo all'ospedale è coinciso con la partenza a migliore vita del vicino di letto di pa'.
E' strano come a volte si reagisce di fronte alla morte, è strano come ho reagito io.
Il signore che era nella stanza assieme a pa' era arrivato da poco, non lo conoscevo, non ha mai ripreso conoscienza, anmmalato di Alzeimer da 14 anni era seguito da una moglie amorelole che spesso gli parlava e lo coccolava, a volte lui reagiva alle sue carezze strigendole forte la mano, lui 87 anni, lei di poco più giovane, ma in gamba. A volte guardandola mi dicevo:"Ecco, l'amore è questo.Qualcosa che va oltre, oltre la vita e la morte."
Anche il figlio veniva tutti giorni a trovarlo.
Non sono un tipo asociale, ma il contatto fisico con le persone che non fanno parte della mia stretta cerchia di affetti non mi è gradito, mi piace tenere una certa distanza tra me e gli altri, i baci e gli abbracci a sconosciuti mi irrigidiscono.
Ma oggi passando vicino a questa donna addolorata e a suo figlio mi è venuto naturale abbracciarla come fosse mia madre, lei si è aggappata a me con riconoscenza e il suo abbraccio mi ha dato un gran senso quasi di sollievo, una sensazione strana, sentivo lei sciogliersi nell'abbraccio e il suo benessere è diventato il mio.
Lei continuava a ringraziarmi, ma io non stavo facendo nulla di particolare.
Per un attimo ho dimenticato i problemi di salute di pa' e le lacrime che ieri ho versato quando la dottoressa mi ha detto del peggioramento del quadro clinico di pa' e probabilmente è egoistico da parte mia.
Non so.....
L'amore della mia vita continua a sostenermi con tutte le sue forze e l'amore che ho per lui continua a crescere, come vorrei che capisse che neppure lui è solo che io e lui ormai siamo una cosa sola, nonostante la distanza e le difficoltà che ogni volta non vogliono proprio lasciarci vivere in pace.
E tengo duro per pa', anche se a volte sono così stanca che mi mentterei a piangere e tengo duro per il mio "cuore", perchè ho fiducia che presto tutto si risolverà,
perchè ho una forza in più:
Lui.
Domattina sarò di nuovo in ospedale, ci passerò tutto il giorno, mi angoscia l'idea,mi angoscia pensare pa' sempre più piccolo nel suo letto, ma come dice bene lui, ora non è il momento di cedere...
Pa' ce la farà
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