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Notte insonne....

Post n°886 pubblicato il 04 Novembre 2009 da fiumecheva
 

Lavori una vita e poi verrai ricordata solo per l'ultima cosa che hai fatto.
A volte mi chiedo perchè sto tanto a preoccuparmi.
Non ho dormito molto e probabilmente scriverò un mare di sciocchezze, la testa non vuole fermarsi e continua a produrre ricordi e ragionamenti a vanvera, ma ho bisogno di farli uscire perchè altrimenti scoppio, poi, come sempre faccio, mi laverò il viso e andrò avanti come se niente fosse.
Mi rendo conto che pretendo troppo: una casa, dei figli, un compagno innamorato e dei genitori in salute.
Penso di dare molto, ma in realtà quello che faccio non è granché.
Ieri mio padre ha fatto una broncoscopia, fra qualche giorno avremo gli esiti dei prelievi fatti, ma sono dell'idea che non riveleranno niente di brutto come già in precedenza la tac e, chissà, probabilmente sono gli ultimi giorni che resta in ospedale. Sono stata in ansia per lui, ieri, come per il resto anche i giorni passati, ho cercato di stargli il più vicino possibile, dividendomi tra lui e mia madre che ogni volta che mi sente lontana va in crisi, a parole mi dice:"Vai, vai, pensa a tuo padre" ma poi coi fatti... E non è che rimane sola del tutto, il pomeriggio qualche ora c'è mia sorella con lei e poi mio fratello.
Ho abbandonato ancora una volta la mia vita, figli compresi, pensando di far bene (rischiando anche di perdere chi ho di più caro) e pa' in questi giorni sta apprezzando, ma.... sarà la stanchezza, saranno i brontolii sommessi della mia famiglia, so che alla fine dell'avventura lui si ricorderà solo di quella sera che sono andata via presto dall'ospedale (Ufficiosamente ero più stanca e triste del solito, ufficialmente cazzeggiavo per fatti miei fregandomene degli altri).
Vado troppo avanti coi pensieri e a raccontarla così sono solo una lagna, ma non è la prima volte che accade...
Ma continuerò a cascarci e a fare del mio meglio:
La vita è come la racconti,
come quando osservi in una notte d'inverno la luna piena e rimani li stupita, ammalliata da tanto splendore e non racconti del freddo che patisci per godere di tanta bellezza.
Del resto è stupido, chi te lo fa fare di star a soffrire il freddo?!
Ma la luna è la luna...
E alterno pensieri belli a pensieri brutti, ricordi lontanissimi....
Chi c'era con me in ospedale quando io ci sono stata? Nessuno.
Chi c'era con me quando i dottori mi davano brutte notizie? Nessuno.
Forse è proprio per questo che sono così ansiosa e presente, mi ricordo bene come ci si sente: SOLI!
Nonostante una famiglia numerosa e un marito ero sola.
E ho bisogno di piangere un po', perchè ora che pa' sta meglio devo rimettere insieme i cocci e non posso pretendere che siano altri a farlo per me.
Lo so che è un atteggiamento sbagliato e che qualcuno si arrabbierà (perchè mi vuol bene) e io mi sentirò peggio, ma per quanto ci provi non so essere diversa da così e l'unica domanda che mi viene è:
Ma sono poi così sbagliata?
Ok, è mattino.
Doccia, colazione e si ricomincia.
Pa' presto sarà a casa e forse potrò rilassarmi un po' e spero di ritrovare le cose che ho lasciato,...

Nei miei sogni riccorrenti ci sono laghetti che diventano grandi quanto tutto il mio giardino e i pesci ci prolificano come prolifica i solito accquario dimenticato in qualche mobile, l'altra notte l'ho sognato in soffitta, nel sogno ricordavo di averlo lasciato li, con un pesciolino mezzo morto e poi dimenticato, ma poi dopo tanto tempo rieccomi in soffitta e spostando scatoloni polverosi lo ritrovavo, nonostante fosse stato abbandonato da tanto tempo il pesciolino era ancora vivo e non solo, aveva prolificato e l'acquario era sovraffolato, mi sentivo in colpa, per sopravvivere si erano anche mangiati tra di loro e ci stavo male e il pensiero successivo è metterli nel laghetto grandissimo in giardino, ma mi sveglio sempre prima di farlo......


 
Rispondi al commento:
barbona0
barbona0 il 06/11/09 alle 17:08 via WEB
Io penso, a volte, che ognuno di noi nasca con delle caratteristiche e sia destinato ad affrontare lo stesso problema, in eterno. Io sono una persona che ama fare da sè, raramente chiedo aiuto, ma resta il fatto che le poche volte che l'ho fatto non c'è stato nessuno in grado di darmelo, nè amici, nè conoscenti, nè parenti, nè specialisti. Allora mi sono dovuta rimboccare le maniche e trovare la soluzione da me. Grande soddisfazione uscire vincente, certo, ma anche grande amarezza per quel senso di solitudine che sempre mi ha accompagnata. Poi è successo qualcosa che in pochi secondi me l'ha cancellato, ma questa è stata un'esperienza molto particolare di cui eventualmente posso parlarti in privato, ma da quel momento ho preso coscienza di una cosa, e cioè che mai e poi mai nessuno è solo semplicemente perchè tutti facciamo parte di qualcosa di immensamente grande che è il Creato. Siamo noi che facciamo l'errore di cercare compagnia solo nell'uomo, la più fallibile delle creature viventi. Possiamo forse essere sole in quanto individui di carne ed ossa, ma non siamo mai sole in quanto puri spiriti. Serena serata!
 
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