Canto l'amore...perchè sono convinta che tutto derivi da esso... |
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...Madame Michel ha l'eleganza del riccio: fuori è protetta da aculei, una vera e propria fortezza, ma ho il sospetto che dentro sia semplice e raffinata come i ricci, animaletti fintamente indolenti, risolutamente solitari e terribilmente eleganti...
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Figli di popolana...A casa mia si parlava rigorosamente il dialetto napoletano, una "lingua" che un tempo detestavo e che oggi invece amo. Non era una scelta linguistica, semplicemente i miei, figli della guerra, non avevano potuto studiare, per cui non conoscevano l'italiano. Insomma il dialetto era la nostra lingua ufficiale e sentivamo parlare l'italiano solo di sfuggita da persone che venivano considerate quasi d'altra razza e successivamente con l'ingresso della televisione in casa, finchè finalmente non si andava a scuola. E lì il discorso non era affatto semplice, perchè poi abbiamo dovuto imparare l'italiano veramente come una lingua straniera. Personalmente già dall'asilo adottai la tattica del silenzio, finchè non mi resi conto di aver perlomeno acquisito le basi della nuova lingua, da qui forse poi la nascita della mia proverbiale timidezza. Per paura di sbagliare, preferivo tacere ed ascoltare. Chiaramente la cosa mi penalizzava, perchè sentivo cose che avrei voluto dire io e non potevo tirare fuori le mie idee; per fortuna mi aiutò l'amore per la lettura e dopo un pò la nuova lingua non aveva più segreti per me; incertezze sì, ma un pò alla volta riuscii sempre ad evitare scivoloni imbarazzanti (come quello della mia amichetta d'asilo, che nel tentativo di tradurre la parola "purtuallo" con cui si definisce l'arancia, la chiamò portogallo...). Cionostante in famiglia il dialetto ha continuato sempre a resistere, anzi si nutriva quasi una specie di diffidenza nei confronti della nuova lingua, relegata a situazioni ufficiali e ad occasioni particolari. Parlare in italiano a mamma e papà, per esempio, avrebbe significato metterli in imbarazzo. Ricordo ancora le parole della mamma: "Quelli parlano italiano: devono essere persone importanti...". Una mia scelta liberatoria fu proprio quella di chiamare mia madre finalmente mamma, giacchè a noi che parlavamo il dialetto non veniva insegnato a dire mamma, ma mammà o semplicemente mà. Così se chiamavamo la mamma giù dal cortile ( non avevamo il citofono..), il nostro richiamo era: "Mà-aaa!" con lo stacco delle due a ben modulate. Ad un certo punto delle elementari decisi che volevo usare anch'io la parola mamma e per questo venni presa in giro per molto tempo... Un pò alla volta però il mio "mamma" prese piede e fu ufficialmente adottato. Parole come "mammina", "babbo" o "papino" erano chiaramente patrimonio di quell'altra gente, quella importante, ed a noi facevano anche un pò sorridere...Il mio papà amava raccontare la storiella del bambino povero che viene mandato a scuola e torna tutto contento a casa dopo aver imparato a dire "babbo" invece che "oi pà", e si becca un ceffone dal genitore: "Spenn tutt stì sord pe te mannà a scol pe me fà sentì chiamà scem a te!" (Spendo tutti questi soldi per mandarti a scuola, per farmi sentir chiamare scemo da te!). Insomma, per noi italiani stranieri in patria, l'acquisizione della lingua non fu cosa facile, ma abbiamo avuto la fortuna di poter studiare e quindi di superare la cosa. Ho poi sposato un quasi-milanese che ha sempre parlato solo italiano, per cui nella mia famiglia si è sempre parlato italiano e i miei figli paradossalmente hanno imparato il dialetto a scuola! Ciononostante con la mia mammina di ottant'anni continuo ad usare il dialetto, per cui una volta che sgridai la piccola di casa perchè si serviva di espressioni dialettali, mi disse che anch'io lo facevo con la mia mamma. " Ma io sono una popolana, voi no!" - le risposi, e lei, pronta: "E noi siamo figli di popolana!..."
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INFO
"Ma se io avessi
previsto tutto questo
dati causa e pretesto
e le attuali conclusioni..."
...No, non avrei fatto
lo stesso...
Inviato da: cassetta2
il 20/09/2020 alle 10:38
Inviato da: ilike06
il 23/03/2019 alle 07:30
Inviato da: surfinia60
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