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...Madame Michel ha l'eleganza del riccio: fuori è protetta da aculei, una vera e propria fortezza, ma ho il sospetto che dentro sia semplice e raffinata come i ricci, animaletti fintamente indolenti, risolutamente solitari e terribilmente eleganti...

 

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Le scarpe sulla scrivania

Post n°67 pubblicato il 11 Ottobre 2007 da Crepuscolando

11 novembre 1981: è sera, fuori piove fitto e nella piccola cucina c'è il solito odore di buono della cena sul fuoco; la mamma è come sempre china sulla macchina da cucire ed io e mia sorella siamo con lei, in una delle pause pomeridiane dallo studio. Chiacchieriamo, sto comunicando che forse non andrò a sostenere l'esame di storia moderna, voglio prepararmelo meglio, approfondirlo. Mamma mi esorta, con la sua cieca fiducia nelle mie capacità, mia sorella mi prende in giro... Il citofono...Strano, è fuori orario nella nostra casa vissuta di abitudini e di orari scanditi..Un'altra scampanellata, più forte, sento gridare, mi precipito per le scale e lo vedo: mio padre, ansimante ed aggrappato alle spalle di quello che era il suo figlio adottivo - per lui che aveva tanto desiderato un figlio maschio e si era ritrovato con cinque figlie femmine-, pallido in volto, gli occhi che chiedevano aiuto... Netta la sensazione che quell'atmosfera di pace e di caro tran tran fosse stata violentemente interrotta e non sarebbe mai stata più riconquistata. Tremenda l'incapacità di accettare che, il tempo di sdraiarsi nel suo letto e di dire :"E' finita", e lui non ci fosse più, con la sua ingombrante presenza, con le sue urla, i suoi divieti, la sua pazzia ed il suo coraggio. Ma anche con quei meravigliosi sprazzi di buonumore in cui cantava Reginella e mi prendeva in giro, promettendomi di acquistare per me l'edicola in piazza, una volta laureata,per coronare quel mio strano sogno di fare la giornalista, o mi frugava nella borsa in cerca di una sigaretta...

Lui aveva solo 56 anni, pochi per essere stroncati da un infarto: io ne avevo solo 20, troppo pochi per tuffarsi in un mondo assolutamente sconosciuto che era quello del "suo"  lavoro, un lavoro da maschi, un lavoro brutto ed opprimente, un lavoro che mi avrebbe rovinato la vita e per il quale avrei rovinato i miei anni 80. Mentre i miei coetanei vivevano l'università, io mi preparavo gli esami negli avanzi di tempo; vestita di nero andavo a sostenere gli esami senza neppure conoscere il professore, e ci fu anche il collega che mi disse che sembravo una contadina calabrese; vestita di nero andai a vedere "Il tempo delle mele", perchè non volevo smettere di sognare, per poi all'uscita dal cinema versare lacrime su quella che era stata la mia adolescenza spensierata di pochissimo tempo fa...

Quindici anni di quel lavoro, quindici anni a ripensare a quel giorno di novembre, con addosso la voglia assurda di poter tornare indietro e cancellare tutto, e ricominciare daccapo, perchè in questa vita c'era qualcosa di sbagliato, qualcosa che io non avevo scelto, qualcosa che non quadrava affatto con i miei sogni...Al liceo avevo fatto la sinistroide nel periodo postsessantottino, quando ancora i ragazzi si dividevano - o a destra o a sinistra - e c'erano i cortei e le manifestazioni e la voglia di lottare...Adesso mi ritrovavo dall'altra parte, con degli uomini per i quali io ero "la padrona", con quel ruolo che avevo contestato a mio padre e per il quale a 15 anni mi ero beccata l'unico ceffone della sua vita, dopo che gli avevo dato dello "sporco democristiano capitalista"...E quel ruolo non mi piaceva, non lo volevo...Ma non mi rassegnavo.

Fino a quel giorno. Era uno splendido pomeriggio primaverile e quel cielo terso ed azzurro mi avevano indotta ad indossare la mia nuova camicetta di cotone bianco e ad infilarmi nei miei jeans più cari...Mi sentivo bella e giovane, avevo uno di quegli slanci nei confronti della vita di cui ancora oggi sono preda di tanto in tanto, per cui andai al lavoro ed entrai lì nell'azienda con grinta e determinazione: avevo un colloquio di lavoro con il mio "capo", il piccolo industriale per il quale lavoravo. Lui non c'era, a ricevermi c'era il figlio, colui che avrebbe preso il suo posto. Era giovane, più giovane di me, ma lui era nato padrone, certo non aveva mai partecipato a stupide manifestazioni studentesche e certo non si era mai chiesto come si stesse dall'altra parte. Il colloquio non prese una buona piega e ad un certo punto lui si stese sulla sua poltrona ed allungò le scarpe sulla scrivania... Non capii più niente, continuavo a fissare le suole delle sue scarpe di marca rivolte verso di me - "sono nuove, c'è il marchio vero cuoio, ha un piede molto lungo..."-, ero come inebetita, non ascoltavo più quello che stava dicendo, non sapevo più di cosa stavamo parlando, esistevano solo quelle scarpe sulla scrivania rivolte verso la mia persona e l'immagine di quelle scarpe insozzò la mia camicetta bianca con delle macchie che non sono riuscita più a togliere, e determinò il crollo di tutti i miei sogni e le mie ambizioni. Entrò il padre, che invitò il figlio a sedere in modo composto. Mi alzai come in trance e me ne andai senza salutare nessuno, salii nella vecchia Golf azzurra che era stata di mio padre e guidai per ore piangendo, senza saper dove andare. Avevo solo la visione di quelle scarpe e la consapevolezza amara ed immediata che oltre quelle scarpe non sarei mai potuta andare. Almeno non per tutto il corso di quei maledetti anni 80...

Questo racconto partecipa al gioco letterario "Come eravamo"

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Commenti al Post:
vi_di
vi_di il 12/10/07 alle 00:06 via WEB
...è bellissimo, davvero!!! Bellissimo... tanto da lasciarmi senza parole. Bellissimo.
Un bacio.
 
 
Crepuscolando
Crepuscolando il 12/10/07 alle 10:35 via WEB
Maestra, lei è troppo buona con me... A propostito, quando hai cinque minuti, mi insegni a fare i tags?...
 
santiago.gamboa
santiago.gamboa il 12/10/07 alle 00:06 via WEB
perdonami, non ce la faccio a leggere adesso. a domani, gf
 
 
Crepuscolando
Crepuscolando il 12/10/07 alle 10:40 via WEB
Ma sì che ce la fai, eh, eh...
 
santiago.gamboa
santiago.gamboa il 12/10/07 alle 00:45 via WEB
niente da fare... non sono riuscito ad addormentarmi senza risolverla - Il gioco letterario sta prendendo corpo, come una terapia collettiva di autoanalisi. Ma è ancora un gioco? si, forse lo è, ma sta divemtando un gioco maledettamente serio. Questo brano di "gioventù senza sole" mi ha distrutto. L'amarezza di cui è permeato mi invade l'anima e il corpo. E pensare che sarebbe stato sufficiente il colloquio dietro a quelle scarpe! Mi inchino alla tua sensibilità e non aggiungo altro, potrei guastare questo momento magico. gianfranco
 
 
Crepuscolando
Crepuscolando il 12/10/07 alle 10:37 via WEB
Oddio, mi dispiace che la lettura ti abbia distrutto, spero sia un'iperbole...:-) Però,se un pò dell'amarezza di quei momenti ha toccato il tuo cuore, posso ritenermi soddisfatta...Un bacio!
 
   
santiago.gamboa
santiago.gamboa il 12/10/07 alle 15:28 via WEB
la cose più difficili da imparare per uno scrittore sono la semplicità e la naturalezza, un'altra enorme dificoltà è rendere interessante la realtà. tu hai raccontato con semplicità e naturalezza un evento reale. senza enfasi lo hai reso anche coinvolgente. Ne è uscita un'iperbole magica e più "vera" della verità. :)
 
unadonnaperAMICAdgl
unadonnaperAMICAdgl il 12/10/07 alle 08:19 via WEB
ciao...dolore, rabbia, umiliazioni, sofferenze...i traguardi non raggiunti...un pensiero ossessivo dentro di me...ma se oltre la scrivania ci fosse stato un uomo, il piccolo ebete padrone avrebbe messo le scarpe sulla scrivania? Un abbraccio e un sorriso...con la speranza che oggi sia migliore. Grazie
 
 
Crepuscolando
Crepuscolando il 12/10/07 alle 10:39 via WEB
Il mio oggi è sicuramente migliore, anche se, come vedi, i fantasmi del passato ti rincorrono finchè vivi... Penso che quell'atteggiamento quel deficiente lo avrebbe assunto anche davanti ad un uomo, ma un uomo forse non avrebbe colto tutto quello che ci ho colto io in quel gesto...
 
sara_1971
sara_1971 il 12/10/07 alle 08:50 via WEB
bello bello bello
 
 
Crepuscolando
Crepuscolando il 12/10/07 alle 10:39 via WEB
grazie grazie grazie
 
falco58dgl
falco58dgl il 12/10/07 alle 14:00 via WEB
Bel testo. Il taglio è amaro e per nulla compiaciuto, l'approccio è realistico e riesci a descrivere quel periodo col suo carico di miserie, debolezze, meschinità e perdite. A volte i racconti "abbelliscono" la realtà, ne fanno una specie di maquillage. Non è il tuo caso e questo mi sembra un pregio. W.
 
 
Crepuscolando
Crepuscolando il 12/10/07 alle 22:09 via WEB
Uau, aspettavo con ansia il commento dell'organizzatore di tutto questo!...Mi è andata bene direi...Io scrivo come parlo, non amo gli atifici letterari e riporto la realtà nuda e cruda. Mi fa piacere che tu l'abbia colto...Grazie, falco, anche per questa opportunità che mi hai offerto di conoscere tante altre persone.Ma tu non giochi???
 
   
Crepuscolando
Crepuscolando il 12/10/07 alle 22:10 via WEB
Chiaramente intendevo gli artifici...
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 12/10/07 alle 15:14 via WEB
Sei riuscita a trasmettermi un profondo senso di rabbia per il gesto oltraggioso del figlio del padrone. Credo che quando uno scritto riesce a trasmettere delle sensazioni così forti, non ha bisogno di grossi commenti...
 
 
Crepuscolando
Crepuscolando il 12/10/07 alle 22:11 via WEB
Ne sono felice, grazie...
 
lauro_58
lauro_58 il 12/10/07 alle 15:41 via WEB
Cercavo di immaginarmi, leggendo il post, il tuo sguardo mentre lo scrivevi. Intendo dire che non è facile tradurre le pulsioni in parole quando si trattano argomenti che hanno un forte impatto emozionale. Positive o negative che siano. Mi chiedo se hai dimenticato quell'individuo e quanto abbia condizionato la tua opinione dell'uomo più in generale. Un bacio Lauro.
 
 
Crepuscolando
Crepuscolando il 12/10/07 alle 22:13 via WEB
Purtroppo no, non credo sia possibile dimenticare certe cose, ma non gli ho consentito di alterare la mia visione del mondo e quindi degli uomini. Lui, poi, non era un uomo, o almeno come io intendo l'uomo.Grazie di avermi letta. A presto!
 
 
perdiamocidiv
perdiamocidiv il 12/10/07 alle 22:51 via WEB
Riprendo il messaggio di lauro_58 , perchè avendo io visto il tuo sguardo mi posso immaginare che bagliori nei tuoi occhi, devo essere sincera mi ha colpito molto il tuo papà, perchè anche io in altro momento della mia vita ,mi sono chiesta se ci fosse stato mio padre (che non è mai vissuto con noi)forse..un bel calcio in c....l'avrebbe dato a una persona...anche se l'ho pensato allora, adesso non lo penso più. Non credo proprio ti abbia toccato l'episodio di quella specie di uomo,visto il consorte che hai...intendo in quanto a spessore umano sia tu che lui...io dico sempre che tutto ciò che accade ha un senso...(tranne le aberrazioni e le sofferenze sugli esseri umani e animali, lì proprio non arrivo a capirne il senso, ma non ho fretta ...)non so tu come la pensi esattamente riguardo a questo...al senso di ciò che accade...ma a parte questo ti ho immaginata ragazza con i jeans e la camicetta...nè...ma mettile pure mo'!
 
   
Crepuscolando
Crepuscolando il 12/10/07 alle 23:29 via WEB
Non so, cara Tina, se tutto quello che accade ha un senso, a volte è difficile da aaccettare... Quanto ai jeans ed alla camicetta, io ci ho provato ad indossarli, ma...non mi entrano più, sigh! :-)
 
d.a.r.i.o.d
d.a.r.i.o.d il 12/10/07 alle 17:43 via WEB
Non solo diario, non solo racconto :-)
 
 
Crepuscolando
Crepuscolando il 12/10/07 alle 22:14 via WEB
Cos'altro, dimmi...:-)
 
exairo
exairo il 12/10/07 alle 17:49 via WEB
E' come se fossi riuscita a mettere tra i miei occhi e lo schermo una grande lente d'ingrandimento, con quelle suole in primo piano...così arroganti e strafottenti... Complimenti! ;)
 
 
Crepuscolando
Crepuscolando il 12/10/07 alle 22:15 via WEB
Beh, io quasi quasi mi gonfio un pò stasera...Sai che ho cercato invano un'immagine di quelle scarpe sulla scrivania? Per cui sono veramente felice di essere riuscita a fartele vedere! Un bacio!
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 12/10/07 alle 17:51 via WEB
e io che credevo sarebbe sfociato tutto in una storia d'amore! eppure la vita è così, non una telenovela, vita. amara.
 
   
Crepuscolando
Crepuscolando il 12/10/07 alle 22:18 via WEB
Quelle belle scarpette rosse sono per me? Ma grazie1 Anche allora avevo le mie scarpe, ma non sono mai riuscita ad insozzare niente io...Grazie!
 
 
Crepuscolando
Crepuscolando il 12/10/07 alle 22:17 via WEB
Ecco, mi sono sgonfiata...La mia vita non ha mai avuto niente della telenovela, purtroppo, e mi stupisco che tu abbia potuto intravedere un finale del genere...Devo aver sbagliato qualche passaggio...
 
   
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 13/10/07 alle 17:50 via WEB
perché ti sei sgonfiata? perché dovresti aver sbagliato? sono io che mi aspetto troppo dalla vita, sono io che mi aspetto cha anche l'arrogante e il figlio di papà si possa redimere e diventare un essere degno di ispirare amore ed essere amato. scusa, cosa c'è di male ad averlo pensato? b
 
 
Crepuscolando
Crepuscolando il 12/10/07 alle 22:19 via WEB
La mia risposta per te è qualche rigo più giù...ogni tanto mi incasino con i tasti...
 
 
Crepuscolando
Crepuscolando il 12/10/07 alle 22:20 via WEB
più giù...uffì!
 
onice0
onice0 il 12/10/07 alle 18:05 via WEB
Cara paisà, o quasi, quelli erano anni amari per chi cercava di lavorare e magari continuare gli studi specie nelle nostre simili città.Porte in facce, arroganti figli di papà o i gli stessi papà che ai colloqui ti chiedevano:ma lei ha intenzione di sposarsi e fare figli presto?....non aggiungo altro se non i miei complimenti.Un sorriso
 
 
sinemoiaquai
sinemoiaquai il 12/10/07 alle 18:15 via WEB
Grazie, vorrei aggiungere invece che per chi ha una famiglia, figli e ci tiene lavorare , col lavoro da inventare lo è ancora, incontro l'arroganza e la superficialità di molti presidi in giro per le scuole per il mio progetto sul disagio scolastico, mia cara.
 
 
Crepuscolando
Crepuscolando il 12/10/07 alle 22:21 via WEB
Un sorriso grande anche a te...
 
 
Crepuscolando
Crepuscolando il 12/10/07 alle 22:22 via WEB
Mi si stanno incasinando le risposte e non capisco perchè...
 
grazia.pv
grazia.pv il 12/10/07 alle 18:41 via WEB
Complimenti davvero; non saprei fare altrettanto bene:)
 
 
Crepuscolando
Crepuscolando il 12/10/07 alle 22:22 via WEB
Grazie, cara, a presto!
 
scannerjet
scannerjet il 12/10/07 alle 19:01 via WEB
lo leggo, lo rileggo e poi penso!! poi leggo rileggo e ripenso! sono senza parole!!! un bacio!
 
 
Crepuscolando
Crepuscolando il 12/10/07 alle 22:23 via WEB
Beh, però hai i pensieri...:-)
 
serioud
serioud il 12/10/07 alle 23:07 via WEB
Io sono dell'idea che dobbiamo essere equi e ricordare, oltre alle esperienze dolorose, quelle gioiose. Nella vita di ognuno vi sono eventi di ogni tipo ma, in genere, ricordiamo quelli più tristi. La morte di una persona amata è un trauma terribile ma non è giusto, nei loro confronti, scordare le risate e l'allegria che ci hanno legato. Di personaggi immaturi come il giovane capo sono pieni gli uffici: peggio per loro! Pensa che la ricchezza si può perdere in un attimo mentre la nobiltà d'animo si può anche non raggiungere mai ! :-)
 
 
Crepuscolando
Crepuscolando il 12/10/07 alle 23:32 via WEB
Infatti, io ho tanti ricordi gioiosi, ma onestamente i miei anni 80 sono stati davvero duri, quindi... Sì, può consolare l'idea che la ricchezza si possa perdere, ma...in certi momenti la nobiltà d'animo aiuta ben poco, ti assicuro...Un bacio!
 
allievadelgabbiano
allievadelgabbiano il 13/10/07 alle 10:05 via WEB
Sono entrata l'altra sera, subito dopo santiago, ti ho letto, mi sono commossa, ma ero troppo stanca per lasciarti un messaggio che avesse un senso e non sembrasse un “obbligo” da gioco. Fino a questo momento il tuo racconto, non si offendano gli altri, è forse quello che mi è piaciuto di più, che mi ha maggiormente trasportato in un altro mondo, in un’altra casa, nei sogni spezzati, nelle delusioni, nelle angosce di un’altra persona. Ho avuto l’impressione di vivere con te la rabbia e l'umiliazione per quelle scarpe...Non ti conosco ma, con le tue parole, mi hai fatto sentire davvero molto vicina a te, e a costo di sembrare retorica, ti dirò che, di certo, l’imbecille non è riuscito a macchiare la tua candida anima. Grazie. Un sorriso.
 
 
Crepuscolando
Crepuscolando il 14/10/07 alle 12:00 via WEB
Grazie, Allieva, non sai quanto bene mi fanno le vostre parole e quanto sia stato terapeutico per me tirare fuori questo orrendo ricordo dal mio stomaco e dal mio cervello, condividerlo con voi ed avvertire la vostra solidarietà...Che stupidi tenersi tutto dentro a volte, con gli anni rischi anche di sentirti colpevole per qualcosa che non hai mai commesso...Grazie di cuore...
 
charliebrowna
charliebrowna il 13/10/07 alle 13:05 via WEB
Che racconto pulsante di vissuto, di delusioni, di speranze, di tutto quello che c'e' e che manca. E che finale..splendido.
 
 
Crepuscolando
Crepuscolando il 14/10/07 alle 12:01 via WEB
Anche se non è un finale "e vissero felici e contenti", me lo hai definito splendido...grazie!
 
EvolutionMoka
EvolutionMoka il 13/10/07 alle 16:19 via WEB
Ciao nella, il tuo racconto è un pugno allo stomaco. E' molto bello perchè scritto col cuore. Il cuore di una donna che affronta avvenimenti duri con tanto coraggio. Quel coraggio che, anche se il testo finisce e rimane in sospeso, porterà quella donna forte alla felicità. Un abbraccio. giò.
 
 
Crepuscolando
Crepuscolando il 14/10/07 alle 12:02 via WEB
Grazie, giò, sì, episodi del genere ti temprano, te lo posso assicurare...Grazie di cuore per le tue belle parole!
 
ilike06
ilike06 il 13/10/07 alle 18:05 via WEB
se ti va passa per un'altra lezione di musica aggratis :-P
 
 
Crepuscolando
Crepuscolando il 14/10/07 alle 12:02 via WEB
Corro, maestra!...:-)
 
blop
blop il 14/10/07 alle 20:21 via WEB
l'urlo intenso di un orgoglio positivo...quello che tutti dovremmo riuscire a vivere...quello che tutti dovremmo insegnare alle generazioni future...l'urlo intenso di un orgoglio che non deve mai morire... un abbraccio
 
 
Crepuscolando
Crepuscolando il 14/10/07 alle 20:34 via WEB
Sì...e ti assicuro che urlo ancora...:-) Grazie!
 
fenicenera1968
fenicenera1968 il 14/10/07 alle 22:44 via WEB
sentivo il tuo dolore e la tua rabbia di fronte a quegli eventi.. mi sono sentita triste per te e piena di dolore x ciò che hai perso...Fenn
 
 
Crepuscolando
Crepuscolando il 15/10/07 alle 21:42 via WEB
Grazie, Fenn...Se riesco a trasmettere emoziooni, sono felice, ha un senso questo mio blog...Un bacio!
 
eccomiqui4
eccomiqui4 il 15/10/07 alle 09:51 via WEB
Ha! Devo leggerti dal lavoro ... questo pc non impazzisce appena entro nel tuo blog!! E complimenti ... leggendi si riesce a vivere le sensazioni vissute da te ... Un bacio ...
 
 
Crepuscolando
Crepuscolando il 15/10/07 alle 21:43 via WEB
Baciotti, baciotti, baciotti, cara Helga: abbi pazienza con me ed il mio blog capriccioso!...
 
TomFollett
TomFollett il 15/10/07 alle 10:58 via WEB
L'immagine delle "scarpe sulla scrivania" entra da oggi nella mia vita... è troppo forte e troppo singolare, ed il tuo post ha reso con lucido senso di realtà come esse siano posate sulla scrivania di ogni nostro giorno, ma non debbano mai esserlo sulla nostra coscienza e sulla nostra dignità! E questo è anche un gran bel modo per ricordare chi amiamo e per valorizzare quello che ci hanno lasciato di più profondo...
 
 
Crepuscolando
Crepuscolando il 15/10/07 alle 21:44 via WEB
Grazie, Tom, veramente grazie...Sì, di scarpe sulla scrivania ce ne sono tante in giro...Basta avere sempre il coraggio di alzarsi ed andare via...
 
Casalingapercaso
Casalingapercaso il 15/10/07 alle 18:49 via WEB
Non sono riuscita a leggerlo tutto, troppa tristezza in comune. Ciao creps
 
 
Crepuscolando
Crepuscolando il 15/10/07 alle 21:45 via WEB
Troppa tristezza in comune...con te? Non capisco, ci tenevo ad un tuo commento, mi lasci così...:-(
 
releardgl
releardgl il 15/10/07 alle 22:14 via WEB
un'amarezza cosciente una consapevolezza di andare oltre quelle maledette scarpe ed il tuo pianto che ti allontanava da tante cose...un taglio decisamente realistico e mai autocommiserevole...bello
 
 
Crepuscolando
Crepuscolando il 16/10/07 alle 20:42 via WEB
Grazie, non sono tagliata per l'autocommiserazione, una punta di vittimismo di tanto in tanto forse...:-)
 
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 16/10/07 alle 18:19 via WEB
Ma poi arrivarono i '90 e, le scarpe, a quell'odioso arrogante gliele hai fatte tu!!!....Scherzo. Ma potrebbe essere una interessante continuazione del tuo bel racconto. Complimenti e un bacio....;-)))
 
 
Crepuscolando
Crepuscolando il 16/10/07 alle 20:44 via WEB
Purtroppo no, non gliele ho fatte le scarpe perchè purtroppo quel tipo di persone è sempre vincente...E poi io non sarei capace di fare le scarpe proprio a nessuno...Ehi, ma io sto aspettando il tuo di Amarcord...Ti muovi???
 
santaguero
santaguero il 17/10/07 alle 01:05 via WEB
le scarpe all'aria come può fare solo uno spocchioso figlio di papà... ma non sapeva che la loro funzione è quella di favorire il cammino e l'incontro con gli altri... resterà per sempre un insulso padroncino... complimenti il tuo racconto mi ha avvinghiato l'anima...
 
 
Crepuscolando
Crepuscolando il 18/10/07 alle 06:39 via WEB
Grazie, santaguero, sì, in effetti, dopo il dolore, quelle scarpe mi hanno dato una marcia in più...
 
Casalingapercaso
Casalingapercaso il 17/10/07 alle 08:49 via WEB
Ciao Creps, nella prima lettura mi ero fermata alla morte di tuo padre che aveva riaperto tanti ricordi dolorosi anche per me. Adesso ho finito di leggerlo e devo dire che il racconto mi piace. Quelle scarpe sulla scrivania penso abbiano infastidito anche il padre di quel ragazzo, oltre che te. Per te erano come schiaffi, un modo infantile e stupido per dimostrare la sua superiore capacità di spesa. L'ingresso nel mondo del lavoro penso sia stato un po' traumatico per tutti. A 18 anni, d'estate, ho lavorato in un albergo (era tradizione e necessità familiare lavorare d'estate, mio cugino era barman in un hotel vicino). Ero aspirante cameriera ai piani, quindi nn mi si chiedevano grandi requisiti. Però, visto che ero in una località turistica, pensavo che il padrone mi chiedesse almeno se conoscevo qualche lingua straniera. Invece cosa mi chiese? di mostrargli le gambe. Avevo la minigonna, quindi, cosa avrei dovuto mostrargli di più? Gli dissi che quel che si vedeva era quanto avrei mostrato. Fui assunta, ma un giorno dopo ero pronta per licenziarmi. Ero una frana come cameriera. Avevo pulito 2 stanze in una mattina (ma pulite bene nehh). Fortuna volle che quello stesso giorno la segretaria dell'albergo scivolasse e si rompesse una gamba. Il direttore, nn il padrone, mi chiamò a sostituirla. E lì me la cavai egregiamente, mostrando il cervello più che le gambe. Ciao bella, spero che tu stia bene. Hai scritto una frase da me, qualche giorno fa, in cui lasciavi intuire che nn stavi passando un gran periodo. Spero che sia passato. Buona giornata P.S. Come Ody, anch'io mi aspettavo che da quelle scarpe nascesse una storia d'amore.
 
 
Crepuscolando
Crepuscolando il 18/10/07 alle 06:42 via WEB
Grazie, Casal, di avercela fatta, sono contenta che ti piaccia, anche se in tutto questo gioco non ho mai trovato qualcuno che faccia una critica ad un altro...ma va bene così, ci incensiamo a vicenda...I momenti nella vita sono altalenanti...Ti abbraccio.
 
E.v.a_K.a.n.t
E.v.a_K.a.n.t il 17/10/07 alle 21:41 via WEB
Più che rabbia, mi sembra di cogliere disincanto... e crudo/i> è l’aggettivo che mi rimbalza tra i pensieri. Il testo scorre e si legge volentieri, però... “quegli slanci nei confronti della vita”... assecondali ancora. A piedi nudi, magari. Un abbraccio.
 
 
Crepuscolando
Crepuscolando il 18/10/07 alle 06:43 via WEB
Pensavo si evincesse dal trsto:caspita se ce li ho ancora, ti assicuro proprio...:-)
 
grazia.pv
grazia.pv il 17/10/07 alle 23:34 via WEB
Buonanotte , brava, davvero!
 
 
Crepuscolando
Crepuscolando il 18/10/07 alle 06:42 via WEB
Beh, ti deve essee piaciuto davvero, se me lo commenti una seconda volta...:-)
 
pinguina_felice
pinguina_felice il 18/10/07 alle 10:27 via WEB
Bello, mi è piaciuto molto!Una descrizione asciutta ma pregna di sentimento di tutto quello che è successo...davvero bello!E quelle scarpe odiose, mi sembra di vederle davanti a me...davvero complimenti!
 
 
Crepuscolando
Crepuscolando il 18/10/07 alle 12:15 via WEB
Grazie, pingu, lusingata...
 
herice
herice il 18/10/07 alle 10:52 via WEB
che dire, il tuo bellissimo racconto, mi ha lasciato una sensazione di tristezza e dolcezza insieme che ho paura di sciupare con le parole , io che le parole non sono brava a trovarle. D’istinto , una carezza, a quella ragazza privata del suo papà e messa a confronto con esseri meschini.
 
 
Crepuscolando
Crepuscolando il 18/10/07 alle 12:16 via WEB
Carezza pervenuta alla "ragazza"...Grazie per le belle parole...
 
Guerrino35
Guerrino35 il 18/10/07 alle 12:48 via WEB
Non ho capito che tipo di lavoro hai erditato. La cosa mi interessa perchè anche mia figlia si è presa il mio lavoro, elettromedicali, in un momento di crisi spaventosa, Ma lei ha piu' grinta di me,
 
 
Crepuscolando
Crepuscolando il 22/10/07 alle 06:43 via WEB
Non è importante il tipo di lavoro, importante è che tua figlia l'abbia preso avendo ancora te alle spalle, crisi o non crisi non si sentirà ami sola...Auguroni a lei...
 
salvo557
salvo557 il 21/10/07 alle 08:46 via WEB
mi spiace tanto volevo lasciarti un commento ma non so da dove iniziare e avrei tante cose da scrivere sul argomento. ti auguro una buona Domenica baci Salvo.
 
 
Crepuscolando
Crepuscolando il 22/10/07 alle 06:43 via WEB
Beh, è sempre un inizio...:-)
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 21/10/07 alle 11:42 via WEB
terribili quelle scarpe, che probabilmente sì, quel galantuomo avrebbe sbattuto in faccia a chiunque, ma che oppongono uno sbarramento invalicabile a un sogno. molta amarezza. complimenti a te. elliy
 
 
Crepuscolando
Crepuscolando il 22/10/07 alle 06:44 via WEB
Grazie per i complimenti, sì, tanta amarezza...
 
maryrose6
maryrose6 il 21/10/07 alle 23:27 via WEB
un racconto tremendo ma scritto con semplicità...senza nessuna caduta di stile che larabbia poteva indurre....brava....quelle scarpe in faccia fanno davevvo colpo...in tutti i sensi....ma diretta come sono io gli avrei certo mollato il mio potente destro....ahahhaahah....ciao ciao, mary
 
 
Crepuscolando
Crepuscolando il 22/10/07 alle 06:46 via WEB
La rabbia dopo tanti anni è smaltita, è rimasto solo l'amaro in bocca per quello che poteva essere e non è stato... Un ceffone? Chissà, forse, o meglio un calcio, rimanendo in tema? :-) Ma, purtroppo, io non sono mai stata il tipo... Ciao e grazie.
 
santiago.gamboa
santiago.gamboa il 23/10/07 alle 02:24 via WEB
come eravamo Questo messaggio è rivolto a tutti, nessuno escluso! Accogliendo la proposta di Claudio (alias Writer alias falco58dgl) chiediamo il tuo consenso a pubblicare su tuttiscrittori il racconto con cui hai partecipato al gioco letterario "come eravamo". Sul sito saranno pubblicati "tutti" i racconti che manifesteranno tale volontà. Ti chiediamo anche di dirci quali sono stati, secondo te, i tre racconti migliori (escludendo quelli di SantiagoGamboa, Writer, Elliy e Kremuzio). I migliori racconti da "voi" scelti, assieme ad altri scelti da tuttiscrittori, saranno probabilmente letti in una trasmissione radiofonica web (in streaming) a cadenza quindicinale. Di cui daremo notizia al più presto. Per esprimere il consenso ed indicare i tre racconti da te scelti, manda una mail a tuttiscrittori@libero.it indicando nell'oggetto "come eravamo". Abbi cura di indicare il tuo nickname e quello dei tre autori da te preferiti. Un saluto e un abbraccio, Gianfranco (alias Santiago)
 
brubus1
brubus1 il 23/10/07 alle 22:06 via WEB
Ecco un racconto che appartiene alla realtà che ci appartiene, che abbiamo vissuto in prima persona e con il quale abbiamo riflettuto oggi ripensandoci. Apprezzo onestamente più questi atti di coraggioso verismo senza ovviamente disdegnare la bravura di chi mette un pò del suo al contesto di semplice originale fantasia, come altri magari sapranno ben fare. Mi è piaciuta la naturale scioltezza con cui è stato ricordato un periodo carico di responsabilità. mi farebbe piacere se leggessi da me 'Cosa farò da grande'. ci terrei ad avere un tuo commento. Intanto ti inserisco fra i blog amici. Primo perchè mi piace ciò che posti poi perchè sei di Napoli eheheh. un piacere averti incontrata on the web. Brubus1 (L'Anticonformista)
 
 
Crepuscolando
Crepuscolando il 24/10/07 alle 21:51 via WEB
Il piacere è tutto mio, Brubus, ho lasciato il mio commento da te. Grazie delle tue parole. A presto.
 
jo_march1979
jo_march1979 il 24/10/07 alle 10:42 via WEB
Molto intenso...brava per come sei riuscita a parlare della tua sofferenza in modo forte ma composto. Spero che il padroncino sia scivolato con le sue belle scarpe nuove su una graaande cacca di cane. E mi piacerebbe leffere qualcos'altro, magair sui tuoi anni '90. CIao
 
 
Crepuscolando
Crepuscolando il 24/10/07 alle 21:53 via WEB
E no, scusa, non sai che calpestare la cacca porta bene???...Per gli anni 90...aspettiamo il prossimo input di Writer! :-)
 
animafragile11
animafragile11 il 24/10/07 alle 18:05 via WEB
hai raccontato con disinvoltura, schiettezza, chiarezza, determinazione,forza d'animo, ed amarezza, uno dei ricordi sicuramente più importanti e tristi della tua vita. Un ricordo che ti segna la vita. che decide del tuo destino. che ti obbliga verso una direzione....Ma...pur non conoscendoti bene sono certa che IL CORAGGIO...che trasuda da questo racconto autobiografico...è ragguardevole!!e che quell'evento ti ha segnata..ma ti ha anche forgiata!!rendendoti quella che sei!! ed è già tanto avere a 20 anni la forza di andare avanti, anche di fronte alla crudeltà della vita........brava!ci hai donato una parte di te, in maniera magistrale!grazie!!un bacio
 
 
Crepuscolando
Crepuscolando il 24/10/07 alle 21:55 via WEB
Uau, grazie mille! Mi lasci senza fiato...quasi non so che scrivere.No, non è vero, lo so, ti ringrazio ed è vero, certi episodi ti forgiano, sta a te poi decidere se in meglio o in peggio. Un bacio, animamicatantofragile...
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 28/10/07 alle 18:50 via WEB
fase ultima... ti aspetto sul nostro blog e su quello di Santiago
 
 
santiago.gamboa
santiago.gamboa il 28/10/07 alle 20:28 via WEB
toc toc! c'è nessuno? "prima di ringraziarti devo pensarci?" vendetta, tremenda vendetta. passa da me, c'è un biglietto per te. gf
 
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Data di creazione: 19/04/2007
 

immagine"Ma se io avessi

previsto tutto questo

dati causa e pretesto

e le attuali conclusioni..."

...No, non avrei fatto

lo stesso...immagine

 
 

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