Scintille

Antitesi

Mi ha disgustato dover avere ancora a che fare con te.

Mi ha sdegnato il tuo menefreghismo rispetto al fatto che il tuo lavoro dovrebbe avere soprattutto una valenza sociale, a tutela della pubblica salute, che non ti sfiori neppure da lontano che il termine "deontologia" abbia un significato inequivocabile e non foggiabile a tuo personale uso e consumo...

Mi hanno irritato la tua incompetenza (perché si sa, l'aggiornamento professionale per te è un optional...) spalmata senza ritegno davanti a persone alle quali dovresti essere d'esempio e quella saccente arroganza che usi ignobilmente, facendoti scudo della posizione che ricopri ma che non ti sei conquistato e della quale non sei degno...

Mi hanno indignato la tua convinzione che la meritocrazia significhi che tu ti meriti ciò che hai e gli altri no, l'uso delinquente che fai del tuo potere, il vigliacco disimpegno dalle responsabilità che il tuo ruolo ti dovrebbe imporre...

Mi hanno esasperato la tua disonestà vissuta con colpevole leggerezza, la superficialità ed il pressappochismo, l'inettitudine mostrate con boria altezzosa, quasi fossero dei trofei...

E mi sono domandata se tu, che più volte ho sentito glorificare come ogni servo questo Governo e quel minuscolo ministro che dà la caccia ai fannulloni, mentre sei in giro a farti gli affari tuoi forte dello stipendio che tutti noi ti paghiamo o chiedendo favori che sai non ti saranno negati perché hai dalla tua "la forza" del potere che è, in fondo, quella del ricatto, consideri ladro chi sottrae del pane per sfamare la famiglia e ti ergi a giudice delle altrui debolezze.

Ho riflettuto, ho provato rabbia e, per un momento, mi sono sentita inutile, nel posto sbagliato, ho pensato che non ce la posso fare contro di te, contro di voi, perché siete in troppi, perfettamente allineati, forti di una società che state plasmando a vostra immagine e somiglianza, senza morale.

Ma non è così...sei tu nel posto sbagliato... tu e quelli che, come te, rubano i sogni alle persone, la fiducia nel sistema a chi ancora ve la ripone, gli impieghi a chi li merita, il futuro alle generazioni che verranno e che, nonostante tutto, non si rovinano il sonno per questo.

So di non piacerti, almeno quanto tu non piaci a me, ti infastidisco e questo, ad essere sincera, mi da un'intima soddisfazione. Mi guardi con quegli occhi indagatori: non comprendi perchè prenda delle posizioni tanto drastiche... probabilmente per la maggior parte del tempo pensi che io sia una stupida, in altri momenti, forse, un'ingenua idealista, ma talvolta ti sorge il dubbio che io possa essere ancora più disonesta di te, che in qualche subdolo modo tragga vantaggio dal mio comportamento perché quelli come te credono davvero che tutti, al mondo, si possano vendere o comperare, dipende solo dal prezzo.

Ed in quei momenti ti faccio paura, perché non capisci; questa è la forza che io ho per combattere contro di te.

(Quello che non ho - Fabrizio de Andrè - ascolta...)