Scintille

Solo...grazie!

Carissimi,
per la prima volta faccio fatica a scrivere nel blog ma è giusto che  faccia uno sforzo e mi prenda un attimo per ringraziarvi. Mi avete stupito e commosso; mai tante persone, per la maggior parte delle quali, tutto sommato, sono un'estranea, hanno saputo comunicarmi un senso di calore con tanta delicatezza come avete fatto voi. Parole belle, di conforto, di speranza, dette e pronunciate con una sincerità palpabile, con una gentilezza non invadente. Senza mai avermi visto tanti di voi hanno saputo cogliere nelle mie parole un senso di angoscia profonda e mi hanno teso la mano: non credo di essermi guadagnata queste attenzioni ma è vero che i regali più apprezzati sono quelli inattesi ed io vi prometto che non me ne dimenticherò.
Anche se darei una parte di me per poterlo fare, non posso dirvi che le cose vanno meglio; mio nipote ha gravi problemi e siamo in attesa di un esito molto importante che arriverà tra una quindicina di giorni. Non possiamo fare altro che aspettare anche se queste giornate si dilatano e sembrano non giungere alla fine. Sapete, mai mi ero posta prima il problema di quanto drasticamente possano cambiare le prospettive a seconda del punto di vista ma ora so che quello che pochi giorni prima sembra un dolore diventa assolutamente irrilevante nel giro di poche ore, facendoci quasi vergognare di averne pianto, so che ciò che ad un estraneo può sembrare una tragedia o un'ingiustizia visto dal "di dentro" può rappresentare addirittura una speranza.
In questo momento spero che mio nipote abbia una rara e grave malattia e so che questo può sembrare mostruoso a molti di voi. Ma quella malattia sarebbe per lui la possibilità di avere una vita, di crescere, relazionarsi con gli altri, studiare, giocare, imparare, amare e magari farsi una famiglia. Non c'è una cura, oggi, ma domani chissà...L'alternativa non sono in grado di prenderla in considerazione ora: testardamente voglio credere che, seppur faticosa ed irta di ostacoli, questa occasione gli sarà data e insieme a lui sarà data ai suoi genitori, alla sua sorellina ed a tutti noi. Non mi interessa pensare se sia o meno un'ingiustizia, voglio solo poter ringraziare per aver avuto un'opportunità. Se così sarà, tutti insieme, saremo abbastanza forti ed uniti per affrontarla. Ho pensato per tanti anni perché non avessi avuto il dono di un figlio: ora mi ritrovo a credere che, forse, nel mio destino, c'era la necessità di avere forze, tempo ed amore da dedicare al figlio di mio fratello gemello...chissà, magari sono solo una pazza...

Non ho altro da dirvi, solo non sprecate tempo a piangere per problemi che si possono superare: abbracciatevi, amatevi, state vicini alle persone care...sono queste le uniche cose che contano davvero.

Con affetto sincero, Michela