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A volte da una sola scintilla scoppia un incendio (Lucrezio)

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Caleidoscopicamente

Post n°229 pubblicato il 01 Luglio 2010 da Basta_una_scintilla
 

Era estate, un sabato sera dall'aria calda e limpida. Si sentiva stanca, un po' sola forse, quella strana sensazione frammista di malinconia e tristezza che ogni tanto la coglieva. Cenò osservando la micia che saltellava festosamente per casa cercando di acchiappare una minuscola falena fattasi un varco tra gli scuri appena accostati. Stava per mettersi a piangere, ogni tanto lo faceva senza un motivo preciso: forse la stanchezza accumulata in quegli ultimi mesi tra aerei ed alberghi, forse il pensiero di lui, lontano e comunque mai davvero vicino, o, forse, semplicemente un momento di sfogo, di quelli che talora lavano le piccole pene quotidiane. Sentì che se avesse lasciato spazio a quelle sensazioni avrebbe trascorso una pessima serata svegliandosi l'indomani con il mal di testa e gli occhi gonfi. Facendosi un poco violenza decise di  fare qualche cosa: dei jeans, una maglietta, la treccia a raccogliere velocemente i capelli, la borsa di stoffa dai mille colori che le ricordava tanto quella che aveva disegnato una volta per narrare una fiaba e nella quale venivano conservati batuffoli di sogni. Prese le chiavi della macchina, il tettuccio aperto a lasciar entrare la luna e le stelle. Le colline, i tornanti, le ville dei parchi che, con le loro camelie ed azalee controluce sembravano dipinti di Monet, il lago dai mille riflessi li aveva visti mille e più volte eppure, come in un perpetuo rinnovamento, trovava in essi sempre qualche cosa di nuovo e meraviglioso: una sfumatura di colore, un profumo, un'emozione. Stresa l'accolse festante, quasi a volersi contrapporre in modo netto al suo sentire. Posteggiò all'imbarcadero e si immerse in quel fiume di turisti abbronzati che sentiva in quel momento tanto distanti da lei: coppie abbracciate, bimbi che reggevano coni gelato parzialmente colati a colorare le loro magliette, palloncini, mille bancarelle sulle quali facevano bella mostra di sé oggetti di ogni tipo e colore, profumo di incensi e di fiori a confondersi con l'odore del fritto di pesce dei mille ristorantini li attorno. Sentì una musica strana, un flauto, una chitarra, un oboe; proprio li nel prato davanti al grande albergo un gruppo di ragazzi, vestiti come figli dei fiori dal'altri tempi, cantavano e suonavano le loro melodie. Fece il giro della piazza, allontanandosi il più possibile dalla folla, non le interessava guardare, voleva lasciarsi cullare da quella musica osservando ciò che la natura aveva creato. Una lattina di birra, seduta sulla spiaggia, le sembrò di calarsi in un'altra dimensione: le note la raggiungevano liete, le parole a sfiorarle l'anima appena cullate dalle rare onde increspate sui sassi e sul molo, li accanto. Energia. Calma. Sentire, annusare, guardare le luci riflettersi nell'acqua scura, le montagne, appena accennate la in fondo, le vele ferme a riposare, il piccolo traghetto illuminato in lontananza,  le isole abbracciate dall'incantesimo della notte. Equilibrio. Ciò di cui ora aveva bisogno. La musica finì e lei ripercorse i suoi passi sentendosi più lieve. Un oggetto attirò il suo sguardo: un piccolo caleidoscopio di carta colorata sembrava chiamarla da una delle bancarelle. Aveva scordato per un momento che la sua vita era sempre stata così: tanti pezzettini colorati che sembravano non avere mai un senso ma che, in alcuni magici momenti, assumevano la forma ed il colore di un incredibile dono. Presa dai troppi impegni pensò che si era dimenticata di quel gioco: era ora di riprovarci, mischiare di nuovo gli specchi e vedere cosa ne sarebbe saltato fuori, questa volta. Con un sorriso seppe che era ora di tornare.

 

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Commenti al Post:
Fajr
Fajr il 01/07/10 alle 15:14 via WEB
:o)
 
Tesi89
Tesi89 il 01/07/10 alle 18:24 via WEB
E allora bentornata a te e a tutti gli infiniti pezzettini colorati e alle loro infinite magiche combinazioni...!:)))Mille sorrisi!
 
occhiodivolpe2
occhiodivolpe2 il 01/07/10 alle 18:25 via WEB
.
 
mammo67
mammo67 il 01/07/10 alle 18:45 via WEB
......ora capisco tutte quelle sfide alle tre di notte.....altro che nottambula come mi ha detto la tua amica.....hihhihihihiihiihihi.....beh, dopo tutto, anche le tessere del Mahjong assomigliano ad un caleidoscopio.......Ben tornata....smiles.
 
el_desaparecido
el_desaparecido il 01/07/10 alle 21:59 via WEB
Guarda te a volte avere la fortuna di una cabrio ed abitare vicino al lago, mentre a chi sta nella campagna emiliana tra il sole che strozza la gola alle rane and a light smell of pork, tutto pare più complicato, anche solo uscire di casa a fare due passi.
E la moto?
 
springfreesia
springfreesia il 04/07/10 alle 10:13 via WEB
A volte basta poco per riprendere le fila di noi stessi. E aggiungerei, se me lo consenti, per fortuna. Buonissime cose e un abbraccio:-)
 
BobSaintClair
BobSaintClair il 05/07/10 alle 23:07 via WEB
Ciao Scintilla :) Ben trovata in questi pezzettini colorati, nella semplicità ti ritrovo consapevole e felice in osmosi con la natura...sì, ma lui chi è?
 
bruno14to
bruno14to il 06/07/10 alle 23:26 via WEB
Ciao, davvero un gran bel racconto, piccoli gesti od oggetti talvolta servono a rischiarare un pò l'umore. Il mio negli ultimi mesi è nero pece ma in ripresa. Baci stellari
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 07/07/10 alle 09:16 via WEB
tornare a vedere davvero la vita per quello che è, invece di lasciarsela passare addosso.:)
 
cateviola
cateviola il 08/07/10 alle 20:09 via WEB
che bello: una treccia, una maglietta e via ... e la musica che nell'aria d'estate arriva a dare quel pizzico di nuova energia per camminare e sostare con occhi rinnovati. Con tanti pezzettini colorati ricomposti che danzano ancora nel riflesso interno dello sguardo invece che gonfi di pianto il mattino dopo :*
 
rypdal
rypdal il 11/07/10 alle 19:50 via WEB
Beh, sì, non valeva la pena di stare a casa a piangere. Non ho mai visto il tuo lago. Quando lessi il racconto di Hemingway (forse Addio alle armi, non sono sicuro) che lo attraversa longitudinalmente in barca a remi per fuggire in Svizzera, me l'ero immaginato in pendenza. C'è voluto un po' di tempo perché realizzassi che un lago in pendenza non esiste. Anche se, non avendolo mai visto, forse... :-D
 
trampolinotonante
trampolinotonante il 04/08/10 alle 12:26 via WEB
Ciao. Vedo che ti piace fantasticare e anche sognare e anche sorridere! Sicuramente sei serena! Buonagiornata! tt
 
hrok
hrok il 10/08/10 alle 17:05 via WEB
un racconto delizioso ....
 
altro_che_mela
altro_che_mela il 10/08/10 alle 23:45 via WEB
tornerai? allora tornerò :-)
 
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