IL DUBBIO

La vita non è fatta solo di terra da arare o produttiva, ma anche di montagne di sogni e di sotterranei di dolore ¨ Abraham Heschel

 

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"Quando il potere spinge l'uomo all'arroganza, la poesia gli ricorda i suoi limiti. Quando il potere restringe il campo dei suoi interessi, la poesia gli ricorda la ricchezza e diversità della sua esistenza. Quando il potere corrompe, la poesia purifica"

John Fitzgerald Kennedy - pochi mesi prima di essere assassinato ...

 

DEDICATO ALLA CLASSE POLITICA ITALIANA

"Bisogna sempre tener presente questi due principi: primo, agire unicamente secondo ciò che ti suggerisce il bene dell'umanità; secondo, cambiar parere se trovi qualcuno capace di correggerti, rimuovendoti da una certa opinione. Questo nuovo parere, comunque, deve sempre avere una ragione, come la giustizia o l'interesse comune, ed esclusivamente tali devono essere i motivi che determinano la tua scelta, non il fatto che ti sia parsa più piacevole o tale da procurarti maggior gloria."
Tratto dai "Ricordi dell'imperatore Marco Aurelio (121-180 D.C.)

 

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L'ABORTO: Un dramma umano ...

Post n°93 pubblicato il 30 Gennaio 2008 da svitol5
 

Ho cercato di seguire con molta attenzione il dibattito che c’è stato nel corso della trasmissione “Otto e Mezzo” tra il cardinale Ruini, Giuliano Ferrara e Ritanna Armeni. Il tema era l’aborto e la legge 194 sull’interruzione di gravidanza, come saprete rilanciato in modo prepotente da Giuliano Ferrara con la sua richiesta “provocazione” di moratoria.

E’ la prima  volta che “Eminence” Ruini (come lo soprannomina simpaticamente la Littizzetto) accetta una intervista in un talk-show televisivo e debbo dire che si è dimostrato persona di grande spessore culturale ed umanità, oltre che informatissimo sulle leggi e sull’argomento.

Le posizioni di Ruini sono note a tutti: l’aborto è comunque una “soppressione di un essere umano innocente”, la Chiesa non può accettare una legge come la 194 che lo autorizza.

Bisogna anche dire però che, di fronte alle insistenze di un Giuliano Ferrara molto livoroso nel ruolo di strenuo difensore della vita ed alfiere della crociata anti-abortista, ha dimostrato un senso del dialogo ed una moderazione che, sinceramente, non avrei immaginato in un alto prelato che fino ad ora aveva sempre mostrato l’ala dura della Chiesa Cattolica.

In sostanza Ruini ha dato segni di disponibilità al dialogo, non premendo per la cancellazione della legge 194, la quale, anzi, vorrebbe che sia applicata integralmente, migliorandola, valorizzando soprattutto il capitolo della prevenzione ed aggiornandola al progresso della medicina. Non dimentichiamo infatti che la legge risale al quasi 30 anni fa ed innumerevoli progressi sono stati compiuti, soprattutto sulla sopravvivenza dei bimbi prematuri.

Ha insistito molto sugli aiuti concreti da dare alle donne per accogliere il bambino ed ha ricordato che, grazie agli interventi dei Centri per la Vita, i quali tra parentesi offrono anche degli aiuti economici oltre che psicologici, sono stati evitati più di 85 mila aborti. Ha voluto sottolineare con forza che lui non usa mai la parola “omicidio” nei confronti di chi abortisce ed è sempre stato comprensivo, ma ha ribadito che, secondo lui, la donna non è libera quando abortisce, ma abortisce perché non è libera; diventa libera se le si dà la possibilità concreta di non abortire, il quale non deve essere un obbligo, deve essere soltanto un’offerta, un atto di solidarietà che, dal suo punto di vista, è stato sempre ben accetto da parte di tutte le donne.

Facciamo qualche piccola riflessione: direi che l’unico merito che ha avuto Ferrara per questa sua proposta  di moratoria, è stato proprio quello dell’apertura di un dibattito profondo con scambi di pensiero su di un dramma umano, perché è proprio questo l’aborto, un vero evento drammatico che colpisce e segna le coscienze di chi ha avuto modo di affrontarlo. Aumentare la conoscenza e la responsabilità, soprattutto del sesso maschile, riguardo alla prevenzione è senza dubbio un fatto positivo. Infatti non ci sono dubbi, occorre aumentare il livello di delle misure preventive per il corretto utilizzo delle pratiche anticoncezionali, dato che una parte significativa delle interruzioni avviene per gravidanze non volute.

La legge 194, nei suoi principi fondamentali, non sarebbe una legge abortiva in quanto si basa sul fondamento che lo Stato garantisce il diritto alla procreazione cosciente e responsabile, riconosce il valore sociale della maternità e promuove la cultura della prevenzione. Guardando i freddi dati, inoltre, bisogna dire che questa legge ha funzionato discretamente dato che il numero degli aborti, dagli anni ’80 ad oggi, è diminuito drasticamente. Ma il problema è che piuttosto la componente principale della legge, la prevenzione e l’educazione sessuale, con la conseguente attivazione dei servizi socio-sanitari, non è stata applicata come previsto.

Poi vi sono i casi legati alla povertà, soprattutto tra gli immigrati, in cui, pur desiderando un figlio, non avendo mezzi economici ci si trova in mezzo a quella scelta. E’ evidente che occorrerebbero nuove misure sociali che tengano conto anche di quella parte di popolazione che oggi, nel nostro Paese ancora non può permettersi di avere un altro bambino. Quindi misure sostanziali, e non una tantum a favore della famiglia.

E’ quindi importante ridurre le interruzioni di gravidanza, è un obiettivo che credo accomuna tutti, cattolici e non.

Però non è con la moratoria che ottiene tutto questo. Mi spiego: la proposta di Ferrara andrebbe benissimo per tutti quei paesi, come la Cina, dove si pratica un aborto legalizzato dal fatto che ogni famiglia, per legge dello stato, può avere un solo figlio. In Cina, ad esempio, lo squilibrio di nascite tra maschi e femmine è veramente impressionante.

Ma, nel caso dell’Italia, come ha detto anche Umberto Veronesi in un suo articolo su Repubblica, sono soprattutto l’informazione e l’educazione che impediscono che accada un aborto. La repressione, come vorrebbe Ferrara, condurrebbe ad un male ancora più grande: la clandestinità delle pratiche abortive a svantaggio dei più poveri e dei più deboli. L’intervento sulle cause che sono all’origine di ogni male, conduce alla via giusta: impedire ciò che accada.

In conclusione, la libertà della donna è la libertà di essere madre. L’aborto non è certamente un diritto, né una conquista, ma un dramma profondo e serio che solo una donna può capire, è assurdo per questo colpevolizzarla ed accusarla di omicidio. Spesso la donna è lasciata sola di fronte ad una scelta lancinante che conduce ad un trauma che lascia segni indelebili per anni.

Per questo la donna non deve essere colpevolizzata, ma aiutata a ricostruire quello che in lei si è smarrito ….

Un saluto a tutti

Vito

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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 30/01/08 alle 17:06 via WEB
Ciò che penso in proposito si trova a questo link: http://dimelaltra.blogspot.com/2008/01/uomosessuali-alla-riscossa.html . Trascriverlo totalmente sarebbe troppo lungo. Un saluto. Daniela Tuscano
 
 
svitol5
svitol5 il 31/01/08 alle 09:50 via WEB
Ciao Daniela, ti ringrazio del tuo passaggio ed appena possibile ti risponderò sul tuo blog. Vito
 
bedavid
bedavid il 30/01/08 alle 20:20 via WEB
Un bel post, complimenti, molto ben argomentato e che condivido in gran parte. Mi piace anche la posizione di Ruini che, mi sembra di capire, non è di contrarietà completa ala legge. Spero che forme di dialogo simili proseguano anche su altre tematiche su cui la Chiesa si è sempre dimostrata, purtroppo, molto chiusa (non dimenticando, cmq, che le leggi le fa lo Stato). Ciao, buona serata! Davide
 
 
svitol5
svitol5 il 31/01/08 alle 09:54 via WEB
Ruini ha anche spiegato che in Italia effettivamente le opinioni della Chiesa vengono tenute di più in considerazione rispetto agli altri paesi, ma l'ingerenza non è maggiore. In Spagna, ad esempio, si assiste ad un continuo conflitto tra stato e chiesa. Grazie per il tuo intervento. Vito
 
lightdew
lightdew il 30/01/08 alle 21:10 via WEB
complimenti per il post, dew
 
 
svitol5
svitol5 il 31/01/08 alle 09:54 via WEB
Grazie Dew, una buona giornata a te. Vito
 
upmarine
upmarine il 30/01/08 alle 23:11 via WEB
Mi piacerebbe spendere una serata a discorrere con te sull'argomento. Sarebbe una cosa costruttiva, almeno per me. Ed infatti le mie posizioni le ho anche portate in pubblico sul mio blog. Poi tu mi hai letto nel pensiero perché anch'io stavo per scrivere qualcosa sulla trasmissione ottoemezzo con il Cardinale Ruini ospite. Ed avrei scritto che, guarda un po', Ferrara, con la sua antipatia, riesce a farmi diventare simpatico anche sua Eminence. Ed infatti ho trovato il suo modo di intervenire molto equilibrato e degno di altissima considerazione. Compresa la sua affermazione di non ingerenza della Chiesa nella politica italiana, se quest'ultima esistesse. Il problema, caro Vito è che a volte certi uomini di Chiesa infieriscono sulle debolezze della società civile. Per me, comunque, il prelato più simpatico resta Tonini Ersilio. Ciao. UP.
 
 
svitol5
svitol5 il 31/01/08 alle 10:03 via WEB
Ah, bella questa sulla politica italiana ... Il problema grosso è questo moltiplicarsi di presunti politici cattolici che non hanno nulla a che fare con gli insegnamenti del Vangelo (incoerenza pubblico-privato) e, soprattutto, dei cosiddetti atei-devoti (oppure teocon) alla Ferrara. Sono molto fastidiosi nelle loro esternazioni pro-famiglia e pro-papa, e mi meraviglio che la Chiesa ancora non abbia detto una sola parola per queste "pecore ipocrite". Hai sentito che in Canada, dopo l'approvazione della legge sul matrimonio tra omosessuali, 2 cardinali sono andati a protestare in Parlamento? Beh, fortunatamente da noi l'unico caso è stato quando il papa precedente era andato in parlamento ad invocare una legge di indulto ... La quale poi, tramite Mastella e tutto il parlamento successivo, è stata promulgata con le note conseguenze ... Ciao Up, grazie per il tuo commento. Mi dispiace di averti tolto un argomento, a risentirci .. Vito
 
amoon_rha_gaio
amoon_rha_gaio il 31/01/08 alle 08:49 via WEB
io invece più che commentare il tuo post, per altro ben scritto e di cui ti faccio i complimenti, mi limito ad osservare come il paladino della cattolicità sia diventato quel giuliano ferrara...non molto tempo fa laico e comunista. ok che le idee delle persone nel tempo possono cambiare ...ma un nero non può diventare un bianco (tranne michael jackson!). Ciao
 
 
svitol5
svitol5 il 31/01/08 alle 10:07 via WEB
Ferrara ha saltato molti fossi e steccati. Da esponente più radicale del PCI a pretoriano di Craxi nel PSI. Poi con Forza Italia ed ora come paladino della conservazione della cattolicità italiana. Gli riconosco una intelligenza e sagacia fuori dal comune, ma spesso nella sua trasmissione si dimostra molto forte con i deboli e debole con i forti. Ciao e grazie per i complimenti. Vito
 
a_tiv
a_tiv il 31/01/08 alle 13:41 via WEB
caro Vito...penso che tu sia molto severo con Giuliano Ferrara. Non penso di dirti niente di nuovo se affermo che il suo metodo non è quello di compiacere ma di provocare. In questo è tra i pochi veri giornalisti di inchiesta italiani. Sposare una causa difficile, da laico e non credente, per stimolare un dibattito utile è molto più proficuo che fare processi mediatici, come siamo abituati a sorbire in Italia e spesso in modo arbitrario e offensivo, per compiacere platee di forcaioli e di antipolitica. Meglio un laicismo dubbioso che una missione ideologica. Io Ferrara l'ho incontrato negli anni 80 ad un congresso del PLI mentre in disparte, solitario, seguiva gli interventi alla tribuna. Pensavo che stesse per lavoro, ma non era così...era interessato al pensiero liberale. Ho pensato già allora che il liberalismo fosse la scuola della storia e della politica e lo penso tuttora. Per tornare alla questione, da laico, penso che affrontare le grandi questioni etiche della vita, con severità e giudizio, sia importante per puntualizare che il confronto sui diritti civili non si esaurisce nelle piazze, e tra gli slogan, ma richiede momenti di serietà e di riflessione, coinvolgendo gli uomini portatori di saggezza e responsabilità. Un plauso quindi a Ferrara che si impegna, controcorrente, a cercare di capire e far ragionare. Ciao! Vito N.B.: la trasmissione non l'ho vista e quindi nel merito non posso esprimermi.
 
 
svitol5
svitol5 il 31/01/08 alle 15:01 via WEB
Caro Vito, sarò molto severo con Ferrara, ma nonostante tutto Ottoemezzo è una delle poche trasmissioni di talk-show politico che seguo quasi assiduamente. Mi dirai, ma perché la vedi visto che Ferrara ti sta così antipatico? Ebbene la seguo soprattutto perché NON è un talk-show stile Ballarò o Annozero; è un dibattito pacato, sereno ed a Ferrara riconosco soprattutto intelligenza e chiarezza. Ma non negherai, spero, che ha attinto a piene mani dal trasformismo politico ed intellettuale, come molti personaggi che da sinistra sono passati a destra. Bisogna anche dire che quando incontra personaggi dal pensiero "forte", come Eugenio Scalfari l'altra sera, allora è meno pungente, ma va bene lo stesso. Grazie per la tua testimonianza. Ciao Vito
 
   
a_tiv
a_tiv il 31/01/08 alle 17:51 via WEB
Caro Vito... pensi che il suo sia trasformismo e non maturazione intellettuale? E' nato tra i comunisti, ha frequentato gli ambienti del vecchio pci, il papà è stato direttore, tutto d'un pezzo, dell'Unità. Avrebbe persino fatto carriera folgorante nel pci, prima, e poi nelle sue trasformazioni....ops...trasformazioni=attività svolta da trasformisti. Ferrara invece andava maturando una coscienza più liberale...molto prima che per convenienza tali si definissero D'Alema e Veltroni. Ma anche come capacità ed intelligenza, Ferrara è ad un altro livello. Lo confermo sei molto severo con Ferrara. Ciao...Vito
 
     
svitol5
svitol5 il 01/02/08 alle 16:17 via WEB
Come ho detto sopra non ho mai messo in dubbio le sue capacità intellettive, quello che ribadisco, dopo che l'ho visto ancora ieri sera nella puntata dedicata alle primarie americane, che, a volte si dimostra molto arrogante e supponenente. La sua frase tipica è questa: " ... questo è perché voi giornalisti di sinistra siete sempre faziosi ...". Guardati qualche puntata di Ottoemezzo e poi mi rifarai sapere. Ciao Vito
 
bil37
bil37 il 31/01/08 alle 13:52 via WEB
Ciao Vito, nn posso che farti i miei complimenti per l'intelligenza e la delicatezza con cui hai affrontato un problema così complesso. Buona giornata..Paolo
 
 
svitol5
svitol5 il 31/01/08 alle 15:01 via WEB
Grazie Paolo, una buona serata anche a te. Ciao Vito
 
luce1001
luce1001 il 31/01/08 alle 16:06 via WEB
Eccomi da te...Piu' veloce della LUCE (battutina) ;o) una buona serata..e un abbraccio affettuoso.LUCE
 
eccomiqui4
eccomiqui4 il 31/01/08 alle 23:13 via WEB
Ciao Vito ... avevo già pensato di scrivere un post sul tema nel mio blog e forse lo farò appena ho un po di tempo a disposizione per un post 'da discutere'. Per ora in poche parole: Chi decide di fare un aborto di certo non lo farà per scherzo. E un figlio indesiderato non avrebbe una buona vita (ripenso a tante notizie di bimbi maltrettati perchè nati 'per caso', ripenso ad un mio post che parlava di una donna che uccideva 5(!!!!) figli appena nati. Un tema da discutere per ore infatti. Quel che mi dico è che una donna dovrebbe poter scegliere. Un uomo ... creatore (e non dico padre) se ne va ... e lei rimane con i suoi problemi economici e non solo. Un figlio una volta nato non è sempre e soltanto gioia. Ora mi fermo ... Un caro saluto ..Helga
 
 
svitol5
svitol5 il 01/02/08 alle 16:13 via WEB
Cara Helga, capisco ciò che pensi, ma ti ribadisco che l'aborto non è un diritto. Il diritto della donna è semmai la possibilità concreta di essere madre con un figlio accettato sia per quanto riguarda la parte economica che in quella mentale. Aiutare la donna deve essere un principio fondamentale non solo da parte della Chiesa, ma soprattutto dello Stato che si deve far carico di attuare in pieno la legge e non applicarla a metà. Buon fine settimana. Vito
 
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Un blog di: svitol5
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Sant'Ambrogio - padre della Chiesa (339 - 397 d.C.)

 

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