IL DUBBIO

La vita non è fatta solo di terra da arare o produttiva, ma anche di montagne di sogni e di sotterranei di dolore ¨ Abraham Heschel

 

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"Quando il potere spinge l'uomo all'arroganza, la poesia gli ricorda i suoi limiti. Quando il potere restringe il campo dei suoi interessi, la poesia gli ricorda la ricchezza e diversità della sua esistenza. Quando il potere corrompe, la poesia purifica"

John Fitzgerald Kennedy - pochi mesi prima di essere assassinato ...

 

DEDICATO ALLA CLASSE POLITICA ITALIANA

"Bisogna sempre tener presente questi due principi: primo, agire unicamente secondo ciò che ti suggerisce il bene dell'umanità; secondo, cambiar parere se trovi qualcuno capace di correggerti, rimuovendoti da una certa opinione. Questo nuovo parere, comunque, deve sempre avere una ragione, come la giustizia o l'interesse comune, ed esclusivamente tali devono essere i motivi che determinano la tua scelta, non il fatto che ti sia parsa più piacevole o tale da procurarti maggior gloria."
Tratto dai "Ricordi dell'imperatore Marco Aurelio (121-180 D.C.)

 

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Il 25 Aprile ed il valore della Libertà ....

Domani, 25 Aprile, si festeggerà il 63° anniversario della fine della 2° Guerra Mondiale e liberazione dell’Italia dall’occupazione nazi-fascista.

Tralasciando ogni frase retorica o di circostanza, resterebbe da capire se effettivamente questa festa è un patrimonio condiviso ed accettato da tutti oppure appartiene solo ad una parte politica che se ne è appropriata in maniera indebita. Sono oramai anni che tale ricorrenza si svolge tra le polemiche, dibattiti e tante incertezze sulla ricostruzione storica di come si sono svolti realmente i fatti.

Va molto di moda, ultimamente, parlare di “guerra civile” per identificare la Resistenza partigiana come di una combattimento solo tra italiani, come nella guerra civile spagnola. In realtà questo paragone non regge in quanto ci fu comunque uno scontro tra soldati e combattenti italiani contro gli invasori tedeschi fiancheggiati dai repubblichini fascisti della Repubblica di Salò.

Il grosso guaio è anche che la Storia viene fatta dai vincitori, quindi, per molti anni sono stati tenuti nascosti gli innumerevoli eccidi compiuti dai partigiani comunisti, anche dopo il 25 Aprile, nel cosiddetto “triangolo della morte” e la tragedia delle foibe.

Bisogna anche dire, ad onor del vero, che con l’equiparazione delle parti non si fa un buon servizio né alla storia e né al cittadino. E’ stato Mussolini, e con lui il fascismo, che ci ha portato ad una alleanza con Hitler, osteggiata anche negli ambienti vicini al Duce, ed a quella guerra disastrosa, prevedibilissima negli esiti visto la scarsa preparazione ed equipaggiamenti obsoleti del nostro esercito.

Ma in realtà sono stati pochissimi quelli che hanno analizzato con vera obiettività quei fatti senza essere accusati di “revisionismo storico e reazionario”..

Il “revisionismo” è stata sempre l’accusa rivolta a chi, nel bene o nel male, ha cercato di studiare ed approfondire dei fenomeni storici che nel tempo rischiavano di diventare solo simbolo della retorica nazionale della Repubblica nata dalla Resistenza. La resistenza partigiana non fu un fenomeno di massa e non lo poteva nemmeno essere visto anche il consenso che aveva avuto la dittatura fascista, costruita soprattutto sul culto di una personalità forte quanto ambigua come era quella di Benito Mussolini. A tal riguardo ci si è sempre domandati del fatto se il periodo del ventennio fascista fosse da considerarsi come uno Stato totalitario o meno.

Ho letto un’intervista, sul Corriere della sera, dello storico Giovanni Sabbatucci che parla del fascismo come “totalitarismo imperfetto”, a differenza del nazismo hitleriano e del comunismo staliniano. Qual è il motivo? Semplice, anche se c’era una forte spinta, gli ostacoli alla piena attuazione della dittatura furono molto forti, a cominciare dalla monarchia e dalla chiesa cattolica. Uno Stato in cui ad un certo punto il re può chiamare i carabinieri e far arrestare il Duce non si può definire pienamente totalitario. C’era effettivamente molta differenza con la Germania nazista e l’Unione Sovietica., in cui i regimi controllavano e pervadevano ogni singolo apparato della nazione.

Ma con questo non voglio assolutamente sminuire quello che fu comunque una dittatura che distrusse le libertà personali, di opinione e fece delle leggi razziali la sua più abietta e vergognosa imitazione del regime nazista.

La Resistenza al fascismo fu quindi molto particolare e composita nelle sue espressioni. Le sue radici stavano nella ventennale opera di opposizione condotta in Italia e fuori dall’Italia da una minoranza di uomini e donne di idee politiche molto diverse che l’avversione alla dittatura fascista aveva finito per avvicinare. Fu anche una sorta di riscatto che contribuì alla nascita del nostro stato democratico e della nostra tanto bistrattata Costituzione.

Togliendo i gruppi di più chiara ispirazione marxista, fu anche ispiratrice di libertà: un valore che era scomparso da molti anni e che ancora noi italiani non riusciamo appieno ad apprezzare. A tal proposito riporto una riflessione di Mons. Ravasi:

“Il mondo intero aspira alla libertà, eppure ogni creatura ama le sue catene. Questo è il primo paradosso e il nodo inestricabile della nostra natura. La libertà non è una cosa che si possa dare; la si deve conquistare e ciascuno è libero quanto vuole esserlo”

La festa nazionale della Liberazione mi spinge a riflettere su uno dei temi capitali dell'essere persona, quello appunto della libertà. Lo faccio con due note di autori molto diversi tra loro, che ebbero però nella loro vita una fase di lotta per questa preziosa realtà umana. Il primo è Sri Aurobindo (1872-1950), maestro spirituale indiano che combatté per l'indipendenza del Bengala e che poi si dedicò a integrare l’induismo con la psicanalisi occidentale. Il paradosso che egli segnala nella sua opera “Prospettive e pensieri” è indiscutibile: molti hanno la bocca piena della parola “libertà”, ma contemporaneamente condizionano sottilmente gli altri in mille modi e forse essi stessi sono vincolati dalle catene dell'avere, dell'egoismo, del successo, del vizio. E' per questo che l'altro autore, lo scrittore afro-americano James Baldwin (1924-1987), che si era battuto per i diritti civili delle minoranze negli Usa, dichiara nell'opera “Nessuno sa il mio nome” che la libertà deve essere pazientemente conquistata attraverso una liberazione che parte dalle coscienze. Ci può essere, infatti, uno stato esteriore di autonomia che non ha però riscontro nell'anima e nella volontà della persona. Non per nulla è proprio nelle democrazie che a un tasso alto di libertà politica non corrisponde un'altrettanta qualità interiore di indipendenza perché mille sono i condizionamenti subdoli che ottundono la mente e la volontà, il pensiero e le scelte profonde.

 

Aggiungo quindi che la libertà non è data una volta per tutte, ma deve essere plasmata ogni giorno e non solo come un fatto esteriore. Ne ho parlato anche in un mio vecchio post in cui ritenevo e ritengo ancora che il valore della libertà dovrebbe essere coltivato ed insegnato, soprattutto a scuola come educazione civile e civica, come senso di rispetto, di fratellanza, di pace e soprattutto di valore condiviso tra noi Italiani.

Sarebbe veramente utile che anche tutti i leader politici italiani, Berlusconi e Veltroni in testa, festeggiassero insieme questa giornata del 25 Aprile, come superamento delle divisioni ideologiche e condivisione dei valori comuni.

Ma, purtroppo, è solo e rimarrà semplice utopia.

Quindi, amiche ed amici cari, auguro a tutti voi un sereno e LIBERO 25 Aprile

Vito

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I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
>> RESISTENZA su Sale del mondo
Ricevuto in data 25/04/08 @ 08:39
E fù scritta sui muri anche sè proibito, diffusa sui giornali anche sè proibito, gridata su tutte...
>> 25 APRILE.. su saper sorridere..
Ricevuto in data 25/04/08 @ 11:25
SAN MARCO     Mi piace ricordare,oggi, 25 aprile, che oltre alla ricorrenza che tutti festeggiamo...

 
Commenti al Post:
luce1001
luce1001 il 24/04/08 alle 11:59 via WEB
Buongiorno Vito,grazie di cuore per la tua presenza e amicizia,si va meglio perche' non deve essere una nullita' a rovinare i miei giorni..ho un bambino meraviglioso che non voglio solo guardarlo..VOGLIO VIVERLO! un grande abbraccio..e un sorriso per te LUCE. ^____^
 
gioe.rita
gioe.rita il 24/04/08 alle 14:56 via WEB
Buongiorno caro Vito,è con immenzo piacere ke passo a salutare i miei amici... Ti auguro un sereno proseguimento gg...e una felice serata,un abbraccio con affetto,rita... Kiss!! ciao
 
mareadentro
mareadentro il 24/04/08 alle 16:46 via WEB
Ciao, carissimo Vito...grazie per gli auguri e per il tuo passaggio silente da me..Eccomi qui, a portarti i miei auguri di ottimo week end luuuuungo luuuungo..Un abbraccio..Fede
 
polly_blog
polly_blog il 24/04/08 alle 17:26 via WEB
Buon 25 aprile anche a te Vito...e speriamo che questa "liberazione"...ARRIVI....
 
bil37
bil37 il 24/04/08 alle 18:23 via WEB
Ciao Vito, l'analisi storica della dittatura fascista e della conquista sofferta della libertà è molto interessante. Purtroppo la dittatura, quale che sia, si nutre della forza militare e di tante, troppe connivenze con apparati politici e religiosi. Il culto della personalità affascina e soggioga le masse impaurite ed è difficile estirpale questo male, se non con un atto rivoluzionario o militare. Ovviamente la Resistenza non fu un fenomeno indolore, anzi ci furono degli episodi criminosi, delazioni, stupri, omicidi contro chi veniva sospettato di avere delle relazioni col Regime. Le guerre, le dittature, comportano anche queste atrocità. La Resistenza come movimento per la libertà, mantiene perciò inalterato tutto il suo grande valore. Buona 25 aprile e a presto :) Paolo
 
 
svitol5
svitol5 il 29/04/08 alle 14:52 via WEB
Grazie Paolo per il tuo ottimo intervento: aggiungo che l'importante è non strumentalizzare il valore della Resistenza come purtroppo in Italia spesso si fa .... Vito
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 25/04/08 alle 03:09 via WEB
La tua idea di libertà, nel senso dell'importanza che può avere nella vita di ognuno di noi, non può essere universale. Ha un valore che dipende fortemente dalla condizione sociale, economica e culturale dell'individuo. Non faccio fatica ad immaginare che certe moltitudini si lascino soggiogare dall'autorità per necessità, anche nella prospettiva di ricevere un posto di lavoro. Vedi l'esercito della manovalanza di mafia e camorra. Quindi, molta gente piega, volente, il capo a chi assicura almeno la sopravvivenza. Che poi non siano i "dittatorelli di turno" gli artefici della tenue sicurezza poco importa. L'importante è che siano abili nell'arte di illudere. Tre ragioni di accettazione della dittatura sono: paura, esasperazione, tornaconto. Qualcuno ci sarà pure dall'altro lato.
 
 
svitol5
svitol5 il 29/04/08 alle 14:55 via WEB
Ciao Up, hai ragione, effettivamente credo che ci si senta molto più liberi quando non si hanno problemi materiali che ti possano condizionare la vita. D'altronde lo diceva anche Che Guevara che a pancia vuota non si possono fare grandi elucubrazioni filosofiche. Vito
 
luce1001
luce1001 il 25/04/08 alle 12:37 via WEB
Buongiorno ,buon 25 aprile..un'abbraccio grande.LUCE
 
lara382
lara382 il 27/04/08 alle 10:14 via WEB
Ngiornoooo e buona domenica:-)))
 
luce1001
luce1001 il 27/04/08 alle 11:46 via WEB
Serena domenica amico caro.Un'abbraccio.LUCE
 
gioe.rita
gioe.rita il 27/04/08 alle 20:02 via WEB
Ciao caro Vito!!! ti auguro una serena serata,e inizio settimana...un sorriso e abbraccio,rita
 
luce1001
luce1001 il 28/04/08 alle 12:38 via WEB
Buongiorno caro amico,ti auguro una serena giornata e una meravigliosa settimana.Luce
 
dianavera
dianavera il 29/04/08 alle 20:46 via WEB
Kurt Marti----------------------------------- rosa luxemburg ============================================ una piccola donna claudicante ha scritto nel libro genealogico di questo secolo: “libertà solo per chi appoggia il governo solo per i membri di un partito – per quanto numerosi – non è libertà libertà è sempre soltanto la libertà per chi la pensa in modo diverso” la piccola donna claudicante è stata assassinata Traduzione di Annarosa Azzone Zweifel
 
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Un blog di: svitol5
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Sant'Ambrogio - padre della Chiesa (339 - 397 d.C.)

 

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"Partì la goccia dalla sua patria, trovò una conchiglia, vi entrò e divenne perla. O uomo, viaggia da te stesso in te stesso, perché da un simile viaggio la terra diventi oro purissimo"

Gialal Al-Din Rumi - poeta (1207 - 1273)

 

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