IL DUBBIO

La vita non è fatta solo di terra da arare o produttiva, ma anche di montagne di sogni e di sotterranei di dolore ¨ Abraham Heschel

 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: svitol5
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 62
Prov: AP
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Ottobre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 55
 

LA POESIA

"Quando il potere spinge l'uomo all'arroganza, la poesia gli ricorda i suoi limiti. Quando il potere restringe il campo dei suoi interessi, la poesia gli ricorda la ricchezza e diversità della sua esistenza. Quando il potere corrompe, la poesia purifica"

John Fitzgerald Kennedy - pochi mesi prima di essere assassinato ...

 

DEDICATO ALLA CLASSE POLITICA ITALIANA

"Bisogna sempre tener presente questi due principi: primo, agire unicamente secondo ciò che ti suggerisce il bene dell'umanità; secondo, cambiar parere se trovi qualcuno capace di correggerti, rimuovendoti da una certa opinione. Questo nuovo parere, comunque, deve sempre avere una ragione, come la giustizia o l'interesse comune, ed esclusivamente tali devono essere i motivi che determinano la tua scelta, non il fatto che ti sia parsa più piacevole o tale da procurarti maggior gloria."
Tratto dai "Ricordi dell'imperatore Marco Aurelio (121-180 D.C.)

 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Ottobre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 55
 

ULTIMI COMMENTI

Impegnatevi di più con i post non posso essere l'unico...
Inviato da: cassetta2
il 05/10/2020 alle 09:30
 
ti ringrazio, ci proverò
Inviato da: svitol5
il 05/02/2017 alle 21:35
 
mi spiace molto leggere di questa tua storia. Ci...
Inviato da: amoon_rha_gaio
il 02/02/2017 alle 12:13
 
ok mi ci vorrà del tempo per andare a regime, ma non mi...
Inviato da: svitol5
il 03/12/2016 alle 20:22
 
Ciao Vito, mi fa piacere che hai ripreso l'attività...
Inviato da: Massimo
il 03/12/2016 alle 09:44
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

Tellina640lightdewluciana.castagnolacarlopicone1960vincenzo.cottonfzalfagiannicarrieroAlepiano23godsangelsamoon_rha_gaioemoticon1970greciansrosawebcassetta2anna_silvestro
 

I MIEI BLOG AMICI

- MONICA
- Ginevra...
- Sconfinando
- Polly_Blog
- Io, a volte
- A Room of Ones Own
- le ali nella testa
- nuvola viola
- Eccomiqua
- Attimi
- linee
- SABRINA
- LOLIMPO
- Comunicare
- emozioni
- pescatore di stelle
- Anilina days
- La vita quotidiana
- Sale del mondo....
- Il Libero Pensiero
- Sabrinas World
- PENSIERI IN LIBERTA
- VIOLEMMA
- Parole non dette...
- Abbandonare Tara
- serenix
- Il mondo per come va
- dianavera
- VOGLIA DI EMOZIONI
- NETTUVIANA
- saper sorridere..
- non cerco nessuno...
- ilBlogdellaProf
- Raggio di Sole
- il senso della vita
- BLOGGO NOTES
- ECCOMI....
- TUTTO PUOSUCCEDERE
- Il Demiurgo Cattivo
- Espressioni
- Maxsos Blog
- Incancellabile
- Pensieri ed Emozioni
- Luomo illustrato
- Immagini dal mondo
- sciolta e naturale
- back to black
- bruno14
- il mese delle rose
- anima
- Andata e ritorno
- I colori del NERO
- Musica e tv
- ALESSIA
- iHAVEaDREAM
- NIENTE DI PERSONALE
- EMBRIOBLOG
- RIVERBERO DANIMA
- LA TANA DEL COYOTE
- Elsewhere Perhaps
- ventididestra
- bippy
- ALCHIMIA
- tante hontas
- Tra cielo e mare
- Il vero s&egrave;
- ESSENZE DI LUCE
- lascia che sia....
- tra sogno e realt&agrave;
- Solo per Te
- LIBERA_MENTE
- SOTTO ZERO
- Uno sguardo oltre ..
- PENSIERI DI LUCE
- PENSIERI E PAROLE
- Risveglio Interiore
- SCUSA SE MI INCAZZO
- ci provo...
- LaMagaDahut
- commentiamo
- Scintille
- loro:il mio mondo
- ALTITUDINE
- antonia nella notte
- facciamo due passi..
- Ecoverde
- LA SFIDA
- DOLCISSIMO
- nuvole
- Linsorgente
- ^_^ Blog notes ^_^
- il paradiso perduto
- RILEGGIAMOLI
- il mondo di Khnum
- come le nuvole
- Canto lamore...
- Bizzoca Maledetta
- Fidati Attimi
- Effetti collaterali
- TRA CIELO E TERRA
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

« IL NATALE E ... LA FELICITA'27 GENNAIO – GIORNO DELL... »

BENEDETTO CRAXI: Statista o ... mariuolo?

Post n°211 pubblicato il 22 Gennaio 2010 da svitol5
 

Scusate per la lunga assenza dal mio e dai vostri blog ma tra ferie, vacanze, lavoro ecc. non ho avuto modo e voglia di riprendere.

Sono trascorsi 10 anni dalla morte del leader socialista che ha molto diviso e tuttora divide un paese anche e soprattutto per le vicende giudiziare che hanno accompagnato l’ultima parte della sua vita politica.

Non voglio comunque entrare nel merito delle sue eventuali malefatte: ci sono state delle sentenze definitive che hanno parlato molto chiaro. A suo vantaggio bisogna anche dire però che, al contrario del primo ministro attuale, non fece leggi “ad personam” stravolgi-ammazza processi. Semplicemente scappò via come un latitante qualsiasi. Ma non è questo il punto su cui vorrei soffermarmi.

Uno statista è anche una persona a cui si debbano attribuire meriti condivisi di politica economica, interna ed estera.

Per quanto riguarda la politica interna ed estera ne parla molto dettagliatamente l’articolo di Sergio Romano qui di seguito. Per la parte economica, invece, farei a meno sinceramente degli slanci entusiastici di qualche nostalgico riguardo all’abolizione della scala mobile con la conseguente riduzione dell’inflazione.

Questo indubbiamente fu positivo, ma non fu seguito da un’altrettanta attenta gestione della spesa pubblica, del debito e del carico fiscale i quali raggiunsero livelli notevolissimi e di cui paghiamo ancora le conseguenze.

In quel periodo anche le altre grandi nazioni si indebitavano, ma, allo stesso tempo, riuscivano a fare opere pubbliche ed infrastrutture che in Italia ancora oggi ci sognamo.

Quindi l’equazione “Craxi sarà stato anche disonesto ma ha fatto cose molto buone …” è priva di qualsiasi fondamento politico e matematico.

Ricordo perfettamente quegli anni, i mitici anni 80. Quelli della cosiddetta “Milano da bere” in cui imperava lo yuppismo rampante misto ad una sorta di irresponsabilità soprattutto verso le future generazioni.

Ma non possiamo certamente scaricare tutte le colpe su Craxi. Evidentemente le sue politiche economiche furono possibili anche e soprattutto grazie alla complicità dell’intera classe dirigente dell’epoca. Non c’era solo Bettino, c’erano Forlani, De Mita, Andreotti, Formica, De Michelis con annessi tutti i sindacati dell’epoca. Si instaurò il cosiddetto “socialismo dei furbi” con vasta presenza statale, prebende per i potenti ed i politicamente connessi, con pesante tassazione per tutti gli altri.

Insomma un’economia con gli imprenditori al servizio della politica. Fortunatamente negli anni 90, grazie anche ai vincoli di bilancio, le cose non sono peggiorate ma comunque l’Italia si è ritrovata in una situazione di alto debito, alta spesa ed alta tassazione dalla quale ancora non siamo riusciti ancora ad uscire.

Quindi non possiamo dire nessuna cosa buona di lui? Certo che sì: non era sicuramente peggiore del resto della classe politica del periodo. Lui fu spazzato via da tangentopoli, gli altri no.

La bella lettera che il presidente Napolitano ha fatto alla moglie risente molto dell’amicizia e della vicinanza politica che i due ebbero in quegli anni (Napolitano apparteneva alla corrente “Migliorista” del PCI, improntata all’accordo con il PSI).

Non credo che possa aggiungere e né togliere di più di quello che, secondo me, poteva diventare un grande statista ….

Infatti poteva  …

Dieci anni fa moriva BETTINO CRAXI

IL RITRATTO DI UN LEADER

Vi sono molti italiani per cui il caso Craxi è ancora, e deve restare, esclusivamente giudiziario. Pensano che non abbia senso chiedersi se abbia avuto e quali siano stati i suoi meriti politici. Ritengono che le condanne, nei due processi in cui fu imputato, contino più di qualsiasi altra considerazione. Credo che commettano un errore. Non possiamo ridurre la vita di Craxi al suo epilogo giudiziario senza rinunciare a comprendere un intero periodo della storia nazionale. Craxi fece in quegli anni alcune battaglie politiche. Ignorarle significa implicitamente dare partita vinta ai suoi avversari. Piaccia o no Bettino Craxi va discusso e giudicato, anzitutto, sulla base dei suoi programmi e delle sue iniziative.

Il suo principale obiettivo fu quello di rompere l’asse fra democristiani e comunisti che si era formato dopo le elezioni politiche del 1976. Era un obiettivo legittimo. Fra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta i partiti socialisti europei ebbero un ruolo determinante, anche se non sempre egualmente positivo, nella vita politica dei loro Paesi. Il laburista James Callaghan fu Primo ministro della Gran Bretagna dal 1976 al 1979. Bruno Kreisky fu cancelliere dell’Austria dal 1970 al 1983. Andreas Papandreou fu Primo ministro della Grecia dal 1981 al 1989. François Mitterrand fu eletto alla presidenza della Repubblica francese nel 1981 e rimase all’Eliseo per quattordici anni. Felipe Gonzalez governò la Spagna dal 1982 al 1996. Willy Brandt si dimise per un oscuro affare di spionaggio nel 1974, ma fu presidente dell’Internazionale socialista sino al 1992. Soltanto in Italia i socialisti, divisi in due partiti e in mezza dozzina di correnti, sembravano condannati a un ruolo subalterno.

Esisteva quindi una anomalia italiana che Craxi cercò di correggere a favore del suo partito. Lo fece avanzando proposte e sollevando problemi che erano stati sino ad allora ignorati o evitati. Capì che il sistema politico si era inceppato e ne propose la riforma con la elezione diretta del presidente della Repubblica. Capì che non era possibile lasciare le sorti dell’economia nelle mani di un sindacato per cui il salario era una «variabile indipendente», e vinse il referendum sulla scala mobile. Capì che la sicurezza dell’Italia dipendeva dal rapporto con gli Stati Uniti, e ribadì gli impegni presi dal governo Cossiga sulla dislocazione dei missili Cruise a Comiso; ma tenne testa agli americani nella vicenda di Sigonella, dopo il dirottamento dell’Achille Lauro, e riuscì a farlo senza pregiudicare i suoi rapporti con il presidente Ronald Reagan. Capì l’importanza dell’integrazione europea e guidò il fronte europeista contro Margaret Thatcher al Consiglio europeo del Castello Sforzesco nel giugno 1985.

Capì che occorreva modernizzare i rapporti con la Chiesa cattolica e firmò con il cardinale Casaroli il Concordato del 1984. Sostenne il dissenso nell’Unione Sovietica e nelle democrazie popolari. E tentò infine di dare al partito socialista, grazie al culto di Garibaldi, un’ascendenza risorgimentale. La campagna per il «socialismo tricolore» fu anzitutto un’operazione culturale, ma le sue ricadute politiche furono complessivamente positive. Una delle sue caratteristiche più discusse fu quella che venne definita, con un termine ingiustamente spregiativo, decisionismo. Oggi, dopo l’importanza assunta da alcune personalità nella vita politica dei maggiori Paesi democratici dovremmo riconoscere che Craxi capì qual fossero, soprattutto in un’epoca di grandi modernizzazioni, le responsabilità di un leader. Ma lo stile craxiano del potere produsse anche conseguenze che non è possibile ignorare o sottovalutare. La prima fu il brusco aumento del debito pubblico, una colpa a cui i governi successivi non vollero o non poterono rimediare. La seconda fu Tangentopoli, vale a dire un sistema di finanziamenti illeciti che inquinò la vita politica nazionale ed ebbe effetti perversi sul bilancio dello Stato. Sono i meriti di Craxi, paradossalmente, che rendono queste colpe particolarmente gravi. Un modernizzatore deciso e intelligente non avrebbe dovuto permettere la costruzione di una macchina che era in effetti il contrario della modernità. Esiste una evidente contraddizione tra le ambizioni riformatrici di Craxi e un sistema che antepone la clientela al merito, il pagamento di una tangente alla qualità dell’opera. Non ho mai pensato che Craxi potesse essere considerato il solo responsabile di un tale fenomeno. Ma le responsabilità di un leader sono tanto maggiori quanto più grandi sono le sue ambizioni e i suoi programmi. Gli storici non potranno riconoscere i suoi meriti senza constatare al tempo stesso i suoi errori.

Sergio Romano 

 
Rispondi al commento:
tigerag
tigerag il 22/01/10 alle 19:19 via WEB
Caro Vito innanzitutto ben ritrovato. grazie per questo post che fa chiarezza nella propaganda di certi politici e media alla corte del padrone che giocano anche la carta del riscatto di Craxi, vedendo in questo una buona possibilità per giustificare le loro continue malefatte e menzogne. Al contenuto del tuo post aggiungerei solo che tutti quei signori che hai nominato, compreso Craxi, si sono anche macchiati dell'abominevole condanna a morte dell'On. Aldo Moro. Ti saluto caramente sperando di leggerti presto. Alessandra
 
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 
 
 

INFO


Un blog di: svitol5
Data di creazione: 18/05/2007
 

LA NAVIGAZIONE DELLA VITA

"Il Signore ci conceda di navigare con vento favorevole su una nave veloce, di sostare in porti sicuri, di non conoscere prove più gravi di quanto possiamo sostenere, di non incorrere nei naufragi della fede, di possedere una calma profonda e, nel caso che qualche evento sommuova contro di noi i flutti di questo mondo, di avere vigilante al timone il Signore Gesù il quale plachi la tempesta e stenda sul mare la bonaccia"

Sant'Ambrogio - padre della Chiesa (339 - 397 d.C.)

 

LA GOCCIA E LA PERLA

"Partì la goccia dalla sua patria, trovò una conchiglia, vi entrò e divenne perla. O uomo, viaggia da te stesso in te stesso, perché da un simile viaggio la terra diventi oro purissimo"

Gialal Al-Din Rumi - poeta (1207 - 1273)

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ECONOMIA E VALORI UMANI

"Spero che non sia lontano il giorno in cui l'economia occuperà quel posto di ultima fila che le spetta, mentre nell'arena dei sentimenti e delle idee saranno protagonisti i nostri problemi reali: i problemi della vita, dei rapporti umani, del comportamento, della religione"


John M. Keynes - economista (1883 - 1946)

 

LE NOSTRE CATENE

"Se nel secolo scorso si diceva che la maggioranza dell'umanità non aveva niente da perdere, tranne le sue catene, oggi bisogna dire che la maggioranza crede di possedere tutto grazie alle sue catene di cui non s'accorge"

Gunther Anders - filosofo (1902 - 1992)

 

ESSERE CREATIVI

"Se la vostra vita quotidiana vi sembra povera, non l'accusate. Accusate invece voi stessi perché non siete abbastanza poeti da evocare la ricchezza interiore, poiché per un creatore non esistono luoghi poveri e indifferenti"
Rainer Maria Rilke - poeta (1875-1926)

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963