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EQUILIBRISMI INSTABILI

Post n°379 pubblicato il 18 Dicembre 2020 da carloreomeo0

C’è chi dice che le linee guida del governo per tentare di contrastare il diffondersi dei contagi siano tentennanti, contraddittorie, confusionarie, caotiche, in quanto non seguono nessuna logica. Chi dice questo dice il vero, ma comprendo anche che possa non essere facile definire delle regole logiche e precise quando ci sono troppi interessi contrastanti da salvaguardare, troppe categorie da tutelare o meglio da tentare di tutelare e che diventi estremamente difficile seguire una linea retta quando gli equilibri sono instabili. Sarò anormale, ma da osservatore apolitico, non sono un fan di questo governo, io una logica in tutto questo però la vedo. Vedo un governo che sta tentando di salvare capra e cavoli, l’economia e la salute pubblica, compatibilmente con una pandemia in atto e i blocchi, le chiusure da essa derivanti e inevitabili. Vedo un governo che appena tenta di allentare i divieti, perché si rende perfettamente conto che la prospettiva di un Natale blindato è frustrante, si ritrova con le strade delle principali città sovraffollate.

C’è chi giustifica il tutto dicendo che la percezione del rischio non è uguale per tutti. Io più che di percezione del rischio parlerei di soglia di menefreghismo, nel senso: io non ci credo al virus oppure ci credo ma anche se lo prendo le mie condizioni fisiche mi fanno supporre che per me sarà una semplice influenza e me ne frego di chi potrei contagiare, me ne frego se magari tra essi c’è chi ha patologie in essere gravi e che potrebbe rimetterci la vita. Qui non si parla più di buonsenso, ma di un senso civico e di  un rispetto del prossimo, da troppo tempo assenti. Qui c’è gente con il cervello perennemente in stand by, tanto che se domani Conte scrivesse un DPCM in cui dichiara che le festività ognuno potrà festeggiarle dove più gli pare e con quanti parenti amici e conoscenti vuole, che si può andare a sciare, ecc. Loro lo seguirebbero pedissequamente, perché il loro cervello non è in grado di comprendere che non si può fare a Natale o a Capodanno quello che era vietato fare, perché rischioso, nei giorni precedenti, perché il virus non va in vacanza durante le festività e che un DPCM non ti garantisce l’immunità dal contagio.

Anche delegare ogni responsabilità al governo, come fanno in molti, in questo particolare momento storico è un atto criminale, specie se lo si fa con l'intento di continuare irresponsabilmente a fare quello ci pare.

Io credo che da entrambe le parti, governo e popolo, si siano fatti tanti, troppi errori. Quest'estate c'era anche chi con cognizione di causa sosteneva che il Covid19 fosse clinicamente morto, chi affermava che prolungare lo stato d'emergenza era un'abile mossa politica da parte del governo per mantenersi la poltrona, invece di pungolarlo, come dovrebbe fare un’opposizione degna di questo nome, affinché si preparasse ad un più che prevedibile aumento dei contagi con l'arrivo delle stagioni fredde.

Certo molte cose si potevano anche prevenire, organizzare meglio ma a mio parere niente avrebbe potuto impedire la seconda ondata, ma si poteva sicuramente attutirne l'impatto, rendendo meno drastici i lockdown.

Ma noi popolo possiamo onestamente sostenere che abbiamo davvero fatto tutto ciò che era in nostro potere per limitare i danni di questa seconda ondata? Siamo davvero stati così irreprensibili da poterci oggi permettere il lusso di puntare il dito sul governo, visto che eravamo perfettamente consapevoli di quanto fosse probabile che accadesse quello che oggi stiamo vivendo?

 
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