Creato da: carloreomeo0 il 03/06/2014
pensieri in libertà
Citazioni nei Blog Amici: 37
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Area personale

 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 37
 

Ultime visite al Blog

carloreomeo0meleys0bubriskaEstelle_kcassetta2jigendaisukeCherryslQuartoProvvisoriofranciska.zalecxavierwheelxavierwheel69Dott.FiccagliaChevalier54_Zsloma73
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

 

LA PAZIENZA DEL RAGNO

Post n°640 pubblicato il 26 Luglio 2024 da carloreomeo0

Vorrei avere la pazienza del ragno,

che per quante volte tu gli disfi la tela,

instancabilmente la tesse e la ritesse,

che senza scomporsi riparte sempre da zero,

realizzando ogni volta un capolavoro.

Vorrei avere la saggezza del ragno,

che dopo aver lavorato alacremente

attende senza far niente,

a volte per giorni che nella sua tela

si impigli qualche preda,

lasciando che sia il fato e non la sua ingordigia

a scegliere quante e quando.

Quanta delicata poesia in questi versi, che nella loro elementarità ci raccontano una verità talmente lampante da essere quasi banale ma mai scontata, talmente semplice da passare inosservata, talmente carica di significato da sembrare… insignificante. Ammettiamolo, quanti di noi hanno trovato il tempo, travolti come siamo dalle nostre vite frenetiche, di osservare un ragno che con perizia ed ingegno prima tesse la sua tela e poi attende che quel lavoro dia i suoi frutti?

Ora facciamo un piccolo esperimento, tenendo ben in mente i versi della poesia qui sopra immaginiamo come si comporterebbe lo stesso ragno se iniziasse a pensare come un essere umano, l’essere più intelligente del pianeta:

Innanzitutto inizierebbe a tessere ragnatele sempre più grandi, per avere la possibilità di imprigionarvi più prede nel minor tempo possibile, in questo modo ben presto scoprirebbe di riuscire a catturare più prede di quanto necessità per il suo bisogno ma, non contento, con una parte delle prede in eccesso inizierebbe ad assoldare altri ragni affinché tessano per lui altre tele (in subappalto) in altri angoli della casa, offrendogli una piccola percentuale in base a quanto catturato. Espandendosi così in una gerarchia piramidale che ben presto finirebbe per infestare la casa, di cui tutti i ragni sono ospiti, di ragnatele, rendendola invivibile e portando all’esaurimento/estinzione delle prede di cui tutti i ragni si cibano. Tutto questo vi ricorda qualcosa, vi è qualche similitudine con la realtà in cui state vivendo non vi pare?

Ritornando alla poesia, in essa si parla di pazienza, di saper ricostruire, ripartendo da zero se è il caso, senza scomporsi, anche mille volte se necessario le cose a cui teniamo di più in termini di affetti e di sopravvivenza, ricostruendo tutto, anche noi stessi, migliorandoci. Oggi noi umani non abbiamo né la pazienza né la saggezza del ragno, perché vogliamo tutto e subito, avendo perso la magia che si cela nell’attesa, la capacità di assaporare, degustare il tempo come si dovrebbe fare con un cibo prelibato e raro, quale esso è. Siamo eternamente insoddisfatti perché non ci accontentiamo più di ciò che ci basta e allora cerchiamo il superfluo, l’inutile e l’inutilità delle nostre vite ce lo dimostra ogni giorno.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Complottisti e Liberi Pensatori Parte 21

Post n°639 pubblicato il 25 Luglio 2024 da carloreomeo0

I liberi Pensatori, vengono odiati perché ci mettono di fronte a quelle verità da cui per istinto distogliamo lo sguardo. Ci costringono a vedere ciò che volevamo ignorare. Sono esseri antipatici, fastidiosi, forse anche petulanti, irritanti, sono la voce, per troppo tempo sopita, delle nostre coscienze, sono assillanti, martellanti, per questo li odiamo con la stessa intensità con cui Pinocchio odiava il grillo parlante, perché da sempre si finisce per odiare chi ci sbatte in faccia verità scomode. Sono lanterne che illuminano quella realtà che qualcuno vorrebbe rimanesse avvolta, celata nell’oscurità, per questo fanno di tutto per smorzarla, spegnerla quella luce, in ogni modo possibile, anche quelli più estremi.

 La verità è che alcuni di voi, di noi, odiano i Liberi Pensatori e troviamo conveniente confonderli con i complottisti, i cospiratori, i sovversivi e con qualunque altro termine vogliamo etichettarli, perché se fossimo disposti, anche solo per un momento ad accettare le verità che loro pongono sotto i nostri occhi, rimanendo però indifferenti, inerti di fronte ad esse, riluttanti a ripudiare le bugie con cui hanno tentando di occultarle, diverremmo complici di quelle bugie, complici delle ingiustizie che attraverso di esse vengono perpetrate, perché la verità è che ogni qual volta per opportunismo o per vigliaccheria ci lasciamo convincere che sia giusto ciò che in cuor nostro sappiamo essere un ingiustizia, ne diveniamo irrimediabilmente complici.

La verità è che noi siamo complici di molte ingiustizie che piagano la società di cui facciamo parte, ma che giudichiamo con distacco, come dei danni che l’essere umano arreca a questo pianeta, del dolore o della morte che esso infligge ai suoi simili, semplicemente perché ci siamo assuefatti, abituati, restando indifferenti, cinicamente apatici di fronte a tutto questo, come se tutto questo non ci toccasse, non ci riguardasse e forse oggi potrebbe sembraci così ma domani noi stessi potremmo essere vittime di quella stessa indifferenza, di quello stesso cinico menefreghismo, di quell’apatia congenita che è il cancro di cui è affetta l’umanità. La verità è che l’indifferenza non ci salverà, come non ci salverà spegnere il cervello e fare nostre le idee che ci vengono inculcate, anzi tutto questo finirà per accelerare il nostro processo di autodistruzione.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Complottisti e Liberi Pensatori Parte 20

Post n°638 pubblicato il 24 Luglio 2024 da carloreomeo0

Alla fine di questo lungo e tortuoso percorso da me intrapreso nel tentativo di farvi comprendere che la sostanziale differenza che vi è fra i Liberi Pensatori e i complottisti, come con tutte le altre tipologie di persone con cui a voi spesso fa comodo confonderli è che, i Liberi Pensatori non vedono necessariamente complotti dietro ad ogni avvenimento, ma semplicemente il più delle volte cercano di mettere in evidenza verità che sono sotto gli occhi di tutti e che proprio per questo vengono ignorate o passano inosservate, volutamente o inconsapevolmente. Verità facilmente dimostrabili, ovviamente se il loro interlocutore ha la mente sufficientemente aperta da riuscire ad accettare e vedere la realtà da una prospettiva diversa dalla sua, specie quando questo cambio di vedute è ben argomentato e suffragato da esempi concreti.

Ammettiamolo, odiamo i Liberi Pensatori perché sono lì a dirci che non possiamo incolpare di tutto il marcio che vediamo intorno a noi, la società, la politica, che non possiamo sempre e solo incolpare gli altri o delle entità astratte, per i soprusi che accadono ogni giorno nel mondo ma che sostanzialmente ci lasciano indifferenti,  che non possiamo più permetterci il lusso di restare alla finestra, inerti spettatori delle nostre stesse vite, come di tutto ciò che ci accade intorno, che non possiamo considerarci sempre e solo vittime, perché ognuno di noi, nel suo piccolo, può fare la differenza o può tentare di farla, in caso contrario, diventa carnefice.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Complottisti e Liberi Pensatori Parte 19

Post n°637 pubblicato il 23 Luglio 2024 da carloreomeo0

Per tentare di sfuggire dai condizionamenti della società in cui siete, vostro malgrado immersi, dai retaggi di pensiero, dalle ideologie precostituite, dagli inganni perpetrati a vostro danno con l’obiettivo di manipolare, condizionare il vostro pensiero, le vostre scelte e la vostra vita, cercate di capire, di indagare per scoprire che siete veramente, mettetevi in sintonia con il vostro essere, la vostra anima, contrapponendo alla materialità la vostra spiritualità, pensando a chi siete al di là della vostra casa, del vostro lavoro, di tutte le cose materiali che possedete o che vi possiedono, al di là dei vostri soldi, delle vostre carte di credito. Cominciate a chiedervi quante persone vi resterebbero accanto se foste privati di quanto scritto sopra e abbracciatele allontanandovi da tutti gli altri. Iniziate a spogliarvi da tutto questo, mettendo a nudo la vostra anima, il vostro vero IO, riprendete quel dialogo con la vostra vera natura, rimettendovi nuovamente in contatto con ciò che in origine eravate e potreste continuare ad essere, prima che la società inquinasse la vostra esistenza, mettendo a tacere la vostra coscienza, soffocandola, inculcandovi concetti, obiettivi e parametri di misura che non facevano parte di voi, del vostre essere, plagiando le vostre menti, condizionando i vostri pensieri, pilotando i vostri gesti in modo così subdolo da indurvi a credere che essi siano esclusivamente frutto del vostro pensare e agire, della vostra volontà intellettiva e della vostra libertà di fare. Aprite la vostra mente affinché i vostri occhi possano finalmente vedere il vero volto della società in cui vivete, avendone un’immagine chiara, priva di filtri. Poniamoci di fronte allo specchio della verità, deponendo ogni maschera, come ogni falsa verità, pregiudizio, preconcetto, condizionamento e tutte quelle ideologie che traggono origine da tutto questo e osserviamo in esso il volto di quell’estraneo che ci fissa con i nostri stessi occhi, svelando chi veramente siamo e non abbiate paura di tutte quelle imperfezioni che in esso scorgerete, perché esse non sono affatto difetti, ma tratti del vostro essere che vi rendono unici, meravigliosamente inimitabili, prendete coscienza dei vostri limiti vedendovi innumerevoli opportunità di crescita, di perfezionamento interiore. Solo così potrete entrare in sintonia con ciò che veramente siete, ritornando ad udire la vostra voce interiore, quella che per troppo tempo avete cercato di soffocare, con la vostra frenesia di vivere un non vita, riempiendo le vostre vite di futilità e le vostre menti di pensieri alienanti, trasformando i vostri giorni in un tempo che avete solo cronometrato ma non vissuto, che avete sempre rincorso senza mai fermarvi ad osservarlo, assaporandone lo scorrere. Se riuscirete a fare tutto questo riprenderete possesso delle vostre vite, ritornando a vivere pienamente ogni singolo istante della vostra esistenza.  

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Complottisti e Liberi Pensatori Parte 18

Post n°636 pubblicato il 22 Luglio 2024 da carloreomeo0

Spesso siamo tristi perché ci hanno indottrinato, per fini puramente commerciali e consumistici, a ricercare la felicità in ciò che ci manca e non in ciò che abbiamo, al di fuori di noi e non dentro di noi. Illudendoci che essa vada cercata, partendo quindi dal presupposto che essa non ci appartenga, illudendoci che essa possa essersi nascosta in qualche particolare oggetto, o dietro qualche ambizioso obiettivo, in tutto questo è vero noi potremmo trovare la momentanea sensazione di felicità, la sua idealizzazione, ma non quella vera, perché la stiamo cercando dove essa non c’è e non c’è mai stata. Per trovare la vera felicità dobbiamo essere disposti a scavare dentro di noi, perché è lì che essa risiede…da sempre. Per fare questo dovremo avere la forza di nuotare contro corrente, perché il sistema consumistico ci vuole infelici, depressi perché è statisticamente provato che pratichiamo lo shopping, quindi acquistiamo di più, quando siamo pervasi da questi stati d’animo, tentando di scacciare tristezza e umore nero, tramite acquisti, spesso di cose inutili, superflue, ma il beneficio che tutto questo arreca è solo temporaneo. Il sistema consumistico vuole che tu non sappia o che dimentichi che la vera felicità risiede nelle cose che non puoi comprare, come l’amore, l’amicizia, la serenità, il rispetto, il calore di un abbraccio di una persona a cui vuoi bene.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Complottisti e Liberi Pensatori Parte 17

Post n°635 pubblicato il 21 Luglio 2024 da carloreomeo0

Quando entriamo, consapevolmente o inconsapevolmente in quel meccanismo perverso, governato dalla bramosia di possesso, dalla fame di successo, dalla smania compulsiva di denaro, dall’egocentrismo estremo, dall’ambizione patologica, bene, in quel preciso istante, abbiamo spontaneamente firmato la nostra condanna all’infelicità, perché più aumentano le nostre necessità, non dettate dalle nostre reali esigenze, ma inculcateci da un sistema consumistico esasperato, dove vige la regola ferrea dell’usa e getta, più cresce di pari passo la nostra brama di possesso e più tempo dovremo dedicare al lavoro per guadagnare di più, per poterci permettere sempre più oggetti, il più delle volte superflui e meno saremo liberi, meno tempo avremo per la nostra spiritualità, per coltivare la nostra essenza, per ascoltare la nostra anima e la nostra esistenza si ridurrà ad un continuo comprare per accumulare cose inutili sprecando così l’unica cosa che veramente conta, la nostra vita. La verità è che ci illudiamo di comprare cose, mentre in realtà siamo noi che ci stiamo vendendo, stiamo svendendo il nostro tempo rincorrendo cose inutili mentre la vita ci scorre via come sabbia fra le dita, trasformandoci in esseri infelici.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Complottisti e Liberi Pensatori Parte 16

Post n°634 pubblicato il 20 Luglio 2024 da carloreomeo0

Siamo strani esseri, noi esseri umani, scacciamo dalle nostre vite l’idea stessa della morte, ripudiando il concetto stesso di annullamento totale, in quanto per noi inconcepibile, per poterci atteggiare ad esseri immortali. In questo modo, non concependo l’idea di una fine, spesso rincorriamo fino al nostro ultimo giorno di vita, i nostri progetti, sogni, che in realtà sono divenuti incubi, ambizioni, che in realtà sono ossessioni, con l’unico scopo di accumulare ricchezze materiali, che non ci arricchiscono, condannandoci di fatto all’infelicità. Siamo criceti che corrono affannosamente su una ruota, rincorrendo i propri sogni le proprie illusioni, convinti come siamo, che questo sia l’unico modo per uscire da quella gabbia in cui siamo rinchiusi, senza renderci conto che quella ruota serve solo ad ingannare il nostro tempo, dandoci l’illusione di correre liberi, verso spazi infiniti, mentre in realtà questa nostra corsa non avrà mai fine perché il nostro spazio è delimitato da quella gabbia mentale in cui ci siamo rinchiusi.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Complottisti e Liberi Pensatori Parte 15

Post n°633 pubblicato il 19 Luglio 2024 da carloreomeo0

Se vi dicessi che la disumanizzazione dell’uomo si concretizza anche nell’aver trasformato la sanità pubblica in un’azienda, che tratta i pazienti come prodotti da cui trarre il massimo guadagno anche a discapito della loro stessa salute o della loro vita, se in gioco ci sono i profitti multimiliardari delle multinazionali farmaceutiche. O nell’aver fatto della guerra un business così fiorente da sostenere l’economia di interi Paesi (vedi U.S.A.), mentre ne mette in ginocchio altri perché i suoi profitti si basano sulla distruzione di intere città, sull’estinzione, persecuzione di interi popoli, sulla morte dei propri simili. O che la stessa ecologia, quella che a parole dovrebbe salvare il pianeta, nei fatti il più delle volte non è altro che greenwashing, un’ecologia di facciata, ma che nella sostanza di ecologico ha poco o nulla, oppure si tratta di ecobusiness speculativo creato proprio da quelle multinazionali che spesso sono le protagoniste dell’inquinamento ambientale che professano di voler combattere, mentre in realtà quello che per loro conta sono sempre e solo i loro profitti.  Se vi dicessi tutto questo mi chiamereste complottista, catastrofista, sovversivo, o con tutti i termini che saresti disposti ad utilizzare pur non vedere ciò che vi sto mostrando, verità che sono sotto gli occhi di tutti noi, o meglio di chi vuole vederle. Verità facilmente dimostrabili, basta osservare con obiettività ciò che ci accade intorno, disintossicati e non annebbiati dalla disinformazione di massa. Ci avete fatto caso? Negli esempi sopra riportati, seppure trattano di settori diametralmente opposti vi è sempre un unico denominatore… il Denaro, in nome del quale l’uomo è disposto a fare qualsiasi cosa, anche ad uccidere i suoi simili, cosa che sta puntualmente accadendo, ma tutto questo ha smesso ormai da tempo di scandalizzarci, di allarmarci, ci siamo assuefatti a tutto questo inglobandolo nella nostra abnorme normalità.  

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Complottisti e Liberi Pensatori Parte 14

Post n°632 pubblicato il 18 Luglio 2024 da carloreomeo0

Viviamo in una realtà governata da quegli stessi algoritmi a cui abbiamo svenduto la nostra identità, in cambio di servizi inutili che hanno l’unico scopo di controllarci sempre di più, manipolandoci, divenendo noi stessi niente altro che un algoritmo, una sterile serie di dati archiviati in un immenso database, composto da profili social, in cui riversiamo le nostre vite, istante per istante, tant’è vero che non riusciamo più a comprendere se postiamo i momenti più significativi della nostra vita sui social o se creiamo ad hoc, in modo artificioso, momenti significativi nelle nostre vite per poterli poi postare sui social. Siamo un prodotto di questo sistema consumistico, sì, noi siamo un prodotto che manipolato da pubblicità subliminali e non è stato ammaestrato a comprare altri prodotti, per sentirsi superiore ad essi, per sentirsi migliore dei suoi simili che quei prodotti non se li possono permettere, che valuta se stesso e gli altri in base a ciò che può permettersi in puri termini economici. Siamo diventati la parodia di noi stessi, di ciò che eravamo. Siamo ridicoli nella nostra fame di onnipotenza, perché siamo una parte infinitesimale di questo universo, siamo nulla se paragonati allo spazio e al tempo, un fugace battito di ciglia dell’eternità null’altro.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Complottisti e Liberi Pensatori Parte 13

Post n°631 pubblicato il 17 Luglio 2024 da carloreomeo0

Riflettiamoci un attimo, è il pensiero, che distingue l’uomo dagli altri esseri viventi, dalle altre specie, se noi lo priviamo d’esso, lo sviliamo, imbrigliamo, imprigioniamo, condizioniamo, limitiamo il suo pensiero, lo priviamo di quella nobile facoltà che lo ha reso unico, che ha permesso l’evoluzione della nostra specie, invertiamo lo stesso processo evolutivo, innescando una sorta di regressione, involuzione, imbruttimento della specie, dove la civiltà diviene inciviltà. L’essere umano in questo contesto, perde la sua caratteristica principale… la sua Umanità, ed è quello a cui stiamo assistendo, stiamo assistendo all’inasprimento della società, alla disumanizzazione dell’Umanità, all’imbruttimento della civiltà in cui esso vive e di cui esso è parte integrante e che si rispecchia in ciò che egli è. Se l’essere umano perdesse gradualmente, totalmente, subdolamente la sua intrinseca, innata capacità di formulare pensieri, ragionamenti, ideologie e idee proprie, perderebbe anche la capacità di giudicare, comprendere e percepire in modo obiettivo, veritiero la realtà che lo circonda, il mondo in cui vive, se stesso e gli altri, finendo per vivere perennemente prigioniero di una realtà distorta, fallace che altri di volta in volta costruiranno per lui. 

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Complottisti e Liberi Pensatori Parte 12

Post n°630 pubblicato il 16 Luglio 2024 da carloreomeo0

Questa società ci vorrebbe tutti uguali, omologati, standardizzati, perché in questo modo saremmo tutti facilmente condizionabili, manipolabili, questo è l’obiettivo principale che essa si pone, trasformarci da esseri umani in umanoidi stereotipati, programmabili. Noi di contro, dovremmo reimparare ad amare a coltivare le diversità nostre ed altrui, guardandole con curiosità e non con disprezzo e diffidenza, cercando di capire da dove esse traggano origine, le motivazioni che le alimentano, gli ideali che le animano, per poi forse scoprire, con nostra stessa meraviglia, che molte di quelle che noi chiamiamo diversità in realtà ci accomunano, perché per certi versi non siamo poi così diversi come credevamo, che alcune diversità non dovrebbero dividerci, ma accomunarci, in quanto ci completano, facendoci sentire parte di qualcosa di molto più grande di noi, parte di quell’umanità che abbiamo sacrificato per inseguire un progresso fatto di materialità, di estetica fine a se stessa, di sentimenti più ostentati che provati. Vittime di un sistema che ha dato un prezzo ad ogni cosa, anche alle nostre emozioni.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Complottisti e Liberi Pensatori Parte 11

Post n°629 pubblicato il 15 Luglio 2024 da carloreomeo0

 

La normalità è un concetto astratto che ha l’unico scopo di rendere possibile la sua antitesi: l’anormalità, per evidenziare e condannare tutti quegli atteggiamenti che non sono comuni, per discriminare le differenze, per azzerare le nostre stesse unicità, per additare chiunque si permetta di uscire dagli schemi di pensiero e di comportamento in cui si vorrebbe ordinatamente incasellare tutto il genere umano, dimenticandosi volutamente che la personalità umana per sua stessa natura è così ricca di sfaccettature che non può essere circoscritta o schematizzata solo in base ad alcune sue peculiarità, a meno che non si voglia inibirne, stravolgerne la sua stessa essenza, riprogrammandola, che è quello che è già in atto ormai da tempo sotto i nostri stessi occhi, senza che ce ne rendiamo minimamente conto.

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Complottisti e Liberi Pensatori Parte 10

Post n°628 pubblicato il 14 Luglio 2024 da carloreomeo0

La realtà è che viviamo in una società che per poter alimentare un sistema economico che si basa sul commercio e sul consumismo, ha reso valori e pregi, ciò che in realtà sono dei disvalori e dei difetti, portandoci a credere che l’abnormità di certe ossessioni sia da considerarsi non solo normale ma uno stile di vita da prendere ad esempio, da imitare. Che il consumismo estremo sia l’unica via da seguire per essere felici, appagati di se stessi, della propria vita, mentre è vero l’esatto contrario, nel consumismo cerchiamo di affogare le nostre frustrazioni che in parte esso stesso genera, in pratica stiamo cercando di curarci con ciò che ci avvelena.

Il trucco che questo sistema ha messo in atto per autoalimentarsi è molto subdolo ma altrettanto efficace: Elevare all’infinito il nostro senso di appagamento, condannandoci di fatto all'infelicità, inducendoci ad essere perennemente assetati di denaro, affamati di materialità, ossessionati da un’ambizione sfrenata, che ci porta a non essere mai veramente appagati, mai veramente soddisfatti di noi stessi, delle nostre vite, o se l’appagamento arriva è solo momentaneo, giusto il tempo di porsi un altro ambizioso obiettivo o di acquistare un altro costoso oggetto per poi ripartire in una corsa dove non c’è un arrivo, perché il traguardo lo spostiamo sempre, proiettandolo in un futuro che non sarà mai presente, è come se continuassimo ad affannarci correndo su un tapis roulant, aumentandone sempre più la velocità, illudendoci che più siamo veloci più sarà facile e rapido raggiungere il traguardo, senza renderci veramente conto che siamo sempre fermi nello stesso punto, che il nostro affannarci è totalmente inutile, che il movimento è solo illusorio, che tutti gli obiettivi che crediamo di aver raggiunto sono solo transitori, instabili e per paura di perderli non possiamo permetterci il lusso di fermarci, che siamo condannati a correre, a volte senza neanche sapere verso quale direzione e allora corriamo, facendoci trasportare dalla corrente, perché in questa società chi si ferma a riflettere a ragionare, viene subito emarginato, discriminato, additato come anomalia, ma cos’è veramente la normalità?

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Complottisti e Liberi Pensatori Parte 9

Post n°627 pubblicato il 13 Luglio 2024 da carloreomeo0

Se io vi dicessi che quella che voi definite normalità  è abnorme, che lo shopping compulsivo, che la brama di possesso e la possessività morbosa, come l’ingordigia di materialità, l’egocentrismo estremo, la spasmodica ostentazione del proprio “Sé” stereotipato, esasperato, l’ossessiva sete di potere, l’ambizione spasmodica, che sfocia nella continua e costante insoddisfazione di chi ne è affetto, non sono peculiarità o pregi che distinguono solitamente le persone di successo, come vogliono farvi credere ma vere e proprie patologie psicofisiche, frutto di un abnorme stile di vita, indotto da un indottrinamento socio/culturale alienato, malato, voi mi additereste subito come un complottista pur di non dover guardare in faccia una realtà che vi fa paura, mi evitereste come la peste pur di non ascoltare verità scomode che per vigliaccheria accantonereste come le farneticazioni di un folle, perché è molto più facile tacciare qualcuno di complottismo, che prendere coscienza di tutto questo.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Complottisti e Liberi Pensatori Parte 8

Post n°626 pubblicato il 12 Luglio 2024 da carloreomeo0

Sintetizzando quando scritto nel post precedente, Rolex è l’oscuro oggetto del desiderio, il marketing di questa famosa maison dell’orologeria di lusso è stato molto abile a creare il bisogno, la necessità di possedere un Rolex per sentirsi appagati, per sentirsi vincenti. In pratica Rolex ha dato un prezzo alle vostre emozioni, al vostro ego, l’ha commercializzato e ve lo sta vendendo sotto forma di orologi. Se avete bisogno di avere un Rolex, come di qualunque altro oggetto, per sentirvi appagati, realizzati, felici, avete oltrepassato il limite e siete caduti nella trappola, sono gli oggetti che possedete che possedendovi vi fanno sentire sicuri di voi, ed ecco che gli equilibri si ribaltano, che i ruoli si invertono e i possessori divengono i posseduti. Arrivati a questo livello da possessori di oggetti, passiamo ad essere posseduti dagli oggetti, perché sono loro a dire e a dirci ciò che siamo, a determinare come ci sentiamo, abbiamo bisogno di determinati oggetti per sentirci bene con noi stessi e con gli altri, a innescare quel temporaneo senso di appagamento, di momentanea felicità, quello che molti definiscono “effetto Wow” la cui durata spesso è effimera fugace, perché con il tempo va a scemare ed allora abbiamo il bisogno, la necessità, quasi fisica di comprare altri oggetti, spesso sempre più costosi per riacutizzare questo effetto, come un tossicodipendente in crisi di astinenza, che ha bisogno della sua dose per placare, seppur momentaneamente, i sintomi della sua dipendenza. Tutto questo lo viviamo e lo percepiamo come se fosse naturale, fisiologico, mentre in realtà questa necessità ci è stata indotta da fattori esterni determinati dalla società in cui viviamo e dal sistema consumistico che la governa.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Complottisti e Liberi Pensatori Parte 7

Post n°625 pubblicato il 11 Luglio 2024 da carloreomeo0

 

Per convincerci a ipotecare non solo il nostro presente ma anche il nostro futuro, questo sistema consumistico ci ha subdolamente, tramite messaggi pubblicitari espliciti o subliminali, portati ad idolatrare non solo il Denaro, ma anche alcuni oggetti che grazie ad esso riusciamo a possedere, di seguito un emblematico esempio:

Rolex, prestigioso marchio di orologi di lusso, dice chi sei, dichiara al mondo il tuo status sociale, tramite Rolex non si acquista un semplice orologio ma si acquista uno status, si celebra il raggiungimento di un traguardo, la tua realizzazione non solo professionale ma anche sociale, declama il tuo successo, genera emozioni in chi lo possiede, o quanto meno è l’ostentazione di tutto questo, perché in realtà tu puoi essere anche un poveraccio che si è fatto i debiti pur di comprarsi un Rolex da 20000 euro, giusto per far credere di essere ciò che in realtà non è, per ingannare addirittura se stesso, perché mettere al polso un Rolex gli da sicurezza, su di esso costruisce le sue certezze, ed ecco che allora capiamo che noi non siamo sempre ciò che abbiamo, che gli oggetti non sempre ci appartengono, anzi in realtà niente ci appartiene, ma che sempre più spesso siamo noi che apparteniamo ad essi, perché su di essi abbiamo costruito la nostra immagine, l’immagine di ciò che vorremmo essere ma che in realtà non siamo, perché senza determinati oggetti ci sentiamo persi, come se ci mancasse una parte importante di noi, addirittura il nostro equilibrio psicofisico può crollare. Il prezzo di un Rolex è spesso principalmente dato non tanto dal progetto, dall’ingegneria e dalla raffinatezza dei calibri che monta, dal pregio dei materiali utilizzati, ma dall’emozione che è in grado di suscitare e da tutto quanto ho citato sopra. Ma davvero pensate che un Rolex GMT Master II, tanto per citare un modello molto ambito dagli appassionati di orologeria, valga oggettivamente 22000 euro? Cosa ci dovrebbe essere dentro quell’orologio per giustificare quel valore, quel valore infatti non è dato dall’oggetto in se, ma principalmente da ciò che esso evoca, rappresenta a livello sociale ed emozionale. In sintesi abbiamo il bisogno, la necessità di possedere oggetti per sentirci felici, realizzati, appagati, questo è quello che questo sistema consumistico ci ha insegnato e ci insegna, questo è quanto vuole farci credere e attraverso tali credenze vive e si alimenta.   

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Complottisti e Liberi Pensatori Parte 6

Post n°624 pubblicato il 10 Luglio 2024 da carloreomeo0

Per guadagnare soldi investiamo il nostro tempo, le nostre vite, con quei soldi compriamo oggetti, alimenti per poterci sostenere e continuare a vivere per poter lavorare, guadagnare altri soldi e comprare altre cose, tutto questo in un circolo vizioso senza fine, questo è in sintesi il consumismo, questa è la mentalità consumistica in cui siamo incastrati, da cui siamo schiacciati, senza possibilità di fuga e di cui noi siamo il carburante che bruciando lo alimenta. Un sistema vicino al collasso che per sostenersi non ha solo bisogno dei soldi che abbiamo guadagnato ma anche di quelli che guadagneremo, ed ecco che molti affetti dal morbo dello shopping compulsivo, plagiati da campagne pubblicitarie sempre più aggressive, assoggettati all’ideologia consumistica, sono pronti a spendere anche i soldi che non hanno ancora guadagnato, pur di accaparrarsi l’ultimo giocattolo tecnologico o l’automobile più avveniristica, ipotecando di fatto il loro tempo futuro, il loro futuro, attraverso banche e finanziarie.

La moderna economia, infatti, si basa sempre di più su capitali virtuali, su guadagni futuri e sempre più incerti per questo è destinata al collasso.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Complottisti e Liberi Pensatori Parte 5

Post n°623 pubblicato il 09 Luglio 2024 da carloreomeo0

 

Rifletteteci un momento:

Questa società ci porta ad ammirare, invidiare e a tentare di emulare, quegli individui che essa etichetta, in base a criteri che essa stessa ha imposto e promosso, come persone di successo, personaggi che hanno grosse disponibilità economiche, grazie alle quali hanno immobili da sogno e tutti quegli oggetti, che ormai sono divenuti degli status symbol, sinonimi di successo, ma che in realtà sono solo l’esasperazione del loro ego, sintomo della loro stessa frustrazione, mentre, di contro, chi, a causa di problemi economici di vario genere vede ridursi i propri guadagni, perdendo non solo soldi ma anche gli oggetti che da essi derivano, divengono ogni giorno proporzionalmente sempre più trasparenti, meno visibili, se poi perdono tutto, allora diventano praticamente invisibili, un esempio, gli homeless, i senza tetto per dirla all’italiana. Quanti di voi magari li incrociano ogni giorno, li guardano ma senza vederli realmente, perché sono divenuti fantasmi, esseri insignificanti, elementi coreografici marginali di questa società, perché non hanno nulla da ostentare e quindi in pratica cessano di esistere, la società quindi ne nega l’esistenza, ne distoglie lo sguardo, quasi infastidita, perché essi rappresentano il fallimento del sistema che essa stessa promuove. Praticamente la nostra esistenza, il nostro essere visibili agli altri dipende unicamente dal nostro potere economico, da ciò che possediamo e non da ciò che noi siamo, su questo dovremmo fermarci a riflettere.  

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Complottisti e Liberi Pensatori Parte 4

Post n°622 pubblicato il 08 Luglio 2024 da carloreomeo0

Il libero pensatore è attivo, anzi è proattivo, mentre chi si lascia trascinare dalla corrente è passivo, indifferente, in quanto assuefatto, dipendente e condizionato da ciò che gli altri pensano, da tutto ciò che passivamente gli viene somministrato a livello intellettivo, inerte a livello cerebrale. A causa di questo, purtroppo sempre più spesso molti accettano certe verità, certi tipi di notizie, solo per fede e non in base ad argomentazioni o fatti concreti. Si accetta ad esempio per fede che quello che dice la televisione e nello specifico i telegiornali e i programmi dedicati all’informazione in genere, dicano la verità, che siano quindi attendibili, credibili sempre, qualunque cosa dicano, qualunque sia il tema della comunicazione, e quindi non si mettono in discussione, non si cercano mai conferme a ciò che tali mezzi dichiarano, non ci si chiede mai se la realtà che loro descrivono sia veramente reale e non artificiosamente costruita, perché tutto viene accettato passivamente, per fede appunto. Il presupposto inderogabile su cui la fede si fonda infatti, è il non aver bisogno di provare nulla, perché tutto ciò che essa promulga e divulga va accettato, senza necessità di prove concrete, perché in caso contrario non si potrebbe parlare di fede. Non dimentichiamoci mai del fatto che un certo tipo di fede inibisce e in alcuni casi preclude il libero arbitrio di chi si assoggetta ad essa, non dimentichiamoci che proprio grazie a questo, in nome della fede, sia stata essa politica, religiosa o artefice di qualsiasi altro indottrinamento, sono state commesse le più inumane atrocità. Come ogni tipo di fede ha bisogno di idoli da venerare a cui sottomettersi, idoli materiali, il Dio indiscusso di questa nostra epoca è sicuramente il denaro e il potere che da esso deriva, idoli inferiori sono gli oggetti che grazie ad esso possiamo acquistare, accumulare, beni materiali di cui amiamo circondarci e ostentare.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Complottisti e Liberi Pensatori Parte 3

Post n°620 pubblicato il 07 Luglio 2024 da carloreomeo0

 

Io credo che sia ineccepibile il pensare che i più grandi personaggi della storia erano liberi pensatori, che le più grandi scoperte, le grandi innovazioni sono state fatte da chi era in grado di pensare al di fuori degli schemi di pensiero, dai preconcetti dettati dalla mentalità ottusa, chiusa, di vedere non solo la realtà percepibile ma anche la trama da cui essa è composta, di vedere al di là dei propri orizzonti, di non porsi limiti, di oltrepassare confini, abbattendo muri mentali e fisici, di considerare possibile, fattibile ciò che per gli altri era solo pura utopia, trasformando quest’ultima con il tempo e con indomita volontà in tangibile, concreta realtà. Da considerare a questo proposito che tutte le più grandi scoperte che per noi oggi fanno parte della quotidianità, della normalità, prima dell’intervento dei liberi pensatori erano considerate fantasie utopistiche o semplici vaneggiamenti di labili menti e quegli illuminati inventori, scopritori, che osarono mettere in discussione idee precostituite e teorie consolidate, prodigandosi con spirito di abnegazione a dare concretezza alle loro idee, spesso vennero derisi, sbeffeggiati, ostacolati dall’ottusità dei loro contemporanei. Un esempio per tutti: La macchina volante di Leonardo. La verità è che senza i liberi pensatori l’umanità è morta, condannata com’è ad adottare le stesse architetture di pensiero in contesti diversi che la condurrà sempre alle stesse conclusioni, a ripetere gli stessi identici errori, considerandoli coincidenze, scherzi del destino, impantanata in un loop temporale che la porterà inesorabilmente all’autodistruzione.   

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
« Precedenti Successivi »

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963