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Effetti della conoscenzaLa nostra conoscenza si arricchisce ogni qual volta entra in contatto con altre conoscenze Xavier Wheel
Post n°661 pubblicato il 09 Aprile 2025 da carloreomeo0
In un mondo in cui tutti vogliono essere protagonisti io mi ritaglierò un ruolo da comparsa. Dove tutti vogliono parlare io resterò in silenzioso ascolto. Dove tutti vogliono apparire io mi nasconderò all’ombra delle mie consapevolezze. Dove tutti vogliono essere vincitori io deciderò di essere lo sconfitto in quel conflitto in cui nessuno trionfa. Dove tutti vogliono avere ragione, sarò io a prendermi tutto il torto, e se vorrete avere l’illusione di essere furbi vi ingannerò indossando la maschera della stupidità. Se vorrete sentirvi ricchi della vostra misera materialità io mi vestirò da povero, nascondendo la mia spiritualità. Mentre voi sgomiterete e vi affannerete per appartenere alla massa dei primi io sarò quello che vi osserverà tranquillo dal fondo della fila. Io sarò quello sensibile, quello che definirete debole solo perché parla e agisce sotto l’influsso della sua emotività, quello che definirete ingenuo perché conosce l’onore e l’onere dell’onestà, sarò felice di essere tutto ciò che a voi fa più paura: se voi sarete apparenza io sarò sostanza, se voi sarete ipocrisia io sarò quella verità che tutti odiate e anche di fronte alla vostra palese falsità risponderò sempre con sincera lealtà. Per farvi sentire forti accentuerò le mie fragilità, perché nessuno vuole essere nessuno in un mondo che non lascia spazio all’individualità, ognuno vuole essere unico pur restando uguale a tutta questa omologata umanità di improbabili numero uno, di esseri perfetti nella loro fallacità, perché spaventa fare la differenza esternando le proprie diversità, ognuno vuole essere originale pur restando nella sua misera banalità. Di fronte a tutto questo però ricordatevi sempre che senza quelli come me, quelli come voi non potrebbero esistere, perché sarebbero niente, per questo e per tanto altro io vorrò essere sempre l’anomalia della vostra abnorme normalità. Sarò sempre l'eccezione ad ogi vostra regola e in questo vostro universo di numeri uno, io sarò sempre quello zero da cui tutto potrà avere inizio.
Post n°660 pubblicato il 08 Aprile 2025 da carloreomeo0
Oggi non si può parlare di pace senza dire che per mantenerla, la pace, bisogna potenziare gli armamenti, incrementare o far nascere eserciti, che per difenderla questa pace bisogna necessariamente fare la guerra, come se la parola stessa, pace, per non so quale diabolico meccanismo fosse divenuta sinonimo di guerra e di armi, tant’è che nel cervello di molti ormai si è insinuato questo abnorme sillogismo che li porta a sostenere qualsiasi guerra purché essa serva per mantenere la pace, senza che nessuno o pochi si rendano conto della contraddizione in termini che vi è in questa tipologia di pensiero, sintomo di una mente alla deriva, plagiata dai media e dalla propaganda politica che sempre più spesso sono l’una la diretta conseguenza dell'altra e che ancora una volta riesce a trasformare l’anormalità in normalità e viceversa. Voglio solo farvi notare che la classe politica che oggi taglia i finanziamenti alla sanità per finanziare le guerre è la stessa che in piena pandemia sosteneva che bisognava investire nella sanità per poter fronteggiare al meglio future emergenze sanitarie e che ha speculato sui vaccini, ma tutta questa ipocrisia non colpisce più la nostra attenzione perché essa è stata abilmente dirottata su altri fronti. Se oggi, in nome della pace, ti permetti di dire che sei contro ad ogni forma di guerra, vieni subito etichettato come ingenuo, un buonista, un utopista, un retorico, tanto per usare un linguaggio politically correct. La verità è che oggi ci reclamizzano la guerra tenendo in ostaggio la pace, che è divenuta il pretesto per giustificare qualsiasi massacro, qualsiasi atrocità, un paravento dietro cui nascondere i veri motivi che si nascondono dietro ad ogni guerra, che sono sempre gli stessi, denaro e potere e questi sì che sono sinonimi... Sarebbe molto interessante per me poter leggere la vostra opinione su questo controverso argomento.
Post n°659 pubblicato il 06 Marzo 2025 da carloreomeo0
L'Unione Europea ha adottato una politica economica, da molti definita catastrofica, fondata su una falsa ecologia e attuata con metodi estremisti: divieti, limitazioni e la minaccia di bloccare la produzione di motori termici entro il 2035, nel tentativo di imporre la mobilità elettrica come unica via per il futuro dell’automotive. Tale scelta non solo risulta ecologicamente discutibile, considerando l’impatto devastante della produzione e dello smaltimento delle batterie, ma appare anche tecnicamente e praticamente insostenibile. Le tecnologie oggi disponibili in tale settore presentano, infatti, limitazioni significative in termini di autonomia, tempi di ricarica e costi operativi. Inoltre, molti Paesi dell’UE, Italia compresa, non dispongono di risorse energetiche sostenibili sufficienti a supportare una mobilità completamente elettrica. Sono pochi i Paesi, e l’Italia non rientra certo in questo gruppo, in grado di dotarsi entro il 2035 di infrastrutture e reti energetiche capaci di distribuire in modo capillare l’energia necessaria per alimentare un parco macchine di circa 300 milioni di veicoli, che è l’equivalente delle vetture attualmente circolanti sul territorio europeo, ognuno dei quali richiede mediamente 75 KW per una ricarica completa. Il risultato di tale approccio è la paralisi del settore automotive e dei relativi indotti, che si è concretizzato nel crollo delle vendite, con ripercussioni economiche considerevoli nei Paesi in cui questo comparto riveste un ruolo strategico sia per il commercio nazionale e internazionale sia per l’occupazione, come dimostrano i licenziamenti di massa in aziende quali Volkswagen, Stellantis, Mercedes-Benz, ecc. Se l’U.E. non farà un passo indietro sull’auto elettrica ridimensionandola a ciò che oggi può e deve essere, un’alternativa al motore termico e non certo l’unica soluzione possibile per la mobilità i danni in questo settore potrebbero essere irreversibili, costringendo l’intera Europa ad adottare politiche economiche improntate sull’austerity, cosa che in parte si sta già delineando all’orizzonte.
Post n°658 pubblicato il 16 Febbraio 2025 da carloreomeo0
Cristicchi si presenta sul palco di Sanremo con la sua semplicità di uomo, che racconta con la delicatezza del poeta il dramma che da figlio sta attraversando, e lo fa nell’unico modo che conosce, che gli è congeniale, attraverso le parole, i versi della sua canzone, che sono poesia pura e come tale dirompente, per far questo utilizza la musica che seppur meravigliosa è prevalentemente solo la base su cui adagiare con cura parole di una dolcezza infinita e che ciò nonostante riaprono immancabilmente ferite mai rimarginate in chi sta vivendo o ha vissuto il dramma di dover assistere i propri genitori anziani. Assistendo suo malgrado al ribaltamento dei ruoli, in cui diviene il genitore dei propri genitori, che divengono figli da accudire con pazienza, amore e comprensione. Cristicchi ci ricorda e lo fa più volte, che il rapporto genitori figli non è a senso unico, che a volte le circostanze della vita ci portano a dover ricambiare, prendendoci cura di loro, quell’amore con cui loro si sono presi cura di noi, pur sapendo che per noi figli sarà impossibile eguagliarlo. Cristicchi, ci parla dell’Alzheimer, un male oscuro, infido e ce ne parla come se ci raccontasse una fiaba ma senza lieto fine, perché quel male gli ha insegnato che ci saranno attimi di lucidità sempre più rari, sempre più brevi che non potrà permettersi di sprecare e ci racconta, e lo fa senza alzare la voce, quel senso di rabbia e di fatica, quasi fisica nel dover accettare ciò che non si può cambiare.
Post n°657 pubblicato il 07 Febbraio 2025 da carloreomeo0
Sono anni che continuo a ribadire che la politica economica europea operata dalla Von der Leyen è stata ed è catastrofica, una politica economica al contrario che invece di puntare a valorizzare i punti economicamente forti delle nazioni che fanno parte della comunità europea, mira a indebolirle, a frenare la loro economia, penalizzandole. Quando scrivevo che la campagna vaccinale operata in Europa in generale e in Italia in particolare era di tipo coercitivo, che non aveva come obiettivo principale la sanità pubblica, ma interessi economici speculativi basati sulla vendita dei vaccini non vaccini, legati ad accordi tra politica e multinazionali farmaceutiche (in particolare Pfizer) venivo nella migliore delle ipotesi deriso e tacciato di essere un complottista, un no-vax. Bene ora certe verità scomode cominciano a venire a galla e quelle che fino a qualche anno fa sembravano le farneticazioni di un paranoico ora stanno divenendo realtà concrete. Lo scrissi allora, lo ribadisco ancora oggi, il tempo e solo il tempo stabilirà chi aveva torto e chi ragione... in parte lo sta già facendo!
Post n°656 pubblicato il 27 Gennaio 2025 da carloreomeo0
Io credo che l’Olocausto, non sarebbe esistito senza i burocrati. I burocrati sono quelle persone a cui basta dare delle leggi, delle regole, emanate da chi detiene il potere affinché essi le seguano ciecamente, senza chiedersi se siano giuste, logiche, né tanto meno se l’applicazione delle stesse possa ledere la dignità, la libertà o i diritti di qualcun altro. I burocrati non si fanno domande, obbediscono, anche quando l’obbedire a certe regole permette atti disumani, senza che per questo le loro coscienze si ribellino. Perché il burocrate, per sua stessa natura, non si ribella mai, anche quando la ribellione è l’unico atto possibile di fronte a certe ingiustizie. I burocrati non sono sempre e solo soldati o funzionari pubblici o privati, la mentalità del burocrate può albergare in qualunque essere umano. I nazisti erano in prevalenza burocrati, persone che avevano accettato passivamente le disposizioni provenienti dall’alto, facendole proprie, ma l’Olocausto non è stato possibile solo grazie a loro, ma anche con il contributo dato da quei burocrati presenti fra le persone normali, dei cosiddetti civili, che denunciavano gli ebrei, che ne permettevano la deportazione nei campi di concentramento, decretandone il loro sterminio, ritenendolo giusto, perché tutto questo era sancito da una parola magica, che induceva loro a spegnere il cervello, votandoli alla cieca obbedienza. La parola magica era “leggi” e nello specifico leggi razziali, l’esasperazione delle quali portò a quello che i libri di storia drammaticamente ci ricordano. Perché in nome della legge per il burocrate qualunque ingiustizia diviene legittima. Per questo mi fanno paura i burocrati, perché oggi come allora essi esistono, sono tanti, troppi, sono fra noi e a volte sono persone insospettabili, il vicino di casa, il collega di lavoro, l’amico d’infanzia, persone di cui sostanzialmente ci fidiamo o che non percepiamo come minacce, ma che sarebbero pronte a denunciarci, firmando di fatto la nostra condanna a morte, se solo una legge lo decretasse giusto. Perché il burocrate non ha ancora capito e non capirà mai, che legge non è sinonimo di giustizia e che ogni qual volta permetterà che si compia un’ingiustizia esso ne diverrà irrimediabilmente complice. Ricordiamoci solo che finché esisteranno i burocrati quel passato potrà tornare presente, minacciando il futuro stesso dell’umanità. P.S.: Se pensate che in quello che avete appena letto vi sia un'esplicita istigazione all'anarchia, allora, forse, siete dei burocrati anche voi.
Post n°655 pubblicato il 19 Gennaio 2025 da carloreomeo0
Una volta, io lo ricordo perfettamente, si diceva che il lavoro donava dignità, addirittura nobilitando l’essere umano, perché attraverso di esso ci si poteva realizzare, crescere, migliorare, costruirsi la propria indipendenza, il proprio futuro, oggi invece, sempre più spesso, se vuoi lavorare, sei costretto a calpestarla la tua dignità, ad accettare, per mantenere il tuo posto di lavoro, ricatti inaccettabili dal punto di vista umano, sottostando a ritmi di lavoro sempre più incalzanti e sottopagati, lavorando quindi sempre di più per percepire stipendi che di dignitoso hanno poco o nulla. Oggi devi far finta di non conoscere i tuoi diritti, quei pochi rimasti, che non puoi più permetterti né di rivendicare e né di difendere, devi solo adempiere solertemente ai tuoi doveri, anche a quelli non scritti in nessun contratto di lavoro, svolgendo anche mansioni che non ti competono, a sovraccaricarti di lavoro, in realtà lavorative perennemente sotto organico, perché le aziende hanno la necessità costante di ridurre le spese per essere più competitive sul mercato o semplicemente per aumentare i propri ricavi, e guarda caso in ogni politica di spending review aziendale, fatta da persone estremamente competenti in fatto di numeri e formule matematiche un po' meno nel settore umano, la prima voce che salta fuori e che viene immancabilmente ridotta all’osso è quella del personale, dei lavoratori, perché essi non vengono più visti o forse non sono mai stati visti, come risorse ma solo come spese, da ridurre drasticamente. In tutto questo il paradosso o l’inganno, chiamatelo come meglio credete, è che in ogni azienda l’ente preposto alla gestione del personale si chiama “Risorse Umane”. In quest’epoca stiamo assistendo alla disumanizzazione del lavoratore, le cui performance lavorative, vengono misurate in base a freddi numeri correlati al fattore tempo, alla sua capacità di essere flessibile, possibilmente fino a 90 gradi, di essere, come dicono quelli che masticano l’inglese: “Multitasking”, termine che deriva dal settore informatico e atto a definire quella particolare capacità che hanno solitamente i computer di eseguire più funzioni contemporaneamente, ed ecco che con l’utilizzo di questo semplice e apparentemente innocuo termine, si tende a paragonare l’essere umano ad una macchina, creando un parallelismo molto pericoloso.
Post n°654 pubblicato il 11 Gennaio 2025 da carloreomeo0
"Ciò che maggiormente ti definisce si trova in quello spazio percettivo che si interpone tra ciò che credi di essere e ciò che gli altri credono che tu sia." Xavier Wheel Molti non se ne rendono conto e finiscono per dare troppa importanza o al loro ego o a ciò che gli altri pensano di lui/lei. Mentre ciò che più fedelmente ci rispecchia si trova esattamente nel mezzo, che non è altro che la somma di questi due fattori ponderatamente filtrata.
Post n°653 pubblicato il 04 Gennaio 2025 da carloreomeo0
Può capitare che chi ti vuole bene, una mattina si alzi, salga in macchina e si faccia 200 chilometri, semplicemente perché non lo convincono i tuoi “sto bene” detti per telefono e vuole vedere con i suoi occhi come stai, perché vuole regalarti quell’abbraccio di cui sente che hai bisogno più di qualsiasi cosa al mondo, perché se è sicuro che tu stai veramente bene, sta meglio anche lui, perché è questa la simbiosi che si stabilisce spontaneamente tra persone che si vogliono bene. Perché al di là delle distanze fisiche si è vicini con il cuore, che è capace di percepire emozioni e stati d’animo che sfuggono a chi ci sta accanto e ci vede solo attraverso i suoi occhi. P.S. e poi ci sono quelli che non attraverserebbero neanche la strada per vedere se sei ancora vivo
Post n°652 pubblicato il 03 Gennaio 2025 da carloreomeo0
Vi auguro che il nuovo anno vi faccia uscire da ogni schema mentale, specialmente da quelli tossici, fuorvianti, quelli che vi portano a credere che felicità e soldi siano sinonimi, quelli che vi portano a rincorrere carriere piuttosto che rapporti umani, oggetti invece che emozioni. Vi auguro che questo 2025 vi porti ad essere sempre meno materiali e più spirituali, più connessi alla vostra anima e meno al vostro ego, dando più importanza a quelle emozioni che non hanno prezzo, a quelle persone la cui amicizia ed affetto sono un tesoro da custodire, proteggere e valorizzare ogni giorno, ma soprattutto che questo 2025 vi porti a liberarvi finalmente da tutti quei sentimenti, pensieri e rapporti che vi inquinano l’anima, avvelenandola. Buon 2025 a tutti e a tutti voi e anche a me auguro giorni migliori!!!
Post n°651 pubblicato il 03 Gennaio 2025 da carloreomeo0
In questa immagine io vedo una determinazione, una passione e un amore così forte verso un'obiettivo, un ideale, artistico o pragmatico che sia, per perseguire il quale si è disposti ad autoinfliggersi e sopportare una sofferenza tale da deformare il proprio corpo, affinché possa meglio adattarsi ad esso ottenendo la sua massima espressione. Ovviamente la danza in questo caso è una metafora, o meglio una forma d'arte che meglio si adatta a rappresentare questa forza di volontà indomita, ma essa può adattarsi a qualunque contesto in cui tutto questo sia chiaramente riconoscibile.
Post n°650 pubblicato il 11 Ottobre 2024 da carloreomeo0
Mi rivolgo a voi liberi pensatori, voi che vi vantate di ragionare al di fuori degli schemi precostituiti, liberi dai condizionamenti sociali e culturali, fuori da ogni gregge, voi che non seguite la corrente, che vi dissociate da ogni massa. A cosa vi serve svelare verità così scomode che tutti vogliono continuare ad ignorare? Quale vantaggio traete nello smascherare ingiustizie, se poi di fronte ad esse vi scoprite inermi, incapaci di debellarle con la giustizia? Quale utilità ha puntare il vostro dito contro chi tenta di nascondere il marcio che ha dentro sotto il tappeto dell’ipocrisia, per apparire puro e integro agli di occhi di chi ha dimenticato quale differenza vi sia tra il guardare e il vedere? Cosa vi illudete di ottenere con il vostro ragionare, che se fosse davvero razionale vi dovrebbe portare ad essere consapevoli che voi siete l’eccezione e non la regola, che siete, vostro malgrado, parte di quel sistema che cercate di smascherare, un minuscolo, insignificante ingranaggio di un enorme e perverso congegno che continua a funzionare perfettamente nonostante voi tentiate di sabotarlo, perché per esso voi non siete una minaccia alla sua esistenza, al massimo siete un piccolo fastidio, semplice pulviscolo che vela lo sguardo giusto un attimo, prima di essere eliminato con una singola, piccola lacrima. L’unico risultato a cui vi porta questo vostro modo di agire è la sofferenza, vostra, personale, intima, un senso di malessere generale che si concretizza in quell’amarezza che vi pervade l’anima ogni volta che nonostante le vostre palesi, inconfutabili ragioni avete dovuto soccombere all’arroganza dell’ingiustizia, alla prepotenza del ricatto camuffato da opportunità propinatovi da chi è convinto di potervi confondere la mente e ingannare il cuore, travisando il senso delle parole. Le uniche reazioni che riuscite a suscitare, sono odio e insofferenza nei vostri confronti da parte degli indottrinati del sistema, ma davvero siete ancora così ingenui da pensare che basti svelare le strutture su cui si reggono certi inganni, per risvegliare le coscienze da troppo tempo sopite o cervelli in disuso da così tanto tempo da essersi irrimediabilmente atrofizzati? Pensate a quanto sarebbe più facile e felice la vostra esistenza, se riusciste ad arrestare quel diabolico ingranaggio che avete nella testa e che voi chiamate ragionare, cessando finalmente di vedere la trama da cui è composta la realtà che vi circonda, per lasciarvi dolcemente sprofondare nell’oblio di quell’incoscienza che si ferma sulla superficie dell’apparenza. La verità più dura per voi da accettare è che chi vi ha posto quell’ingranaggio nella testa, non vi ha fornito la chiave per arrestarlo, condannandovi di fatto alla sofferenza della consapevolezza… credo non esista crudeltà peggiore.
Post n°649 pubblicato il 08 Settembre 2024 da carloreomeo0
In questa società spesso si tende a nascondere il dolore, a far finta che esso non esista, celandolo dietro falsi sorrisi, simulando una felicità che non ci appartiene, perché essa ci vuole positivi, spingendoci verso l'ottimismo estremo che spesso sfocia nell'ipocrisia dell'autoinganno. A volte, invece, non solo dobbiamo prendere consapevolezza di certi dolori, ma dobbiamo abbracciarli, ascoltare ciò che essi hanno da dire, capirli e affrontarli se davvero vogliamo superarli a meno che non decidiamo deliberatamente di voler vivere all'ombra di una falsa felicità, che inevitabilmente ci trasformerà in degli esseri infelici, con un falso sorriso stampato sul viso e gli occhi velati di pianto.
Post n°648 pubblicato il 06 Settembre 2024 da carloreomeo0
Credo che io non debba aggiungere altro, chi vuole capire capisca, chi ha ancora un minimo di dignità e in tempo di pandemia ci ha accusati di essere novax, complottisti, sovversivi, credo dovrebbe chiederci scusa. Chi ci ha deriso quando sostenevamo che i mezzi di informazione erano e sono mezzi di propaganda, strumenti in mano ai poteri forti che non raccontavano la verità, credo che oggi dovrebbe chiederci scusa...invece solo SILENZIO, ma per me questo silenzio vale più di mille scuse. Al di la delle scuse leggittime o illeggittime, questo dovrebbe insegnarci, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che bisogna sempre confrontare, contestualizzare, quello che i mezzi di informazione ci raccontano con quello che ci accade realmente intorno.
Post n°647 pubblicato il 03 Settembre 2024 da carloreomeo0
Sono passati i secoli, ma il popolo fondamentalmente non è cambiato e chi sta il potere lo sa da sempre, se volete un popolo che se ne stia tranquillo basta donare loro Panem et circenses, questo è il calcio, questi sono i programmi spazzatura, i vari reality, che di reale non hanno nulla. Gli stessi mezzi d'informazione dirottano, pilotano di volta in volta la nostra attenzione su alcuni avvenimenti affinché ci distraiamo da altri, sicuramente più scomodi per i poteri forti.
Post n°646 pubblicato il 02 Settembre 2024 da carloreomeo0
Quando lo si diceva in piena pandemia eravamo complottisti, sovversivi, Novax, o peggio, no eravamo semplicemente liberi pensatori, persone in grado di contestualizzare la realtà in cui vivono con ciò che gli raccontano. Io per tutto questo non vi ho giudicato allora nè tanto meno vi giudicherò adesso, in futuro però ricordiamocela questa differenza...potrebbe tornarci utile.
Post n°645 pubblicato il 31 Luglio 2024 da carloreomeo0
In questa nostra realtà alla Matrix, artificiosamente costruita intorno a noi principalmente dai media, per condizionare il nostro pensiero, le nostre scelte, sociali, politiche, consumistiche, commerciali, religiose, ecc, Per celare ai nostri occhi verità scomode, proponendocene altre di comodo, portandoci a credere che pensare, ragionare, indagare per cercare verità nascoste, sia uno spreco di energie inutile, perché nel progresso che questa società propone, dobbiamo lasciare che a pensare siano le macchine, che a rimpiazzare il nostro cervello ci pensi l’Intelligenza Artificiale, che a fornirci opinioni e notizie siano esclusivamente i mezzi d’informazione, trasformandoci di fatto in esseri passivi a livello intellettivo, contenitori vuoti che essa potrà riempire di volta in volta, con ciò che meglio crede, con quello che ritiene giusto, non per noi, ma per essa stessa, per la sua sopravvivenza, per far sì che quella matrice di realtà che essa ha creato non debba mai crollare ma anzi si infittisca sempre di più, fino a divenire per tutti l’unica realtà possibile. Una realtà che essa potrà dipingerci addosso in base alle sue necessità. Siamo tutti prigionieri di questa realtà simulata, siamo tutti suoi schiavi anche se essa ci ha illuso di essere uomini liberi, sottoposti e succubi dei suoi voleri, che essa subdolamente ci porta a percepire come nostri. Ammettiamolo, nonostante quanto scritto sopra, quanti di noi di fronte ad un ipotetico Morpheus, avrebbero il coraggio di scegliere la pillola rossa, avendo la consapevolezza di quanti problemi, difficoltà, di quanto odio, discriminazione, derisione, ostracismo, dovrebbero subire in base a tale scelta? Meglio quindi optare per quella blu, è la strada più facile, quella più comoda, quella che la Matrix ci ha sempre indicato come la scelta più giusta, la più corretta, l’unica possibile. Per questi e per mille altri motivi molti di noi, pur essendo consapevoli di tutto questo, scelgono e sceglieranno deliberatamente ogni giorno la pillola blu, preferendo non vedere, preferendo la Matrix piuttosto che una incognita realtà che gli fa paura.
Post n°644 pubblicato il 30 Luglio 2024 da carloreomeo0
Perdonami figlio mio se ti ho amato così tanto da non averti voluto, se mi è mancato quell’attimo d’incoscienza necessario per donarti al mondo, giudicandolo per te indegno di essere vissuto. Scusami figlio mio Se mi son tenuto dentro, come un dono mai aperto, tutto l’amore che ti avrei regalato, pur di non consegnarti ad una società in preda alla follia, condannandoti ad un futuro incerto, che a volte fa paura. X.W.
Post n°643 pubblicato il 29 Luglio 2024 da carloreomeo0
Io sono l’uomo che pensa, quello che si arrovella inutilmente la mente, quello che parla ma che nessuno sente, quello che scrive ciò che nessuno legge. Io sono quello irritante, che pone ragionevoli dubbi a chi cerca solo false speranze. Io, quello strano, che parla di principi, di coerenza e di coscienza alla gente, suscitando in loro un infastidito disinteresse. Il sono quello a cui darete ragione solo quando ormai di quella ragione non ce ne faremo più niente. Io sono quello di sempre, quello che farebbe meglio a spegnere il cervello e a far finta di niente. X.W.
Post n°642 pubblicato il 28 Luglio 2024 da carloreomeo0
Dalla bramosia di potere e di possesso, dall'avidità che vedo nell'essere umano in genere, deduco che esso pensi poco alla morte, che si sia dimenticato del suo stato precario, transitorio in questo mondo, che l'essere umano rifletta poco o nulla sul fatto che la sua intera vita non è altro che un battito di ciglia dell'eternità, che per quanto egli si creda o sia potente è nulla in confronto all'infinità dell'universo.
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Inviato da: jigendaisuke
il 10/04/2025 alle 00:18
Inviato da: carloreomeo0
il 09/04/2025 alle 22:30
Inviato da: jigendaisuke
il 08/04/2025 alle 20:04
Inviato da: cassetta2
il 08/04/2025 alle 19:07
Inviato da: jigendaisuke
il 07/03/2025 alle 12:41