Creato da: carloreomeo0 il 03/06/2014
pensieri in libertà
Citazioni nei Blog Amici: 37
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Area personale

 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 37
 

Ultime visite al Blog

amistad.siempreEl.Nick.elQuartoProvvisorioDott.Ficcagliacarloreomeo0cassetta2jigendaisukexavierwheelbubriskameleys0Estelle_kCherryslfranciska.zalecxavierwheel69
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

 
« PERCHE' SIAMO SEMPRE PI...L'AMORE OGGI... »

IL BUSINESS PERFETTO!

Post n°135 pubblicato il 24 Febbraio 2017 da carloreomeo0

Sapete cosa serve per realizzare un business di successo? Normalmente un business di successo si ottiene quando si mette sul mercato un servizio o un prodotto molto richiesto essendo in grado di soddisfare le richieste ricavandone un netto margine di guadagno restando concorrenziali.  

Lo sapete come si ottiene il Business Perfetto? Quando chi mette sul mercato un prodotto o un servizio è in grado di farne aumentare, direttamente o indirettamente la richiesta, essendo sempre in grado di soddisfarla, detenendo allo stesso tempo l’esclusiva su tale tipo di commercio.

Ora tenendo conto di questa premessa, tenterò, estremizzando, ma neanche più di tanto la realtà, di fornirvi un esempio pratico di Business Perfetto:

Per far questo immaginatevi che lo Stato sia una grande azienda, che pur non producendo nulla e quindi senza accollarsi nessun costo di produzione, immette sul mercato dei prodotti dalla vendita dei quali quindi può solo ottenere degli utili, essendo allo stesso tempo in grado di controllare, manipolare, incrementare sia la richiesta che l’offerta, senza neanche doversi preoccupare della concorrenza in quanto esercita su di essi un diritto di monopolio.

I prodotti che lo Stato immette sul mercato si chiamano: Tabacco, alcolici e gioco d’azzardo che direttamente generano dipendenze quali: tabagismo, alcolismo, ludopatia. Pensate che fortuna, guadagnare attraverso la vendita di prodotti che generano dipendenza, spingendo quindi chi ne fa uso a non poterne più fare a meno, quando si dice la fidelizzazione del cliente, il sogno di ogni imprenditore.  

Ma in quale modo lo Stato riesce a incrementare la richiesta dei suoi prodotti? Imponendo tassazioni assurde e sempre più onerose, che abbassano drasticamente il potere economico delle famiglie italiane, fino a raggiungere soglie che rasentano la dignità. Attraverso riforme del lavoro che invece di incrementare l’occupazione incrementano tragicamente la disoccupazione, facendo vivere molti individui nell’incertezza del domani, con l’angoscia di come far fronte alle proprie necessità. Tutto questo ha come risultato preponderante la disperazione ed è scientificamente provato che più un soggetto è disperato più è incline a cedere alle dipendenze: gioco d’azzardo per tentare di sopperire ai problemi economici derivanti da uno stipendio ormai inesistente. Abuso di alcolici in cui affogare i problemi e lo stress che deriva da tutto questo fa aumentare esponenzialmente il consumo di sigarette. In sintesi si è innescato un circolo vizioso attraverso il quale lo Stato si nutre e si arricchisce della nostra disperazione, di quella stessa disperazione che egli stesso contribuisce a generare in noi. Vi basti pensare che lo Stato guadagna mediamente ogni anno circa 8 miliardi di Euro attraverso il solo settore del gioco d’azzardo e altri 8 miliardi di Euro circa dalla vendita delle sigarette, al netto dei costi sostenuti dal sistema sanitario per curare le patologie legate al tabagismo. Un business che continua ad avere un trend positivo nonostante la crisi, anzi grazie alla crisi che favorisce l’incremento del suo fatturato.

Non fatevi ingannare dalle campagne dissuasorie che lo Stato ha messo in atto per, a suo dire, ridurre l’abuso di alcolici, il gioco d’azzardo e il fumo, in realtà ha tutti gli interessi, e quanto sopra scritto lo dimostra ampiamente, per fare in modo che tali dipendenze dilaghino sempre di più. In quanto lo Stato è allo stesso tempo, ipocritamente, repressore e spacciatore. Ipocrita quanto chi, vittima delle suddette dipendenze, continua a negare l’evidenza, ripetendosi la bugia perfetta: “Posso smettere quando voglio” mentre in realtà non ha abbastanza forza di volontà per mettere in pratica questo suo intento e con questo atteggiamento finisce solo per oliare gli ingranaggi di questo business perfetto, di questo meccanismo diabolico che lo trita e lo sputa a suo piacimento.

Io chiedo a tutti coloro che sono vittime di dipendenze di fare il primo passo, di mettere da parte l’orgoglio e di usare la ragione ammettendo di avere un problema perché solo così potranno iniziare a cercare una soluzione, solo così potranno essere aiutati ad uscire da un tunnel in cui neanche sapevano di essere entrati. Chiedo a loro di raccogliere la dignità rimasta per dire BASTA! Inceppando il meccanismo apparentemente perfetto attraverso cui lo Stato lucra, smettendo di essere vittime di questo sistema che mira alla loro distruzione sia psicologica che fisica.   

Inizialmente ho scritto che lo Stato non produce questi prodotti, in effetti a produrli sono altre aziende, soprattutto all’estero, su cui lo Stato si limita a imporre delle tassazioni e attraverso i monopoli regolamenta la loro diffusione,  che diviene giorno per giorno sempre più capillare, un po’ come fa la mafia che avendola monopolizzata si arricchisce attraverso la commercializzazione della droga, occupandosi della sua distribuzione (spaccio). Anche la mafia come lo Stato, si occupa di immettere sul mercato prodotti che non sempre ha prodotto direttamente, ma su cui impone prezzi e condizioni, come le armi e anche servizi quali: speculazioni edilizie, imposizione di tangenti verso aziende sia pubbliche che private, incrementando il suo potere e di conseguenza il suo fatturato attraverso la corruzione di onorevoli e parlamentari.

Come vedete queste due entità presentano sempre di più inquietanti similitudini non fosse altro che per il modus operandi, risultando infine sempre inscindibilmente collegate, come se l’una fosse il completamento dell’altra.

 

La domanda è: in tutto questo è lo Stato che si comporta come la mafia o è la mafia che si comporta come lo Stato? A voi l’ardua sentenza. 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/Virtualizzato/trackback.php?msg=13506092

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
jigendaisuke
jigendaisuke il 25/02/17 alle 00:27 via WEB
Lo Stato? Quello che al tempo stesso, attraverso le ASL, cura la ludopatia? Quello che non riesce ad incassare milioni di euro di multe alle concessionarie delle sale slot? Mi chiedo cosa succederebbe se anche le canne fossero legali, come l'alcool! Bè, buonanotte
(Rispondi)
 
 
carloreomeo0
carloreomeo0 il 25/02/17 alle 00:47 via WEB
Ciao Jigen, credimi i guadagni sono ben superiori alle spese, i dati che riporto nel post sono reali. Lo Stato non riesce o non vuole incassare le multe dalle concessionarie delle sale slot? Non dimentichiamo che lo stato o il suo alter ego (la mafia) con tali concessionarie fa affari da tempo. Credo che la legalizzazione delle canne sia molto vicina e con essa il fatturato di questo business perfetto verrà incrementato notevolmente, mentre il sistema sanitario dovrà far fronte ancora di più alle patologie derivanti da tali sostanze. Credimi lo Stato ha più interessi a tagliare le spese sanitarie, in quanto più tagli effettua su quel settore più aumentano gli utili delle dipendenze su cui fino ad ora ha il monopolio. Buona notte.
(Rispondi)
 
several1
several1 il 25/02/17 alle 18:52 via WEB
come far fruttare i vizi ... c'è poca etica ... poca, pochissima ...
(Rispondi)
 
 
carloreomeo0
carloreomeo0 il 27/02/17 alle 19:47 via WEB
Diciamo che c'è poca etica da parte dello Stato, ma c'è altrettanta pochezza da parte delle vittime delle dipendenze, poca autostima, poca determinazione, poca forza di volontà e mi fermo qui. Buona serata.
(Rispondi)
 
ranocchia56
ranocchia56 il 26/02/17 alle 20:32 via WEB
Ciao Carlo, non posso commentare come vorrei perchè il post è pubblico, ma in sintesi posso dire che lo Stato ci sta uccidendo in tutti i sensi. Buona serata.
(Rispondi)
 
 
carloreomeo0
carloreomeo0 il 27/02/17 alle 19:52 via WEB
In realtà è chi è vittima delle dipendenze a suicidarsi, a commettere un eutanasia a lungo termine, lo Stato si limita a istigare e a lucrare su certe debolezze, se fossimo più forti quel business non sarebbe più così perfetto. Buona serata.
(Rispondi)
 
lascrivana
lascrivana il 28/02/17 alle 10:46 via WEB
Condivido questo tuo post. Non a caso ogni giorno esorto i miei figli a costruirsi il futuro con costanza, e non perdere mai la speranza. Non arrendersi è il segreto. Ricordandosi dei nostri avi che hanno fatto la guerra e patito la fame. L'uomo si risolleva solo se non si lascia schiacciare dalle incombenze. Tenacia nel diffondere post come questi che aiutano a riflettere.
(Rispondi)
 
 
carloreomeo0
carloreomeo0 il 28/02/17 alle 20:16 via WEB
Hai centrato il punto lascrivana, bisogna educare i nostri figli ad essere costanti, a non perdere mai la speranza e la fiducia in se stessi, non arrendendosi mai, se davvero vogliamo insegnargli a vivere e non a sopravvivere in questa società. Non sai quante volte mi sono chiesto come reagirebbero molti dei ventenni, trentenni e quarantenni di oggi, se dovessero affrontare le difficoltà che comporta una guerra, visto che considerano un sacrificio disumano dover rinunciare a internet, ai social. Se dovessero patire la fame, quella vera, lo specifico perché molti esponenti di queste generazioni confondono spesso la fame con l'appetito, in quanto ignorano che si tratti di universi totalmente differenti. L'Uomo si risolleva solo se la sua determinazione è più forte della sua paura. Grazie per il tuo commento, l'intento di questo mio post, come di molti altri, era proprio questo. Ti auguro una buona serata.
(Rispondi)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963