Riflessioni

La notte, quand’è insonne ha il potere di amplificare i problemi, trasformando granelli di sabbia in macigni, nella notte i problemi si susseguono, si rincorrono, si concatenano incessantemente fino a condurti in luoghi reconditi senza neanche sapere come ci sei arrivato, per quale strano motivo ti sei ritrovato a ragionare su tali cose o quale sia stato il filo logico che ti ci ha condotto. Nel silenzio della notte, il trambusto che hai dentro, gradualmente aumenta e la tua voce interiore alza i toni, perché sa che ora non puoi sfuggirgli, non puoi dileguarti facendoti assorbire dagli impegni dettati dalle tue attività giornaliere, non puoi soffocarla con i rumori del giorno e allora resti lì inchiodato nel letto ad ascoltarla anche se è angosciante ciò che essa ha da dire. Ti giri e ti rigiri nel letto, mentre disperatamente cerchi l’interruttore per zittire il tuo cervello e scivolare così nel mondo dei sogni ed in esso trovare quel conforto di cui hai tanto bisogno, fino a quando alla fine ti rassegni ed attendi paziente le prime luci dell’alba.