Creato da: carloreomeo0 il 03/06/2014
pensieri in libertà
Citazioni nei Blog Amici: 37
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Area personale

 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Maggio 2020 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30 31
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 37
 

Ultime visite al Blog

carloreomeo0Arianna1921cassetta2xavierwheeljigendaisukeLowel_lineemanugiugnoxavierwheel69inellafilomenaernestino.miicCherryslper_letteraQuartoProvvisorioDott.Ficcaglia
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Messaggi del 30/04/2020

 

IL FASCISMO E' FINITO MA LA DITTATURA CONTINUA

Post n°321 pubblicato il 30 Aprile 2020 da carloreomeo0

Vettoriale - La Liberazione E La Libertà Della Mente ...

 

E’ vero, solo qualche giorno fa si è festeggiato il 25 Aprile, festa della liberazione dalla dittatura fascista, festa della libertà, la cui celebrazione è giusta e doverosa, un monito a non dimenticare, ma è innegabile che in Italia vige ancora una dittatura, una dittatura ancora più pericolosa perché mascherata da una falsa democrazia che si autoproclama baluardo di un altrettanto falsata libertà.
È vero, a differenza di allora c’è libertà di stampa, le informazioni circolano libere, peccato che il più delle volte le verità che i mezzi di informazione ci riportano quando va bene sono tendenziose, di parte, e quando va male sono completamente inventate, costruite appositamente per soffocare, distorcere certe verità, per pilotare, condizionare i nostri pensieri e con essi i nostri comportamenti, le nostre scelte.
È vero, oggi ognuno può esprimere liberamente il suo pensiero, ma in quanti possono essere veramente sicuri che ciò che pensano sia frutto del loro intelletto e non la diretta conseguenza di quanto detto sopra? Quanto la disinformazione di massa operata dai media influenza il nostro modo di pensare èdifficile dirlo, perché lo fa a livello inconscio, ed è proprio questo che rappresenta, a mio avviso, la peggiore forma di censura, perché ci fa credere di essere dei liberi pensatori, mentre siamo ingabbiati in un sistema che ci bombarda continuamente di stimoli subliminali e non che ci condizionano profondamente, che bloccano i nostri pensieri sul nascere mentre ce ne inculcano altri a noi altrimenti estranei.
È vero, il regime fascista è stato sconfitto, ma ancora oggi l’Italia è succube e schiava di un regime che si chiama U.E. in cui campeggia, guarda caso, proprio la Germania, un regime che al di la delle belle parole, dettate dalla politica, con i fatti ci vuole sudditi e non alleati e a cui noi guardiamo con lo stesso disprezzo e timore con cui il debitore guarda il suo strozzino.
La verità è che in questo modo hanno imprigionato le nostre menti facendoci credere che la prigione in cui esse sono rinchiuse si chiami libertà e ci siamo illusi di esseri uomini liberi.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

DUBBI SULLA RIAPERTURA

Post n°320 pubblicato il 30 Aprile 2020 da carloreomeo0

Coronavirus, dall'11 Maggio riapertura dei negozi al dettaglio ...

 

Il  4 maggio riprenderemo, entro i limiti imposti, a tornare, lentamente, gradualmente, ad una pseudo normalità, una normalità resa abnorme, dal dover abituarci a convivere con il virus. Con un virus di cui si sa poco e quel poco che si sa è confuso, contraddittorio, destabilizzante.

Io mi  chiedo, ma che cosa è cambiato dall’inizio della fase 1 ad oggi, alla vigilia della fase 2? Di certo la quarantena forzata ha fatto scendere i contagi, ha decongestionato, almeno in parte, le terapie intensive, ma del nostro stato di salute non sappiamo ancora niente, proprio come allora. Che ne è della proposta di fare i tamponi a tappeto, poi soppiantati dai test sierologici più rapidi e sicuramente più affidabili o ancora meglio, che ne è stato della proposta di sottoporre tutti ai test degli anticorpi per sapere se siamo immuni al Covid? Appunto, sono solo rimaste delle proposte, ma al di la delle forbite parole, delle spiegazioni scientifiche, dei proclami politici, non si è fatto nulla. Quindi ricominceremo ad uscire ad incontrare, con i dovuti presidi e precauzioni, persone, congiunti, colleghi di lavoro, senza conoscere il nostro e il loro vero stato di salute, se siamo o se sono o meno dei portatori sani, asintomatici, del virus.

Quindi in definitiva, gli unici dati razionali su cui si decide questa parziale riapertura, sono forniti dalla riduzione dei contagi, neanche tanto significativa in rapporto alle forti limitazioni a cui ci siamo sottoposti negli ultimi due mesi e da, è questo sì che è significativo, un tracollo economico del Paese. Al di la di questo però, voglio dire al di là dell’obbligo di mantenere le distanze, di utilizzare mascherine, guanti e igienizzanti, che avrebbero tranquillamente potuto imporci già nella fase uno, invece di recluderci in casa, che cosa è davvero cambiato? Quali maggiori consapevolezze in merito abbiamo acquisito? Quali illuminanti scoperte scientifiche sono state compiute? NESSUNA. Anche se questo non è del tutto vero, oggi abbiamo o dovremmo avere maggiore consapevolezza sulla pericolosità del virus e della facilità con cui esso si trasmette, ma esserne consapevoli è davvero così determinante per ridurre i contagi?

Riapriamo senza aver dato risposte certe e univoche a domande fondamentali quali: Per quanto tempo rimane positiva e quindi infetta, una persona che ha contratto il coronavirus?

Chi è entrato in contatto con il virus ed è guarito, ha sviluppato una sorta di immunità ad esso?

Che ne è stata della sperimentazione del farmaco anti-artrite reumatoide Tocilizumab, che avrebbe dovuto scongiurare l’intubazione delle persone colpite da coronavirus, visto che comunque le terapie intensive sono ancora inspiegabilmente affollate?

Che ne è stata della sperimentazione dell’Avigan, che qualcuno sponsorizzava come l’unico farmaco contro il coronavirus?

Risposte, teorie, tante, contrastanti, confuse, il che è l’equivalente pratico di nessuna risposta, nessuna certezza, però si riapre, lo si deve fare e ne comprendo pienamente le ragioni, ma una riapertura fatta senza essere a conoscenza di quanto citato sopra, mi porta alla triste conclusione che la fase 1 ha avuto come unico fine quello di decongestionare il sistema sanitario.

Una fase 2 concepita in questo modo, secondo me non ha molto senso, è un po’ come affidarsi alla casualità degli eventi, e sperare che il virus con l’arrivo della bella stagione e con il conseguente innalzamento delle temperature, diventi meno aggressivo, altrimenti in poco tempo i flebili risultati ottenuti dalla fase 1 verrebbero cancellati e gli ospedali e le terapie intensive si riempiranno nuovamente, come farebbe presagire quanto accaduto in Germania che con gli stessi presupposti ha deciso un allentamento del lockdown qualche giorno fa.

Non me ne vogliano, di tutti questi dubbi a mio avviso legittimi, quelli che sono per la riapertura totale, immediata e incondizionata, non me ne vogliano quelli che sono convinti che questo virus non sia molto di più che una semplice influenza e che tutto il resto non siano altro che inutili o complottistici allarmismi, ma abbiate pazienza, a volte mi capita di riflettere su certe cose e allora…

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963