IL FARAONE AKHENATON

il faraone eretico....adorava il dio sole..per lui un disco

 

 

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AKE...IL BAMBINO CHE PARLAVA AGLI ALBERI

Post n°130 pubblicato il 14 Novembre 2012 da akenaton611

premetto che è una storia partorita dalla

mia mente "malata",che ha l'unica pretesa

di donare emozioni e nulla piu'.

Ogni riferimento a persone o fatti

realmente accaduti è puramente casuale,

i nomi e i luoghi sono frutto di mera

fantasia "personale".

Buona lettura.

---------------------------------------

Una notte d'estate,dell'anno del Signore

2000.,in Cirie' (TO).

Driiiiiiiiin Driiiiiiiiiin,sono le tre di notte,

il campanello squilla,nella casa dietro la

chiesa.Don Remo,anziano prete,si alza dal letto di scatto,

e si dirige verso la finestra della camera,

che si affaccia sulla strada.

E' buio pesto,nemmeno la luce di

un lampione sulla via.Si strofina gli occhi

per guardare meglio attraverso i vetri,

semiappannati,ma non vede nulla.

Pensando a uno scherzo di qualche

bontempone,ritorna a letto e cerca di

riaddomentarsi.

Appena si copre con le coperte,risuona

il campanello,questa volta per tre volte.

Si rialza dal letto,ripete quanto fatto prima,

ed ancora non vede nessuno.

Allora decide di uscire a controllare,

si spoglia del pigiama e si veste alla bene

in meglio,pantaloni,maglioncino e ciabatte.

Prende una torcia elettrica e l'accende,

per controllare che funzioni.Tutto ok,ora puo'

uscire.

Come apre la porta e sta per uscire,la sua torcia

illumina un piccolo fagottino, è un bimbo avvolto

in un playd,appoggiato allo zerbino.

Don Remo non crede ai suoi occhi,

il bimbo avvolto nella copertina, che dorme.

Si inginocchia e tremante,lo raccoglie con delicatezza,

perchè teme di fargli del male.

Adagia il bimbo avvolto nella sua copertina,

sul suo letto.

L'anziano prete dopo un attimo di sgomento,

decide di chiamare la perpetua,donna Clara,

una zittella sessantenne,che abita nella casa

a fianco la sua.

Quindi esce di casa e va a suonare il campanello

della sua abitazione.

La donna ,destata dal sonno profondo,si

presento' all'uscio in sottoveste casta,

apri' e disse:"Don Remo,che è successo??

perchè mi svegliate a quest'ora??'"

"Donna Clara",disse il prete:" venite da me,

presto presto,ho bisogno di lei!"

Dopo aver detto cio',il prete si ritiro' nella

sua dimora.Donna Clara,cosi' com'era vestita

lo segui' a breve distanza e una volta entrati,

il prete le mostro' il "fagottino" adagiato sul

suo letto.

Donna Clara strabuzzo' gli occhi e esclamo':

"Gesu' benedetto,aiutaci tu".

La donna si avvicino' al bambino,lo scopri'

dalla sua copertina,senza svegliarlo,e rimase

ad osservarlo per qualche istante,poi disse:

"Don Remo,il bimbo è chiaro e ha i capelli

scuri.E' ben curato,ben nutrito e si presume,dalla sua

tutina azzurra,che sia un bel maschietto.

Non ha neanche un mese di vita,secondo

me.Ma come puo' una madre disfarsi cosi'

di un dono di Dio??'"

Don Remo le rispose:"Gia' donna Clara,

me lo domando anche io.Ma non ho al

momento,alcuna risposta."

"Ora devo solo preoccuparmi di avvisare

la Curia e il Vescovo,perchè si attivi per

trovare una sistemazione adeguata a questa

creatura."

Donna Clara annui',pensando che era la cosa

migliore da fare.

Ormai il sonno aveva lasciato il posto ai

pensieri,ne Don Remo ne' Donna Clara,avevano

alcuna intenzione di tornare a dormire.

Rimasero svegli,seduti ai fianchi del letto,

ad osservare il bimbo.Ogni tanto controllavano

se respirava e se il cuoricino batteva,temevano

che potesse avere un rigurgito notturno,di

quelli che non danno scampo e soffocano i bimbi

piccoli,causandone la morte.

Quel bimbo era fortunato,aveva a fianco due

Angeli Custodi,ma non lo poteva sapere.

Alle 08,00 successive,Don Remo telefono'

alla Curia Vescovile,per informarla dell'accaduto.

Alle ore 09,00 successive,tre Suore,su delega

della Curia,vennero a prelevare il bambino,

per portarlo all'Orfanotrofio "Casa del Sacro Cuore",

di Torino,che era adatto e idoneo per prendersi cura

di quella piccola creatura.

Don Remo e Donna Clara,non riuscirono a trattenere

la commozione,nel vedere le suore allontanarsi

con il bimbo,che per poche ore avevano amato.

(fine prima parte)

------------------------------------------

(seconda parte)

Le videro salire sull'auto blu,con autista,

che la Curia aveva messo loro a disposizione,

che poi' parti' in direzione del capoluogo

piemontese,finchè non spari' dalla loro

vista,alla prima curva.

Don Remo e Donna Clara,rientrarono

in canonica,con le lacrime agli occhi.

Era una triste domenica,e da li' a poco,

il prete, avrebbe dovuto celebrare  la Messa.

Il programma domenicale della parrocchia

prevedeva le confessioni dalle ore 09,15

alle ore 09,45; poi alle ore 10,00 iniziava

la Messa,che sarebbe durata  mezz'ora circa.

Alchè, il prete si preparo' e all'ora prevista

dal programma,si trovò  nel confessionale.

Dopo aver assolto dai peccati,alcuni fedeli,

dopo una giusta penitenza,Don Remo,stava

per uscire dalla sua postazione quando

la sua attenzione venne attirata dal pianto

di una persona,una donna giovane che

si era alloggiata nell'angolo peccatorum,

del confessionale.

Don Remo,si ricompose e si rimise nella

sua postazione di ascolto.

Dopo il segno della croce,e Un Sia Lodato,invito' la

persona a confessarsi e a chiedere perdono

al Signore,per i suoi peccati.

La donna,riusciva a malapena a  parlare,

in quanto il suo singhiozzo da pianto,non

le consentiva di dire due parole insieme.

Don Remo la invitò alla calma,a stare

tranquilla,asserendo che il Signore è buono

e Misericordioso,e tante altre parole,per

rasserenarla.Dopo qualche minuto di silenzio,

la donna disse:" Padre ho peccato.Ho violato le Leggi

di Nostro Signore,ho rapito un neonato,dal reparto

di neonatologia-maternità,del locale ospedale."

Don Remo,sentendo cio' venne colto da un lieve

malore,come se avesse ricevuto un pugno nello

stomaco e gli avesse tolto il respiro.

Duro' molto poco questa sensazione,e

rivolgendosi alla "confessata",disse:

"Benedetta figliola,ma ti rendi conto cosa

hai fatto???Ora c'è una mamma che si sta disperando

e sta soffrendo per causa tua!!"

La donna:" si Padre lo so',mi sono pentita

subito di quello che ho fatto,ma non ho avuto il

coraggio di riportarlo nella sua culla,quando ero

ancora in Ospedale,temevo di essere scoperta

e l'ho portato via."

"Ma perchè??'"...domando' il prete..

"Per vendetta"!!...rispose la donna..

"Vendetta????ma benedetta figliola,di chi ti

volevi vendicare???"..ribatte' il prelato...

"Di colei che mi ha rubato l'Amore..che mi

ha portato via l'uomo che amavo, che era la

mia luce,la mia vita".

"ohh Beata Vergine Regina dei Cieli,aiutaci

tu"....esclamo' Don Remo...che ormai era

in piena crisi di panico.

"Figliola,ascoltami bene,quel bimbo che

mi sono trovato questa notte sul mio

zerbino,è lo stesso che tu hai rapito??'"

"Si!!" .....rispose la donna..."Non sapevo

cosa fare e l'ho portato e lasciato davanti

alla porta di ingresso della sua casa."

(fine seconda parte)

----------------------------------------

(terza parte)

"Sapevo che lei sarebbe riuscito a

trovargli una sistemazione ed ero tranquilla"!!

"Brava"..disse il prete...."con tutti i problemi

che abbiamo,ci mancava solo un bambino rapito!!"

"Ascoltami bene,benedetta figliola,ora devi

andare dai carabinieri e dire tutta la verità,

altrimenti qua finisce veramente male per te.

Sei ancora in tempo a evitare la galera!!"

"Dai carabinieri???'"..disse la donna.."No,

assolutamente no,mi arresterebbero subito

e getterebbero la chiave della cella!!"

"E per quel che so',lei è tenuto al segreto

della confessione e non puo' "tradirmi"!!"

Dopo aver detto cio',la donna usci' dal

confessionale e di corsa,guadagno' l'uscita

della chiesa.

Don Remo rimase sbigottito e incredulo,

da cio' a cui aveva assistito,non aveva la

forza e l'eta' per correre dietro a una donna

giovane.Ora conosceva la verità,ma non

sapeva come comportarsi.

Si reco' subito in canonica e telefono'

alla Curia Vescovile,riferendo cio' di cui

era venuto a conoscenza.Nella circostanza,

parlo' direttamente con il Vescovo di Torino.

L'Alto Prelato,lo tranquillizzo' subito,dicendogli

che avrebbe sistemato la faccenda,senza alcuno

scandalo e senza che i mass media venissero

a sapere nulla.

A quel punto,non restava altro da fare che

aspettare l'evolversi della situazione,e sperare

che tutto andasse per il meglio.

Intanto,nel reparto di neonatologia.maternità

dell'ospedale,era scattato l'allarme di scomparsa

del bimbo.Tutto il personale sanitario disponibile,

era impegnato da diverse ore

nelle ricerche del neonato,all'interno

della struttura ospedaliera.

Dal Dirigente responsabile della struttura,all'ultimo

inserviente,erano tutti impegnati nella spasmodica

ricerca del neonato.

La madre del piccolo,una giovane alla sua

prima gravidanza,era stata colta da malore,

subito dopo aver avuto notizia che il suo bambino

era scomparso.Ora si trovava sedata nel suo letto,

con lo sguardo perso nel vuoto.

(fine terza parte)

----------------------------------------

(quarta e ultima  parte)

Nel frattempo,l'Alto Prelato di Torino,si era attivato concretamente

affinche' il bambino,fosse riportato al piu' presto fra

le braccia della sua mamma.

A  Cirie',Don Remo celebro' regolarmente la

santa messa,dopodiche' alle ore 10,45 circa,

unitamente a Donna Clara,si sentii in dovere,

di recarsi presso l'ospedale,per dare conforto

spirituale alla povera donna.

S'incamminarono a piedi verso il nosocomio,

che non era molto distante dalla chiesa,

e giunti nei pressi,videro che molta gente,

attendeva davanti agli ingressi.

Notarono che vicino alle entrate,precisamente

tre grandi ingressi,si trovavano altrettanti

carabinieri,che vietavano l'accesso a chiunque.

In quel frangente Don Remo,rivolgendosi a Donna Clara,

disse,speranzoso:"che il Signore ci aiuti!!"...

"Speriamo"...rispose Donna Clara....

Ad un tratto Don Remo,si sentii chiamare,da una voce

sonante che proveniva,alle sue spalle:

"Don Remo Don Remo,aspetti..."; e si senti' toccare

la spalla destra.Come si volto' per vedere chi fosse,

si trovo' faccia a faccia con il maresciallo,comandante

della locale Stazione Carabinieri.

Elegante nel portamento,fiero della sua uniforme,

il maresciallo gli disse:"Don Remo,anche lei ha saputo??'"

"Saputo cosa"...rispose il prete,facendo lo "gnorri"...

"Sta arrivando il Vescovo,una visita a sorpresa",

disse il maresciallo...

"Davvero??"rispose il prelato,fingendosi sorpreso..

aggiungendo:"Strano che non mi abbia avvisato del

suo arrivo,mah";......

"Cosa vuole farci..avra' avuto le sue buone ragioni

per non farlo"...disse il maresciallo.

Dopo qualche secondo,la loro attenzione

venne attirata dal suono di sirene,che

proveniva da lontano.Dopo pochi secondi,

videro sopraggiungere due motociclisti

dei carabinieri,che scortavano un auto

blu,stando davanti alla stessa,che

accedevano sul piazzale antistante la

struttura ospedaliera.

Arrivarono nelle vicinanze,della porta

centrale e si fermarono.

Dall'auto blu,scese dapprima l'autista,

un giovane prete,che si porto' ad aprire

la portiera posteriore destra,da cui usci'

il Vescovo....e successivamente la

portiera posteriore sinistra,da cui usci'

una suora,con fagottino stretto al suo petto,

 tenuto amorevolmente,fra le sue braccia.

Quando il Vescovo e la suora entrarono da quella

porta,Don Remo fece un sospiro di sollievo e sorrise,

dopodiche' disse a Donna Clara:"vai subito

da Mario il sacrestano,e digli di suonare

le campane a festa!!"....

La storia finisce qua,la mamma riabbraccio'

il suo bambino e ritorno' la felicità nel suo

cuore.

Sicuramente vi state chiedendo come mai il titolo

di questo post non è un altro,vero??

Ma cosa vi aspettavate da uno che da

bambino parlava con gli alberi??' ^_^

 

Antonello

p.s. le immagini son prese dal w.e.b.

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 
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