Creato da sparus_rm il 14/08/2005
La mia personale giungla cambogiana
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"They who can give up essential liberty to obtain a little temporary safety, deserve neither liberty nor safety. "
Benjamin Franklin, 1755
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Ultima vez
14 ottobre 2007. Primarie del Partito Democratico. Anche io, come oltre tre milioni di persone, sono andato a votare e sostenere questo nuovo progetto politico. Il mio è stato un voto tattico al servizio di una visione diversamente strategica della politica. Stimo ed ammiro molto Veltroni, il suo programma, la sua esperienza politica ed amministrativa, ma non condivido l'idea che un partito che vuol definirsi democratico possa nascere da un’incoronazioni che di democratico non avrebbe nulla. Per come la vedo io, più che da Veltroni in sé bisogna guardarsi da certi veltroniani, specie da quelli dell’ultima ora. Ma se si guarda bene, l’unica cosa che davvero conta, l’unica che può fare la differenza non è quello che hanno espresso le segreterie dei partiti, ma il fatto che la gente, tanta, tantissima gente, abbia comunque voluto dar fiducia a quest’idea. Gente che come me s’è fatta quasi un’ora di fila per votare, ancora una volta. E che non ci è andata solo perché è stanca del deludente panorama di questa “maggioranza” (rigorosamente tra virgolette), di questa sinistra ircocerva, parolaia, inconcludente, troppo presa nei tatticismi delle segreterie. Questa sinistra che batte i piedi e minaccia di far cadere il governo, che alza la voce con gli alleati, che dimentica il suo mandato, che non si sa più se rappresenti un insieme di categorie o l’interesse generale del paese e il diritto di quest’ultimo ad avere un futuro. Che si perde in chiacchiere e “porta a porta” mentre il paese langue. Se c’è un messaggio chiaro che emerge da queste primarie è la voglia di dire basta a tutto questo. Questa gente, che è rimasta in fila fino alle otto di sera di ieri, spesso anche oltre, rappresenta un paese che vuole ancora avere fiducia in qualcosa. Che non necessariamente significa avere fiducia nel faccione di Veltroni, della Bindi o di Letta. E’ gente che vuole continuare a credere che il rinnovamento della classe politica sia una necessità irrinunciabile per dare risposte ai problemi concreti dei cittadini e che ritiene che questo mutamento debba avvenire nella cornice istituzionale di un “apparato” di partito in grado di governarlo. Ma attenzione, dirigenti del nascente partito democratico, ricordate che siamo stanchi. Dopo la colossale presa per il culo delle primarie del 2005, che avrebbero dovuto partorire il programma mai realizzato del governo Prodi e che invece ha prodotto il nulla, sappiate che queste primarie – e non solo per me – saranno l’ultima volta che accetteremo prese in giro o operazioni facce pulite. E’ l’ultimo treno che avete a disposizione per cambiare da soli. Dopo, si dovranno trovare altre soluzioni, che potrebbero non piacere a tutti. E se avete la memoria corta, ricordatevi dell’Hotel Raphael.
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Inviato da: liubiza
il 22/05/2009 alle 16:22
Inviato da: kolline
il 09/04/2009 alle 07:54
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