FOSCO

SOLI NELL'UNIVERSO

FORSE NON SIAMO SOLI, ma è probabile che non lo sapremo mai, perchè ci sono buone possibilità che questa umanità finisca prima che  che abbia trovato il modo di contattare esseri viventi di altri mondi, ammesso che esistano e ammesso che abbiano caratteristiche simili alle nostre.
Il pianeta del sistema solare più simile al nostro e anche il più vicino,  MARTE, che pur nel lontano passato dovrebbe avere avuto un percorso geologico non molto diverso da quello della Terra, sembra che non abbia conservato o mai ospitato alcun essere vivente, neanche unicellulare.
Questo sta a significare che le possibilità che si sia sviluppata una qualche forma di vita extraterrestre sono  molto remote, perché è condizionata dalle dimensioni dei pianeti e dalle loro temperature, che hanno dei limiti ben precisi, oltre o sotto i quali si ritiene praticamente impossibile la presenza della vita.
Non solo, i pianeti dovrebbero navigare in una fascia anch'essa ben definita, né troppo lontano né troppo vicino alla stella attorno alla quale ruotano, e soprattutto dovrebbero mantenere queste caratteristiche così singolari per un tempo abbastanza lungo, ovvero milioni se non miliardi di anni, così da permettere la nascita e l'evoluzione delle forme viventi.
Dati questi parametri, anche se la nostra Galassia contiene almeno 100 miliardi di stelle, e molte di esse hanno attorno  a loro dei pianeti,  i possibili candidati ad ospitare la vita così come la conosciamo sembrerebbero alquanto rari.
Lo prova il fatto che sebbene con le strumentazioni attuali si sia riusciti a scoprire più di mille esopianeti che si trovano a distanze comprese tra decine e centinaia di anni luce da noi, per ora nessuno di questi sembra avere caratteristiche paragonabili a quelle della terra...ma visto che nuovi pianeti extrasolari vengono scoperti ormai quotidianamente attendiamo fiduciosi che fra tanti almeno uno possa avere una qualche somiglianza con la nostra Terra.
Però, anche ammesso che in un lontano futuro si riesca a percorrere le enormi distanze che ci separano da questi esopianeti in un tempo "ragionevole" (oggi per arrivare al più vicino impiegheremmo più di 50.000 anni e non potremmo neanche atterrarvi perchè del tutto inospitale), le incognite di un viaggio così lungo (centinaia di anni se va bene) sarebbero tantissime, così che non possiamo escludere che la nostra astronave o i suoi occupanti possano morire molto prima di arrivare alla meta, per l'impatto con qualche meteora o detrito spaziale (anche un granellino di polvere a quelle velocità sarebbe molto pericoloso) o per radiazioni letali o per campi elettromagnetici sconosciuti, o cosa molto più probabile, per un guasto meccanico  o elettronico, e/o per tanti altri motivi imprevisti e imprevedibili.
Ma anche se tra qualche milione di anni  la specie umana non si sarà autodistrutta o abbia reso inospitale il nostro pianeta, o  non si sia estinta per malattie o per condizioni climatiche e ambientali diventate sfavorevoli, e sia magari venuta in possesso di una tecnologia talmente avanzata che le consenta un viaggio interplanetario abbastanza veloce e fondamentalmente tranquillo, così da percorrere gli enormi spazi che ci separano dalle altre stelle in  in un tempo paragonabile alla vita dell'uomo, cosa speriamo di trovare negli altri mondi?
Se già sulla Terra l'uomo evidenzia diseguaglianze  non sostanziali ma abbastanza marcate con i suoi simili, e differenze invece enormi tra le varie specie viventi, figuriamoci le sorprese che troveremmo (quantunque si abbia la ventura di impattare in un pianeta abbastanza simile alla Terra e la fortuna sfacciata di trovarlo abitato), su  di un pianeta comunque diverso dal nostro, in ambienti del tutto sconosciuti e forse anche poco ospitali, se non addiritura letali,
Nessuno può peraltro sapere se ci troveremmo al cospetto di una qualche forma di intelligenza indigena, seppure originale,  o solo di qualcosa che può assomigliare alle nostre piante o a qualche stranissima specie animale...
Discutere quindi di vita extraterrestre oggi come oggi appare quasi una speculazione filosofica, perché di concreto e di attuabile ha veramente ben poco, per non dire nulla.
FORSE (e dico forse perchè finora non ne abbiamo la benché minima prova), NON SIAMO SOLI NELL'UNIVERSO, MA E' MOLTO PROBABILE CHE LA SPECIE UMANA NON LO SAPRA' MAI.

Però, sognare, immaginare, fantasticare, e magari sperare, non è un delitto, anzi è la molla che spesso ha fatto fare balzi avanti all'umanità, sia dal punto di vista del pensiero che da quello prettamente tecnologico, sempre che non si scada nella stupidità o in false credenze spesso pilotate per motivi ben poco nobili, tipo le panzane sugli alieni (che  purtroppo non sono mai scesi sul nostro pianeta) e oggetti volanti di origine extraterrestre, che in realtà non sono mai esistiti, se non nella testa di persone  facilmente suggestionabili o disturbate o credulone, o magari  in malafede.

P.S. - Quello che avete letto non è naturalmente Vangelo, ma solo il frutto estremamente semplificato delle mie ricerche e dei miei studi, ovviamente del tutto opinabili, con l'aggiunta di un pizzico di buon senso, che spero però si possano confutare con argomentazioni preferibilmente sensate e ragionevoli (anche se debbo ammettere che l'argomento si presta  a molti voli pindarici) e non i soliti pregiudizi o i "sentito dire" o le proprie vaghe illusioni e contorsioni, perché non sarebbero un  buon argomento di discussione e di confronto, anche se naturalmente lo stesso ben accette   .