Creato da giova.pando il 28/06/2014

giopando

appassionato di fotografia

 

I miei commenti - Foto "Onda rosa" autore Luigi Piccirillo

Post n°22 pubblicato il 13 Settembre 2014 da giova.pando
 

Ciao Luigi, molto bella ed originale questa tua interpretazione. Bella tecnicamente e compositivamente.
Ecco la foto di Luigi.

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I fenicotteri sono in formazione trasversale, il panning ha reso lo sfondo indefinito, si riconoscono solo terra ed acqua; riconoscimento sufficiente a connotare ed ambientare la scena lacustre. Oltre ai fenicotteri in primo piano, ve ne sono altri, piccoli e poco definiti, che contribuiscono a rendere idea dell’euforia della scena. Notevole è stata la scelta del tempo di posa, che ha fermato la testa ed il collo dei quattro fenicotteri protagonisti dello scatto (il quinto è risultato poco visibile, coperto dall’effetto del mosso degli altri, e dal panning). Notevole la composizione che assegna i ruoli alle varie parti con estrema precisione; la foto è solo apparentemente caotica, il caos dà solo la sensazione dell’euforia creata dalla massa di volatili che lascia contemporaneamente lo specchio d’acqua. La composizione è fatta su tre piani: sul primo, i soggetti principali, con testa e colli fermi, costituisce la parte dove l’osservatore può riposare lo sguardo; sul secondo, vi sono altri volatili più lontani resi indefiniti, ma riconoscibili, dal mosso; sul terzo, lo sfondo lacustre che il panning ha trasformato in una texture bi-cromatica. I tre piani danno un’ottima sensazione di profondità. La scena è stata ritratta con una perizia da grande professionista, le difficoltà tecniche per ritrarre una foto del genere sono innumerevoli, e nessuno le può insegnare; il fotografo deve fare affidamento solo sulla propria esperienza. La scena è caratterizzata dalla contrapposizione cromatica calda fredda, che dà un bell’impatto visivo. La parte bassa un bell’azzurro, mentre la parte alta la scena presenta una palette di colori caldi resi accesi dalla luce del sole al tramonto. L’osservatore riceve netta la sensazione del movimento, quegli uccelli si sono appena alzati in volo, e lui è lì, dentro la scena ad ammirarli.
Complimenti Luigi.

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La foto è stata gentilmente concessami dall’autore, Luigi Piccirillo, per questo commento. L’autore ha tutti i diritti su di essa; è vietato il suo utilizzo senza la sua autorizzazione scritta.

 
 
 

I miei commenti - Foto "Sans Papiers" di Saro Di Bartolo

Post n°21 pubblicato il 01 Settembre 2014 da giova.pando
 

Guardando questa foto di Saro, non volevo dilungarmi, non volevo essere noioso con queste mie analisi; volevo fare un breve commento e basta, non ci sono riuscito.
Una cosa ha tirato l’altra ed allora ho pensato di sciverlo e proporlo in questo spazio.
Ecco la foto.

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La prima cosa che colpisce nel guardare la foto è la percezione dello spazio, spazio immenso, spazio dove la figura si perde; la nostra visione relativavistica accentua la sensazione di piccolo rispetto al grande. Questo spazio è diviso in due, e l’uomo vi sta in mezzo. Le due parti sono divise da una linea obliqua e sono disuguali. La parte bassa è formata da tanti scalini orizzontali, danno una sensazione di freddezza, l’uomo sembra giovane e stanco della salita, si concede un riposo, una riflessione. La vita è sempre difficile; per i giovani lo è ancora di più. Quelle scale non portano da nessuna parte, ne inizio ne fine, la fittezza delle linee orizzontali trasmette immobilità, situazione che ben si addice alla condizione giovanile di oggi. Sopra questa zona, ve ne è una ben più grande, formata da tanti quadrati che si aggregano in quadrati più grandi. Forme stabili, come a rappresentare quelli che hanno lavoro, ricchezza e potere, che si aggregano tra loro per difendere i privilegi, facendo muro compatto contro chi non appartiene alle loro caste.
Una foto con pochi fronzoli, senza colore, una foto che racconta della condizione di questa nostra società, una foto che è un fermo immagine, una descrizione cruda con un piccolo e lieve spiraglio, quella linea geometrica obliqua che rompe l’immobilismo. La presenza di quel giovane, in quel punto, c’indica che è solo in loro riposta la speranza che le cose possano cambiare, che quei quadrati possono essere rotti ed essere sostituiti da forme più dinamiche e meno corporative.

Mi scuso per la lungaggine e faccio i complimenti a Saro che, ancora una volta, mi ha rapito.
Giovanni.

La foto è stata gentilmente concessami dall’autore, Saro di Bartolo, per questo commento. L’autore ha tutti i diritti su di essa; è vietato il suo utilizzo senza la sua autorizzazione scritta.

Il sito web di Saro Di Bartolo

 
 
 

I miei commenti - Foto "Sonia" autore Nicola Lodigiani

Post n°20 pubblicato il 05 Agosto 2014 da giova.pando
 

Ciao Nicola, avevo già notato questa simil-scultura. Sembra un’opera di un Michelangelo del 20esimo secolo. Il Nicola scultore contemporaneo, sembra che abbia utilizza la luce per scolpire il marmo; miracoli tecnologici che hanno permesso di modellare questa donna. Questa foto racchiude in se almeno due o tre caratteristiche importanti; la postura della modella, la luce e la composizione. Ovviamente anche la pp ha dato un suo importante contributo.
La foto è questa.

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La postura.
L’atteggiamento della modella è molto naturale, racchiude con garbata grazia le nudità femminili, lasciando intravedere un solo seno. Il gioco armonico di gambe e braccia disegna un intreccio protettivo molto accattivante, per nulla pudico. Il capo chino dona a questo corpo una sorta di trasfigurazione, quella ritratta sembra apparire come simbolo della femminilità, senza nessuna personalizzazione. Un corpo di donna, idealizzato nelle mani del fotografo.
La luce.
Molto curata l’illuminazione della modella, le ombre ben disegnano le curve del corpo. La sapiente illuminazione laterale (la principale), ampia e morbida, dona tridimensionalità al corpo, creando anche zone d’ombra molto scure che celano le nudità più intime della modella.
La composizione.
Impeccabile la posizione della modella è quasi al cetro del fotogramma. La posizione contraddice la regola compositiva che vorrebbe più spazio la dove è rivolto il viso della modella. Ma sapientemente Nicola ha sfruttato il maggior peso visivo della parte sx, da dove proviene la luce predominante, compensandolo con maggior spazio a dx della modella. Insomma ha equilibrando la composizione in modo impeccabile.
La pp.
Non può esserci opera di questa levatura senza un adeguato e sapiente trattamento di pp. Il viraggio in B/N ha donato alla pelle della modella, le sembianze del marmo di Carrara. Il bianco marmo dei grandi scultori. La ricchezza di grigi è molto estesa, nella foto è presente tutta la gamma dei toni, dal bianco puro al nero puro. Anche in questo Nicola dimostra grande padronanza e sicurezza della tecnica utilizzata.
Potrei continuare a parlarvi scendendo nei particolari, ma penso che questo piccolo riassunto basti a descrivere la bellezza di questa foto. Ho tralasciato il riflesso perché non mi piace tanto. Penso che un’opera del genere, vista su un monitor, vada bene anche senza riflesso. Diverso se la pensiamo stampata in un bel formato ampio ed appesa ad un muro. Per apprezzare una composizione fotografica del genere (complessa) c’è bisogno d’aria attorno ad essa, racchiusa in una scatoletta non mi piace tanto, non l’apprezzo. Questa osservazione fa parte dei miei personalissimi gusti.
Piccole osservazioni.
Sul braccio a sx (il destro della modella), in corrispondenza della piegatura, vi è una parte circolare più chiara, forse un riflesso di luce. Sulla fronte (della modella riflessa) vi è un punto bianco. Le unghie della modella forse sono eccessivamente appariscenti (bianco brillante), a parer mio, stonano con la mia idea scultorea della figura.
Penso d’averti detto un poco di tutto.
Nicola, la foto mi piace da morire, ti faccio i miei più sinceri complimenti, ringraziandoti d’avermi dato l’opportunità di trascorrere un poco di tempo con una così bella foto.

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La foto è stata gentilmente concessami dall’autore, Nicola Lodigiani, per questo commento. L’autore ha tutti i diritti su di essa; è vietato il suo utilizzo senza la sua autorizzazione scritta.

 
 
 

I miei commenti – Foto “Venezia al vaporetto” autore Giuliano Andrea Ravasio

Post n°19 pubblicato il 30 Luglio 2014 da giova.pando
 

Spesso vi sono momenti della nostra frenetica giornata in cui siamo costretti a fermarci. Fermarci per attendere qualche cosa, magari un vaporetto, come accade a Venezia. Spesso inquieti ed impazienti imprechiamo per il ritardo, altre volte, come traspare dalla espressione del soggetto della foto di Giuliano, il pensiero vola lontano trasportato dall’atmosfera magica che ci circonda.
Ecco la foto che mi ha ispirato questa lettura.

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Lo sguardo su un manifesto, immagine che attira il viaggiatore; sguardo costretto e concentrato su quello che gli appare vicino e meglio definito, in quel gran contesto annebbiato. Lo sguardo diventa fisso e va oltre l’immagine ritratta sul manifesto, quell’immagine è stato solo lo spunto per traghettare la fantasia del viandante verso cose sue intime. Il tempo che scorre non è più avvertito, è come se fosse fermo. L’uomo fermo ed addossato al bagaglio è stretto ed imbacuccato, per proteggersi dal freddo pungente del mattino lagunare, viaggia con il suo pensiero lontano, con lo sguardo fisso nel vuoto. Guardando questa scena ritratta da Giuliano s’avverte subito questa sensazione, l’osservatore entra magicamente dentro il personaggio ritratto, entra ed a lui si sostituisce. Inconsciamente i suoi pensieri vanno oltre la foto che sta visualizzando. L’immagine con la sua atmosfera fa sognare; ogni osservatore personalizza questo sogno. Questa forza che spinge l’osservatore a trarre dall’immagine sue personali emozioni, è la qualità di questa semplice fotografia.
Complimenti a Giuliano.

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La foto è stata gentilmente concessami dall’autore, Giuliano Andrea Ravasio, per questo commento. L’autore ha tutti i diritti su di essa; è vietato il suo utilizzo senza la sua autorizzazione scritta.

 
 
 

I miei commenti - Foto "...I" autrice Congia Paola

Post n°18 pubblicato il 29 Luglio 2014 da giova.pando
 

Un titolo tronco “….I” forse “Io”.
Difficile non farsi influenzare da piccole conoscenze personali dell’autore di una foto, spero d’essere in grado di descrivervi le emozioni che questa foto mi da.
Ecco la foto.

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Ciao Paola, questa foto merita certamente una riflessione più profonda, provo a leggerne il significato ed a tramutarlo in parole.
Si dice che le immagini sono meglio di mille parole, ma penso che sono le parole a tenere la potenza di fissare e trasmettere univocamente una sensazione, un sentimento. Penso anche che le parole hanno una potenza comunicativa che ben si accompagna alle immagini.
La scena si presenta con colori tenui, molto delicati, le cromie tendono verso le tinte fredde; esse trasmettono una sensazione di calma e di tristezza. Su questa scena pacata di calma dopo un temporale, una figura, solo una siluette ma l’atteggiamento ben leggibile, cammina sulla spiaggia. Cammina chino ed assorto nei suoi pensieri, con la testa bassa e le mani in tasca. Cammina tra le pozzanghere incurante di bagnarsi; i suoi pensieri l’hanno portato lontano dalla realtà.
La figura è posizionata in entrata da destra, tutto un cammino davanti a se, se pur triste la scena non trasmette inquietudine, ma serenità. A questa sensazione contribuisce il mare mosso ma non minaccioso e l’ampio riflesso nell’acqua stagnante del cielo verde-azzurro. Sulle onde un serfista testimone dello scorrere normale del mondo reale, il modo da cui quella figura si è momentaneamente estraniata.
Brava Paola, in questa scena hai messo parte dei tuoi pensieri, traspare la tua malinconica serenità; non te la sei sentita di esasperare la scena, non avrebbe reso la sensazione del tuo inconscio. Hai personalizzato la scena con il tuo stato d’animo del momento. Ottimista nel combattere le avversità della vita. Un gran in bocca al lupo, mi fa piacere che conservi serenità anche nei momenti difficili, questo ti da una grande forza.
Questo commento è stato scritto nel Marzo del 2013.

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La foto è stata gentilmente concessami dall’autrice, Paola Congia, per questo commento. L’autrice ha tutti i diritti su di essa; è vietato il suo utilizzo senza la sua autorizzazione scritta.

 
 
 

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