ilmondodiiside

A MIA MADRE 26/11/19

A MIA MADRE 26/11/19

Ho imparato ad amare la pioggia,
i solchi che lascia sul vetro.
Sono lacrime di cielo
che accompagnano le mie,
a loro si confondono,
in mutuo risuonare di dolore.
Eppur le lacrime
possono esprimere anche gioia…
Gioia di un ricordo,
un attimo felice,
come un bacio lasciato languire,
su labbra di corallo dischiuse…
In quel ricordo,
novello rinovellare,
sono lacrima che si posa e muore,
su una rosa, a baciare.

Toscana18/11/19

Toscana 18/11/19

Ricordi come fiume in piena,

di corse, nei campi, a perdifiato.

Fanciullezza senza pena,

remoto, roseo,passato.

A pensarlo, lacrime come fiume in piena.

Lontano dall’odierne vicende

che rubano tempo e lena,

con l’incertezza della fine che m’attende.

Nella vastità d’infinito sconfinato,

trascinato da una nera corrente,

ripenso a quel dolce passato

di cui non rimarrà niente.

Le ore corrono immote,

il tempo mi è nemico,

le mani aperte e vuote,

a sprazzi, qualche frammento antico.

Momenti felici, alla rinfusa dispersi,

lasceran di me debole traccia.

I venti soffieranno avversi,

rare le memorie di bonaccia.

Sassi di Toscana come diamanti,

luogo dell’anima,pura eppur dura,

saran polvere d’istanti,

nel corso di Natura.

Frutti alieni 14/11/19

Frutti alieni 14/11/19

11 novembre 2019 San Martino

11 novembre 2019- San Martino

Si racconta d’un tempo lontano,

d’ un soldato dal rosso mantello,

con la spada affilata in mano,

metà ne donò ad un poverello.

Nebbie stazionano tra i canneti,

nel giorno bianco, di livida luce,

quand’anche torrenti mormoran cheti,

e memoria a quel tempo conduce.

Carità, dote rara da trovare,

oggi tutti di grande fretta vanno,

alcun il passo sceglie di fermare,

commosso d’altrui pietoso affanno.

Neppur la vista copiosa di sangue

la coscienza risveglia e riporta,

la misericordia con lei esangue,

in un angolo giace, digià morta…

ABBANDONO06/11/19

Guardo candido manto

ancor posato sulle vette,

sognando l'azzurro del mio mare,

con i gabbiani, persi nel loro aquilonare...

Mai maestrale, nulla di allora, mi riportò.

L' abbandono, come eco,

rimbalza su scoscesi versanti,

dove lamentano tremule viole,

al pari di me, tristi e sole.

Alito di ghiaccio,

sempre candida coperta riporta

e ovunque tutto rimbianco'.

Carezza e vento

vorrei, a risalir i miei anfratti,

e sfiorare di baci

ardenti coralli di labbra,

mormoranti nelle valli.

Nessuno, ahimè, mai ritornò...

Il mio dolore ho preso,

l'ho stretto per la mano,

solo lui mi accompagna lontano,

dove anche Amore nulla può...