Ravvedimento morale

Ciao Roberto, in realtà il tema é di quelli che da parte di un gruppo clericale non dovrebbe richiedere dibattito, se non fosse che anche Papa Giovanni Paolo II al termine della sua vita si rivolse a chi gli stava intorno dicendo:"lasciatemi andare dal Padre". Di conseguenza anche su questo argomento, come si suol dire, la verità in tasca non ce l'ha nessuno. Saluti.

(A questo punto sono curioso di sapere com'è andata!)

Allora, com'è andata. Voglio dire la verità : a parte che scrivo sempre la verità, comunque... Bene, premetto di essere a favore dell'eutanasia almeno in certi casi, per meglio dire lo sono in molti casi. Però devo dire che la relatrice, tale Chiara Mantovani, ha riportato anche casi di persone che rifiutano la minima difficoltà, tipo alimentazione col sondino, o rifiutano le minime avversità. Insomma ci sono anche delle persone che non danno alcun valore alla vita. La relatrice, fra l'altro, ha riportato una celebre frase : è meglio esserci che non esserci. Sembra un'ovvieta' , sembra una cosa banale, ma non lo è. Lasciamo perdere i facili discorsi che riguardano il fatto che solo Dio può decidere sulla vita e sulla morte di ognuno di noi. C'è anche chi non crede, c'è chi pur credendo, rifiuta questa impostazione di fede e di pensiero. Io posso solo dire che non ho più un'idea unica, non mi blocco su di un'idea massimalista, accetto e discuto soprattutto con chi non ha la mia stessa idea. I discorsi che riguardano la vita e la morte non sono così semplici. La serata, per rispondere alla domanda, non è stata risibile, ridicola o inutile : no, è stata utile e mi ha insegnato parecchie cose che non conoscevo. Frequentero' altre conferenze di questo tipo. Ciao a tutti.

Mi sono confrontato tante volte con altre persone su questo. E la cosa più difficile che ho trovato è stato scoprire che tutte le nostre opinioni (convergenti, divergenti) si ponevano il problema di trovare una frontiera oltre la quale l'eutanasia deve essere permessa, e oltre la quale no. E quella frontiera è sfuggente, e quando sembra netta non è che un capriccio ideologico. Personalmente tendo a pensare che l'arbitro non possiamo che essere noi stessi, la nostra volontà. E quella di chi ci vuole bene, in nostra assenza. Perché il problema non si pone tanto quando chi soffre, pur se nella sofferenza è ancora padrone di se. Quanto chi ormai è assente, e non può più decidere se resistere ancora, o abbandonarsi. Perché in verità se io non volessi più vivere potrei pur sempre decidere da solo, per quanto penoso sia, di togliermi dalla strada. Nella maggior parte dei casi, almeno. Ma se non sono più in grado di volere, qualcuno dovrà farsi carico di questo. E se lo facesse tenendo conto di quello che pensavo io quando ancora ero in me, credo che sarebbe una bella cosa.

" E se lo facesse tenendo conto di quello che pensavo io quando ancora ero in me, credo che sarebbe una bella cosa". Non potevi dirlo meglio. È il mio stesso pensiero. Ciao.

A.u.G.u.R.i...Senza Sosia°_° Volevi Conoscermi?...Se Vuoi...Puoi...

Lieto Fine Settimana Coccoloso Roberto°_°.

Ciao Roberto! Ti auguro una lieta serata. Bacioni, Cinzia ^_^ (cruelangels)

Ciao Missely, ciao Oracle. Buona serata anche a voi due.

E' un argomento spinoso e delicato. Non mi sento di esprimere sentenze definitive, nessun umano dovrebbe farlo. Abbiamo tutti diritto alle nostre convinzioni, ma spacciarle per verità assolute o assiomi è pura arroganza. Personalmente sono dell'idea che finché qualcuno è in grado di intendere e di volere, ed è consapevole di non avere scampo a causa di malattia o infermità, debba poter decidere cosa fare del proprio corpo mortale. Altra storia è quando si deve decidere per qualcuno che invece non puo' farlo autonomamente. Non ci sono criteri che possano essere assoluti. Per quest'ultimo caso preferisco non esprimermi- buona domenica

Condivido completamente il tuo commento. Completamente. Per il resto stendo un velo pietoso sul " nulla " di certi altri commenti, e dire che ho sempre detto chiaramente che non uso il blog per dire minchiate o per chattare. E invece siamo ai soliti " smack smack " e ai " ciao ", " coccoloso " , ecc eccetera. Per pura educazione mi astengo dall 'arrabbiarmi , però, diamine, capita sempre troppo spesso di trovare commenti che non hanno niente a che fare col post. È incredibile!!! E basta!!! Uso il blog e Libero in genere per dire e scrivere cose che almeno io ritengo intelligenti, interessanti. E invece niente, ancora smack smack e cazzate varie. Ci metto niente a cancellare la gente che ritengo inutile o essere in più. Scusate lo sfogo. Ma ci voleva. Ciao a tutti.