Ravvedimento morale

Ne prendo nota, mai sentito il titolo di questo film. Ciao Roby buona giornata

È un film che ho visto qualche notte fa, nel pieno della mia abituale insonnia. Parla di un uomo di mezz'eta` che ha un canale su YouTube, vittima della propria stessa mania di avere followers. Scopre di avere un tumore, localizzato al cervello, effettua diverse visite e d'accordo col primario di un ospedale si concede 10 giorni di vacanza prima dell'intervento. Va in Olanda, assieme al suo cane, in auto. I suoi ultimi post, audiovisivi, elencano appunto questi 10 giorni. Bisogna dire che è molto bravo ma non ha molti sostenitori : la gente in genere preferisce storie di sesso, di successo, e tralascia paesaggi bellissimi come quelli mostrati dal nostro protagonista, Mario. Il resto che volevo invece dire io in prima persona, risulta essere il fatto che non serve imporre il distanziamento sociale : la gente era distante già da prima, e mi ci metto anch'io, per carità, ormai ci siamo abituati a vivere così, soli in mezzo agli altri, e gli altri molte volte ci danno anche fastidio. Non è solo la malattia, è il proseguimento di essa. Sarò pessimista ma non vedo tanta voglia di abbracci e di riconciliazione, solitudine e malessere crescono anche nelle stesse famiglie, nelle case, sfociano poi nelle strade. A Rossetto, una catena di supermercati presente qui da me, così come in tutti gli altri posti, la gente ti arriva addosso col carrello, ha fretta, è ostile, altro che solidarietà, altro che il Papa che si dichiara " vicino a chi soffre ", altro che buoni sentimenti e buoni rapporti. Mi spiace, la penso così. Il film è chiaramente distopico, e rispecchia " anche " ciò che accade sui nostri stessi social. Social che però, a mio parere, servono comunque, in quanto a volte ci fanno riflettere. E di cose su cui riflettere ne leggo molte anche su altrui blog, lo dico sul serio. Ciao

Buon pomeriggio Roberto, nemmeno ho sentito il titolo di questo film, comunque ne prendo nota.

Ho trovato su youtube una specie di 'corto' con quel titolo. Simpatico e fa riflettere

“E' un brusio la vita.”

E certe volte il sottofondo perfetto è il silenzio . O la frase di un film, forse anche questo di cui parlo. Ciao

"Le ceneri di Gramsci " di Pasolini. Un libro che non ho letto. Grazie e ciao