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PANAGHIA - Zona della Comasina ( Mi ) - freddo - buio

Post n°601 pubblicato il 20 Maggio 2020 da RavvedutiIn2

PANAGHIA,  è un  attributo di Maria nostra Madre Celeste ,  anche la mia di Madre in quei momenti nei quali ricordo che essa lo sia, e significa  Tutta Santa,  libera cioè da ogni peccato ed imperfezione .

 

Quartiere della Comasina ,  siamo nella periferia estremo nord di  Milano ,  una  notte  di molti anni fa , e  dico  molti .

 

In quel periodo non ho  trovato di meglio che lavorare per una ditta che si occupa di manutenzione e riparazione  carrelli elettrici ,  quellii  definiti  col  termine  generico di  muletti.

 

Mi  trovo a  Milano , metà degli   anni '80 anzi  verso la  loro fine . Non è  da tanto tempo che sono   uscito  dal  carcere  di  Opera ,  sempre qui a Milano .   

Anche  per  questo motivo  ho  dovuto ripiegare  su  questo tipo di  lavoro   ;   Comunque  ben  pagato ,  scusate  la  C  in   maiuscolo ma scrivo col  cellulare e il  correttore  decide  lui  per  me.

Mi  trovo a Milano per  un  breathing  di   aggiornamento  della  ditta  per cui  lavoro ,  e ciò mi  sta  più    che  bene  in  quanto  non  sgobbo  e  passo  qualche   ora  dentro gli  uffici ascoltando  un  coglione  che ci  dice come  fare quel che  in  realtà  noi  sappiamo già fare  e facciamo  ogni  giorno . 

Tre   giorni  ,  è  come il  terzo  giorno  della Bibbia ,   siamo  alla  fine .

 

Lì  conosco  Mauro  ,  comasco ,  la ditta è una  ditta  importante ed  ha  filiali  in  tutta Italia .

Basta  uno  sguardo  fra di  noi ,  questa  sera  usciremo  insieme  a  caccia  di   emozioni forti, siamo entrambi   noi due  delle  belle  merde di  eroinomani  e  abbiamo finito la  scorta .

Esco  con lui  a  bordo della sua  Golf ,  la  Comasina  ci  aspetta  ,  il  corso è terminato e questa  è la  nostra notte  . 

 

Entriamo   in una   zona  composta  di  grigi  palazzoni  ,  Milano è  vita  ma  può essere Morte ,  e  tristezza  e  solitudine e sofferenza .  Ma io amo  Milano,  questo non me lo toglie nessuno. 

 

Siamo sotto  l' Enorme  parcheggio   ,  un  dedalo   che fa da  fondamenta  ad uno di questi   complessi  residenziali ,  assistiamo ad un  leggero  pestaggio ,   tre o quattro contro uno ,  questioni   di   roba  non  pagata o  pagata  male ,  noi  non ci   immischiamo . 

È meglio   così  ,  faremmo la stessa  fine . 

Compriamo  la  roba  ,   torniamo alla  macchina, è  poco il  tempo che passa  fin  quando  troviamo un posto  che a  noi  pare  tranquillo. 

Glielo   dico ,  non  esagerare  con  la mia dose,  io  ne  consumo   meno di  te  ,  lui   mi  risponde  di  star   tranquillo  e  io  scemo  mi  fido.La scaldiamo  tutta   insieme  ,  mi   fido  nuovamente  e   sbaglio  di nuovo .

Appena   ce  la  iniettiamo  sento  Buio  e  Freddo  dentro di  me ,   capisco subito di essere in  overdose  e  che  forse sto  per  morire .  Prego  la  Madre  Celeste ,  o  PANAGHIA  se preferite  .   Svengo  nella  sua  auto . Lui ,  Mauro, mi porta in uno   dei  tanti alberghi  squallidi  presenti nella zona  ,  il  portinaio  ci  guarda Con   faccia  schifata ,  mi  sento portare su  a  spalle ,  ricordo ben  poco  Mi   butta  sotto  la  doccia  , è  lui  a  spogliarmi ,  prima  acqua  fredda e  poi   caldissima  ,  un po'  mi  riprendo  ,  non  ancora  sicuro del  mio stato  mi  butta  sul  letto e   mi   copre  con tutte  le  coperte che  trova .  Io  ho  I tremiti  dal  Freddo che sento in me ,   lui   accende la radio e la butta a  tutto  volume ,  in pratica io la  sento  appena  . 

 

La  Mattina    Dopo  mi   sveglio  che  uno  zombie  avrebbe  una  faccia migliore della mia , ma  sono  vivo  e  si  torna   alla base .  Esagerazione  Nella   dose  ,  può succedere  e  difatti  ne  partono  tanti in questo modo . 

Mauro   ha  fatto  la  cazzata  e  io  con 

lui

PANAGHIA ,   o   se  preferite 

Madre   Celeste  ,   oppure  ricordo  male ,   compreso il  fatto che poco prima  di perdere i  sensi  l' ho    anche   implorata   .

 

Questo  voleva  solo  essere un  post  un  po'  NOIR ,   o una  delle mie  ultimamente non troppo frequenti  confessioni  .

Vogliate   perdonare    questo mio  difetto fra i  tanti  che  purtroppo  mi  ritrovo . 

 

Lo   rivedo  ancora ,   ogni  tanto ,  colui  che  mi  ha  salvato . 

 

La  Madre  Celeste  devo  tuttora riuscire a vederla ,  ma  forse non ne sono  degno.

 

Comasina .

 

Ora   scendo  al  bar ,  basta  scrivere ,  voglio  parlare  e   ridere  un  po' .

Ciao 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Commenti al Post:
jigendaisuke
jigendaisuke il 20/05/20 alle 23:58 via WEB
Ne sei uscito, conta solo questo.
 
elyrav
elyrav il 21/05/20 alle 07:53 via WEB
Sono ricordi molto toccanti. Lasciano il segno. Serena giornata
 
paperino61to
paperino61to il 21/05/20 alle 09:07 via WEB
Lo ripeto Roby i tuoi racconti trasmettono emozioni della vita vera, provaci a contattare un editore anche quelli cosiddetti minori dove forse è più facile che te li pubblichino, tentar non nuoce caro Keruock di Verona( perdona se sbaglio il nome dello scrittore)...buona giornata ciaoooo
 
Cherrysl
Cherrysl il 22/05/20 alle 16:40 via WEB
Il nostro passato, le nostre ombre. Quante ne abbiamo combinato. A volte penso che se uno non nasce già vecchio ( di testa)è destinato a fare errori su errori. Lo dico perché conosco giovani molto più maturi di quanto non lo fossi io alla loro età. A volte la giovinezza è come una malattia. Prima se ne esce, meglio è
 
RavvedutiIn2
RavvedutiIn2 il 22/05/20 alle 19:24 via WEB
Scrivere è per me quasi come uccidere gli stessi ricordi. Scrivo a me stesso, ma faccio in modo che gli altri leggano. Grazie per le vostre bellissime parole. Ma certi ricordi non riesco a trovare il modo di ucciderli. Ciao
 
RavvedutiIn2
RavvedutiIn2 il 23/05/20 alle 11:23 via WEB
Ne ho conosciuti tanti di " walking dead ", morti che camminano : sono stato anch'io uno di questi per diversi anni, caratterizzati da picchi e profonde valli, e relative ricadute. Quel su cui ho studiato riguarda più che altro l'aspetto compulsivo di tutta questa faccenda, cioè il meccanismo che porta a ripetere gli stessi errori nonostante il fatto che la persona che li compie è conscia di ciò. Un morto che cammina è un individuo che non è più padrone delle proprie scelte, ed è questo il male peggiore : dal consumo di droga, anche la più pesante come l'eroina, volendo se ne esce, è però molto più difficile uscire da un meccanismo mentale che ti riconduce alle stesse persone sbagliate di prima, agli stessi luoghi, alle identiche situazioni. Ho dovuto compiere molte scelte e successive azioni per impedire a me stesso la ripetizione dei vecchi antichi stanchi passi che non portano a nulla. La droga non sarà mai sconfitta, è la stessa società che ne richiede il consumo : e molti tossicodipendenti viaggiano in incognito, underground, sono molte volte assolutamente insospettabili. Si può solo ridurre il danno cioè il consumo, mediante informazione e soprattutto validi sostituti, ma è questa una guerra in cui si vincono solo alcune battaglie. Posso garantire che a me, dopo anni, capita di sentire la voglia, posso garantire che non è una cosa facile né semplice da gestire. Ciao a tutti.
 
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