Ravvedimento morale

Punto e a capo

Non so, potrei parlare degli stati alterati di coscienza molto bene descritti da Otto Rank, ma non ho voglia di fare il saputello anche perché qui su Libero e non solo è tutta una gara a chi dimostra più cultura o presunta tale,  altra forma anche questa di dominio , accaparramento , detenzione,  potere di tipico stampo borghese.

Non che io borghese non sia, del resto conosco assai bene il cosiddetto proletariato, componente maggioritaria del gigantesco gregge, ben poche volte conscio di trovarsi costretto a dover aspettare la rivoluzione di turno per diventare carne da cannone fino al compimento di un qualcosa che scuote un po' le carte in attesa del padrone ( e messia ) succedente .

Ma niente psicanalisi o paroloni,  mi basta riempire la mente del bel cielo di oggi, qui su Verona molto limpido.  Questo mi consente di dimenticare tutto il resto, che è poi il vissuto di tanti di noi, direi la maggior parte ,  dimentico perfino il cretino che mi ha sfanalato per un paio di minuti lungo la strada di ritorno a casa dal lavoro : sono colpevole di aver rispettato i limiti di velocità  imposti peraltro da tre autovelox disposti su tale strada.

Gente  sclerata, ma che mi frega, l ' importante è riuscire ad imparare a capire che ognuno vuole salvarsi,  che pochi sanno come fare e che tutti hanno bisogno e  gioia e  timore.  

Di notte...

Di notte mi bastano le ombre, i sogni, la quasi totale mancanza di luce e di rumori. Mi aggiro molto bene per la casa , nel mio buio artificiale fatto di tapparelle abbassate che svolgono funzione di paratia, schermo, protezione dai fattori esterni. 

Io ed i tre gatti facciamo a gara, gara di abilità nel muoversi senza fonte di luce all ' interno di queste mura. Loro sono indubbiamente più in gamba di me , io sbaglio ogni tanto, urtando da qualche parte o dovendo comunque cercare appiglio e riferimento.

Di notte, non ho più paura degli incubi, li vedo e li vivo come sogni pari ad altri sogni, forse un po' più crudi e appunto per questo più reali. 

Quante cose riesco a pensare, di notte  , anzi mi arrivano senza che io lo voglia. La mente è la cosa più libera che esista , non esiste niente che possa bloccarla , né notte né giorno né ombra né luce. 

Mi sveglio affannato, a volte un po' sudato, ma sempre tormentato, di notte, benedetta notte, maledetta notte. 

Ma è da sempre stata il mio regno la notte, sia quando ero giovane e la vivevo da sveglio, sia adesso che preferisco , ma sono anche obbligato dagli impegni del giorno, preferisco dormire e sognare.

Di notte puoi andare ad urtare contro qualche spigolo , ma nessuno spigolo è pari ai chiodi che puoi avere dentro.

Di notte , pur magari restando sveglio, tutto ciò si sopisce , almeno per me : non ho paura dei sogni, degli incubi, delle ombre che pur intravedo e a volte mi chiamano.

No, ho paura solo di una buona parte di quel che la gente in genere accetta come realtà . 

TERRIBILMENTE .....

Mi chiedo se,  quando basta ascoltare un qualunque Tg o leggere un qualsiasi giornale (  pur se tutto è pilotato e deciso già in partenza,  e tutti sanno già cosa dire e cosa  scrivere...),  occorra proprio una notizia come quella del vitello ROSSO nato recentemente in Israele ,  per paventare la possibilità che questo  mondo sia effettivamente ...vicino ...TERRIBILMENTE vicino all'ipotesi della sua fine... 

Ciao

Per quel che vale mi farebbe piacere rileggere i tuoi pensieri, anche in questa sede.

Buona domenica....o quello che vuoi tu.