LA VOCE DI KAYFA

REGIONE CAMPANIA: PASER O NON PASER?

Mentre la stragrande maggioranza dei cittadini ad agosto ne approfitta per riposarsi, andandosene in vacanza o standosene semplicemente a casa ad oziare, la Regione Campania in data 3 agosto ha emesso un bando di concorso pubblico per l’acquisizione del servizio di assistenza tecnica inerente il PASER, piano di sviluppo regionale cui fa capo l’Assessore regionale alle Attività Produttive Andrea Cozzolino. Il piano di sviluppo prevede un investimento tra consulenze esterne e spese accessorie  di diciassette milioni e mezzo di euro, che potrebbero tranquillamente levitare in eccesso. Il tutto finalizzato alla gestione del piano di sviluppo regionale da 750 milioni di euro. Una cifra enorme la cui gestione, una volta chiuso il bando e approvate le “ditte” cui affidare gli appalti, sarà assegnata a un gruppo di diciassette tecnici esterni alla Regione che, in un periodo di due anni, otterranno contratti per un totale di tre milioni e seicentomila euro. Cinque di questi tecnici esterni capeggeranno inoltre altrettante e determinanti aree operative tanto che il PASER sarà praticamente nelle loro mani!

Che la vicenda non sia per niente scevra da nebbie, - nonostante la lettera apparsa il 25 agosto sul Corriere del Mezzogiorno, firmata da Federico Lasco coordinatore area 12 della Regione Campania il quale segue l’Assessore Cozzolino nella piramide dirigenziale del PASER, in cui si motiva la scelta di consulenze tecniche esterne alla Regione allo scopo di ottenere una qualità maggiore nei servizi -, è avvalorato dalle dichiarazioni quantomeno perplesse, (in alcuni casi addirittura contrarie) di esponenti del centrosinistra, cui appartiene lo stesso Cozzolino, quali Enzo Amendola (Segretario regionale ds), Massimo Villone (senatore Sd), Tommaso Sodano (Senatore Prc), Bernanrdo Tuccillo (Assessore Prc). A queste voci si aggiunge quella tonante, delusa e minacciosa del Ministro delle infrastrutture Pubbliche, nonché leader de Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, il quale, in un’intervista rilasciata sempre al Corriere del Mezzogiorno del 25 agosto, riguardo la vicenda PASER afferma, “Ci risiamo. È una sconfitta politica, comporta una ulteriore perdita di credibilità di fronte ai cittadini. Ma stavolta non rimarremo a guardare: l’Italia dei Valori è pronta a lasciare prossimamente la maggioranza regionale in Campania”.

Ormai sta diventando una costante, da tre anni a questa parte il rientro dalle vacanze dei napoletani, e dei campani in generale, è contrassegnato da vicende che mettono a nudo la carenza degli amministratori pubblici nella gestione della cosa pubblica!

Considerato che la Campania conta un  numero di dirigenti pubblici tra il più alto in Italia, il fatto che si debba ricorrere a  consulenze esterne per stabilire e gestire piani di sviluppo tacitamente afferma l’incapacità dei tecnici assunti alla Regione e del loro seguito! Non sarebbe dunque il caso di ridurre drasticamente il numero di dirigenti pubblici, o almeno, prima di assumerli, farli esaminare da una commissione di esperti super partes per non correre il rischio, una volta che si avesse bisogno di un valida assistenza tecnica, di ritrovarsi circondati da una masnada di incapaci che sa solo abbuffarsi alle spalle dei contribuenti, la cui presenza costringe chi di dover a dover ricorrere a fonti esterni per fronteggiare la loro inanità? Si tenga conto che anche i dipendenti pubblici possono essere licenziati per scarso rendimento, come dimostra il caso della Provincia di Bolzano che ha licenziato 5 dipendenti fannulloni. Se i tecnici regionali sono talemente incapaci tanto che la Regione, allorché ha bisogno di consulenze qualificate, è costretta a ricorrere agli esterni, perché non licenziare gli inetti, riducendo così drasticamente lo spreco di denaro pubblico e motivare altri fannulloni in pectore a rimboccarsi le maniche e impegnarsi a fare al meglio il proprio dovere? Questa è la spiegazione più ottimistica che mi viene alla mente per quanto riguarda questa triste, ridicola vicenda. Se invece volessi essere cinico, per non dire realista, mi verrebbe da pensare che sia la collocazione a posti dirigenziali di incapaci, sia il successivo ricorso a consulenti esterni per arginare l’incapacità rientri in un piano premeditato, teso alla spartizione della torta (leggi fondi nazionali e europei), allorché questa verrà messa sul tavolo, tra quanti “partecipano al banchetto”, alla faccia del bene sociale e dei poveri contribuenti che, tartassati all'osso, vedono i propri soldi bruciare tra montagne di rifiuti, abusivismo edilizio esasperato, strade intasate dal traffico perennemente in tilt, alimentato da cantieri che sorgono come funghi tra la notte e il giorno, criminalità spadroneggiante e tant'altro!