LA VOCE DI KAYFA

La riconoscenza di Bassolino spacca il PD

In una lettera apparsa ieri su Il Riformista, il Governatore della Campania, Antonio Bassolino, spiegando il motivo per cui non aderisce alla raccolta di firme contro il governo Berlusconi indetta dal PD, intitolata Salva l’Italia, che si sta effettuando a mezzo pullman in giro per il paese, realisticamente si domanda come faccio a firmare un appello contro il governo con il quale collaboro? Del resto alcune settimane fa lo stesso Bassolino in un’intervista rilasciata al Corriere del Mezzogiorno ammetteva che era più “semplice” collaborare con un governo politicamente opposto allo schieramento cui si appartiene che non con un governo dello stesso colore politico cui si appartiene, tacito riferimento al Governo Prodi col quale l’emergenza rifiuti raggiunse la sua fase più acuta. Di parere opposto a  Bassolino è invece il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, la quale aderirà alla campagna perché , pur riconoscendo a Berlusconi di essere una persona gentile e simpatica,  fa un netto distinguo tra il ruolo amministrativo che ricopre e quello politico, non dissociandosi dunque da quanto ha deciso il Segretario del PD, Veltroni. Considerando che sia Bassolino sia la Iervolino hanno fatto parte del gruppo di saggi che elaborarono lo statuto del PD, la loro diversità di opinioni sull’adesione o meno alla campagna antiberlusconiana indetta dal partito la dice lunga sul clima disgregante che si respira nel PD campano. Del resto Bassolino non è l’unico nome eccelso del PD in ambito regionale a non aderire alla campagna, anche gli assessori Cascetta e Velardi si sono dissociati dall’azione del partito così come il sindaco di Salerno, De Luca. Viceversa  vi aderiscono il vice di Bassolino, Valiante, che motiva la sua scelta essendo il segretario del PD a Salerno e il Segretario Provinciale del Partito, l’ex ministro Luigi Nicolais ai ferri corti con Bassolino all’epoca della sua candidatura e quindi elezione a Segretario provinciale.

Se la decisione di Bassolino è giustificata e comprensibile in virtù dell'impegno epresso da Berlusconi per risolvere l'emergenza rifiuti, in realtà la scelta del governatorte potrebbe essere non solo frutto della riconoscenza dovuta a chi lo ha tirato fuori dalla “munnezza”, ma anche l’ulteriore segnale, se ce ne fosse bisogno, che tra lui e Veltroni non corre buon sangue. Inoltre Bassolino spalleggia RED, l’associazione vicina alla Fondazione Italianieuropei, fortemente voluta di D’Alema  che ha sempre ribattuto, per fugare ogni dubbio che RED potesse essere una futura  alternativa al PD veltroniano, RED non è un partito! 
Come stanno evolvendo i fatti nel centrosinistra campano, nel PD c’è qualcuno che sente puzza di bruciato, soprattutto in vista delle elezioni europee del 2009.