laureanda

Post N° 271

l'esame scritto di ieri sembra essere andato bene, ora dovrò aspettare i risultati della correzione e poi sostenere l'esame orale...speriamo bene.
come al solito...dopo ogni esame....sono tristissima.... fino a che studio...ho la mente occupata e sembro star bene....poi quando mi fermo un attimo, appunto dopo ogni esame....mi guardo intorno e mi accorgo di quanto sono sola.
la mia gatta poi sta male....è debole....mangia poco...è strana. Mi dicono perchè è vecchia....ma io non vorrei che stesse male e non so come fare a portarla dal veterinario....perchè lei non vuole uscire di casa.....l'ultima volta che ho provato a portarla dal veterinario....l'ho fatta entrare in una gattiera.....l'ho chiusa li dentro per poterla trasportare facilmente dal veterinario....ma lei ha cominciato a dimenarsi e miagolare....e alla fine ha sfondato la gattiera ed è scappata.
persino quando viene a casa qualcuno che non conosce.....lei si nasconde e non si fa trovare finchè quel qualcuno non se ne è andato....
ok...è timida come la padrona...
ma ora che sta male come faccio ad aiutarla???

riporto un post di nato_per_caso perchè col suo talento nella scrittura descrive il suo stato d'animo che è esattamente anche il mio

"Quando la vita ti presenta il conto. Che fare?

Me lo presenta tutte le volte che vado a qualche festa di amici o familiari.

Mi invitano e li vedo contenti. Come poter rifiutare? Non mi resta che dire di si!

Eppure, già so che dovrò pagare un enorme tributo per quel si. So, che quello che per gli altri è una festa, per me sarà un inferno.

Arrivo alla festa. Entro. Vedo gente. Cerco di dare sguardi superficiali, far finta di non vedere. Invece vedo. Soprattutto il mio cuore, vede. Vede cose che io non avrei voluto fargli vedere. Ho sempre cercato di proteggerlo, ma a volte non si può evitare che veda certe cose.

Persone, amanti, fidanzati, sposati. L’aria è satura di amore. Mani che si stringono, bocce che si baciano, occhi che si scambiano sguardi di felicità. Cuori che si toccano e si stringono l’uno all’altro.

E da una parte, io. Solo. Le mie mani vuote.  Lasciate sui fianchi,  sconsolate, sole, abbattute. Stringono l’aria. Il mio sguardo posato sul pavimento. Un pavimento che non può ricambiare nessuno sguardo di felicità; un pavimento freddo. Nella sala non c’e’ nessuno sguardo pieno di calore per me. Allora chiudo gli occhi e non guardo. Gli occhi sono fortunati. Loro si possono chiudere. Il mio cuore non è altrettanto fortunato. Lui rimane a guardare. Vede gli altri cuori e si domanda perché non c’e’ un cuore anche per lui? Perché non può toccarne uno anche lui? Me lo domanda a me. E io non so che rispondergli!

Gli dico che per ogni cuore ne stato creato uno gemello. Mi domanda dove è il suo cuore gemello.

Gli dico che ,forse, neanche il signore è perfetto e che ogni tanto, nasce un cuore solitario.

Mi domanda se allora lui è uno di questi cuori solitari. Gli dico di si.

Poi, viene qualche mio amico e mi chiede se mi sto divertendo. Che cosa gli dovrei dire? Mento di nuovo e gli dico di si.

Finalmente la festa finisce. Vado a casa e mi metto a piangere sul mio letto!

E con il pianto la tristezza sparisce. Almeno per un po!"

p.s. sono proprio giù di morale