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filo aperto con tutti coloro che s'interrogano sull'organizzazione politica della società e che sognano una democrazia sul modello della Grecia classica

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Messaggi di Giugno 2015

AGGIORNAMRNTO! IL VICEPRESIDENTE DI DE LUCA NON RAPPRESENTA GLI ELETTORI

Post n°764 pubblicato il 27 Giugno 2015 da rteo1

AGGIORNAMENTO! IL VICEPRESIDENTE DI DE LUCA NON RAPPRESENTA GLI ELETTORI

Il presidente del consiglio p.t. ha comunicato ieri durante la conferenza stampa di aver firmato, secondo la legge Severino, il decreto di sospensione del neo governatore della Regione Campania e che questi ora può decidere cosa fare (nominare la giunta, un suo vice, e altro ancora).

Intanto occorre evidenziare che sul sito istituzionale del Governo sono stati pubblicati tutti i provvedimenti approvati ieri ma non vi è traccia di quello relativo alla sospensione. Strano, ma è così.

E allora non ci si può che limitare a quanto è stato “comunicato” senza avere la possibilità - al momento - di eseguire i necessari riscontri sul testo.

Relativamente, perciò, alla comunicazione si osserva:

la procedura consigliata dall’avvocatura dello Stato è del tutto opinabile. Lo è sia rispetto alla soluzione proposta dagli avvocati di De Luca, sia rispetto agli orientamenti di tutta la restante pletora di avvocati e di giuristi che si sono finora esercitati nell’interpretazione della legge Severino.

Ma tale “parere” è ancor più lontano dai fondamenti democratici della rappresentanza politica: il presidente della Regione è eletto DIRETTAMENTE dai cittadini. Egli, pertanto, non può scegliere un SUO VICE che governi al suo posto durante tutto il periodo della sospensione. In questo modo si viola il rapporto di rappresentanza, e quindi la democrazia. Chi è, infatti, il SUO Vice, se non il SUO solo rappresentante ? La democrazia, che dovrebbe essere diretta, è già limitata con la soluzione della rappresentanza indiretta, ma resta del tutto violata (e violentata) nel caso di una rappresentanza del rappresentante senza che gli elettori abbiano avuto la possibilità di sceglierla. Non è prevista, infatti, nella legge elettorale l’elezione di un vice che sostituisca il rappresentante.

La soluzione, pertanto, adottata dal Governo e il parere dell’avvocatura dello Stato non tengono in minima considerazione i fondamenti della democrazia, al di là della veste giuridica degli atti.

 *** E' ormai noto che il presidente del consiglio p.t. si è limitato a decretare la sopensione del neo eletto presidente della Regione Campania, senza neanche fare cenno al parere dell'avvocatura generale dello stato, che pure era stato richiesto ed acquisito.

Ciò ha prodotto l'effetto che il predetto presidente della Regione non potrà compiere alcun atto, come invece qualche sacerdote del diritto aveva sostenuto, perchè sarebbe annullabile, se non nullo.

Egli, pertanto, dovrà ricorrere al Tribunale ordinario di Napoli per chiedere, ex art.700 cpc, un provvedimento di sospensiva della sospensione, che gli dovrebbe essere concesso in vista del pronunciamento della Corte costituzionale sull'incostituzionalità o meno della norma della "legge Severino".

MORALE: la furbizia non giova mai a nessuno, e quando si ha a che fare con gli interessi pubblici (che non sono come quelli privati e personali)occorre avere rispetto della legge, almeno fintanto che questa è in vigore! Dura lex sed lex !

 

 
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I POLITICI, FALSI PROFETI

Post n°763 pubblicato il 24 Giugno 2015 da rteo1

I POLITICI, FALSI PROFETI

O cittadini irresponsabili; latitanti, assenti; che riponete in altri cittadini, i politici, a volte di gran lunga inferiori a voi, sia per moralità che onestà e senso di giustizia, le vostre misere speranze materiali riprendetevi la vostra dignità, la vostra libertà e ritornate nelle grazie dell’Universo (o di Dio, se volete). Voi siete una parte del Tutto, e ciò che vi costituisce è la stessa materia e la stessa energia  dell’Universo (o Dio). Nessuno è migliore di voi, e nessuno è peggiore di voi, ma tutti sono come voi. Per questo abbandonate i falsi profeti, che sono soltanto la volontà del male; ossia quell’altra parte del bene che ha il compito di dare movimento al mondo intero, ma nel segno negativo dell’antimateria. La verità è in voi tutti, cercatela, perciò, e non chiedetela più ai falsi profeti, sia perchè non la conoscono meglio o più di voi, sia perchè sono orientati al male, e hanno lo scopo di tenervi nelle tenebre, di non far purificare il vostro corpo, che deve tendere alla luce, all’energia, che è l’anima. Già Talete avete intuito questa verità col suo arcinoto motto “Conosci te stesso”. E’ questa una sorta di “teurgia”, un modo sacro di proceder verso la scoperta dell’Essere Divino, cui ogni essere vivente appartiene. Ma questa Verità sarà la scoperta finale, dopo il lungo processo interiore di conoscenza di se stessi, che consentirà di conoscere, così, anche tutti gli altri, e l’Universo medesimo. Abbandonate, perciò, i falsi profeti del male, incarnati dai politici di questi tempi, e ritornate ad essere ciò che siete: una parte di Dio (o dell’Universo). Restituite a Dio (all’Essere universale) la dignità che vi ha donato e che voi avete venduto per trenta danari nel tempio sacro. Cacciare  gli empi, i politici, dal tempio è la prima fase del rinnovamento dello spirito e avviare  il processo di cambiamento del mondo nel segno del Divino Universo.

Questo è quanto mi è stato ispirato!

 
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LA SOCIETA' DEI BLOG (L'ITALIA ALLO SPECCHIO)

Post n°762 pubblicato il 20 Giugno 2015 da rteo1

LA “SOCIETA’” DEI BLOG  (L'ITALIA ALLO SPECCHIO)

Nessuno può negare che il momento politico ed economico che sta vivendo l’Italia, collocata in un ambito europeo e globalizzato, sia abbastanza difficile, con imprevedibili conseguenze “dietro l’angolo”. La “questione morale” sollevata qualche anno addietro da Berlinguer per chiamare le forze politiche del tempo alle proprie responsabilità rispetto al declino sociale dell’Italia intera è rimasta sotto terra. Nessuno ha voluto mai affrontarla. Se sia perché è nel DNA della stragrande maggioranza di italiani voler vivere nell’immoralità, nell’ingiustizia, con la furbizia, l’elusione e l’evasione, oltre che mediante la conquista del potere col relativo esercizio per fini tribali e clientelari, non si può affermare in modo assoluto; di certo, però, non si intravede un orizzonte comune, condiviso dalla cosiddetta comunità, che tuttavia comunità non è (forse perché non lo è mai stata, da sempre). Ognuno per sé è sempre stato il motto più celebrato, e “tengo famiglia” è stato l’atteggiamento generalmente condiviso. La “casa comune” brucia, va a fuoco, ma non importa perché ciò che conta è che non crolli la propria dimora, anche se a causa della mancanza di manutenzione prima o poi crollerà sulla testa dei suoi abitanti. Mafia-capitale, lo scandalo del Mose di Venezia, l’Expo, e i tanti altri lavori pubblici inutili, mai completati, con spreco di risorse, ha reso il Paese ancor più povero di quanto era nel dopoguerra, con soli pochi ricchi che ancora se la godono, o che credono di essersi garantito una zona franca, dove potranno continuare a vivere nel lusso e nello sfarzo. Cari connazionali, concittadini, amici e nemici: la deriva che ha preso l’Italia non consentirà a nessuno di essere certo di farla franca. E nemmeno potrà essere d’ausilio una semplice pagina del blog, perché tanto nessuno, o quasi, la legge più, e quando proprio se ne sfoglia qualcuna l’attenzione solitamente cade sulla cronaca rosa o sugli scandaletti pruriginosi. Sono queste tematiche, infatti, che suscitano ormai la quasi totale attenzione  dei visitatori e i loro commenti si sprecano. Crescono, così, i “contatti” e gli autori del blog sono soddisfatti del primato. Non vi è dubbio che i blog siano la faccia della realtà sociale del momento, per cui non è pensabile che si possa trovare altro, se non ciò che oggi è l’Italia, ovverosia i suoi cittadini. Tuttavia la domanda bisogna porsela tutti: si può dare un contributo di pensiero (mediante il blog) per trovare a immaginare un orizzonte comune per questo Paese in agonia ? Oppure non siamo più capaci di ragionare e di avere un pensiero su cose importanti, che non siano i fatti di cronaca nera e di cronaca rosa e mondana ?

 
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IL SENATORE A VITA-LIZIO

Post n°761 pubblicato il 10 Giugno 2015 da rteo1

IL SENATORE A VITA-LIZIO

Ieri sera nella trasmissione “Di Martedì” condotta da Floris è stato intervistato, tra altri, anche il Professore Monti, senatore a vita.

Come sempre, preciso e accademico, il senatore a vita, già presidente del consiglio, ha spiegato le ragioni della politica sociale ed economica del suo governo, largamente sostenuto da quasi tutte le forze politiche, anche se poi alcune di queste si sono smarcate prendendone le distante.

In ordine alla riforma delle pensioni della Fornero, oggi criticata e anche in parte dichiarata  incostituzionale, ne ha ribadito la validità e la necessità rispetto alle condizioni di quel periodo in cui fu approvata.

Ha anche sostenuto che occorre ricalcolare tutte le pensioni in base ai contributi versati perché chi ha beneficiato della pensione calcolata col vecchio sistema retributivo ha finora percepito somme in più non dovute.

Il senatore a vita Mario Monti ha perfettamente ragione, di certo dal punto di vista sostanziale, e questo non si può negare.

Mi sarei aspettato, però, che egli spiegasse anche se sia giusto pagare col bilancio dello Stato dei vitalizi ai senatori a vita che non hanno mai versato a tal fine alcun contributo.

E mi sarebbe bastato almeno sentirgli dire che sarebbe giusto che il titolo sia soltanto onorifico, senza alcuna indennità, se proprio non è convinto, come me, che sarebbe necessario cancellarlo del tutto dalla Costituzione.

Ma resto fiducioso, sperando di poterlo sentire dichiarare in qualche altra trasmissione.

 http://www.lafeltrinelli.it/ebook/russo-teodoro/riforma-bicameralismo-paritario/9788891095244

 
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RENZI E DE LUCA

Post n°759 pubblicato il 07 Giugno 2015 da rteo1

RENZI E DE LUCA

«Vincenzo De Luca non ha nulla a che fare con mafia e camorra. De Luca ha sempre combattuto la camorra». Così ha detto il premier Matteo Renzi a Genova.

Non abbiamo elementi per smentire né per confermare, né peraltro abbiamo alcun interesse o intenzione ad esprimere opinioni su questa sua dichiarazione.

Peraltro il problema campano De Luca è come l’alta tensione che fulmina chi tocca i fili, e la Bindi, al di là di come finirà la “querelle”, l’ha già sperimentato ricevendo l’annuncio di una querela per diffamazione nei suoi confronti.

Ciò che invece preme evidenziare è che un segretario di partito, che ha anche responsabilità di governo come presidente del consiglio, non può tener conto soltanto, o prevalentemente, degli esiti elettorali senza preoccuparsi degli effetti sul tessuto sociale di una scelta politica che all’esito del risultato delle urne non dà alcuna certezza di come e quando “il vincitore” si insedierà nella carica di Presidente, né se questi potrà o meno nominare un SUO Vice, che comunque non rappresenterà il popolo, non avendolo questo scelto con l’elezione.

La Campania (e non solo) è una Regione fragile, che ha un buon fatturato illecito ed esporta malavita oltre confine, i cui cittadini (la massa popolare), per giustificate ragioni storiche, sono sempre stati molto diffidenti verso le istituzioni pubbliche, spesso viste come corpi estranei o tiranni anziché come  patrimonio collettivo, risorsa di sviluppo e benessere. E anche i “politicanti”, che si impongono come “classe dirigente” con il sostegno di vasti consensi di opportunisti e interessati alla causa propria e non a quella comune, non hanno quasi mai brillato per senso di responsabilità, correttezza istituzionale e trasparenza amministrativa commistionando il privato col pubblico in cui hanno spesso collocato familiari, parenti e amici e hanno anche alimentato rapporti clientelari e corruttivi.

Il problema, perciò, non è se De Luca abbia avuto o meno a che fare con la camorra e se l’abbia o meno combattuta ma che con candidature politiche controverse come la sua, che devono passare prima il vaglio della magistratura prima di sapere se i vincitori potranno governare oppure no, si dà maggiore forza alla camorra, che vive d’illegalità e si alimenta nell’illegalità, soprattutto quando questa illegalità (e basta anche il solo dubbio che lo sia) provenga dalle forze politiche del Paese, che dovrebbero costituire la parte sana proprio in antitesi con la camorra.

È questo, quindi, il vero problema che il capo del governo sembra non aver colto, forse perché ha prevalso in lui il solo ruolo di segretario di partito.

E forse anche per queste ragioni nei tempi passati, quando la politica neppure brillava per onestà, si tenevano ben distinti i due ruoli (almeno finché fu possibile, e quando si cominciò a mettere insieme i due ruoli si rese necessaria, dopo, l’inchiesta “mani pulite”).

 http://www.lafeltrinelli.it/ebook/russo-teodoro/riforma-bicameralismo-paritario/9788891095244

 
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