HOUSE ON SEA
UN CAFFè LETTERARIO
WELCOME!!!
RISPONDERE A STUPIDE DOMANDE E' PIU FACILE CHE CORREGGERE STUPIDI ERRORI
(cit. anonima)
AHHHHHHHHH...
che vita ragazzi!
un bicchiere di buon brandy in mano
un buon sigaro
sedia a dondolo
porticato vista mare al crepuscolo...
.............
mah! un momento:
io non bevo, non fumo...non ho una sedia a dondolo
e il mio porticato...un ricovero attrezzi
vista mare?????
solo l'acquitrino dei miei pensieri....
Beccati! In realtà me ne frego!
Chi sei Donna? Muori e nasci continuamente come eterna storia, sempre diversa ma sempre uguale.
Amante Focosa? Dolce Amica? Madre Creatrice? Madre Coraggiosa? Sorella, Fidanzata, Moglie Fedele, Angelo Terreno, Sordida Prostituta, Eva Tentatrice. Musa Preziosa. Complice Compagna.
Chi Sei Tu?
La Tua Mente il Tuo Corpo il Tuo Spirito il Tuo Percorso mi conquistano.
Questo Blog è dedicato a te Donna. a te che ho conosciuto. a te che conosco. a te che il fiume e il fuoco del destino mi porterà a conoscere.
Donna Ti adoro.
Stradeperdute2
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Post n°79 pubblicato il 04 Novembre 2010 da stradeperdute2
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Post n°72 pubblicato il 02 Ottobre 2010 da stradeperdute2
Martedì
Che giorno sia non sai mentre vai, dove adesso non ti vedo...ovunque tu sarai, sarai dentro ai miei sogni ormai... Tiromancino (Le Fate Ignoranti, coro, incipit) ( è la colonna sonora di questo pezzo e di quel giorno)
...Quel martedì presi un giorno di riposo.
Nella sua sinestesia di bambino il martedì si confondeva nel ricordo di quel piccolo rastrello giallo di plastica, poggiato sulla sabbia sporca di una povera spiaggia di periferia battuta dal vento e dalla furia dei marosi e la voce lontana di sua madre che lo chiamava...
allora un bambino dall'aria stranamente riflessiva impegnato a giocare accucciato con la sabbia ed il rastrello, a quel tempo già alto come la madre, si alzava e lentamente si incamminava...
40 anni dopo quella stessa immagine ancor vivida nei ricordi di quel bambino divenuto uomo sfuma sul chiaroscuro del parabrezza di un'auto potente, lanciata nella fuga fittizia d'un sol giorno, attraverso il verde cromatismo della pianura ed il giallo ocra dei colli dell'oltrepò pavese.
Alla guida dell'auto un uomo scaduto come uno yogurt, con la carogna delle responsabilità sulle spalle che non lo abbandona mai e la vaghezza d'un sorriso appena abbozzato, come un taglio diretto sui denti candidi, da lupo.
Osserva sornione, d'uno sguardo somigliante alla contemplazione, gli occupanti delle auto che incrocia.
Guarda attraverso i finestrini nel flash breve di quei fuggevoli incroci, sguardi e volti pre-senescenti accompagnati dai profili femminili delle loro compagne chiuse nella loro pseudo bellezza indotta di ex - senescenti rifatte.
Tette con la rigidità del miglior soldato sugli attenti far pendant col turgore di labbra elette a eburnee sculture del portale del Tempio dell'Eros e della Peccaminosa Lascivia.
Proprio mentre fuori da un bar all'aperto un ragazzo dal futuro incerto ci sta provando con una mora da sballo di nullavestita che fuma e lo guarda di sottecchi, sorniona come una gatta in agguato...
Mercoledì
All day at work...
Giovedì
Nell'agorà di Piazza centrale del Duomo una specie di orso dalla testa brizzolata che tutti conosce e da tutti è conosciuto sta bighellonando a metà fra il serio ed il faceto con uomini generalmente molto più anziani di lui che pure non è più un ragazzino, che hanno la testa bianca e fina, tutti vestiti in maniera infinitamente più elegante e ricercata della sua che sembra un puzzle colossale dai colori tutti sbagliati.
Discettano di libri e scrittura, soprattutto di scrittura e di come alcuni fra essi stiano già avanti con le bozze dei loro libri da dare alle stampe e di come le parole sgorghino come fontane ovvero oracoli sotto le note semplici d'una canzone e alle volte, altre volte, siano restie a venir alla luce come un parto abortito od una scalata impossibile senza ossigeno.
Quell'uomo ha tutta la testa in più in altezza rispetto agli altri pur imponenti e si muove dinoccolato ed inquieto da un gruppo all'altro di teste bianche come in preda ad una qualche urgenza assoluta, invisibile ai più.
Lavora di gomiti alle costole altrui per richiamar l'attenzione quando le femmine - schianto arrampicate sui loro tacchi a trampolo passano.
Allora la dotta conversazione bruscamente si interrompe a seguire il passaggio in rassegna di quel miracolo sempre uguale e sempre diverso del flusso ondulatorio di quelle Grazie.
Chè "sarà sempre più interessante una donna sotto al sole che un uomo sulla luna..."
stradeperdute2
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Post n°71 pubblicato il 21 Settembre 2010 da stradeperdute2
Domenica...
End Summer by the River...
(1)
...it was a lazy sunday afternoon at the river...
...dopo il sudore dei sensi rimanemmo muti, a guardare delle piccole onde sull'acqua provenienti dal centro, giungere fino a noi e infrangersi sulla sabbia della riva.
Scrutammo dentro di esse, se nella loro circolarità perfetta e nel loro eterno ritorno ci fosse contenuta, come in uno scrigno l'attesa e la soluzione d'una risposta altrettanto perfetta.
Mi feci anche schermo con la mano osservando l'alta azzurrità impenetrabile del cielo, ma da esso come al solito non giunse verbo...
Poi lei all'improvviso, come avesse interpretato la profondità del mio silenzio, disse: "Chissà se esiste una strada giusta!?"
"Già" feci io di rimando.
Quindi ci alzammo e ci rivestimmo. Camminando sulla via del ritorno mentre lei era distratta le gettavo occhiate furtive, e tacevo.
Forse in fondo ai suoi occhi colsi come la velatura d'una lacrima distante, ma non ne ebbi tuttavia la certezza.
Dopo, al momento dei saluti tirava aria di commiato e fu lei a rompere il ghiaccio: "Ci vediamo, disse; poi mi abbracciò baciandomi lieve in punta di piedi sulle labbra chiuse.
"Certo", risposi.
Ma fui praticamente certo che non l'avrei rivista più...
Lunedì
(The day after)
(2)
it was a monday evening after work...
...sono circa le 23:00 ed un uomo enorme sui 45 scende in fretta dall'auto che ha appena provveduto a chiudere nella rimessa. Si avvia a passo veloce verso l'entrata secondaria d'un condominio di lusso. Per un istante il fascio di luce d'un lampione svela l'incedere della sua sagoma gigantesca ed illumina i tratti del suo viso, come contratto da una smorfia. Nella mano destra, grande come una pala, regge un pc portatile e nell'incavo del braccio sinistro un pullover blu. Indossa una camicia azzurra le cui pieghe rivelano una per una le lunghe ore trascorse in ufficio. Chiama l'ascensore con urgenza e vi sale distratto facendolo abbassare sotto il suo peso. Lo specchio riflette la sua immagine senza che lui se ne accorga, o perlomeno non se ne dà per inteso. Tira dritto fino al piano borbottando appena un saluto di rimando alla vicina che lo incontra a qualsiasi ora lui rincasi (e non è mai la stessa ora).
...Pensa nell'ordine: 1) ho inserito la password a quei documenti riservati? 2) Da un po'di tempo ho il suo numero, devo decidermi a chiamarla? 3) posso continuare ancora così per molto? 4) ho bisogno di mangiar qualcosa 5) prendermi una vacanza? 6) chissà se le donne hanno un nome confidenziale per la loro vagina!? Che ne so...una roba come kitten, gattina, la mia ciccina etc etc...7) il mio oroscopo del periodo è entusiasmante...ch'io sia l'eccezione che conferma la regola?
Continua (forse) col resto dei gg della settimana...
stradeperdute2
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Inviato da: visivo0
il 01/01/2015 alle 18:57
Inviato da: emeraude4
il 12/10/2013 alle 23:23
Inviato da: stradeperdute2
il 25/05/2013 alle 18:03
Inviato da: goldeneye70
il 23/05/2013 alle 09:42
Inviato da: stradeperdute2
il 23/05/2013 alle 00:25