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Pensierini

Post n°83 pubblicato il 13 Febbraio 2011 da stradeperdute2
 
Foto di stradeperdute2

Pensierini after dinner

(in libertà)

 

 

 

(Ogni riferimento a fatti e/o persone e/o cose qui narrati effettivamente accaduti è puramente voluto)

 

 

 

 

Il tempo non cura nulla, ma imputridisce giorni e ricordi.

 

Le vacanze sono come le altre questioni, questioni di soldi.

 

I ricordi non sono mai reali, ciascuno ricorda a modo suo, alcuni non ricordano nulla semplicemente. In ogni caso oggi non è più ieri, né lo potrà essere mai più.

 

Chiese a Stradeperdute: "lei di che si occupa precisamente?" Egli rispose: "di dare risposte semplici a problemi complessi". "Che risposta del cazzo! e ci riesce ?!?" " Non sempre, come adesso, per esempio."

 

Da giovane avevo l'intima convinzione che la mia sarebbe stata una gran vita. Fu forse l'unica volta che ebbi certamente torto.

 

Gli anni della mia gioventù se ne andarono, consumati nella grande attesa d'un treno che non passò mai.

 

Da giovane correvo in moto, correvo in auto, leggevo i classici e tiravo di boxe. Oggi sono qui fermo come un sasso fermo durante un giorno in cui non tira vento a raccontarlo. Come ciò possa potenzialmente far parte d'un disegno superiore francamente mi sfugge (e se così non fosse valuterei il Supremo Ordine dotato d'una buona tecnica ma di fantasia scarsa assai.)

 

Il telefono, la tua voce. L'Amore mi disse: "Non lo voglio più questo Amore" si trovava in quel momento a 300 km di distanza dall'altra parte del filo. Ed era la parte sbagliata.

Comunque da maschio Omega mi feci la convinzione che L'Amore fosse andato in cerca d'un maschio se non Alfa almeno Lambda. In somma la poesia s'era evoluta in prosa...

 

p.s chi non ha capito il senso vada a scuola di greco antico oppure vada semplicemente a farsi friggere.

 

Ogni giorno che passa mi dico: al peggio non c'è limite.

 

Ogni giorno che passa mi dico: un giorno morirò, moriremo tutti. Banale? Sicuramente non per colpa mia.

 

Ogni giorno che passa mi dico: comunico pochissimo, eppure in molti, molte volte danno segno di non capirmi. Un giorno non ci saremo più, né io né chi non mi comprende. Sarà un giorno come tutti gli altri.

 

A proposito dell'operare il bene, comunico che nel mio piccolo non ho mai iniziato una guerra.

 

A proposito, per ottenere ciò che desidero sarei disposto a tradire tutti; colleghi, amici, conoscenti. Non ho neppure un prezzo eccessivamente alto. Se solo se ne presentasse l'occasione sarei un traditore a buon prezzo, quindi alla fine onesto.

 

Qualcuno mi dice: " i tuoi problemi non sono maggiori di altri. Sei belloccio, non sei stupido, ci sai fare. Di che ti preoccupi?" Ecco, è precisamente questo il momento in cui mi pento di aver messo da parte la violenza.

 

Ho avuto un certo numero di donne: ne ricorderò qui due in particolare; una era l' Amore che mi raggiunse dritto come una schiopettata al cuore e mi fulminò senza lasciarmi scampo. L'altra era la mia piccola schiava con la quale far sesso senza alcun ritegno né limiti: le ho perdute entrambe.

Sto cercando esattamente la sostituta della seconda che ho detto.

 

Possibilmente entro un raggio max di 30 - 40 km di distanza, che di guidare a lungo non tengo più voglia (della schiava invece si)

 

Aspiranti schiave proporsi pure qui, sono un padrone non più despota di altri che si professano a parole altamente democratici.

 

Della nuova scrittura con tante "k" in luogo delle "ch" non penso nulla se non che (oppure ke) a scelta, chi (ki) ha talento nella scrittura ce l'ha a prescindere da queste seghe mentali.

 

Dell'uso del congiuntivo e del suo progressivo decadimento idem come sopra con patate, per quanto invece concerne la forma allocutiva del "Voi" vorrei venisse tosto resuscitata. (Potrebbero utilmente esercitarsi in questo le mie schiave rivolgendosi al sottoscritto)

e scherzavo dai, come siete permalosi :-)

 

Di me han dato un sacco di definizioni (mai richieste peraltro) le donne sono fantasticamente brave in questo; mi han definito con molti sostantivi ed aggettivi, alcuni dei quali ancorchè tribali, mai caduti del tutto in disuso come invece il congiuntivo.

 

Ne riporto qui alcuni per spirito puramente cronachistico: stronzo, anafettivo, iperaffettivo, giocattolaio (sic!) burattinaio, mistificatore, eclettico, testa di cazzo, coglione, porco, figlio di donna allegra ed ilare (in verità non era proprio testuale ma il senso si capisce), tipo tosto, tipo strano, tipo buono a nulla, tipo saggio, tipo tranquillo, tipo scatenato, tipo volgare, tipo dolce, tipo amaro, tipo stolto. Tipo da ridere, tipo mica da ridere, etc etc.

Gentili Signore permettetemi ora una piccola domanda: "Ma quando andate con un uomo, a che caxxo pensate?"

 

Mentre la seconda domandina che volevo rivolgerVi era la seguente: da quale Sindrome ritenete io sia affetto, di quale Sindrome ritenete di soffrire Voi. Etc?

 

Parlerò ora di Amore, Lavoro, Salute come nei Tarocchi: ritengo che incontrando la mia piccola schiava di cui sopra i tre temi fatalmente miglioreranno. (Ma della salute non mi posso affatto lamentare).

 

Eppoi valuto che è meglio porsi le spinose ed irresolute domandine esistenziali in allegra compagnia piuttosto che in triste e penosa compagnia.

 

Pertanto care aspiranti piccole allegre compagne postate pure qui le Vs gradite proposte in tal senso (fossero anche fortemente oscene e/o lievemente insultanti).

L'importante è che rispettiate la corretta sintassi ed etimologia dei termini usati.

 

Grazie Infinite

 

(Il Vs. aspirante Padrone)

 

Stradeperdute2.

 

 
 
 

ancora sulla politica (poi la finisco, promesso)

Post n°81 pubblicato il 14 Dicembre 2010 da stradeperdute2
 
Foto di stradeperdute2

 

del disamore e della fuga

 

(politica e trasgressione

Durante la notte della lunga veglia sulla fiducia, il sottoscritto ha sonoramente ronfato...

 

in fede, sempre vostro

 

stradeperdute2

 
 
 

LETTERA AD UN POLITICO MAI NATO.

Post n°80 pubblicato il 04 Dicembre 2010 da stradeperdute2
 
Foto di stradeperdute2


(in odore di (nuove?) elezioni primaverili)

 

NON CI SONO PIÙ GLI INVERNI DI UNA VOLTA

 

(OGGI INFATTI LA NEVE E IL GHIACCIO SONO FIGLI DELL'EFFETTO SERRA E NON DELL'INVERNO STESSO...E POI VUOI METTERE, SCIOLTA LA NEVE NON SPUNTANO PIÙ CROCHI E BUCANEVE COLORATI MA SCHEDE ELETTORALI, SEMPRE COLORATE)

 

...poi forse troverò il coraggio di scrivere d'una novella Città del Sole.

 

Un luogo finalmente della sottrazione dove non celebrare onori dimenticati ed inutili. Dove non tenere discorsi sulla ricchezza della povertà e la nobiltà indefessa del lavoro.

 

Dove perdere gli eroi e ritrovare persone. Idee e non indubitabili affermazioni del tipo "assolutamente si".

 

Un luogo soprattutto di sottrazioni massiccia e costante di leggi.

Un posto alla fine dei parlamenti ove svuotare parole prive da ormai troppo tempo di significato: Destra, Sinistra, Centro,

 

DOVE. CHI. QUANDO. CHE COSA. Ecco cosa domandare.

 

Un luogo ove le leggi - le leggine - gli emendamenti - i richiami - le circolari - le consuetudini - i regolamenti - le ordinanze diventino LA LEGGE. Poche cose in vero comprensibili a ciascuno, senza pompa magna. Senza proclami. Senza personalismi. Un documento in A4 del e sul comune buon senso e sul buon governo scritto in fronte - retro. Nulla più, nulla meno.

 

Un luogo libero dove tutti possano decidere di se stessi: come congedarsi dalla propria vita, se essa divenga un peso insostenibile. Come vivere, con o senza falsi miti come vestirsi con o senza griffe, con o senza abiti.

 

Dopo la fase della sottrazione cominciare poi quella della condivisione di là delle sterili puerili contrapposizioni, degli infantilistici isterismi da primedonne a tutti i costi.

 

Fare ciò non per eroismo o narcisismo o per appartenenza di clan a vario titolo, politici o meno, di cartello, o questo o quello. Ma, semplicemente per mero tornaconto.

 

Una società senza socialità, fatta solo di un insieme di tanti individui votati solo all'individualismo nasce già morta. E si fa essa stessa divoratrice dei suoi figli

 

È un percorso che non mi riguarda, che non mi consta.

 

Ecco perchè non voterò mai nessuno (tutti) che proclami rimbocchiamoci le maniche e facciamo!

 

Io, uomo della strada faccio da sempre...NON MI SERVE ELEGGERE PERSONE PROFUMATAMENTE PAGATE PER RICORDARMELO mi serve solo qualche illuminato che quando tutte le sante mattine dopo che la sveglia ha suonato e mi sto rimboccando quelle benedette maniche non mi ricordi che è stata appena emanata l'ennesima (inutile) legge che vieta per oscuri motivi di rimboccarle.

 

E nessuno che stia studiando come vivere del sudore di quelle benedette braccia: rimboccate, smanicate o meno.

 

Chi dirà: " se i cittadini mi accorderanno il loro consenso, prometto di non fare".

 

(Intendendo le solite defatiganti quanto ridondanti maratone dell'inutile)

 

avrà il mio appoggio incondizionato.

 

 

 

Con osservanza ed ossequio

 

 

stradeperdute2

 

 

 

 

 
 
 

Il Terminal dei sogni.

Post n°79 pubblicato il 04 Novembre 2010 da stradeperdute2
 
Foto di stradeperdute2

(scritta su carta da caramella mou per ferire, scalfire il mio egotismo)

 

 

 

 

Ed infine

 

dimorerò

 

in una casa

 

sibaritica

 

ripiegato

 

sul

 

verminaio

 

delle

 

mie turpitudini.

 

 

 

Esse saranno

 

i protocolli finali

 

delle mie

 

pagine...

 

 

 

 

stradeperdute2

 

 

 

 

 

 

 
 
 

Fast.Love

Post n°78 pubblicato il 04 Novembre 2010 da stradeperdute2
 
Foto di stradeperdute2

X il mio compleanno

 

(vergata col mio stesso sangue su carta sgrezza da pacchi) ;-)

 

 

 

Posso solo amarti

 

di un Amore

 

sghembo,

 

a ore.

 

 

Composto

 

delle luci

 

veloci

 

(senza feste)

 

dei motel

 

e

 

della carne

 

mai sazia

 

degli

 

Uomini

 

amanti.

 

 

 

Fuori

 

le strade,

 

intanto,

 

invadono

 

il mio

 

cuore,

 

già malato

 

d'autunno.

 

 

stradeperdute2

 

 

 

 
 
 

Ode breve Pop

Post n°77 pubblicato il 03 Novembre 2010 da stradeperdute2
 
Foto di stradeperdute2

Poesia breve scritta su moleskina USB.

 

 

 

L'arcolaio

 

della mia

 

mente

 

tesse la

 

trama

 

fine

 

dei pochi pensieri

 

rimasti

 

 

come

 

alunni docili

 

accolgono

 

ignari

 

l'Orco

 

venuto

 

a

 

divorarli.

 

 

 

stradeperdute2

 

 

 
 
 

Racconto del venerdì

Post n°75 pubblicato il 18 Ottobre 2010 da stradeperdute2
 
Foto di stradeperdute2

 

(prosecuzione post n° 72 "Seven")

 

 

 

 

Racconto del venerdì...

 

 

a friday, by nyght...

 

 

"...così eccoci qui, dentro quest'altra irredimibile notte, lacerata dalle luci strobo blu dei lampeggianti della polizia..."

 

Le feritoie di questa notte di tregenda sono popolate come un sogno visionario dell'irreale cammino delle milizie del raduno rave.

 

...dietro la cortina di pioggia che flagella il selciato, all'interno d'un camper dai vetri oscurati, l'enigma sta chino sulla tastiera d'un portatile, batte frasi che si compongono veloci e accarezzano neonate la luce fioca dello schermo...

 

a intervalli più o meno regolari l'uomo-enigma solleva la testa dal monitor che gli sta dinanzi e scruta senza vedere gli occhi degli altri uomini che si affaccendano intorno.

 

Nessuno ha mai capito se in quegli sguardi silenziosamente interrogativi cerchi una parola dimenticata oppure il muto affiorare d'un ricordo o di un gesto.

O più semplicemente si tratti di un banale coazione a ripetere, come il tornare ciclico d'una sorta di tic, che in qualche modo che agli altri sfugge, lo induca a riflettere...

 

Poi torna a concentrarsi e il ticchettio regolare della tastiera si accorda a quello della pioggia che cade là fuori.

 

L'uomo continua ad aprir finestre dentro il pc come ventagli di altrettante possibilità che tuttavia abitano lo spazio ristretto del video e sono vagliate da lui solo e pochi altri, forse.

 

Dalla ristrettezza claustrofobica della vita ha appreso a dialogare con se stesso e con la sferza della pioggia.

 

Adesso le sue labbra si increspano lievi in un dialogo muto tra il fruscìo della pioggia e i prodromi di una maturità incombente che lo attende senza più pazienza, ormai a pochi passi da lui, appena dietro la porta di quel camper...

 

Poi quella stessa porta si apre e lui scende sulla strada fatta di luci a intermittenza e dei loro riflessi incerti sulle pozzanghere.

 

Tiene le mani affondate nelle tasche e il bavero della giacca rialzato mentre getta occhiate oblique e distratte ai capannelli di persone riunite.

 

Si dirige in fretta verso l'aroma ed il calore dell'ennesimo caffè della notte.

 

Dentro il bar gli si fa subito incontro uno dei fatui sogni che abitano le tante feritoie della notte.

 

Somiglia in tutto alla notte che l'ha partorito questo sogno, della notte lei ha il colore nero degli occhi troppo bistrati e la trasparenza diafana del vestito attillato.

 

Dei sogni ha la facilità e il luccichìo ammiccante, poi la bocca meravigliosa del sogno si schiude e gli domanda suadente, come lo conoscesse da sempre: "ciao! Come stai!? Vuoi un caffè? Certo che lo vuoi!"

 

E senza aspettar risposta chiama il barista e lo ordina lei stessa facendogli l'occhiolino; "e fallo buono aggiunge", prendendolo sottobraccio.

 

Ora a chi li osservasse da lontano sembrerebbero la caricatura del gigante e la bambina, lui con il doppio degli anni e della statura di lei.

 

Uno scricciolo bellissimo cerca riparo nell'abbraccio d'un uomo dai lineamenti troppo duri; teneramente si prendono le mani fra la pazza folla e quelle luci che accecano e lentamente si avviano al termine del piazzale immenso e di spalle scompaiono nelle feritoie della notte...

 

 

stradeperdute2

 

 

 

 
 
 

A Volte...

Post n°74 pubblicato il 05 Ottobre 2010 da stradeperdute2
 
Foto di stradeperdute2

 

 

A volte...

 

 

A volte vorrei essere come gli animali, voglio dire, semplice come essi sanno essere.

 

Non aver bisogno di nulla, o meglio; solo di un poco di amore vero da ricambiare senza pompa magna, in modo silenzioso.

 

Senza inutili proclami.

 

E poi,...niente vestiti nè eleganti nè dimessi. Niente lavoro, niente biglietti di treni e aerei. Niente ufficio. Niente chiavi e volti da dimenticare, niente di niente.

 

La sublimazione della sottrazione. La pochezza schietta dell'esistere. Trovare il proprio posto con l'istinto e far pace con se stessi.

 

Ma un animale selvaggio scisso in tutto dall'uomo e le sue stupide nevrosi. Un selvaggio animale solitario che parla solo con la luna e col vento e non conosce soste.

 

Un nomadismo lungo; senza passato da scordare, come un inno cantato alla libertà.

 

e quando ora giunge, un commiato composto e schivo.

 

 

Come gli animali, che muoiono soli, senza lacrime e funerali.

 

 

 

stradeperdute2

 

 

 
 
 

Seven (2)

Post n°72 pubblicato il 02 Ottobre 2010 da stradeperdute2
 
Foto di stradeperdute2

 

Martedì

 

Che giorno sia non sai mentre vai, dove adesso non ti vedo...ovunque tu sarai, sarai dentro ai miei sogni ormai...

Tiromancino (Le Fate Ignoranti, coro, incipit) ( è la colonna sonora di questo pezzo e di quel giorno)

 

 

...Quel martedì presi un giorno di riposo.

 

 

Nella sua sinestesia di bambino il martedì si confondeva nel ricordo di quel piccolo rastrello giallo di plastica, poggiato sulla sabbia sporca di una povera spiaggia di periferia battuta dal vento e dalla furia dei marosi e la voce lontana di sua madre che lo chiamava...

 

allora un bambino dall'aria stranamente riflessiva impegnato a giocare accucciato con la sabbia ed il rastrello, a quel tempo già alto come la madre, si alzava e lentamente si incamminava...

 

40 anni dopo quella stessa immagine ancor vivida nei ricordi di quel bambino divenuto uomo sfuma sul chiaroscuro del parabrezza di un'auto potente, lanciata nella fuga fittizia d'un sol giorno, attraverso il verde cromatismo della pianura ed il giallo ocra dei colli dell'oltrepò pavese.

 

Alla guida dell'auto un uomo scaduto come uno yogurt, con la carogna delle responsabilità sulle spalle che non lo abbandona mai e la vaghezza d'un sorriso appena abbozzato, come un taglio diretto sui denti candidi, da lupo.

 

Osserva sornione, d'uno sguardo somigliante alla contemplazione, gli occupanti delle auto che incrocia.

 

Guarda attraverso i finestrini nel flash breve di quei fuggevoli incroci, sguardi e volti pre-senescenti accompagnati dai profili femminili delle loro compagne chiuse nella loro pseudo bellezza indotta di ex - senescenti rifatte.

 

Tette con la rigidità del miglior soldato sugli attenti far pendant col turgore di labbra elette a eburnee sculture del portale del Tempio dell'Eros e della Peccaminosa Lascivia.

 

Proprio mentre fuori da un bar all'aperto un ragazzo dal futuro incerto ci sta provando con una mora da sballo di nullavestita che fuma e lo guarda di sottecchi, sorniona come una gatta in agguato...

 

 

 

Mercoledì

 

All day at work...

 

 

Giovedì

 

 

Nell'agorà di Piazza centrale del Duomo una specie di orso dalla testa brizzolata che tutti conosce e da tutti è conosciuto sta bighellonando a metà fra il serio ed il faceto con uomini generalmente molto più anziani di lui che pure non è più un ragazzino, che hanno la testa bianca e fina, tutti vestiti in maniera infinitamente più elegante e ricercata della sua che sembra un puzzle colossale dai colori tutti sbagliati.

 

Discettano di libri e scrittura, soprattutto di scrittura e di come alcuni fra essi stiano già avanti con le bozze dei loro libri da dare alle stampe e di come le parole sgorghino come fontane ovvero oracoli sotto le note semplici d'una canzone e alle volte, altre volte, siano restie a venir alla luce come un parto abortito od una scalata impossibile senza ossigeno.

 

Quell'uomo ha tutta la testa in più in altezza rispetto agli altri pur imponenti e si muove dinoccolato ed inquieto da un gruppo all'altro di teste bianche come in preda ad una qualche urgenza assoluta, invisibile ai più.

 

Lavora di gomiti alle costole altrui per richiamar l'attenzione quando le femmine - schianto arrampicate sui loro tacchi a trampolo passano.

 

Allora la dotta conversazione bruscamente si interrompe a seguire il passaggio in rassegna di quel miracolo sempre uguale e sempre diverso del flusso ondulatorio di quelle Grazie.

 

Chè "sarà sempre più interessante una donna sotto al sole che un uomo sulla luna..."

 

 

 

stradeperdute2

 

 

 

 

 

 
 
 

Seven

Post n°71 pubblicato il 21 Settembre 2010 da stradeperdute2
 
Foto di stradeperdute2

 

 

 

Domenica...

 

End Summer by the River...

 

(1)

 

...it was a lazy sunday afternoon at the river...

 

...dopo il sudore dei sensi rimanemmo muti, a guardare delle piccole onde sull'acqua provenienti dal centro, giungere fino a noi e infrangersi sulla sabbia della riva.

 

Scrutammo dentro di esse, se nella loro circolarità perfetta e nel loro eterno ritorno ci fosse contenuta, come in uno scrigno l'attesa e la soluzione d'una risposta altrettanto perfetta.

 

Mi feci anche schermo con la mano osservando l'alta azzurrità impenetrabile del cielo, ma da esso come al solito non giunse verbo...

 

Poi lei all'improvviso, come avesse interpretato la profondità del mio silenzio, disse: "Chissà se esiste una strada giusta!?"

 

"Già" feci io di rimando.

 

Quindi ci alzammo e ci rivestimmo. Camminando sulla via del ritorno mentre lei era distratta le gettavo occhiate furtive, e tacevo.

 

Forse in fondo ai suoi occhi colsi come la velatura d'una lacrima distante, ma non ne ebbi tuttavia la certezza.

 

Dopo, al momento dei saluti tirava aria di commiato e fu lei a rompere il ghiaccio: "Ci vediamo, disse; poi mi abbracciò baciandomi lieve in punta di piedi sulle labbra chiuse.

 

"Certo", risposi.

 

Ma fui praticamente certo che non l'avrei rivista più...

 

 

Lunedì

 

(The day after)

 

(2)

 

 

it was a monday evening after work...

 

 

...sono circa le 23:00 ed un uomo enorme sui 45 scende in fretta dall'auto che ha appena provveduto a chiudere nella rimessa. Si avvia a passo veloce verso l'entrata secondaria d'un condominio di lusso. Per un istante il fascio di luce d'un lampione svela l'incedere della sua sagoma gigantesca ed illumina i tratti del suo viso, come contratto da una smorfia.

Nella mano destra, grande come una pala, regge un pc portatile e nell'incavo del braccio sinistro un pullover blu.

Indossa una camicia azzurra le cui pieghe rivelano una per una le lunghe ore trascorse in ufficio.

Chiama l'ascensore con urgenza e vi sale distratto facendolo abbassare sotto il suo peso. Lo specchio riflette la sua immagine senza che lui se ne accorga, o perlomeno non se ne dà per inteso.

Tira dritto fino al piano borbottando appena un saluto di rimando alla vicina che lo incontra a qualsiasi ora lui rincasi (e non è mai la stessa ora).

 

...Pensa nell'ordine: 1) ho inserito la password a quei documenti riservati? 2) Da un po'di tempo ho il suo numero, devo decidermi a chiamarla? 3) posso continuare ancora così per molto? 4) ho bisogno di mangiar qualcosa 5) prendermi una vacanza? 6) chissà se le donne hanno un nome confidenziale per la loro vagina!? Che ne so...una roba come kitten, gattina, la mia ciccina etc etc...7) il mio oroscopo del periodo è entusiasmante...ch'io sia l'eccezione che conferma la regola?

 

 

Continua (forse) col resto dei gg della settimana...

 

 

stradeperdute2

 

 

 

 
 
 
 
 

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