IL RITORNO DI PEPE CARVALHO

Era già stato in Vallescrivia almeno un paio di volte, in questi ultimi anni, Pepe Carvalho, suscitando sempre interrogativi interessanti. Nessuno immaginava che ricomparisse a Busalla proprio il giorno della Solennità di Pentecoste, lui che nato, come lo scrittore Vasquez Montalban che lo fece diventare famoso, nel quartiere Raval di Barcellona, povera periferia antifranchista, un mondo di perdenti della Guerra Civile, atei, vagabondi mutilati. delusi dalla rivoluzione. Pepe Carvalho era sempre alla ricerca della verità e il suo arrivo quando la Chiesa universale, nella quale lui cercava di credere, si affermava come l’antifigura della Torre di Babele non poteva avere un significato per gli scopi che hanno portato l’anziano detective dalla Catalogna in bilico all’entroterra genovese. Non poteva essere casuale infatti che, riprendendo i fili annotati di una per altro inutile ricerca fatta un  paio di anni prima, ha voluto ancora andare alla ricerca di un prete, Don Cicci Pastorino, la cui fama di bontà era almeno pari a quella di usare sovente uno slang discutibile che lo poteva far apparire in contraddizione con la sua dedizione, quasi missionaria, per i giovani drogati, i poveri sistemici,  al punto da considerarlo, almeno per i laici come Pepe, in odore di santità.

Non poteva infatti essere casuale che vagando con la vecchia Mercedes, presa in prestito a Torino in una grande rivendita vicina, altro caso, al Duomo dove viene conservata la Sacra Sindone, trovò, non proprio senza difficoltà,  in Valbrevenna, un dipendente di quel Comune pronto a chiarire che Don Cicci aveva purtroppo esaurite le sue energie vitali e veniva ospitato con cura alla Castagna di Don Orione di Genova.

L’aria frizzante dell’Antola, filtrata dal polmone verde della Valle percorsa dal limpido torrente Brevenna, gli aveva accentuato l’appetito. Ritornando verso l’Albergo di Busalla, dove alloggiava in prossimità dello svincolo autostradale, non mancò di passare con soddisfazione dalla frazione di San Bartolomeo di Savignone, dedicata ad un Santo, lui che sta facendo sforzi enormi per essere un vero credente, che non gli è indifferente anche perché ad esso è devota una sua cara vecchia zia materna di Madrid . Non cerca il ristorante sulla Guida, il suo intuito lo porta nel centro di Busalla. Pepe Carvalho è gastronomicamente inclassificabile: alla base dei suoi gusti c’è il ricordo di una cucina popolare povera, essenziale, ma lui sa apprezzare anche tentativi riusciti di una cucina di avanguardia. Pepe non ama cenare da solo, cerca sempre una compagnia, preferibilmente femminile. La trova in una Signora sola nell’hotel attratta dall’anziano signore catalano secondo una legge non scritta che gli uomini misteriosi ono calamite per le donne senza impegni fissi. E proprio alla Signora, durante la tranquilla cene,  Pepe Carvalho svela le ragioni del suo ritorno in Vallescrivia e il contenuto dell’incarico ricevuto da soggetto da non nominare di Busalla per il recupero della Medagli d’oro al Valore Militare conferita al Partigiano Salvarezza Giuseppe “Pinan”, di Sarissola, sottratta misteriosamente al Comune di Busalla.

Pepe Carvalho sa delle polemiche anche recentemente sollevate su  presunti contrasti tra nime diverse e a volte confliggenti all’interno del movimento Partigiano, sino al punto di ipotizzare l’eliminazione fisica di compagni di lotta scomodi, a liberazione avvenuta. Raccoglie informazioni ovunque vi possa essere l’interesse a ritrovare la preziosa Medaglia, ma si fa convinto che l’offesa subita dalla Comunità Busallese-Sarissolese non sia stata poi così grave se è vero, come sembra chiaro, che a distanza di qualche mese dall’evento non se ne parla assolutamente più. Pepe Carvalho non esclude l’offesa all’ ANPI, che non è tra l’altro il soggetto che lo ha investito dell’indagine privata, ma propende per il gesto poco nobile di una persona che adesso si troverebbe nella seria difficoltà di restituire la Medaglia. L’anziano detective è infatti convinto che durante un sonno agitato, per esempio successivo ad una cena abbondante con libagioni esagerate, o al risveglio di una eventuale anestesia un malcapitato possa rivelare qualsiasi bruciante segreto, e che il ladro ne sia assolutamente consapevole.

Pepe Carvalho, direttamente chiamato all’uopo da Barcellona, o per interposta persona di sua assoluta fiducia, si offre come disinteressato intermediario, per una segreta consegna della Medaglia”Pinan” al Sindaco Loris Maieron , nel luogo e all’ora che il Primo Cittadino di Busalla riterrà più convenienti.

CB

IL RITORNO DI PEPE CARVALHOultima modifica: 2018-05-23T09:28:27+02:00da balbicarmelo