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Memorie di Adriano

«… Nel cuore di quel ritiro, m’’ero fatto costruire un asilo ancor più celato, un isolotto di marmo al centro d’un laghetto contornato di colonne, una stanza segreta che un ponte girevole, così lieve che si può con una mano sola farlo scivolare nella sua corsia, uscire alla riva, o, piuttosto, segreta da essa. In quel padiglione feci trasportare due o tre statue a me care, e quel piccolo busto d’’Augusto fanciullo che Svetonio m’aveva dato ai tempi della nostra amicizia; all’ora della siesta, mi recavo là per dormire, per pensare, per leggere. Sdraiato sulla soglia, il mio cane allungava innanzi a sé le zampe rigide; un riflesso di luce si riverberava sul marmo; Diotimo, per rinfrescarsi, posava la gota al fianco levigato d’una vasca. Io pensavo al mio successore».

La citazione è tratta dalle  Memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar ed è l’ispirazione dell’’allestimento firmato Marie Claire Maison – Bruno Tarsia stilista – pensato per Petra all’’interno della trentaquattresima edizione di Modenantiquaria.

Dunque archi, colonne, nicchie vegetali e statue di antiche divinità per i giardini contemporanei che emulano il Teatro Marittimo di Villa Adriana in cui l’imperatore romano Adriano  amava ritirarsi per meditare, riposare e contemplare il bello. Per raccontare una vera “Maison Experience” in cui arredo, arte, cultura e lifestyle dialogano e si fondono.

Una rilettura in chiave contemporanea del nitore formale di matrice classica e piccolo eden dove concedersi un momento di relax in un mondo quasi atemporale, come nei quadri metafisici di de Chirico, il quale sosteneva che senza la scoperta del passato non è possibile comprendere il presente.

Certo un sogno, ma il relax resta sempre un’arte.

 

Come cambia il giardino con Adrianoultima modifica: 2020-02-19T15:30:27+01:00da Dizzly