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Homo tecnologicus e scientificus, dal 20 gennaio 2020 giorno delle prime notizie allarmanti ad oggi non sono passati che 11 mesi, tempo in cui abbiamo già un vaccino, gli slogan e le collane di libri pronti sull’argomento. “Possibile che ci siamo  dedicati alla risoluzione di un’emergenza così efficacemente“?”

Il vaccino è la vera exit strategy da questa pandemia, bisogna affrettarsi nei limiti del possibile a farlo. È evidente che una volta fatta la seconda dose, avendo gli anticorpi, si avranno anche dei ‘privilegi’. Si sarà nella condizione di essere molto più liberi nei confronti di qualsiasi restrizione rispetto alle persone che continueranno a non essere vaccinate”. Lo ha detto a ‘Buongiorno’, su Sky Tg24, Massimo Galli, direttore del reparto malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano.

Quello che sfugge è come mai per quanto la pandemia sia  grave e grande il bisogno di trovare una soluzione, tutto sembra la macchinazione sorprendentemente puntuale di un processo con una time line. Coercizione e banco di prova della tenuta di un sistema di controllo.

O folklore come asserisce Amici, il medico negazionista segnalato all’Ordine: “Un Governo serio avrebbe dovuto farsi garantire alcuni fatti rispetto al vaccino con una sperimentazione adeguata, il tempo che c’è stato a disposizione non è stato sufficiente per testare l’efficacia e per testarne l’immunità”.

E soprattutto chi si è negativizzato con i propri anticorpi, avrà “privilegi”, e come sarà riconoscibile?  Perché  di loro non si parla, nemmeno per esempio.

 

VACCINO EXIT STRATEGY …ultima modifica: 2020-12-30T17:18:14+01:00da Dizzly