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Nivola

Nivola. Dal rilievo Olivetti  e la rigenerazione della Stephen Wise, alla natura caotica ed eccitante della grande mela. Arte e Made in Italy a New York

Il monumentale fregio semiastratto di Nivola per lo showroom Olivetti nella Fifth Avenue e custodito nello Science Center dell’Università di Harvard ricostruito al Museo Nivola di Orani in Sardegna.

15 Aprile 2022 – 15 Luglio 2022  Museo Nivola, Orani

Costantino Nivola

Nato ad Orani, vicino Nuoro, nel 1911, in una famiglia di muratori, frequentò l’Isia di Monza con una borsa di studio, per poi divenire direttore dell’ufficio grafico della Olivetti. Emigrato in Francia prima e poi negli Stati Uniti per via delle leggi razziali (la moglie Ruth Guggenheim era di origine ebraica), negli Usa ebbe una fruttuosa e fortunata carriera artistica, tornando spesso in Sardegna sia per collaborazioni artistiche sia per commissioni pubbliche, fino alla morte nel 1988. Nel 1954 il suo rilievo per lo showroom Olivetti di New York ha segnato l’inizio del successo transatlantico del Made in Italy. Il museo Nivola di Orani conserva la più importante collezione delle sue opere.

Il rapporto di Nivola con New York, la città “incredibile” e “meravigliosa” che lo aveva accolto nel 1939 dopo la fuga dall’Italia, ha segnato in profondità il suo lavoro di artista. Eccitante, coinvolgente e al tempo stesso destabilizzante, il panorama urbano di New York è metafora della condizione umana nella modernità e postmodernità.

Il centro della mostra è il rilievo di Nivola per lo showroom Olivetti nella Fifth Avenue, realizzato dallo studio BBPR nel 1954, caposaldo dell’arte e dell’architettura italiane del dopoguerra e simbolo di un nuovo approccio alla comunicazione d’impresa.

Lungo 23 metri e alto 5, il monumentale fregio semiastratto, eseguito con la tecnica del sand casting (scultura in gesso da una matrice di sabbia), era l’elemento centrale di un’installazione che simboleggiava il cielo, il mare e la spiaggia mediterranei. Dopo la chiusura del negozio Olivetti nel 1969, fu ricollocato nel 1973 nello Science Center dell’Università di Harvard, per volontà dell’architetto Josep Lluís Sert.

In occasione della mostra ne è stata realizzata una ricostruzione fedele in scala 1:1 grazie all’utilizzo delle tecnologie di visual computing, stampa 3D e di videomapping.
Con i suoi 101 metri quadri di estensione, si tratta di uno dei più grandi progetti di riproduzione tridimensionale di beni culturali con fresatura robotica mai realizzato.

Lo straordinario rilievo copre un’intera parete del museo con le stesse misure dell’opera originale difficilmente visibile dal grande pubblico. La sua realizzazione è frutto del progetto di digital humanities Nivola X Olivetti, che ha visto collaborare con la Fondazione Nivola le università di Harvard e di Sassari, il CRS4 in Sardegna, l’ISTI – CNR di Pisa, Make in Nuoro – il fab lab della Camera di Commercio di Nuoro, l’Archivio e la Fondazione Olivetti.

Se il rilievo Olivetti è il punto di partenza della carriera americana di Nivola, la Combined Police and Fire Facility del 1984 ne è il punto di arrivo. Come osserva Carl Stein, autore del progetto architettonico e amico di Nivola, “l’artista, al termine della sua carriera, ha scelto un approccio narrativo e antimonumentale, raccontando il lato umano delle forze di polizia, mettendone in luce la responsabilità civica, concentrandosi su episodi di quotidiana presenza dello Stato invece di esaltare i valori assoluti dell’istituzione.”

Tra questi due capitoli della vicenda newyorkese di Nivola si situa, all’inizio degli anni Sessanta, il progetto della Stephen Wise Recreation Area, un insediamento di case popolari nell’Upper West Side per cui Nivola eseguì un grande graffito murale, delle sculture, una fontana e un playground con un gruppo di cavallini in cemento stilizzati.Nivola

I cavallini della Stephen Wise  sono una delle invenzioni più felici e gioiose di Nivola, e dopo l’accesa protesta popolare sollevata dalla loro minacciata distruzione nel 2021 sono diventati il simbolo della capacità dell’arte di Nivola di toccare il suo pubblico. Vengono tuttavia rimossi nel marzo del 2021 .

 

Completa la mostra una selezione di dipinti e disegni sul tema di New York. Oltre a intervenire nelle strade e negli edifici di New York con i suoi progetti – il cui tessuto connettivo è ricostruito in una timeline che mostra la presenza pervasiva dell’opera dell’artista sardo nella Grande Mela – Nivola è tornato a più riprese sul tema della metropoli nella sua produzione grafica e pittorica. Le opere esposte colgono la natura caotica ed eccitante di New York, rendendo al tempo stesso l’incalzante fluire della vita urbana e il senso di spiazzamento e disorientamento che questo può produrre.

Nivola

Questa mostra  è il frutto della collaborazione fra umanisti, scienziati e imprese. È lo stesso spirito di sperimentazione e costante innovazione che ha caratterizzato l’approccio di Costantino Nivola ed è stato tratto distintivo dell’Olivetti. L’azienda di Ivrea ha fatto del binomio fra arte e tecnologia, antico e moderno, una bandiera negli anni cruciali della diffusione del Made in Italy negli Stati Uniti.

NIVOLA E NEW YORK. Dallo Showroom Olivetti alla Città incredibileultima modifica: 2022-05-08T23:01:29+02:00da Dizzly